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DeriveApprodi: Forme di vita

L'età degli uomini. Antropologia filosofica e dintorni

Marco Russo

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2024

pagine: 192

Siamo ancora nella vichiana «età degli uomini» o siamo passati oltre? Molti sostengono che siamo già oltre, in una fase postumana di fatto e di diritto. La natura, la tecnica, l’ibridazione ontologica sembrano finalmente sostituire la fittizia e narcisistica centralità dell’uomo. Il libro si confronta in modo critico con questa posizione attraverso una riflessione sull’umanesimo condotta nella prospettiva dell’antropologia filosofica. L’umanesimo, inteso come decifrazione e cura della condizione umana, appare l’orizzonte più adatto proprio per vivere responsabilmente il decentramento antropologico. L’antropologia filosofica − in particolare il modello dell’eccentricità elaborato da Helmuth Plessner − si presenta allora come strumento sia per esaminare la visione postumana sia per aggiornare l’umanesimo. Uno strumento, insomma, per svolgere il compito interminabile di diventare uomini.
18,00 17,10

Grammatica della moltitudine. Per una analisi delle forme di vita contemporanee

Paolo Virno

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2023

pagine: 94

Nel dibattito politico contemporaneo si è assistito all'introduzione di numerosi termini che meritano di essere spiegati: si è parlato di moltitudine in opposizione alla nozione di popolo, di intelligenza generale come nuovo tratto distintivo della forza-lavoro, di sfera pubblica non statale, di esodo, di individuazione e biopolitica. Ma pochi sono coloro che usano tali parole conoscendone le implicazioni e soprattutto la loro genesi. Paolo Virno è uno degli intellettuali italiani che ha contribuito a coniarle. Questo libro, ormai divenuto un classico del pensiero politico, sintetizza e divulga il dibattito avvenuto negli ambienti di quella cosiddetta «Italian theory» che le università americane ci invidiano e che gode di un grande prestigio internazionale. Virno spiega come far uso di questo nuovo lessico della politica, l'unico capace di dare ragione delle trasformazioni economiche, sociali e culturali che attraversano l'insieme delle società occidentali da alcuni decenni. E spiega perché, nella crisi radicale della modernità, la nozione di moltitudine mostra una straordinaria vitalità, prendendosi una clamorosa rivincita sul concetto di popolo.
12,00 11,40

Sentimenti dell'aldiqua. Opportunismo paura cinismo nell'età del disincanto

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2023

pagine: 176

Per riattivare un pensiero critico all’altezza delle trasformazioni intervenute negli ultimi quarant’anni, occorre esaminare da vicino il punto in cui convergono tutti i mutamenti (della politica, del lavoro, della cultura): i sentimenti di questa età del disincanto e, in particolare, tre figure-cardine, la paura, l’opportunismo, il cinismo. Sono le maschere dell’età contemporanea, le risposte sintomatiche a uno sradicamento senza precedenti: le nuove tonalità affettive di una Terra messa a disposizione del sistema di produzione neoliberale. Ma il libro parte proprio dal profilo ambivalente e sovversivo delle «passioni tristi» di fine millennio. Poiché l’opportunismo è anche il pathos necessario per il carpe diem di chi rovescia l’ordine costituito. Il magma indistinto tra paura e angoscia è linfa vitale per non assuefarsi a un mondo organizzato secondo le categorie del mercato. Il cinismo può animare lo sguardo verso la macchina economica che promette progresso e invece costringe a nuove schiavitù. Erano gli anni Ottanta, gli anni del neoliberalismo e della «Milano da bere», del thatcherismo e della controrivoluzione. Questo libro ci permette di fare i conti con quel periodo, illuminando le radici della scena politica contemporanea, del lavoro precario e del populismo complottista, della fine della storia e della guerra senza fine. Oggi più che mai un libro necessario.
17,00 16,15

La partizione del sensibile. Estetica e politica

Jacques Rancière

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2022

pagine: 80

Jacques Rancière è il filosofo a noi contemporaneo che più di tutti ha saputo articolare una riflessione insieme estetica e politica. Ormai considerato a livello internazionale tra i più acuti «critici» dello sguardo sull’arte e sul cinema, il suo approccio si allontana da ciò che normalmente si intende per relazione arte/politica. Non il contenuto politico dell’arte, né tantomeno la sua forma. Piuttosto, una riflessione che parte da ciò che questi due ambiti condividono nelle loro premesse: lo statuto della visibilità. Sia per la politica che per l’estetica la questione è infatti la capacità di ridisegnare lo spazio della percezione, facendo «vedere» ciò che prima non lo era. È ciò che accade con Gezi Park o le primavere arabe quando improvvisamente «si vedono» generazioni di giovani sull’altra sponda del Mediterraneo; è ciò che accade con un film di Bela Tarr o un’opera di Alfredo Jarr. La politica si configura allora come una disciplina e una pratica in tutto e per tutto estetica, ovvero capace di mutare il modo in cui guardiamo, sentiamo e percepiamo. Questo è il materialismo della sensazione di un filosofo mondialmente acclamato.
12,00 11,40

