Edizioni ETS: Sendas. Studi e testi del Novecento iberico e iberoamericano
La rapresentazione dello stigma nella letteratura (e il cinema) di lingua spagnola-La representación del estigma en la literatura (y el cine) de lengua española
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 336
Questo volume affronta lo stigma in alcune opere della letteratura (e del cinema) di lingua spagnola dotando di una voce i singoli e i collettivi scherniti e svalorizzati dalla società poiché non corrispondenti alla "normalità" condivisa. Anche se in luoghi ed epoche diverse, quando l'arte si è fatta carico di denunciare la discriminazione, l'esperienza di chi ha vissuto l'emarginazione è diventata strumento di rivendicazione e di lotta, nonché uno stimolo alla riflessione collettiva.
La gradual disolucion del lenguaje franquista (y de sus palabras desemantizadas)
Armando Francesconi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 352
Juan Rodolfo Wilcock critico
Florencia Ferrante
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 168
L’opera poetica e narrativa di Juan Rodolfo Wilcock (Buenos Aires, 1919 - Lubriano, 1978) è stata oggetto, negli ultimi anni, di un rinnovato interesse. La sua attività come critico letterario, di costume e di attualità per diversi giornali e riviste italiane e argentine non è stata invece mai considerata come un oggetto di studio a sé stante, nonostante la grande quantità di materiale che l’argentino ha consegnato, nel corso della sua carriera letteraria, ad alcuni tra i periodici e i settimanali più influenti dell’epoca. Questo studio si concentra sugli interventi che Wilcock ha pubblicato sulla rivista Tempo Presente e sul periodico Il Mondo, a cui si aggiungono le riviste letterarie Disco e Intelligenza, da lui dirette.
La poesia del primo Carvajal tra semantica e metrica. Con un saggio di traduzione
Monica Savoca
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 208
Antonio Carvajal (Albolote, 1943) non ha mai fatto mistero della sua radice poetica luisiana, proclamandosi «poeta por contagio» di Luis de Góngora, Luís de Camões, Fray Luis de Granada e Fray Luis de León. A questi classici si aggiungono, nella genesi della sua poesia, i non meno “granitici” Gustavo Adolfo Bécquer, Rubén Darío, Federico García Lorca, Antonio Machado, Vicente Aleixandre, Elena Martín Vivaldi. Oggi maestro riconosciuto, Carvajal è riuscito ad interpretare le tradizioni liriche spagnole con una forte apertura europea, approdando a risultati di notevole originalità sul piano dei contenuti e della reinvenzione delle forme. Questo studio si concentra sulla lingua, sulla semantica e sulla metrica della sua prima produzione, offrendo al pubblico italiano anche la traduzione di alcuni testi esemplari.
Declinazioni del mito nella narrativa di Rafael Argullol (1981-1998)
Germana Volpe
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 172
Presentare Rafael Argullol non è un compito facile; la sua figura racchiude in sé diverse anime difficilmente riconducibili ad un’unica definizione. La sua vocazione artistica mostra sin dagli esordi i vari profili dell’intellettuale che andranno via via armonizzandosi in una scrittura sempre più aperta alla contaminazione dei generi. Poeta, narratore, filosofo, saggista, professore, giornalista: un insieme di attività, interessi e passioni che coltiva da tempo in modo intelligente, organico ed armonioso. Uno studio che voglia offrire un approccio critico ai testi argulloliani, sebbene si ponga dei limiti cronologici e formali, non può rinunciare ad una visione più ampia che tenga conto della coalescenza della sua produzione accademico-letteraria e giornalistica.
El tiempo parado. Palinsesti narrativi e strategie linguistiche in Franciso Umbral (1965-1975)
Marco Ottaiano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 148
Questo volume contribuisce a restituire a Francisco Umbral (1932-2007) un posto di rilievo all'interno del canone della narrativa spagnola del Novecento già a partire dai suoi esordi letterari, risalenti all'anno 1965. A causa di un approccio critico spesso sommario si è piuttosto privilegiato, soprattutto nella fase iniziale della sua produzione, l’importanza del suo lavoro giornalistico come critico del costume e rinnovatore della lingua e della prosa castigliana. Far risalire la nascita della vera stagione narrativa di Umbral al 1975 – anno della pubblicazione di "Mortal y rosa", da molti riconosciuto come il suo capolavoro – equivale a ignorare il fatto che lo scrittore avesse pubblicato, prima di questo testo, ben ventitré opere, che si dividono fra raccolte di racconti, monografie biografiche, romanzi brevi, saggi di costume, memorie, romanzi propriamente detti e solo due raccolte di articoli giornalistici. Siamo in presenza, pertanto, di un decennio creativo dall'evidente e predominante vocazione narrativa: partendo da questo dato, "El tiempo parado" analizza quindi i lavori di Francisco Umbral che più si ascrivono alla forma del romanzo limitatamente al decennio che va dal 1965 al 1975. L’obiettivo è quello di dimostrare il ruolo e l’importanza ricoperti da Umbral nello sviluppo del moderno romanzo spagnolo e di collocarne l’opera in un contesto di più ampio respiro internazionale che rimandi alla cultura europea e statunitense dalle quali, pur nell'isolamento culturale iberico dell’ultima stagione franchista, Umbral, lettore assiduo e onnivoro, riceve e assimila più d’una sollecitazione.
