Futura Editrice
Conversando con Nerina Dirindin. Cosa difendere e cosa cambiare del Sistema Sanitario Nazionale
Serena Moriondo
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 450
Il libro affronta il tema complesso ma avvincente che riguarda la salute delle persone e il loro benessere, e come la programmazione pubblica possa concorrere a determinare questa condizione. A questo riguardo non vi è dubbio che l’Italia si collochi tra i Paesi più avanzati del globo per quanto concerne lo stato di salute e la durata della vita ma oggi, dopo 40 anni dall’istituzione del Sistema Sanitario Nazionale, cosa sta realmente avvenendo all’interno delle regioni? Gli stessi principi costituzionali della promozione della salute con quelli della salvaguardia dell’ambiente richiedono il raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile del l’Agenda 2030 dell’ONU. Ma, come sostiene anche l’ASviS, aumentano le difficoltà e le disuguaglianze negli accessi ai servizi sanitari, si assiste al drastico ridimensionamento degli operatori e alla crescita della spesa sostenuta direttamente dalle famiglie e dai cittadini. Nerina Dirindin, di fronte a questo scenario, ci invita a considerare come la programmazione degli interventi in sanità debba partire necessariamente dai bisogni dei cittadini e non dal desiderio di avviare l’ennesima «riforma organizzativa» di aziende sanitarie e ospedali, o il rilancio – molto di moda in questo periodo – di preoccupanti forme di autonomia regionale che mettono a rischio l’applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenza in tutto il Paese. Prefazione di Giovanni Bissoni.
Welfare e trasformazioni del lavoro
Giacomo Pisani
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 265
Lo sviluppo dei sistemi di protezione sociale ha avuto in Europa una straordinaria accelerazione nel trentennio successivo alla Seconda guerra mondiale su spinta delle soggettività collettive nate nei luoghi della produzione, che trova riscontro nella centralità rivestita dal lavoro nelle costituzioni novecentesche. La rottura di quella mediazione, dovuta alle trasformazioni produttive e istituzionali degli ultimi decenni, ha avuto come effetto una strutturale insicurezza sociale. Eppure, numerose iniziative, nell'ambito dell'ampio e frastagliato mondo dell'innovazione sociale, stanno prendendo forma «dal basso», configurando risposte inedite a bisogni sociali eccedenti. Sempre più frequenti sono le esperienze di collaborazione e di condivisione, pur in un mercato la cui pervasività determina contraddizioni e ambivalenze. E nel solco di questa tensione che si sta sviluppando l'economia delle piattaforme digitali. L'idea di un reddito di esistenza universale si inserisce in una sfida più ampia, in cui è in gioco la possibilità di dar forza alla capacità dei soggetti di scrivere autonomamente il proprio futuro.
Sociologia storica e spiegazione causale
Massimo Paci
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 104
In questo testo ci si chiede se sia possibile perseguire, anche nel campo delle scienze sociali, non soltanto una «comprensione intuitiva» o «interpretativa», ma – come accade per le scienze fisiche o naturali – una «spiegazione causale» dei processi storico-sociali osservati. Per questo riteniamo che questo testo possa essere utile nell’insegnamento delle scienze umane e sociali nel nostro paese. Nel primo capitolo si discute dell’impianto metodologico di vari autori come Elias, Bendix e Wallerstein, nessuno dei quali tuttavia mostra di utilizzare metodi in grado di raggiungere una spiegazione causale. È solo nel secondo capitolo, dedicato a Max Weber, che si vede come questo autore, tramite l’analisi storica comparata e la tecnica narrativa e «iterativa» cui egli ricorre, sia invece in grado di raggiungere una spiegazione causale, con riferimento, in particolare, alle origini del capitalismo in Occidente. Weber dimostra infatti il ruolo autonomo e innovativo rilevante che possono svolgere determinati soggetti dotati di forti convinzioni etiche (come i profeti giudaici o gli imprenditori protestanti), nell’indurre mutamenti importanti nei canoni sociali e morali dominanti. Il terzo e ultimo capitolo offre poi un riepilogo delle caratteristiche dell’analisi storica comparata, mentre nell’appendice si mostra come la concezione del «capo carismatico» di Weber muti negli ultimi anni della sua vita e come questo mutamento si comprenda meglio «storicizzando» Weber, cioè situandolo nella temperie della crisi politica e sociale della Germania di Weimar.
