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Giuntina

Yiddish. Lingua, letteratura e cultura. Corso per principianti

Sheva Zucker

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 2007

pagine: 336

Lo yiddish è stata la principale lingua degli ebrei europei e l'espressione più autentica del carattere essenzialmente europeo dell'ebraismo degli ultimi duemila anni. Pur nascendo come lingua neo-germanica, lo yiddish si è caratterizzato immediatamente anche come lingua ebraica: è scritta infatti in caratteri ebraici e dalla tradizione religiosa deriva la sua importante componente ebraico-aramaica. Queste due caratteristiche, l'essere contemporaneamente europea ed ebraica, sono l'emblema dell'ebraismo fino al XX secolo. Parlato in Europa orientale da dodici milioni di persone prima della seconda guerra mondiale, oggi lo yiddish è scomparso dall'Europa insieme a coloro che lo parlavano. Lo yiddish non è più la lingua di un popolo, ma molti ancora lo parlano. Nei circoli ultraortodossi di New York e Gerusalemme un milione circa di persone parlano lo yiddish come prima lingua.
20,00 19,00

Enoch e la sapienza celeste. Alle origini della mistica ebraica

Cristiana Tretti

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 2007

pagine: 415

Il libro è dedicato a una delle più affascinanti leggende dell'ebraismo: quella di Enoch, già citato nella Genesi in relazione al suo rapimento divino ("Poi ... non fu più perché Dio l'aveva preso"), ed esaltato nella vasta letteratura posta sotto il suo nome come depositario d'un sommo sapere celeste. Grazie alle rivelazioni dell'angelo Uri'el, signore delle stelle, contemplò infatti tutti i segreti del cosmo, oltre a visitare meravigliosi reami paradisiaci e ad ascendere in sogno ai palazzi della dimora divina. Tutto ciò è narrato nel Libro di Enoch, celebre apocalisse apocrifa giudaica di cui il presente saggio esplora la trama simbolico-esoterica. Il lavoro comprende anche la prima traduzione italiana della versione greca del Libro dei Vigilanti (la sezione più nota del Libro di Enoch) e le relative note esplicative e filologiche.
30,00 28,50

Traduco e imparo l'ebraico. Lettura guidata di un racconto di S. Yizhar con glossario e grammatica

Anna Linda Callow

Libro: Copertina morbida

editore: Giuntina

anno edizione: 2005

pagine: 170

Questo libro è un corso di ebraico concepito per gli studenti che abbiano già affrontato i fondamenti della lingua e si tratta di una lettura guidata, corredata di glossario e strumenti grammaticali, di un racconto di S. Yizhar, uno dei più rappresentativi scrittori israeliani, vincitore di numerosi premi. Lo scopo del libro è di fornire allo studente uno strumento basato su un testo di sicuro valore, coinvolgente e di gradevole lettura che lo conduca ad affrontare in modo graduale e calibrato le maggiori difficoltà della lingua. Il testo è stato concepito per soddisfare le esigenze sia degli studenti universitari, sempre più numerosi, sia di tutti gli appassionati, anche autodidatti.
18,00 17,10

Tradizione esoterica ebraica. Testi scelti

Alexandre Safran

Libro

editore: Giuntina

anno edizione: 1999

pagine: 260

In “Saggezza della Cabbalà” (Giuntina 2020), Alexandre Safran aveva delineato i princìpi della mistica ebraica e ne aveva interpretato le idee fondamentali. In questa antologia presenta una serie di testi, di grande profondità spirituale, che ci permetteranno di conoscere le opere e gli autori della Cabbalà dalle origini ai giorni nostri. L'accento è posto su ciò che costituisce l'unità intrinseca della Cabbalà, e cioè il suo carattere etico. L'etica è infatti la principale costante della dottrina cabbalistica, la manifestazione permanente, la messa in pratica profondamente vissuta. I testi qui raccolti sono scelti alla luce di quella saggezza che alimenta tutte le correnti della mistica ebraica.
15,00 14,25

LTI. La lingua del Terzo Reich. Taccuino di un filologo

Victor Klemperer

Libro: Copertina morbida

editore: Giuntina

anno edizione: 1998

pagine: 355

"Nessun libro può sostituire il diario tragico di Klemperer: in esso è l'esperienza della distruzione a parlare, la violenza quotidiana della predicazione di morte. I lemmi, che egli sceglie per l'illustrazione del processo di formazione di una nuova lingua del potere, sono offerti alla sua intelligenza di filologo dalla sua vita quotidiana di perseguitato e si confrontano con la progressiva riduzione della sua esistenza a quella di un testimone. È un libro dal vero, che ci riconduce, con la meticolosa pedanteria di un cronista, a una storia aberrante come fosse ancora un presente." (dalla Prefazione di Michele Ranchetti)
20,00 19,00

