Chiarelettere: Reverse
La versione di Vasco
Vasco Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2011
pagine: 204
"Ognuno ricorda le cose alla sua maniera, ognuno un po' se la racconta. Io sono stato franco. Con questo libro di dichiarazioni forse si capirà di più la mia versione... La realtà, a vederla bene, è dura, non sempre giusta, ma io la prendo come una sfida e dico sempre: andiamo a vedere fino in fondo. Questo è ciò che ci fa essere uomini, andare avanti nonostante tutto, anche se intorno la realtà ti fa schifo. Mio padre era socialista e non essere schierato in quegli anni con i comunisti o i preti non pagava a Zocca. Nella comune teatrale di Bologna ho scoperto Bakunin e gli anarchici. Non quelli che mettono le bombe, ma uomini migliori, liberi, talmente responsabili che non c'è più bisogno di uno Stato che ti detti le regole. Non sono mica Vasco Rossi io. Sono una persona, sono un uomo, mica un eroe invulnerabile come Achille. Dove mi colpisci io sanguino, Vasco Rossi no, lui non sente niente."
Siamo in guerra. Per una nuova politica
Gianroberto Casaleggio, Beppe Grillo
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2011
pagine: 202
Cos'è veramente quella che molti si ostinano a chiamare l'antipolitica? Casaleggio e Grillo raccontano la loro esperienza e la rivoluzione che sta coinvolgendo sulla rete milioni di persone. Il mondo sta cambiando. I movimenti spontanei stanno emergendo ovunque sostituendosi ai partiti, dall'Islanda alla Svezia, dal Partito dei pirati tedesco agli Indignados spagnoli, fino al Movimento 5 Stelle italiano: nato in rete, senza un euro di finanziamento pubblico, con tutti i media contro, è considerato il possibile terzo polo alle prossime elezioni politiche; già ora conta 130 consiglieri comunali e regionali con percentuali di voto tra il 4 e il 6 per cento su base nazionale. La rete è un'opportunità unica per creare un'intelligenza collettiva che possa affrontare i problemi della società permettendo a ciascuno di partecipare alle scelte che lo riguardano. Non sarà una passeggiata, avvertono gli autori. Il vecchio mondo prima di mollare privilegi e potere venderà cara la pelle. La guerra durerà molto a lungo.
La mafia che ho conosciuto. Un racconto per le vecchie e le nuove generazioni
Alfredo Galasso
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2020
pagine: 256
Dall'incontro con Rocco Chinnici, Falcone e Borsellino al maxiprocesso. Dal delitto Pecorelli a Mafia capitale, al processo sulla trattativa. Il racconto di un protagonista in prima linea contro le mafie e la criminalità organizzata. Ma la trattativa c'è stata o no? L'accordo tra mafia e Stato non è una novità, risale alle origini dell'una e dell'altro. Colloquio tra Alfredo Galasso e il pentito di mafia allora suo assistito Angelo Siino, ex "ministro dei Lavori pubblici" di Cosa nostra. Alfredo Galasso ricostruisce nella forma del racconto in prima persona l'avventura di una vita. Una testimonianza esclusiva che attraversa gli ultimi quarant'anni della storia d'Italia, segnati da efferati omicidi, misteri e poteri occulti, logge massoniche, politici corrotti, criminali sanguinari, ma anche da una straordinaria schiera di uomini di Stato integerrimi e combattivi che hanno lottato fino al sacrificio più estremo. Avvocato di parte civile in molti processi, amico personale di Falcone, Borsellino e altri protagonisti della lotta alla mafia, Galasso rievoca gli anni della nascita del pool, il maxiprocesso conclusosi a Palermo nel 1992 con la condanna del gotha di Cosa nostra, il processo Pecorelli che vide sul banco degli imputati Giulio Andreotti e infine quello di Mafia Capitale, fornendo per ognuno numerosi particolari inediti. Un testimone d'eccezione, legale tra gli altri dei collaboratori di giustizia Angelo Siino (il "ministro dei Lavori pubblici di Cosa nostra", custode di svariati segreti e protagonista di tanti processi, compreso quello tuttora in corso sulla Trattativa) e Calogero Brusca, cugino di Giovanni Brusca, il killer di Capaci. Una storia per le giovani generazioni (e non solo), per non dimenticare, ora che la parola mafia sembra quasi scomparsa dai radar dell'informazione.
