Edizioni di Storia e Letteratura: Carte palazzeschi
Carteggio. 1910
Aldo Palazzeschi, Gian Pietro Lucini
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2020
pagine: 154
Il carteggio tra Palazzeschi e Lucini abbraccia il breve arco cronologico compreso tra la primavera e l'inverno 1910, per un totale di 14 missive (9 pezzi di Aldo e 5 di Gian Pietro). Dopo questa data non resta alcuna traccia epistolare nei rispettivi archivi, confermando così che per lo più entro questi limiti temporali occorre ricercare l'origine di quella distanza critico-ideologica, che qualche anno più tardi finisce per separare definitivamente due personalità poetiche, solo in apparenza simpatetiche. L'epistolario si apre con una lettera di presentazione che Palazzeschi scrive all'«Illustre Maestro» dalla «solitudine francescana di Firenze» nell'aprile 1910, dopo aver ricevuto in dono il «Meraviglioso libro “Revolverate”». All'indomani dell'adesione al Futurismo e in un momento di forti tensioni tra Marinetti e Lucini, Palazzeschi prova a stabilire con il Melibeo un breve ma intenso contatto epistolare, riconoscendo al «Maestro» Lucini una sorta di primato tra la schiera dei poeti futuristi («Voi siete il primo»), in quanto precursore con l'uso del verso libero di una nuova e moderna proposta lirica. L'invio di una copia di Poemi, il «libretto di versi» che precede la svolta dell'Incendiario, conferma il tentativo da parte di Palazzeschi di stabilire con Lucini un legame diretto, senza la mediazione deformante dell'etichetta futurista. La moderata lode per l'«originalità» dei versi di Poemi non influisce però sul sostanziale giudizio negativo nei confronti dell'Incendiario e del movimento futurista. La corrispondenza epistolare dopo pochi mesi si interrompe bruscamente. Nel 1910 Palazzeschi non è ancora disposto a sottoscrivere contro il «Duce futurista» l'accusa, fino a quel momento formulata pubblicamente dal solo Lucini, di «forgiare a sua immagine e somiglianza tutta quanta l'attività del gruppo».
Carteggio 1926-1950
Filippo De Pisis, Aldo Palazzeschi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2024
pagine: 188
La pubblicazione del Carteggio de Pisis-Palazzeschi offre al lettore la viva memoria di un sodalizio particolarmente rilevante, non soltanto per le biografie dei due corrispondenti, ma anche per l'esperienza creativa di entrambi gli artisti, partecipi di una comune avventura umana e artistica.
Carteggio 1914-1971
Aldo Palazzeschi, Alberto Magnelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2021
pagine: 214
L'amore di Aldo Palazzeschi per le arti figurative risale agli inizi della sua esperienza poetica e si consolida negli anni delle avanguardie storiche grazie anche all'incontro con letterati e artisti che come lui aderiscono al movimento futurista. Un interesse che si trasforma spesso anche in sodalizio privato con i maggiori pittori e scultori del suo tempo, come nel caso della lunga amicizia che lo lega a Alberto Magnelli, di cui il carteggio offre una fondamentale testimonianza. Le 88 missive abbracciano infatti quasi l'interezza della vita dei due, dal 1914 al 1971. Entrambi fiorentini, Palazzeschi e Magnelli si conoscono fin dall'infanzia. Nel 1914 si recano insieme a Parigi, dove hanno modo di partecipare alla stagione d'oro di una «nobile intesa» tra artisti francesi e italiani che in quei giorni affollano i cafés di Montparnasse. Dopo il rientro a Firenze, le lettere ripercorrono le vicende dei due, attraverso le vicissitudini delle diverse carriere e delle diverse biografie - Magnelli è a Parigi dal 1931, Palazzeschi si divide tra Firenze, Venezia e Roma - dipingendo sullo sfondo il mondo culturale e intellettuale che li circonda. Pur nella distanza, il rapporto si mantiene vivo anche grazie ad alcune collaborazioni, come nel caso degli Scherzi di gioventù (1956), che contiene un ritratto del poeta eseguito da Magnelli nel 1928, o della pubblicazione nella collana «Immagini e testi» della M'arte Edizioni di una raccolta di poesie di Palazzeschi illustrate da due linoleografie del pittore, sotto un unico titolo, La passeggiata (1971).