Lo spazio pubblico
Federica Castelli
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 240
I mutamenti sociali degli ultimi anni hanno mostrato l'esigenza di rimettere in discussione il tema dello spazio pubblico, portando all'apertura di forti dibattiti circa la sua natura e le sue definizioni. Una delle cause principali delle ambiguità che segnano tali discussioni deriva dal continuo oscillare tra l'idea di spazio pubblico come spazio fisico e materiale e l'idea di spazio pubblico nel suo senso metaforico, come arena politica. L'intento del volume è mostrare come lo spazio pubblico, in quanto spazio politico, sia sempre legato alla sua dimensione materiale. Procedendo attraverso la ricostruzione genealogica e l'analisi critica delle recenti dinamiche sociali e politiche secondo la prospettiva del conflitto e della differenza, queste pagine cercano di evidenziare gli slittamenti, i ritorni, le reinvenzioni dietro i diversi usi del concetto, articolandone e problematizzandone gli assunti, mostrandone le implicite visioni ed esigenze politiche.
Ecologia urbana
Simone Fattorini
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 200
Le città sono ecosistemi in cui l'uomo interagisce con numerose altre specie preesistenti allo sviluppo urbano o che hanno colonizzato il nuovo ambiente proprio grazie alle opportunità da esso offerte. Nelle città si trovano così a convivere, insieme agli umani, rare specie di piante e insetti confinate in minuscoli frammenti di habitat seminaturali e specie opportuniste o invasive, quali piccioni, ratti o scarafaggi. Tra inquilini vecchi (come gli alberi secolari) e nuovi (come la zanzara tigre), le città si presentano come ecosistemi mutevoli e complessi, il cui studio ha portato alla nascita della cosiddetta «ecologia urbana». Sviluppatasi negli Stati Uniti soprattutto come analisi dei flussi di energia e materia, e in Europa maggiormente sotto il profilo dello studio della diversità biologica, l'ecologia urbana è ancora poco coltivata nel nostro Paese. Questo libro, il primo in Italia ad affrontare in modo ampio e organico questi argomenti, è indirizzato non solo a chi si trova a «lavorare» con l'ecosistema urbano (come urbanisti e amministratori pubblici), ma anche a tutti coloro che vogliono vedere con occhi diversi la città in cui vivono.
Scuola e Costituzione, tra autonomie e mercato
Roberta Calvano
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 190
Il nesso tra istruzione e cittadinanza evidenzia come la crisi dell’istruzione sia strettamente connessa con la crisi della rappresentanza e la presa del populismo, vecchio e nuovo, sulle istituzioni politiche. Tramite una lettura critica dell’evoluzione della disciplina del sistema dell’istruzione in Italia attraverso varie riforme, fino alla legge sulla «Buona scuola» e alle iniziative che propongono la regionalizzazione dell’istruzione, l’autrice riflette sulle torsioni subite dalla scuola e dal concetto stesso di istruzione. Il tentativo di trasformare la scuola in impresa e di applicarle criteri mercatistici sembra aver prodotto criticità e disservizi, con l’accentuarsi delle diseguaglianze tra diversi ambiti sociali e territoriali. Un tassello centrale di questa vicenda è rappresentato dalla condizione dei docenti, soggetti ad una modificazione dello status giuridico che ne ha compresso i diritti, nonché all’abuso dei contratti a tempo determinato, che è stato alla base di un ampio contenzioso europeo ed interno. Nel lavoro, che prende avvio dalla riflessione sul disegno costituzionale del diritto all’istruzione, questo classico diritto sociale assume una coloritura più ricca valorizzando al suo interno contenuti di libertà, che ne sottolineano il legame con lo sviluppo della persona e la creazione di una cittadinanza consapevole. L’esame di dispositivi introdotti nella recente legislazione, come test INVALSI, alternanza scuola lavoro, obblighi vaccinali, è poi l’occasione per una riflessione sul significato odierno del diritto-dovere all’istruzione nel contesto della riflessione sui doveri costituzionali.