Un'economia per stare bene. Dalla pandemia del Coronavirus alla salute delle persone e dell'ambiente
Lorenzo Fioramonti
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2020
pagine: 160
La vera sfida dell'epoca contemporanea è governare gli effetti delle crisi ambientali e sanitarie. Da oltre un decennio l'ex ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti lavora a un modello di "economia per stare bene", la wellbeing economy, che pone al centro la qualità della vita delle persone e degli ecosistemi: i due aspetti infatti sono interconnessi e costituiscono la base di qualunque prospettiva di progresso umano. Fioramonti indica diverse strade da percorrere. A cominciare dalla scuola, cenerentola di tutti i governi italiani, e ora, in seguito alla pandemia, ancora più fragile, mentre invece dovrebbe essere la protagonista principale della ripartenza. Senza istruzione adeguata non c'è futuro. Parola di un ministro che, per assicurare maggiori fondi alla formazione e alla ricerca, ha proposto un "fisco intelligente", capace di incoraggiare consumi positivi per la salute e per l'ambiente e tassare quelli nocivi. L'era del Pil è finita. Serve un nuovo modello di crescita, che non produca i disastri sociali e ambientali degli ultimi decenni. Servono governi più innovativi, che abbiano il coraggio di sperimentare politiche economiche basate sulla sostenibilità. E imprese capaci di creare non solo profitto, ma anche benessere sociale e ambientale. Abbiamo gli strumenti e le tecnologie per rilanciare il paese e, con esso, il resto d'Europa. Ci vuole la volontà di farlo. Siamo noi a governare l'economia, non il contrario.
L'uomo nero. Le verità di un arbitro scomodo
Claudio Gavillucci
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2020
pagine: 192
La testimonianza di Claudio Gavillucci, dismesso dalla serie A nell'estate del 2018 e finito ad arbitrare nei campetti di provincia dopo essere stato tra i primi a sospendere una partita per cori razzisti, rivela una realtà finora sconosciuta e risponde alle tante domande che ogni tifoso o appassionato di calcio si pone. Questo libro è un viaggio nel mondo degli arbitri reso possibile anche grazie alla pubblicazione di documenti inediti e rivelatori. Esiste una sudditanza psicologica rispetto ai club più blasonati? Quanto incidono i media sulle valutazioni dei direttori di gara? Quanto guadagnano gli arbitri? Che contratti e che tutele hanno? Sono davvero indipendenti? Che cosa ha prodotto l'introduzione del Var? A partire dalla sua storia, qui ripercorsa dagli inizi alle luci di San Siro, Gavillucci risponde a questi e altri interrogativi conducendo il lettore nelle segrete stanze di una realtà che fa dell'assoluta riservatezza la sua bandiera.
Manifesto contro il potere distruttivo
Maria Rita Parsi
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2019
pagine: 240
"Il potere distruttivo esprime, nel microcosmo familiare come nel macrocosmo sociale, il malessere, il disagio psicologico, quando non l'evidente disturbo mentale, dettati dall'angoscia di morte, dalla paura, dalla rabbia, dalla frustrazione, dall'impotenza di chi lo ricerca, di chi lo esercita o tenta di esercitarlo. E, ancora, di chi lo accetta e lo sostiene facendolo, per delega, esercitare ad altri. [...] Il 'Manifesto contro il potere distruttivo' è stato pensato e scritto contro tutti i dittatori e contro tutti i potenti e gli sfruttatori criminali che ancora opprimono, con le loro imprese e le loro perversioni, milioni di esseri umani e tante nazioni del mondo. E, ancora, è stato pensato e scritto, con l'aiuto di molti, per denunciare non soltanto quei dittatori ma tutti gli psicopatici, i narcisisti maligni, gli accumulatori seriali di denaro, armi, beni e territori; i 'Signori della guerra' che alimentano odi, orrori e conflitti" (L'autrice). Completano il libro il 'Decalogo del potere positivo', il 'Decalogo della pace', il 'Decalogo dei diritti delle bambine'. Con un'antologia di testi di E. Fromm, M. Schatzman, L. De Marchi, S. Morace e D. Renzi, F. Cetta, F. Di Giulio, S. Giannella, I. Rizzi, D. Bendura.