Carteggio 1949-1970
Aldo Palazzeschi, Mario Picchi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2021
pagine: 276
Il carteggio tra Mario Picchi, letterato esordiente, e Aldo Palazzeschi, scrittore già noto e autorevole, è la storia di una singolare amicizia. Le lettere raccontano la società letteraria, soprattutto quella della Capitale, negli anni '60; l'importanza dello Strega e degli altri premi nell'ambiente editoriale; gli affetti importanti con un amico che lentamente si spegne; e le tre città di Palazzeschi: Venezia incantevole e piena di vita, Roma, che è rifugio sicuro, e poi Firenze, città della memoria. In Appendice, alcuni testi critici di Mario Picchi sull'opera e la personalità dell'autore fiorentino, un suo carteggio con la fedele domestica Margherita e un inserto fotografico.
Carteggio (1916-1952)
Aldo Palazzeschi, Pietro Pancrazi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2016
pagine: 284
Lo scambio epistolare intercorso tra Aldo Palazzeschi e Pietro Pancrazi negli anni 1916-1952 comprende 158 documenti ad oggi noti, la maggior parte scritti da Pancrazi e solo 49 da Palazzeschi. La disparità numerica tra le missive tuttavia non impedisce di seguire l'evoluzione del loro rapporto letterario e personale sullo sfondo degli eventi storici di un'epoca segnata certamente da eventi drammatici ma anche da grandi fermenti culturali. Le lettere raccontano infatti non solo le vicende umane e professionali, ma anche i fatti salienti della cultura di quella prima metà del Novecento visti, da una parte, con gli occhi di un critico di formazione classica e crociana come Pietro Pancrazi, e dall'altra di un letterato e poeta "moderno e anticlassico" come Aldo Palazzeschi.
Ritratti nel tempo. Interviste 1934-1974
Aldo Palazzeschi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2014
pagine: 660
Il volume raccoglie le interviste a stampa rilasciate da Aldo Palazzeschi nel corso della sua feconda attività letteraria: 107 sono i pezzi rinvenuti, apparsi lungo l'arco di un quarantennio su riviste e quotidiani di diversa natura e per la prima volta riuniti in un'unica sede, al fine di illustrarne l'interna articolazione e la rilevanza nell'apporto di nuovi elementi al quadro dei contemporanei studi palazzeschiani. Riunendo le pagine a lungo rimaste disperse su libri e periodici si ottiene un autoritratto dello scrittore fiorentino da comporre alla maniera di un mosaico: nelle interviste scorrono osservazioni, riflessioni e immagini di una vita; memorie pubbliche e private fittamente intrecciate con la persistenza di uno stile che, nonostante il passare del tempo, appare sempre inconfondibile. Le interviste palazzeschiane consentono infatti di scavare nelle pieghe della personalità, del temperamento e della poetica dello scrittore, di illuminarne la figura da angolazioni diverse, costituendosi quale particolarissima integrazione alla straordinaria voce che anima le pagine dei suoi libri.
Parco dei divertimenti. Scritti sparsi 1906-1974
Aldo Palazzeschi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2014
pagine: 430
La presente edizione raccoglie un cospicuo e importante settore della prolifica produzione palazzeschiana finora rimasto sommerso: gli scritti non passati in raccolte d'autore, la produzione giornalistica e pubblicistica mai riunita in volumi da lui controllati. Si tratta di 116 scritti di varia lunghezza e di varia natura, registro e stile, compresi, in Appendice, interventi che constano solo di alcune righe. La raccolta è frutto di lunghe ricerche che hanno recuperato pezzi non facilmente reperibili, spesso non segnalati nelle bibliografie e non conservati nella biblioteca dello scrittore. La natura occasionale di questi scritti, in cui la voce dell'autore non è mediata da nessun personaggio o finzione narrativa, ci restituisce dunque le parole di un Palazzeschi minore ma non per questo poco importante o significativo, ci mostra la sua dimensione più quotidiana e intima e nello stesso tempo i pensieri e i giudizi dell'uomo inserito e coinvolto nelle vicende del proprio tempo.