Negli anni del nostro scontento. Diario della controrivoluzione

Negli anni del nostro scontento. Diario della controrivoluzione

Paolo Virno

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2022

pagine: 320

Questo libro è un diario pubblico, esente dai rovelli interiori con cui ingannano il tempo le anime in pena, scritto da chi guarda con una certa voracità quel che accade tutt'attorno e, guardando, spesso non crede ai propri occhi. Un monologo ad alta voce, durante il quale l'oratore incontinente parla anche a se stesso soltanto perché parla in primo luogo a una moltitudine di passanti. Il diario pubblico, ovvero l'altisonante monologo, registra e commenta, giorno dopo giorno, la drastica trasformazione del modo di produzione dominante, del calendario in cui si iscrivono azioni e passioni, delle forme di vita, degli stili di pensiero, seguita alla sconfitta dei movimenti rivoluzionari che andarono in scena nella seconda metà del secolo scorso. L'autore, che di quei movimenti fece parte, dopo la sconfitta, in mancanza di meglio, si è dedicato alla filosofia. Ma per quattro anni, dal 1988 al 1991, è stato redattore delle pagine culturali del quotidiano «il manifesto». E da lì ha osservato la controrivoluzione capitalistica. Non una restaurazione dell'antico regime, ma una rivoluzione al contrario, impetuosa e cruenta, battezzata poi con nomi pigrissimi, paghi di ventilare una novità ineffabile, come «postfordismo» e «neoliberalismo».
20,00

Il pirata. Antropologia del conflitto

Marco Mazzeo

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2021

pagine: 160

Chi è oggi il pirata? È colui che ci libera dalle multinazionali digitali o la versione dimessa del terrorista? È il migrante che sbarca in Sicilia o il criminale che uccide per strada senza fermarsi a prestare soccorso? Al fine di articolare una risposta plausibile, né elogiativa né moralista, il libro punta a fornire l'antropologia di una figura ambivalente. La tradizione lo dipinge nemico per eccellenza, l'umano retrocesso a bestia. A veder meglio, il pirata costituisce, invece, la condensazione, a volte caricaturale, di un tratto distintivo della nostra natura. Pensiamo all'etimologia: «peiratés» è, alla lettera, «colui che sfida, chi fa un tentativo». Non è questo un buon identikit dell'Homo sapiens, l'animale la cui sopravvivenza è legata alla sfida, al continuo tentativo di adattare a sé l'ambiente attraverso l'invenzione tecnica e il pensiero verbale? Il volume descrive un personaggio sorprendente, prisma delle forme di vita contemporanee.
17,00 16,15

Filosofia dell'amicizia. Linguaggio, individuazione, piacere

Adriano Bertollini

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2021

pagine: 160

Cosa rende così peculiare quel rapporto che chiamiamo «amicizia»? Rispondere a questa domanda significa comprendere il carattere politico della nostra forma di vita. Il testo è un dialogo con la tradizione filosofica occidentale e soprattutto con il luogo teorico tutt'ora più ricco su questo tema: il pensiero di Aristotele. L'intuizione aristotelica secondo cui l'amico è un «altro se stesso» rappresenta, infatti, lo strumento con il quale perlustrare un territorio visto di sfuggita dalla filosofia, che ha spesso discusso dell'amicizia solo per cenni e con toni mistico-sentimentali. L'amicizia non è un sentimento patetico e commosso, quanto una delle forme principali con cui ciascuno di noi può costruire il modo, unico e irripetibile, di essere umano. Il libro elegge l'amicizia a esempio principe dell'«individuazione»: quella biografia, grandiosa o miserabile poco importa, che ci distingue gli uni dagli altri. L'altro sé amicale non è dunque il sosia con il quale rispecchiarsi per trovare conferma dei propri vizi o delle proprie virtù. È, invece, la sponda linguistica con la quale confliggere o nella quale trovare rifugio.
17,00 16,15

Forme di vita. Volume Vol. 6

Forme di vita. Volume Vol. 6

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2007

pagine: 224

Di solito si ritiene che la logica indichi le leggi del ragionamento corretto. In questo volume si fa un'ipotesi più radicale: le categorie logiche sono prima di tutto un documento antropologico, l'indizio di come vive, ama e soffre la nostra specie. A confrontarsi con questo tema sono gli autori della rivista "Forme di vita": Catucci, De Carolis, Lo Piparo, Virno e altri. Lo faranno, in una prospettiva interdisciplinare, capace di parlare la lingua della filosofia, dell'antropologia e delle scienze cognitive.
16,00

Forme di vita. Volume Vol. 5

Forme di vita. Volume Vol. 5

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2006

pagine: 224

Benché i riti differiscano radicalmente da una cultura all'altra, non vi è cultura (né società, né vita umana) senza riti. La prassi rituale è un universale antropologico, un tratto distintivo della specie Homo sapiens. I riti in genere, e quelli religiosi in particolare, esibiscono una zona di indistinzione tra biologia e cultura, rievocando così niente di meno che l'antropogenesi, ossia il processo di formazione della nostra specie. Per questo, una filosofia naturalistica non derisoria o velleitaria deve misurarsi a fondo con l'esperienza religiosa. Ben sapendo che l'attendono al varco un buon numero di paradossi.
15,00

Forme di vita. Volume Vol. 4

Forme di vita. Volume Vol. 4

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2005

pagine: 220

Il presente numero contiene interventi di: M. De Carolis; P. Virno; B. Accarino; H. Plessner; F. Del Lucchese; G. Di Marco; F. Piazza; M. Recalcati; A. Pelloni; V. Gallese; C. T. Wolfe; M. Mazzeo; F. De Saussure; D. Gambarara; L. Bolk; R. Bonito Oliva; M. Mazzeo; V. Martina; E. Stimilli.
15,00

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