Fazi: Le terre
Un anno da Draghi. La metamorfosi di un banchiere
Marco Cecchini
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2022
pagine: 236
Che cosa ha portato Mario Draghi, l'uomo che aveva sempre rifiutato di diventare un politico, alla guida di un paese sull'orlo di una crisi di nervi? Un complotto dei poteri forti? L'ambizione? Il senso di responsabilità? E qual è il bilancio del suo governo undici mesi dopo? L'idea di Draghi ai vertici dello Stato parte da lontano, dalla cerimonia di commiato dalla presidenza della BCE, il 28 ottobre 2019, che lo ha consacrato leader tra i leader europei alla presenza di Merkel, Macron, Lagarde e Mattarella, il governo dell'Europa. Dopo quella cerimonia Draghi è diventato il convitato di pietra della politica italiana. La sua destinazione "naturale", per qualcuno la sua segreta ambizione, appariva il Quirinale. Sono state la pandemia e la paralisi di un sistema politico "consunto" a dirottarlo in primis su Palazzo Chigi. Undici mesi dopo, il bilancio del governo è positivo ma non privo di preoccupanti incognite. La pandemia è relativamente sotto controllo, ma l'azione riformatrice incontra crescenti resistenze. Il suo decisionismo evoca lo spettro di un semipresidenzialismo di fatto. Draghi come de Gaulle? Agli occhi dell'Europa tuttavia, Draghi è vieppiù l'uomo dal quale non si può prescindere, «the lender of last resort» del capitale istituzionale italiano secondo le banche d'affari. La sua presenza ai vertici dello Stato è un elemento di stabilità e garanzia per l'attuazione del Recovery Plan per il quale Bruxelles ha promesso all'Italia 220 miliardi, oltre metà dei quali a debito. Un suo fallimento equivarrebbe al fallimento di un'Europa che non vuole più essere "matrigna" e ciò lo pone al centro di un complesso big game geopolitico. Nella sua vita l'ex presidente della BCE ha vinto più d'una sfida. In questo libro Marco Cecchini racconta il banchiere centrale fattosi premier, sulla scia di una storia che va dalla formazione al "whatever it takes", e risponde alla domanda: Mario Draghi ce la farà anche questa volta?
Breve storia dell'impero americano. Una potenza senza scrupoli
Daniele Ganser
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2021
pagine: 500
Recenti sondaggi confermano che, secondo molti, gli USA esercitano la più forte influenza destabilizzante sugli eventi mondiali e rappresentano quindi la più grande minaccia alla pace mondiale. Come mai? A partire dal 1945, nessun’altra nazione ha bombardato così tanti Stati stranieri e rovesciato così tanti governi quanto gli USA. Nessuna altra nazione ha più avamposti militari (parliamo di centinaia di installazioni in tutto il mondo), esporta più armi e possiede una quantità maggiore di armamenti. Per tutte queste ragioni – scrive Daniele Ganser, storico e ricercatore svizzero specializzato in storia contemporanea e politica internazionale – nessuna nazione più degli USA costituisce oggi una minaccia per il principio della “famiglia umana”, secondo cui l’umanità è caratterizzata da relazioni reciproche fondamentali intrasgredibili, alla luce delle quali l’altro «può certamente essere trattato in maniera diversa, ma non può essere ucciso». Nel corso della storia, però, tale principio è stato ripetutamente trasgredito. Alcuni membri della famiglia umana ne sono stati esclusi a causa della loro provenienza geografica, della loro religione, del colore della loro pelle o del loro genere. In base a questo principio, assunto come stella polare del movimento pacifista, Ganser valuta gli sviluppi della politica americana, dalle sue origini fino ai giorni nostri, ripercorrendone i momenti fondamentali. Dallo sterminio degli indiani fino ai più recenti scandali legati a Cambridge Analytica (che possono annoverarsi in quello che Ganser definisce “imperialismo digitale”), la politica americana sarebbe caratterizzata non tanto da una specifica ideologia o da conflitti culturali, ma da una mera volontà espansionistica motivata da puri interessi economici. Secondo l’autore, tale volontà si è concretizzata nel corso della storia con strategie diverse che vanno dalla moderna guerra espansionistica e coloniale alle guerre occulte condotte dai servizi segreti per destabilizzare nazioni strategicamente importanti (tra cui, ovviamente, l’Italia), fino ad arrivare alla manipolazione interna del consenso attraverso le nuove tecnologie. Ganser riesce così a definire un quadro storico che riflette pienamente lo strutturarsi della società americana, la quale, ben lungi dal rappresentare un esempio di democrazia, si delinea come un’oligarchia sostenuta da forti interessi economici e caratterizzata dalla quasi assoluta assenza di valori etici. Ma come tutti gli imperi, dopo un periodo di espansione e di fioritura, anche gli usa sono destinati a cadere, avverte Ganser. Scritto in uno stile molto agile e accattivante e basato su un’analisi rigorosa e approfondita, che non si abbandona mai alla dietrologia, "Breve storia dell’impero americano" descrive in modo impressionante i retroscena, i motivi e gli strumenti della lotta americana per il potere mondiale – una lotta in cui la violenza è un elemento centrale.
