Fazi: Lain
Fate a New York
Martin Millar
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2004
pagine: 268
Morag e Heather, due fatine punk scozzesi, si ritrovano catapultate a New York, nell'appartamento di Dinnie, il peggior violinista del mondo. Rinnegate dalla propria madrepatria per il loro rifiuto dei dogmi dell'essere fata e per aver tentato di sovvertire l'ordine del mondo delle fate suonando i riff dei Ramones sulle loro arpe, non vedono l'ora di godersi la loro ritrovata libertà. Ma il piano si rivela più difficile di quanto sembra e le due intruse sono presto costrette a scappare dalle gang di fate italiane, cinesi e nere che bazzicano dalle parti di Central Park. L'autore riesce a tessere una tela che collega storie diverse, mescolando l'umorismo a una personalissima e tagliente critica sociale.
Il mare di legno
Jonathan Carroll
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2004
pagine: 313
Francis McCabe, capo della polizia della cittadina di Crane's View, è un uomo felice: ha un buon lavoro, una famiglia che gli vuole bene e una casetta meravigliosa. Il giorno che Antica Virtute - uno stranissimo cane a tre zampe - entra nel suo ufficio e casca a terra morto stecchito, tutto cambia. Francis cerca di seppellire il suo vecchio amico, ma questo non ne vuole sapere di rimanere sotterrato: il giorno dopo riappare nel bagagliaio di sua moglie, accompagnato da una misteriosa piuma dalla trama indecifrabile. Surreale, eccentrico, sempre in bilico tra vita e morte, realtà e sogno, divertimento e terrore, Carroll riesce a cucire tra le fibre del suo romanzo una metafisica e una filosofia che non permettono di ingabbiarlo in nessun genere preciso.
Pop gun war
Farel Dalrymple
Libro: Copertina rigida
editore: Fazi
anno edizione: 2004
pagine: 137
"Pop gun war" segna l'insolito debutto di un nuovo promettente talento. Farel Dalrymple esplora un onirico scorcio urbano donandoci visioni improvvise di poesia e magia. Dalrymple raccoglie l'eredità di un formidabile gruppo di artisti: pittori come Odilon Redon, Salvador Dali e Paul Klee; registi come Luis Bunuel e Jean Cocteau; scrittori del calibro di Jack Kerouac e Gabriel Garda Màrquez... Questi artisti, come Farel Dalrymple, sembrano avere accesso allo stato ipnagogico, quello che Carl Jung chiamava "inconscio collettivo". Allo stesso tempo "Pop gun war" ha uno stile narrativo tutto suo: l'ambientazione è reale un momento e quello dopo un tuffo in un sogno." (Ann Nocenti)