La biblioteca di Aldo Palazzeschi. Catalogo
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2013
pagine: 564
La biblioteca di Aldo Palazzeschi è qui raccolta in due sezioni che registrano l'intero patrimonio posseduto dallo scrittore e pervenuto, per lascito testamentario, alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze. Vi sono aggiunti i libri donati da Palazzeschi alla sua domestica Plebe Bellocchio, acquistati dalla Regione Toscana nel 2001 e affidati in comodato gratuito al Centro di Studi "Aldo Palazzeschi" dell'Università di Firenze. Questi 3682 testi sono lo specchio fedele di un poeta che ha sempre rivendicato con coerenza "l'immagine dello scrittore illetterato", "naturaliter uomo di penna, spinto a scrivere da un impulso fisiologico". La biblioteca con le sue molteplici stratificazioni risponde segretamente all'esigenza creativa della multiforme personalità dello scrittore. Quella di Aldo non è una biblioteca accademica, ma una raccolta circolante, sempre in movimento. Ad essa affida il compito di fare coesistere al suo interno tutte le tendenze artistiche, purché dimostrino l'irrequietezza di chi non ha paura di "rompersi il collo" pur di spezzare le misure fissate dal banale senso comune.
Il rosso e il nero
Stendhal
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 585
Fra il marzo e il maggio 1944, in una Roma straziata dai bombardamenti e dai rastrellamenti, Aldo Palazzeschi si dedica alla traduzione di 'Rosso e nero'. A Julien Sorel, Palazzeschi ritorna dopo averlo conosciuto in gioventù, presumibilmente nel segno del beylismo superomistico d'inizio secolo. Nel personaggio di Julien, Palazzeschi riconosce infatti i tratti della propria sofferta identità. La traduzione del capolavoro francese nell'originale versione di Aldo Palazzeschi che si propone qui è, dunque, un importante tassello sia per la storia della fortuna di Stendhal in Italia sia per una più profonda e completa conoscenza dell'officina palazzeschiana.
Carteggio 1912-1960
Aldo Palazzeschi, Ardengo Soffici
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: 208
La pubblicazione del Carteggio Palazzeschi - Soffici, composto da 55 lettere, scritte in prevalenza tra il 1912 e il 1914, offre al lettore la viva memoria di un sodalizio umano e intellettuale, particolarmente attivo durante la breve ma intensa stagione del futurismo fiorentino e della comune avventura lacerbiana. Il tono confidenziale del carteggio rappresenta quasi un apax nell'universo epistolare di Palazzeschi, sempre attento, anche nei documenti più scoperti della passata stagione crepuscolare, a non scoprirsi del tutto. Questa insolita apertura, che non trova corrispondenza nei più formali e misurati scambi epistolari intrecciati in quegli stessi anni con Papini e Prezzolini, ci permette di ripercorrere le varie fasi dell'adesione di Palazzeschi al futurismo e di cogliere l'originalità del suo contributo artistico a "Lacerba", battagliero foglio dell'avanguardia fiorentina.
Carteggio con il «Corriere della Sera». 1926-1971
Aldo Palazzeschi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: 196
Scritti sulle arti figurative
Aldo Palazzeschi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2009
pagine: 133
Le venti prose raccolte in questo volume, scritte tra il 1930 e il 1974, testimoniano la lunga fedeltà di Aldo Palazzeschi alle arti figurative. Appassionato visitatore di mostre ed esposizioni - tra Firenze, Venezia, Roma e Parigi -, attento nel captare le più significative novità espressive, collezionista di quadri e amico di numerosi artisti del '900, Palazzeschi ha dedicato ai pittori più amati pagine che si collocano in una posizione intermedia tra la saggistica e il ricordo autobiografico, dimostrando comunque di muoversi a proprio agio nella pittura contemporanea e anche in quella del passato. Pagine che consentono anche di ripercorrere le tappe di una esistenza: dagli anni delle avanguardie (con i saggi dedicati a Umberto Boccioni, Alberto Magnelli e Primo Conti) alla maturità (con la perfetta sintonia tra le "stampe" palazzeschiane e gli "omini" di Ottone Rosai) e all'ultima straordinaria fase di sperimentalismo (che fa intrecciare il percorso di Palazzeschi scrittore con quello di Franco Gentilini pittore).