Cos'è la natura? Chiedetelo ai poeti
Davide Rondoni
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2021
pagine: 170
Tutti, almeno a parole, vogliono una vita più “naturale”. Più a contatto con la natura e che la salvaguardi. Ma che cos’è la natura? In un’epoca dominata da nuove scoperte, dalla crescita tecnologica, da una nuova sensibilità ecologica, ma anche da nuovi fenomeni inquietanti, come pandemie globali e squilibri dell’ambiente, risuona potente la domanda su cosa sia un comportamento veramente naturale nella vita di una persona. La parola “natura” è inevitabilmente fonte di confusione e tensioni, spesso usata per motivare scelte opposte. Forse, allora, per riaccostarci veramente alla natura (e alla nostra natura) occorre una sapienza antica e sempre nuova. Vogliamo una vita più naturale? Chiediamo ai poeti. E loro ci guideranno. Con uno stile che unisce saggio e narrazione, Davide Rondoni perlustra gli interrogativi che sorgono intorno al tema della natura, senza pregiudizi e senza censure, sfidando molti luoghi comuni e toccando temi che oggi occupano la nostra quotidianità e le frontiere dei nuovi saperi. Una riflessione personale sulla natura che prende spunto dal pensiero e dalle parole dei grandi poeti. Un libro attuale che ragiona sui temi della modernità attraverso le voci di autori classici e contemporanei come Lucrezio, Keats, Leopardi, Szymborska, Luzi, per una visione del mondo più completa che possa indagare al meglio il rapporto inevitabile dell’uomo con la natura.
Il nostro ultimo avvertimento. Sei gradi di emergenza climatica
Mark Lynas
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2021
pagine: 400
Stiamo già vivendo un'emergenza climatica. Ma quanto possono peggiorare le cose? La civiltà collasserà? Abbiamo già superato il punto di non ritorno? Che tipo di futuro possono aspettarsi i nostri figli? Consultando rigorosamente i più recenti studi della climatologia, Mark Lynas esplora il corso che abbiamo tracciato per la Terra nel prossimo secolo e oltre. Grado per grado, Lynas delinea le probabili conseguenze del riscaldamento globale e della catastrofe climatica che ne deriverebbe. Con un grado in più - la situazione in cui ci troviamo ora - già le foreste della California e dell'Australia vengono divorate da incendi devastanti, mentre uragani mostruosi colpiscono le città costiere. Con due gradi in più, la calotta polare artica si scioglierà e le barriere coralline scompariranno dai tropici. Con tre gradi in più, il mondo inizierà a rimanere senza cibo, rischiando di condannare milioni di persone alla carestia. Con quattro gradi in più, vaste aree del globo diventeranno inabitabili per via del caldo, cancellando dalla mappa intere nazioni e trasformando miliardi di persone in rifugiati climatici. Con cinque gradi in più, il pianeta registrerà le temperature più alte degli ultimi 55 milioni di anni. Con sei gradi in più, infine, avrà luogo un'estinzione di massa senza precedenti, e quasi tutte le forme di vita rischieranno di scomparire dalla faccia della Terra. Il nostro destino non è ancora deciso, ma il tempo stringe. Dobbiamo porre fine alla maggior parte del nostro consumo di combustibili fossili entro un decennio se vogliamo salvare l'Artico e le barriere coralline. Se falliamo, rischiamo di superare il punto di non ritorno, spingendo il caos climatico verso una spirale fuori controllo. Questo libro non deve essere ignorato. Questo è davvero il nostro ultimo avvertimento.
Il movimento del mondo. Le forze che ci stanno sradicando e plasmeranno il destino dell'umanità
Parag Khanna
Libro
editore: Fazi
anno edizione: 2021
pagine: 350
Da quando gli esseri umani hanno cominciato a colonizzare i continenti, 60.000 anni fa, la mobilità è sempre stata una caratteristica della civiltà umana, nella costante ricerca di risorse e stabilità. La Storia è ricca di eventi globali sismici: pandemie e pestilenze, guerre e genocidi. Ogni volta, dopo una grande catastrofe, il nostro istinto ci spinge a muoverci in cerca di sicurezza fisica. La mappa dell'umanità non è stabile, né ora né mai. Di fronte a un clima sempre più imprevedibile, all'arrivo di nuove pandemie e a un'economia altalenante, quali saranno le aree da cui le persone fuggiranno e verso quali aree migreranno? Quali paesi le accetteranno e quali no? Quale sarà la mappa futura della geografia umana che tracceranno i miliardi di persone in vita oggi e i miliardi in arrivo? In questo libro autorevole e chiarificatore, il consulente di strategia globale Parag Khanna risponde a queste e ad altre domande sulla civiltà del futuro. Mostrando come le prime due rivoluzioni dell'umanità - quella agricola e quella industriale - ci abbiano condotto sulla soglia della terza rivoluzione: quella della mobilità e della sostenibilità. La sfida che abbiamo di fronte è quella di spostare le persone nei luoghi in cui si trovano le risorse e le tecnologie nei luoghi in cui le persone ne hanno bisogno. Alla radice di questa accelerazione della mobilità vi sono cinque fattori in particolare: gli squilibri demografici; la dislocazione economica; gli sconvolgimenti tecnologici; le crisi politiche e il cambiamento climatico. "Il movimento del mondo" è un'analisi affascinante sul futuro delle migrazioni: un testo che mette in luce tendenze profonde che plasmeranno l'economia e la società di domani, ma che soprattutto ci permette di identificare la nostra posizione sulla mappa in continua evoluzione dell'umanità.
