Edizioni Lavoro: Testimoni
Sempre Franco. Marini tra sindacato, politica e istituzioni
Guelfo Fiore, Nicodemo Nazzareno Oliverio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Lavoro
anno edizione: 2022
pagine: 210
Franco Marini è stato tra i principali protagonisti della vita pubblica italiana. Segretario generale della Cisl, ministro del Lavoro, segretario nazionale del Partito popolare italiano, presidente del Senato. Assume la guida della Cisl nel 1985 prendendo il testimone da Pierre Carniti. Nel '91 subentra allo scomparso Carlo Donat-Cattin al dicastero del Lavoro. È accanto a Mino Martinazzoli alla nascita del Ppi. Tra i fondatori della Margherita prima e del Partito democratico poi, è uno dei padri del bipolarismo italiano. Stella polare della sua azione nel sindacato, nella politica e nelle istituzioni è la giustizia sociale, la rappresentanza delle ragioni dei più deboli. «Apparteneva alla schiera di quanti hanno saputo trasfondere nelle istituzioni la passione e il valore di aspirazioni autentiche maturate tra la gente»: sono le bellissime parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella contenute nel messaggio per la sua scomparsa. Giornalisti e commentatori, per indicarne il profilo risoluto, avevano coniato per lui la definizione di «lupo marsicano». Lui che marsicano proprio non era. Però lupo, quello sì. Animale forte, nobile, da temere, pronto a ingaggiare battaglia, arduo da piegare alla ritirata, disposto a rischiare tutto per il suo branco. Nato a San Pio delle Camere, in Abruzzo, il 9 aprile 1933. È mancato il 9 febbraio 2021. Prefazione di Dario Franceschini. Introduzione di Luigi Sbarra.
Sapere libertà mondo. La strada di Pippo Morelli
Francesco Lauria
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Lavoro
anno edizione: 2021
pagine: 504
È una storia importante, troppo poco conosciuta, quella di Pippo Morelli (Reggio Emilia 1931-2013), grande sindacalista della Cisl. Formatore ed esperto di contrattazione presso il Centro studi Cisl di Firenze negli anni Cinquanta; protagonista, con Pierre Carniti, della «primavera sindacale» della Fim e della Cisl di Milano negli anni Sessanta; leader nazionale della Fim e della Flm unitaria negli anni Settanta, quelli dei metalmeccanici che «davano l’assalto al cielo». Insieme a Bruno Trentin, Morelli fu ideatore e realizzatore della grande conquista contrattuale delle 150 ore per il diritto allo studio oltre che tessitore laico del dialogo tra mondo cattolico e sinistra italiana. Segretario della Cisl Emilia Romagna e direttore del Centro studi Cisl di Firenze nel decennio successivo, fu promotore dell’incontro con la Cut brasiliana, guidata da Luiz Inácio Lula, e del sostegno di massa da parte dei lavoratori italiani al paese latinoamericano nella difficile riconquista della democrazia. Mentre rifletteva sulla necessaria «conversione ecologica» del sindacato, nel 1993 un ictus ne interruppe l’impegno pubblico e sociale, proprio al ritorno da un viaggio di cooperazione. Attraverso la vita esemplare di Morelli e grazie a molteplici documenti e testimonianze, il libro ricostruisce attentamente almeno quattro decenni di avvenimenti sociali, sindacali e politici del nostro paese. Contributi di: Eleuterio Agostini, Loris Cavalletti, Gian Primo Cella, Paolo Feltrin, Ivo Lizzola, Bruno Manghi, Franco Marini. Prefazione di Bruno Manghi. Postfazione di Ivo Lizzola.
Quel filo teso tra Fiesole e Barbiana. Don Milani e il mondo del lavoro
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Lavoro
anno edizione: 2019
pagine: 263
Il sindacato, con l'insegnamento e l'impegno politico, era una delle strade che don Milani indicava per praticare l'amore e dare finalità alla vita. Molti allievi del priore di Barbiana hanno seguito questo invito, generazioni di sindacalisti hanno tratto e traggono ispirazione dalle parole e dai gesti del sacerdote fiorentino. Eppure il rapporto, intensissimo, tra don Milani, la sua scuola e il mondo del lavoro non è tra i più conosciuti. Il testo, a più voci, pensato in ricordo di Michele Gesualdi, racconta di un filo intrecciato tra la collina del Monte Giovi e la scuola di formazione per sindacalisti Cisl che sorge non distante, tra Firenze e Fiesole. Questa edizione – arricchita con ulteriori saggi e documenti – approfondisce in particolare lo scritto di don Milani "L'obbedienza non è più una virtù" e l'influenza del priore di Barbiana sui temi della nonviolenza e dell'obiezione di coscienza, sempre in rapporto con il mondo del lavoro. Una storia di riscatto, impegno, denuncia e testimonianza che, a partire dai primi allievi accolti da don Milani nell'«esilio» di Barbiana, ha incontrato – dal Sessantotto fino a oggi – la dimensione della rappresentanza del mondo del lavoro. Giungendo fino a latitudini lontane e a sentieri fecondi e inaspettati. Scritti di: Annamaria Furlan, Francesco Lauria, Giuseppe Gallo, Sandra Gesualdi, Bruno Manghi, Francesco Scrima, Luigi Lama, Piero Meucci, Flavia Milani Comparetti, Agostino Burberi, Francuccio Gesualdi, Paolo Landi, Maresco Ballini, Michele Gesualdi, Lauro Seriacopi, Franco Bentivogli, Emidio Pichelan, Maurizio Locatelli, Marco Damilano, Elio Pagani, don Lorenzo Milani.
Quel filo teso tra Fiesole e Barbiana. Don Milani e il mondo del lavoro
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Lavoro
anno edizione: 2019
pagine: 216
Il sindacato, con l'insegnamento e l'impegno politico, era una delle strade che don Milani indicava ai suoi ragazzi per praticare l'amore e dare finalità alla vita. Molti allievi del priore di Barbiana hanno seguito questo invito, generazioni di sindacaliste e sindacalisti hanno tratto e traggono ispirazione dalle parole e dai gesti del sacerdote fiorentino. Eppure il rapporto, intensissimo, tra don Milani, la sua scuola e il mondo del lavoro non è tra i più studiati e conosciuti. Questo testo, a più voci, pensato in ricordo di Michele Gesualdi, racconta di un filo intrecciato tra la collina sul versante nord del Monte Giovi e la scuota di formazione per sindacalisti Cisl che sorge non molto distante, sulle colline che, da Firenze, portano a Fiesole. Una storia di riscatto, impegno, denuncia e testimonianza che, a partire dai primi sei allievi accolti da don Milani nell'«esilio» di Barbiana, ha incastrato — dal Sessantotto fino a oggi — la dimensione collettiva e plurale della rappresentanza del mondo del lavoro. Giungendo fino a latitudini lontane e a sentieri fecondi e inaspettati.