Saggezza della cabbalà

Alexandre Safran

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 1998

pagine: 216

Il termine ebraico qabbalah, che nel linguaggio talmudico significa semplicemente «tradizione», è utilizzato per definire la mistica ebraica e le tradizioni esoteriche dell'ebraismo. La Cabbalà è «la saggezza di ciò che è nascosto», e i cabbalisti, «gli uomini dell'interiorità», perseguono instancabilmente la loro ricerca della luce e della verità nascoste in tutto ciò che esiste al fine di trasmettere a coloro che ne sono degni quel poco che può essere trasmesso. Questo libro di uno dei più prestigiosi studiosi contemporanei offre una magistrale introduzione allo studio della Cabbalà, al suo pensiero etico e alla sua attualità nel mondo di oggi.
15,00 14,25

Nahmanide esegeta e cabbalista. Studi e testi

Moshe Idel, Mauro Perani

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 1998

pagine: 416

Nahmanide o Ramban (Spagna 1194 - Terra Santa 1270) è una delle personalità di maggior rilievo che segnò il pensiero ebraico medievale, a ragione considerato il pensatore più importante del sec. XIII. Dopo una breve fortuna nelle generazioni immediatamente successive, in epoca recente egli cadde nell'oblio, acuito dalla tendenza razionalistica della Wissenschaft des Judentums che vide in lui a torto, per la sua presunta posizione anti-filosofica ed anti-scientifica, il tipo del mistico conservatore e l'oppositore di Maimonide. È solo da pochi anni che si assiste ad un risveglio di interesse nei suoi confronti. Se a Gershom Scholem va ascritto il merito di un primo approccio scientifico alla sua figura, anche se legato a certi presupposti oggi criticati, gli ultimi studi sulla qabbalah preferiscono far propria la tesi della autoreferenzialità della mistica ebraica vista come sistema simbolico autonomo, in continuità con i suoi strati più antichi già presenti nel Talmud e nel corpus midrashico, evitando di enfatizzare il ruolo di altri influssi esterni. Promotore di questo approccio innovativo è Moshe Idel che ha illustrato la continuità nel pensiero di Nahmanide fra halakah e qabbalah, il suo riferimento ad antichi strati di tradizioni mistiche orali e la sua tendenza a non divulgare l'esoterismo nel circolo cabbalistico di Barcellona, di cui fu il leader. Alcune di queste tesi, già presenti nel saggio del 1983, vengono approfondite nel saggio dedicato a Nahmanide: kabbalah, halakhah e leadership spirituale. Rimasto per alcuni anni inedito, questo studio del 1990 appare per la prima volta nella seconda parte del volume, di poco preceduto da una versione ebraica. Nella prima vengono presentati alcuni studi di Mauro Perani, focalizzati su Nahmanide come esegeta. In essi si cerca di esplicitare i presupposti del suo sistema ermeneutico e i metodi della sua interpretazione polisemica del testo, dal senso letterale del peshat al senso mistico del sod e dei sitre Torah. Viene illustrato anche l'uso nahmanideo della tipologia, segnato da un influsso agostiniano: il suo ruolo nella disputa maimonidea, l'esilio in Terra Santa, i computi messianici e la sua concezione del Gan Eden. Nella terza parte per la prima volta viene messa a disposizione del pubblico italiano un'ampia scelta dei testi più significativi del rabbino-cabbalista catalano, tra cui il suo commento integrale ai primi tre capitoli della Genesi, il resoconto della Disputa di Barcellona e l'omelia sulla perfezione della Torah, a parte quest'ultima, tutti in prima versione italiana.
30,00 28,50