Me ne frego
Benito Mussolini
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2019
pagine: 144
Discorsi, articoli e interventi pubblici di Benito Mussolini, pronunciati e scritti tra il 1904 e il 1927. Le parole che hanno costruito l’immaginario fascista. Un linguaggio che continua a segnare il nostro presente. “Quelle parole, con il loro carico di immaginario, sono tornate a circolare nella nostra mente e spesso nel nostro linguaggio parlato. Sono tornate a essere ´parole gridate՝ e non più solo ´parole sussurrate՝. E la forza del grido, se senza contrasto, le rende ´parole ammesse՝. Ovvero ´legittime՝” (David Bidussa). Tre motivi per leggerlo: perché le parole pesano e vanno riconosciute. “Me ne frego”, “tiro dritto”, “prima gli italiani”, “chi si ferma è perduto” sono espressioni fasciste, e ora di nuovo nel linguaggio diffuso, cui il governo gialloverde strizza l’occhio e che ci riportano a una certa idea di società, dove la politica è solo un mezzo per affermarsi e zittire l’avversario. Perché leggere Mussolini è scioccante ma rivelatore. È lui l’inventore dell’antipolitica, della critica sprezzante dello Stato, dello sberleffo delle istituzioni. Le sue parole ci riportano al tempo in cui il fascismo ha occupato il posto lasciato libero dai partiti di allora, così come sta succedendo oggi in Italia. Perché anche negli anni Venti l’opinione pubblica credeva di poter cambiare le cose, convinta che le parole di Mussolini fossero finalmente il segno che l’Italia non era più nelle mani dello straniero, dei “professionisti della politica, della classe dirigente corrotta, servile, prigioniera dei poteri forti (soprattutto stranieri)”.
Viva l'Italia! Contro l'economia della paura. Perché non siamo il malato d'Europa
Francesco Bonazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2019
pagine: 256
La paura è uno stato d’animo personale, certo, ma per crearla e alimentarla su larga scala servono gli allarmi. Dietro ogni allarme c’è puntualmente qualcuno che ci guadagna. Ma l’Italia è davvero un paese sull’orlo del fallimento? Numeri alla mano, la situazione è ben diversa da quella che si dipinge. Come dimostra Francesco Bonazzi, in realtà il nostro è un paese molto ricco dove otto famiglie su dieci vivono in abitazioni di proprietà, con un patrimonio immobiliare che vale 3,8 volte il Pil, ovvero 6227 miliardi di euro, e con storie di eccellenza, specie nel settore della chimica industriale e della biochimica, che però fanno meno notizia dei successi degli chef stellati. Come ricorda il Censis, “il mondo è pieno di macchinari italiani, ma per saperlo bisogna andare a guardare l’etichetta”. Il vero problema è la disuguaglianza, a cominciare da quella Nord-Sud, ma per ridurla non si fa nulla, con la scusa che l’Europa non ci concede i necessari margini di bilancio. Con oltre 5 milioni di poveri e un 10 per cento sempre più ricco, l’Italia non può continuare a essere uno dei paesi con la maggior ingiustizia sociale del continente. La vera sfida che abbiamo di fronte è innanzitutto sconfiggere questa economia della paura e della colpevolizzazione alla tedesca, fermare la cinesizzazione del lavoro e imparare a pensarci come potenza economica, che può decidere il proprio destino e migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Evitando che il sovranismo prenda il posto della sovranità nazionale. Prefazione di Antonio Maria Rinaldi.
Anche le parole sono nomadi. I vinti e futuri vincitori cantati da Fabrizio De André
Libro: Libro rilegato
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2018
pagine: 256
Fabrizio De André si è espresso artisticamente attraverso i brani che ha inciso nei suoi album e cantato durante i suoi concerti. Questo libro nasce dal desiderio di leggere, insieme e di nuovo, quei testi, scritti da Fabrizio De André o insieme ai suoi preziosi collaboratori, per riflettere sui contenuti che ha posto alla sua e nostra attenzione: gli ultimi, gli emarginati, il potere, la libertà, l’anarchia, la guerra, solo per citarne alcuni. In queste pagine sono raccolti più di quaranta brani che si sviluppano seguendo un nuovo percorso, curato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus, in cui le storie, i volti e i sentimenti cantati da Fabrizio De André non ci parlano solo di vite negate e di vite subite, ma anche di riscatto. Ad accompagnare i testi delle canzoni, le introduzioni e le riflessioni con cui De André presentava i brani in scaletta durante i concerti, alcune delle quali inedite o mai proposte in volume. Un libro non solo per gli appassionati del cantautore genovese ma anche per chi, come i più giovani, desidera scoprirlo. Da leggere nel proprio privato o in gruppo, per ascoltarne insieme le parole, come accade dagli anni Sessanta con i suoi dischi. Con una testimonianza di Dori Ghezzi.
