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Università Iuav di Venezia

The Palmyra’s oxymoron: how destruction can be preserved?

The Palmyra’s oxymoron: how destruction can be preserved?

Camillo Magni

Libro: Libro in brossura

editore: Università Iuav di Venezia

anno edizione: 2017

pagine: 68

8,50

Ludus, play, and cooperation as mechanisms for social re-composition
8,50

Learning form Aleppo

Learning form Aleppo

Patrizia Montini Zimolo

Libro: Libro in brossura

editore: Università Iuav di Venezia

anno edizione: 2017

pagine: 68

8,50

War heritage vs raw heritage?

War heritage vs raw heritage?

Libro: Libro in brossura

editore: Università Iuav di Venezia

anno edizione: 2017

pagine: 68

8,50

A city for everyone

A city for everyone

Ciro Pirondi

Libro: Libro in brossura

editore: Università Iuav di Venezia

anno edizione: 2017

pagine: 68

8,50

In between

In between

Libro: Libro in brossura

editore: Università Iuav di Venezia

anno edizione: 2017

pagine: 68

8,50

What is the future for memory?

What is the future for memory?

Attilio Santi

Libro: Libro in brossura

editore: Università Iuav di Venezia

anno edizione: 2017

pagine: 68

8,50

Same, same but different

Same, same but different

Libro: Libro in brossura

editore: Università Iuav di Venezia

anno edizione: 2017

pagine: 68

8,50

How can we turn Aleppo’s conflicting narratives into strategies to build the common?
8,50

From black to light. How do you reconstruct a memory
8,50

How to (re)build a community? Anywhere or somewhere

How to (re)build a community? Anywhere or somewhere

Libro: Libro in brossura

editore: Università Iuav di Venezia

anno edizione: 2017

pagine: 68

8,50

Rivière, Sandberg, Bardi. Il museo degli anni Cinquanta

Rivière, Sandberg, Bardi. Il museo degli anni Cinquanta

Libro: Libro in brossura

editore: Università Iuav di Venezia

anno edizione: 2016

pagine: 92

Nell’Europa del secondo dopoguerra, uno dei temi più ricorrenti nel dibattito architettonico è stato senza dubbio quello della costruzione di edifici a destinazione culturale. Tra di essi, il museo dismette la sua natura elitaria e va a occupare i luoghi strategici della nuova città: parchi urbani, campus, zone depresse. Spazio pubblico per eccellenza, in esso si riconosce un nuovo tipo di cittadino. Se da un lato le avanguardie artistiche spingono per una maggiore interazione col pubblico, dall'altro l'attività di architetti e teorici come Costant, Cedric Price, Renzo Piano e Richard Rogers ispirano curatori e museologi nella realizzazione di nuovi edifici. Gli scritti dei direttori Georges-Henri Rivière, Willem Sandberg, Pietro Maria Bardi delineano i temi della nuova architettura, della flessibilità spaziale e della partecipazione critica, analizzando le opere di Affonso Reidy, Franco Albini, Franco Minissi, Lina Bo Bardi ed altri architetti che in quegli anni si erano misurati col tema del Museo.
10,00

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