Popolo chi? Classi popolari, periferie e politica in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 220
Il libro presenta e analizza i risultati di una ricerca condotta fra ottobre 2017 e ottobre 2018 nelle periferie di quattro città italiane: Milano, Firenze, Roma e Cosenza. Attraverso 60 interviste in profondità, il gruppo di ricerca – composto da accademici e accademiche, attivisti e attiviste – ha cercato di portare alla luce tre grandi questioni: le condizioni sociali dei quartieri popolari, il rapporto delle persone intervistate con la politica (sia quella istituzionale sia la partecipazione dal basso) e il rapporto con i media e l’informazione. La ricerca ha voluto in primo luogo chiedere alle cosiddette «classi popolari», di cui spesso politici e partiti pretendono di essere portavoce, di prendere parola sulle esigenze, speranze e difficoltà della loro vita quotidiana. In secondo luogo si è cercato di capire quali rappresentazioni diffuse ci siano della politica e delle classi di rigenti. Ciò che è emerso traccia uno scenario molto più complesso di quello dipinto nelle narrazioni mainstream, difficilmente riconducibile alle etichette di «populismo», «razzismo» o «euroscetticismo» e che ci costringe a ripensare le categorie analitiche con le quali interpretiamo i fenomeni contemporanei. La ricerca è stata ideata e condotta dal Cantiere delle Idee, rete nazionale di ricercatori e attivisti. Insieme ai tre curatori, sono autori del volume Francesco Campolongo, Riccardo Emilio Chesta, Lorenzo Cini, Michele Sorice, Valeria Tarditi, Tommaso Vitale, Davide Vittori.
Che fine ha fatto il futuro? Giovani, politiche pubbliche, generazioni
Marina Mastropierro
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 200
Negli ultimi anni si assiste a un fenomeno sempre più «innaturale»: la comparsa di un feroce ritardo delle giovani generazioni italiane nei percorsi di transizione all'età adulta. Le tappe tradizionali che definivano tale passaggio sono saltate: nuove istanze di libertà e cittadinanza premono per avere legittimazione e diritti. Nello stesso tempo si sono erose le condizioni di benessere dei giovani. La generazione maggiormente colpita sembra essere quella degli young-adults nati tra il 1975 e il 1985. Si ipotizza che le politiche pubbliche messe in atto a partire dalla seconda metà degli anni settanta abbiano contribuito ad alimentare tale «ritardo». Politiche economiche e del lavoro discriminanti; politiche abitative assenti; politiche familiari ridotte; una struttura del mercato del lavoro inadeguata ad assorbire high skills. Tutto parla di un'inversione di rotta all'alba del secondo ciclo dello Stato sociale. Le generazioni non sono attori neutri, esse rappresentano tempi sociali che immettono nuove strutture. I giovani vanno dunque inscritti dentro precise collocazioni storico-sociali. Le politiche di empowerment condotte negli ultimi anni non hanno tenuto conto di questo approccio, promuovendo una visione idealizzata delle giovani generazioni: choosy, bamboccioni o risorse attive, tutto ha parlato di loro come di soggetti totalmente dematerializzati. Le politiche, in quanto strumenti che danno forma al Futuro, hanno il dovere di volgere lo sguardo verso il recupero delle prerogative materiali che determinano, o meno, i percorsi di autonomia. Non vi può essere attivazione senza emancipazione sociale.
Contrattare l'innovazione digitale. Una cassetta degli attrezzi 4.0
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 158
È un punto d'arrivo perché sintesi di un lavoro plurale e collegiale che non risiede solo nelle competenze ed esperienze dei suoi autori. Infatti racconta il lavoro e l'impegno di molte altre persone: studiosi, dirigenti sindacali, esperti e docenti... Ma più di ogni altra cosa questo Manuale è la sintesi, certo ancora parziale e imperfetta, del lavoro di migliaia di delegate e delegati che hanno spostato dal piano teorico a quello contrattuale l'azione della CGIL e del sindacato sui temi della digitalizzazione con risultati incoraggianti. Certo, di fronte alle sfide e alle incognite che le nuove tecnologie mettono in campo siamo consapevoli della parzialità di questi risultati. Per questo il Manuale è anche un punto di partenza. Non nasconde nessuna delle insidie e dei dubbi che i nuovi modelli tecnologici propongono, ma al netto di ciò, propone indirizzi di sperimentazione contrattuale, nella certezza che senza investimenti e innovazione non avremo mai un «buon lavoro» e neppure un «bel Paese». Fare questo per noi significa essere parte di un progetto che tenga insieme innovazione e tutela del lavoro, per dare al futuro un'accezione di speranza, sottraendolo agli untori delle paure del nostro tempo. Introduzione di Susanna Camusso.