Il sole degli esuli. Letteratura ed esilio
Claudio Guillén
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 144
In un percorso che va dalla classicità alla modernità Claudio Guillén indaga, con acume e sensibilità, le diverse modalità attraverso le quali la dolorosa esperienza dell’esilio viene rappresentata a livello letterario. Guillén riconosce nella continuità e nella ripetizione i paradigmi che definiscono l’esilio come tema e ne collocano l’indagine nell’ambito della Letteratura comparata. Al contempo, individua le polarità archetipiche – o «concetti-limite» – che si associano ad atteggiamenti antitetici rispetto all’esilio. La prima, riconducibile a Plutarco, e assimilabile a un’immagine solare, ravvisa nella condizione dell’esule una possibilità che si offre all’individuo, un percorso di condivisione con altri uomini, al di là dei confini locali e personali, una sorta di apertura verso la dimensione universale e cosmopolita dell’esistenza. A questa prima visione si contrappone una seconda, personificata da Ovidio, in virtù della quale l’esilio corrisponde a una scissione interiore e sociale dell’io, e si manifesta come profonda perdita personale. Tra queste due tendenze-limite si apre una serie di percorsi intermedi, reali e metaforici, che ogni individuo, non solo l’esule, sperimenta nel corso della propria esistenza.
Sguardi sul Novecento. Intorno a Pío Baroja
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 360
Pio Baroja (1872-1956), autore basco che, con la sua vastissima produzione, è ormai considerato un classico della letteratura spagnola, è stato un testimone acuto del passaggio tra il XIX e il XX secolo. Nonostante il successo di pubblico e di critica che ha caratterizzato la sua lunga carriera e che la sua morte non ha interrotto, i suoi libri, con alterne vicende, si sono trovati a passare attraverso zone d'ombra per tornare a occupare un ruolo di rilievo solo in tempi recentissimi. A che cosa si devono queste intermittenze? Per quali motivi un romanziere tanto prolifico quanto complesso è stato contemporaneamente stimato e apprezzato, riconosciuto come un maestro, ma anche accusato, criticato, finanche manipolato? Le ragioni sono molte, e altrettante le possibili risposte. Con l'intenzione di scoprirne alcune, svelarne altre, ma soprattutto di sollecitarne di nuove, raccogliamo in questo volume una serie di proposte critiche, oggetto di dibattito in due giornate di studio che si sono svolte nel dicembre del 2016 presso l'Università della Tuscia. In esse si è inteso focalizzare sotto una nuova luce il profilo intellettuale e la sfaccettata scrittura di un attento osservatore dei primi decenni del Novecento, sensibile nei confronti delle questioni strettamente spagnole ma aperto alle sollecitazioni del dibattito letterario europeo del suo tempo. Possiamo così apprezzare un'opera che, vista nella sua complessità, è un significativo frammento di un esteso mosaico: quello articolato e poliedrico di un secolo, il Novecento, che si è da poco concluso ma al quale siamo ancora profondamente ancorati.
La narrativa infantile d'avanguardia in Spagna (1915-1936). Generi, strutture e personaggi
Ivana Calceglia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 252
In Spagna, il periodo di massima fioritura della narrativa infantile si colloca nei venti anni che vanno dal 1915 al 1936 inserendosi, di fatto, in un processo generale di rinnovamento definito dalla critica come la "Edad de plata" della letteratura infantile spagnola. Il forte interesse per la produzione popolare da parte di alcuni rappresentanti della Generación del 27 favorisce la creazione di un sostrato artistico particolarmente influente per l'editoria infantile, oltre alla comparsa di una generazione di autori e di autrici completamente dedita alla scrittura letteraria per l'infanzia. Il volume intende analizzare il processo di rinnovamento e di sperimentazione formale, tematica e argomentativa affrontato dalla narrativa infantile d'Avanguardia in Spagna durante la "Edad de plata" — e, concretamente, nel ventennio 1915-1936 —, e in grado di determinare un cambio di rotta decisivo nella traiettoria tracciata dalla letteratura per l'infanzia di area iberica a partire dalla seconda metà del Novecento.