Edizioni della Meridiana: Discorsi sulla poesia italiana

Quasi cento libri recensiti: Aglieco Sebastiano, Iànu e l’àngilu; Amarelli Viola, Altamira; Aprile Guglielmo, Tutto l’oro del mondo; Bacchini Pier Luigi, Staminali eterne; Barone Fabio, L’ebrezza di essere; Beghè Daniele, Chicane; Bignozzi Isabella, I bambini nuotano forte; Boni Gaia, La figlia del selvatico; Brandoli Lucia, Forme; Bressan Luigi, Scenari; Buscioni Pietro, La penna e lo splendore; Canaletti Riccardo, Verso la foce; Cannillo Luigi, Dal lazzaretto; Casagrande Maurizio, Belès, 99 Cante tigrigne; Celeste Clery, Salvare il necessario; Colletti Stefano, Sull’altra riva; Conti Eleonora, Umanità Gallina; Corbetta Alessandra, L’età verde; Cucchi Maurizio, La scatola onirica; Dal Bianco Stefano, Paradiso; Damiani Claudio, Postomeriche; D’Andrea Carola, Abitazioni; Dapunt Roberta, Il verbo di fronte; De Maria Mauro, Piccole sofferenze; Demi Cinzia, Il solstizio dei Sentieri; De Signoribus Eugenio, Le nuove apocalissi; Di Consoli Andrea, Dimenticami dopodomani; Di Legge Carlo, Buenos Aires, Benares; Di Raco Alberto, La percezione del tempo; Ferrari Mauro, Seracchi e morene; Fiori Umberto, Tutte le poesie; Fosse Jon, Ascolterò gli angeli arrivare; Frene Giovanna, Eredità ed Estinzione; Frungillo Vincenzo, Cani, gatti, topi vegliano sulla metropoli; Gentili Sonia, Un giorno di guerra; Gualtieri Mariangela, Ruvido umano… e molti altr

La cosa delicata vuole essere una riflessione sul linguaggio come movimento e tensione, patrimonio ed energia. Un poeta e una studentessa fanno dialogare i loro semplici appunti di viaggio sull'arte del tradurre come esperienza di vita che porta il traduttore ad aumentare la propria coscienza del vivere scomparendo, sprofondando per ardore nella parola, custode di un'inquietudine insanabile dentro. Senza alcun manuale o elenco di norme fisse, costantemente esposti al rischio di una meravigliosa sconfitta, gli ossessionati dalla lingua si muovono con timore e reverenza nella pagina nera, piena, in una foresta di suoni e immagini, al fine di ri-enunciare, di imitare, una strada già battuta da altri, di creare un nuovo testo, trasformando inevitabilmente se stessi.

Parlare della Vita Nova settecento anni dopo svincolandosi dall'espediente accademico è possibile. La poesia - ci insegna Dante - non è mai una tregua o un luogo dove sentirsi protetti e in questo libro la vicenda dantesca si intreccia con quella dell'autrice, attraverso nove parole-chiave che danno al lettore linee guida per intraprendere un viaggio che non può lasciare illesi se alla base c'è la ricerca della luce del vero.