La scuola dei barbari. L'educazione della gioventù nel Terzo Reich

Erika Mann

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 1997

pagine: 207

«È per me un piacere poter fare a mia volta da mediatore tra lei e il pubblico, introducendo il suo libro ai lettori moralmente e politicamente interessati. Ha un argomento nefando, questo libro: parla con grande padronanza e cognizione di causa dell'educazione nella Germania nazista, di ciò che il nazionalsocialismo intende con il termine educazione. Ma, stranamente, è il contrario di una lettura sgradevole. L'eleganza del suo corruccio e della sua afflizione, il suo intelligente senso del comico, la benevola presa in giro con i quali ammanta la sua riprovazione sono fatti apposta per dissolvere il nostro raccapriccio in allegria. Attraverso se stesso, attraverso il fascino del suo linguaggio e la limpidezza della sua critica con i quali avviluppa l'incresciosa parte documentaria, all'indegno aspetto negativo, falso e malefico oppone a conforto ciò che è positivo e giusto, la ragione, la bontà e l'umanità». (dall'Introduzione di Thomas Mann).
15,00 14,25

Noi figli di Eichmann

Günther Anders

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 1995

pagine: 108

«Si accorge di qualcosa, Klaus Eichmann? Si accorge che il cosiddetto "problema Eichmann" non è un problema di ieri? Che esso non appartiene al passato? Che non abbiamo alcun motivo - e le eccezioni sono veramente molto poche - di essere presuntuosi nei confronti del passato? Si accorge che noi tutti, proprio come Lei, abbiamo a che fare con qualcosa che è troppo grande per noi? Che tutti noi accantoniamo il pensiero del troppo grande e della nostra non-libertà nei confronti del troppo grande? Che tutti noi quindi siamo ugualmente figli di Eichmann! O perlomeno figli del mondo eichmanniano?», così scriveva nel 1964 Günther Anders al figlio di Adolf Eichmann, il principale responsabile del trasporto degli ebrei nei campi di sterminio nazisti, sviscerando il problema sempre tragicamente attuale della responsabilità individuale nel mondo delle macchine. Günther Anders nacque nel 1902 a Breslavia. Nel 1923 si laureò con Edmund Husserl, nel 1933 fuggì a Parigi e nel 1936, separatosi dalla moglie Hannah Arendt, andò in esilio negli Stati Uniti. Nel 1950 tornò in Europa e si stabilì a Vienna, dove visse fino al 1992, anno della sua morte.
14,00 13,30

La notte

Elie Wiesel

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 1995

pagine: 112

"Ciò che affermo è che questa testimonianza, che viene dopo tante altre e che descrive un abominio del quale potremmo credere che nulla ci è ormai sconosciuto, è tuttavia differente, singolare, unica. (...) Il ragazzo che ci racconta qui la sua storia era un eletto di Dio. Non viveva dal risveglio della sua coscienza che per Dio, nutrito di Talmud, desideroso di essere iniziato alla Cabala, consacrato all'Eterno. Abbiamo mai pensato a questa conseguenza di un orrore meno visibile, meno impressionante di altri abomini, ma tuttavia la peggiore di tutte per noi che possediamo la fede: la morte di Dio in quell'anima di bambino che scopre tutto a un tratto il male assoluto?" (dalla Prefazione di F. Mauriac)
10,00 9,50

Il fumo di Birkenau

Liana Millu

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 1995

pagine: 168

"'Il fumo di Birkenau' di Liana Millu è fra le più intense testimonianze europee sul Lager femminile di Auschwitz-Birkenau: certamente la più toccante fra le testimonianze italiane. Consta di sei racconti, che tutti si snodano intorno agli aspetti più specificamente femminili della vita minimale e disperata delle prigioniere. La loro condizione era assai peggiore di quella degli uomini, e ciò per vari motivi: la minore resistenza fisica di fronte a lavori più pesanti e umilianti di quelli inflitti agli uomini; il tormento degli affetti familiari; la presenza ossessiva dei crematori, le cui ciminiere, situate nel bel mezzo del campo femminile, non eludibili, non negabili, corrompono col loro fumo empio i giorni e le notti, i momenti di tregua e di illusione, i sogni e le timide speranze." (Dalla prefazione di Primo Levi)
15,00 14,25

C'è un punto della terra... Una donna nel Lager di Birkenau

Giuliana Tedeschi

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 1995

pagine: 168

"Il libro di Giuliana Tedeschi è ricco di una sua realtà interiore che si afferra alla varietà infinita degli eventi narrati e dà loro un significato inconfondibile, poiché la scrittrice vive la sua esperienza profondamente e vi riflette su. Il campo di Auschwitz acquista ai nostri occhi una sua propria consistenza fantastica e più l'acquista la turba delle abitatrici, un'accozzaglia di esseri caduti là da ogni paese e incatenati a un destino comune, "le donne", che sono il soggetto corale di ogni proposizione contenuta in queste pagine." (Benvenuto Terracini)
17,00 16,15

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