Giacinto Militello. Passione e competenza
Guido Iocca
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 110
"Come tanti della sua generazione Giacinto Militello era un sindacalista, ma era a tutto tondo identificato con la sinistra e la sua missione di rinnovamento sociale. Un rinnovamento per il quale si è sempre battuto, scontrandosi con gli andamenti oscillanti della realtà: mettere la sinistra, nelle sue diverse incarnazioni partitiche, al centro di un progetto di cambiamento resterà una bussola costante delle sue riflessioni. La discussione raccolta da Guido Iocca per questo volume negli ultimi mesi della vita di Militello, individua con chiarezza i tratti di fondo del suo profilo culturale e personale. Una grande attenzione ai fenomeni politici e alla loro evoluzione, un'idea non dirigista del cambiamento e del ruolo della sinistra. Nel contempo la capacità continua di confrontarsi con nuovi temi e specialismi, studiandoli e impadronendosene. Segretario confederale della CGIL, presidente dell'INPS, giudice dell'Antitrust, Militello ha sempre dato prova della sua dote di fondo, che consisteva nel combinare un'intelligente barra politica, mai imprigionata dalle logiche immediate, con una crescita progressiva della competenza tecnica, varia e complessa, eppure necessaria a sorreggere questo disegno; un binomio che nel corso degli anni si è precisato sempre di più come un intreccio tra innovazione economica del Paese e innovazione politica della sinistra italiana." (Dalla prefazione di Mimmo Carrieri)
Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 330
Parte I. Dottrina. Saggi: G. De Simone Lavoro digitale e subordinazione. Prime riflessioni; A. Levi Il lavoro agile, nel contesto del processo di destrutturazione della subordinazione; M. Militello Il work-life blending nell'era della on demand economy; E. Raimondi Potere di controllo, tutela della riservatezza e «lavoro agile»; M. Faioli Misurazione della rappresentatività sindacale, privacy e collettaggio. Note e commenti: P. Alleva Reddito di cittadinanza e crescita occupazionale; A. Allamprese, S. Borelli, G. Orlandini La nuova direttiva sul distacco transnazionale. Problemi di diritto sociale europeo e internazionale: C. Kilpatrick L'Europa della crisi si rivoLge all'Oil. Parte II. Giurisprudenza: Il caso 1 V. Speziale La sentenza della Corte costituzionale sul contratto a tutele crescenti; Il caso 2 M. Lozito Cessazione di una banca, cessione di attività/passività o trasferimento d'azienda?; Note O. Genovesi Licenziamenti disciplinari tardivi / D. Calderara Retribuzione in peius per crisi / L. Giasanti Discriminazione per età / C. Spinelli, U. Carabelli Sui riders / D. Marino Sulla convocazione delle assembLee / S. Laforgia Diritto al lavoro versus diritto alla salute / M. D'Aponte Il danno da mobbing. Osservatori online. Corte costituzionale a cura di Lorenzo Fassina e Massimo Pallini; Contrattazione collettiva a cura di Ginevra Galli e Stefano Cairoli.
Uomini che pagano le donne. Dalla strada al web, i clienti nel mercato del sesso contemporaneo
Giorgia Serughetti
Libro
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 376
Perché gli uomini pagano per il sesso? Il mercato del sesso del nuovo millennio rivela l'esistenza di una domanda crescente, formata da numeri impressionanti di uomini in tutti i paesi occidentali. Colpire questa domanda per contrastare la proliferazione dei mercati sessuali è oggi, dopo secoli di silenzio e di rimozione della responsabilità dei clienti, l'idea guida dell'intervento pubblico anti-prostituzione. Ma gli scandali sessuali che travolgono uomini di potere, come Silvio Berlusconi e Dominique Strauss-Kahn, mostrano che le pratiche maschili di scambio sesso-denaro arrivano a insinuarsi anche nelle stanze della politica. Questo libro è un percorso di esplorazione nel territorio pieno di ombre e di silenzi degli uomini che pagano le donne, fino ad oggi in Italia poco studiati e meno ancora compresi. Analizzando e criticando gli approcci che fanno del sesso a pagamento una patologia di pochi, offre invece uno sguardo ampio sulla cultura contemporanea, che dal mondo del lavoro alla pubblicità produce la commercializzazione della vita intima e della sessualità. E in questa cultura cerca le radici di potere e impotenza maschile, desiderio e repulsione verso la prostituzione, apertura di spazi virtuali e vessazione delle sex worker migranti. Il cliente emerge così come la figura maschile che interpreta nei suoi esiti più radicali e contraddittori l'ingiunzione contemporanea al consumo sessuale. Prefazione di Maria Rosa Cutrufelli. Postfazione alla seconda edizione di Tamar Pitch.