Non lasciamoli soli. Storie e testimonianze dall’inferno della Libia. Quello che l’Italia e l’Europa non vogliono ammettere
Francesco Viviano, Alessandra Ziniti
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2018
pagine: 180
Quello che l’Italia e l’Europa non vogliono sentire e vedere emerge in maniera drammatica dalle testimonianze raccolte da Francesco Viviano e Alessandra Ziniti, due giornalisti che da anni portano all’attenzione dell’opinione pubblica una situazione che non può più lasciarci indifferenti. Gli accordi stipulati dal nostro governo con quello di Tripoli e con le tribù locali hanno ridotto gli sbarchi ma hanno intrappolato in Libia centinaia di migliaia di migranti, ridotti a schiavi e soggetti a ogni tipo di tortura. Donne e bambine violentate, costrette a prostituirsi, giovani in fuga dai loro paesi e trasformati in torturatori crudeli, assenza di qualsiasi diritto. L’inferno esiste, ed è in Libia. I racconti di questo libro arrivano da coloro che sono miracolosamente riusciti a sfuggire ai lager libici, e in alcuni casi a individuare i loro torturatori e ad assicurarli alla giustizia italiana. Ma non c’è giustizia che possa riscattare chi ha perso qualsiasi dignità. Dobbiamo fermare questa tragedia, non favorirla contrastando chi in ogni modo cerca di contenerla, come le organizzazioni umanitarie che, accusate addirittura di accordi con i trafficanti, sono costrette in buona parte a ritirarsi, lasciando campo libero alla guardia costiera libica che riporta nei lager gli scampati alla morte in mare. Un incubo senza fine. Nonostante l’encomiabile impegno della nostra marina militare, che da anni si prodiga per salvare quante più persone possibile. Con un intervento di Giusi Nicolini, ex sindaco di Lampedusa.
Il vecchio che avanza. I fatti, le storie, i protagonisti. Guida informata per un voto consapevole
Peter Gomez
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2018
pagine: 144
"Programmi, programmi, programmi. Lasciateli perdere. Intanto non saranno realizzati, soprattutto questa volta. Tutti fanno promesse. Non tenetene conto. Guardate invece alle persone, alla loro storia, a quello che hanno detto prima e fatto poi. E a qualche numero indispensabile. Solo così possiamo avere gli elementi per orientarci e votare in modo consapevole. E togliere tutto il fumo che avvolge queste elezioni. Sicuramente un voto consapevole sarà in ogni caso un voto utile. Qualsiasi partito sceglierete." (Peter Gomez). In appendice: "Come funziona la legge elettorale".
Effetto serra, effetto guerra. Clima, conflitti, migrazioni: l'Italia in prima linea
Grammenos Mastrojeni, Antonello Pasini
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2017
pagine: 176
Continue ondate migratorie aprono scenari a cui non eravamo preparati, e paiono il preludio a esodi di interi popoli. Le aree dove questi sommovimenti si originano hanno tutte qualcosa in comune: il clima che cambia, il deserto che avanza e che sottrae terreno alle colture mettendo in ginocchio le economie locali. Clima e guerre, clima e terrorismo. È difficile tracciare una precisa concatenazione di cause ed effetti fra il riscaldamento globale e i singoli eventi che ci hanno traumatizzato recentemente, ma una cosa è ormai certa: i clima che cambia contribuisce al disagio e all'aumento della povertà di intere popolazioni, esposte più facilmente ai richiami del terrorismo e del fanatismo. In tutto questo, l'Italia è in prima linea: lo sanno bene a Lampedusa. Per questo un climatologo e un diplomatico - così lontani, così vicini - hanno preso la penna giungendo alle stesse conclusioni: se abbandoniamo i più poveri da soli alle prese col cambiamento climatico, non solo facciamo finta di non capire ciò che ci insegnano la moderna scienza del clima e l'analisi geopolitica - che siamo tutti sulla stessa barca e che i problemi sono interconnessi e hanno una dinamica globale -, ma lasciamo anche crescere un bubbone di conflittualità che prima o poi raggiungerà pure noi; i primi migranti del clima lo sanno bene. Prendere coscienza dei rischi di un clima impazzito può favorire un'operazione di pace, integrazione e giustizia di portata inedita.

