Effigie
Minareti, petrolio e libri osé. Di cosa parliamo quando parliamo di arabi
Libro
editore: Effigie
anno edizione: 2024
pagine: 70
Genti di Po e Ticino. I mestieri della tradizione fluviale
Giovanni Giovannetti
Libro
editore: Effigie
anno edizione: 2023
pagine: 224
Il ciarlatano
Arturo Frizzi
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2023
pagine: 378
Il "Ciarlatano" di Arturo Frizzi - un vero e proprio "classico" della letteratura furfantesca - mette a referto una vita del tutto estranea alle più consolidate forme di produzione di reddito. L'autore è infatti un ambulante e imbonitore mantovano che del mondo dei furbi e dei dritti è parte integrante: un mondo "parassitario" accomunato da una lingua (il gergo) e da una radicata visione "altra" della vita. Sono pagine in cui Frizzi rendiconti da primattore la cultura dei vagabondi e dei furfanti: quel sistema di valori alternativo, quando non antagonista, al mondo contadino e urbano-industriale popolato per lo più da gagi, cioe dagli altri, i polli da spennare «con l'arte e con l'inganno...» Ne rileva a modo suo il testimone Adriano Callegari, l'ultimo cantastorie padano, altro "figlio della piazza" di cui questo libro raccoglie l'incredibile storia.
Antigone a Scampia
Serena Gaudino
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2022
pagine: 162
A metà degli anni Trenta, per promuovere l'emancipazione delle masse popolari, Simone Weil aveva raccontato i miti greci agli operai e alle operaie di una fonderia francese. Seguendo il suo esempio a Scampia, tra il 2008 e il 2009, cinquanta donne si sono riunite una volta al mese per ascoltare la storia di Antigone. E poi, scoprendo quanto quella vicenda fosse vicina alla loro, hanno iniziato a raccontarsi le loro storie e a riflettere sulla condizione di emarginazione e sottomissione in cui vivono. Ne è nato un libro, in cui l'alternanza tra il mito e la realtà racconta questo difficile quartiere della periferia napoletana da una prospettiva diversa, completamente nuova. Un quartiere che solo oggi, dopo trent'anni di degrado e abbandono, comincia a risollevarsi. Grazie soprattutto ai suoi cittadini, che finalmente hanno iniziato a prendersene cura.