La mano invisibile. Come il Partito Comunista Cinese sta rimodellando il mondo
Clive Hamilton, Mareike Ohlberg
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2021
pagine: 450
Il Partito Comunista Cinese è determinato a rimodellare il mondo a sua immagine e somiglianza. Esso ha un solo obiettivo: vincere quella che considera una feroce guerra ideologica contro l'Occidente. Ai suoi occhi il mondo si divide tra coloro che possono essere conquistati e i nemici. Pezzi importanti dell'élite economica e politica occidentale sono già stati cooptati; molti altri, proprio in questo momento, stanno valutando se stringere o meno un "patto col diavolo". Attraverso il suo enorme potere economico e le sue operazioni segrete "di influenza", la Cina sta lentamente ma inesorabilmente indebolendo le istituzioni globali, prendendo di mira in modo aggressivo le singole imprese e minacciando la libertà di espressione nei campi delle arti, della cultura e del mondo accademico. Allo stesso tempo, i servizi di sicurezza occidentali sono sempre più preoccupati per le incursioni cinesi nella nostra infrastruttura di telecomunicazioni. "La mano invisibile", frutto di un lavoro meticoloso durato anni, espone il programma globale di sovversione del Partito Comunista Cinese e la minaccia che rappresenta per la democrazia. Combinando una ricerca scrupolosa con una prosa avvincente, Clive Hamilton e Mareike Ohlberg mettono a nudo la natura e la portata delle operazioni del Partito in tutto il mondo occidentale, portando alla luce le minacce alle libertà democratiche e alla sovranità nazionale in Europa e nel Nordamerica, e mostrano come possiamo respingere la pressione autocratica cinese.
Verso un mondo multipolare. Il gioco di tutti i giochi nell'era Trump
Pierluigi Fagan
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2017
pagine: 349
Quello in cui viviamo è un mondo sempre più complesso; in poco più di un secolo la popolazione è passata da 1,5 a più di 7 miliardi e secondo le stime demografiche entro il 2050 arriverà a 10. Anche gli Stati nel giro di cinquant'anni sono quadruplicati, passando da 50 a oltre 200. Il nostro establishment politico, economico e finanziario, come nella Francia di Maria Antonietta, pare avulso dalla realtà dei popoli e inadeguato ad affrontare i profondi cambiamenti che stanno investendo il pianeta. All'aumentare della complessità del mondo corrisponde una progressiva perdita di credibilità dei piloti, quell'élite occidentale a cui nessuno riconosce più il suo ruolo di guida. Allo stesso tempo, con la crisi della globalizzazione acquisiscono nuova importanza gli Stati, le unioni, gli accordi bilaterali, il giusto mix di hard e soft power, l'equilibrio tra i diversi attori. "Verso un mondo multipolare" esamina lo scacchiere internazionale attingendo alle forme di pensiero della cultura della complessità e dei sistemi. Il risultato è un'analisi condotta su diversi livelli dei punti di forza e debolezza sia degli attori tradizionali (USA, Cina, Russia ed Europa), sia dei nuovi centri emergenti, tutti impegnati nel grande gioco di tutti i giochi: assicurarsi le migliori condizioni di possibilità per accedere a un futuro in cui cambieranno molte cose. Un mondo in cui se l'Europa non troverà in fretta una sua chiara collocazione finirà per essere una pedina all'interno di un gioco a tre: Cina, Russia e America. Un mondo nuovo per il quale sono necessari un agire e un pensare inediti.
Grandi uomini, piccoli padri
Maurizio Quilici
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2015
pagine: 239
Rousseau, considerato il fondatore della pedagogia moderna e autore di bellissime frasi sui doveri paterni, ebbe cinque figli che destinò tutti, appena nati, all'ospizio dei trovatelli, senza più curarsene; Manzoni, il campione della pietas cristiana, ignorò per anni le accorate richieste della figlia Matilde perché l'andasse a visitare, finché questa non morì di tisi, a 26 anni, senza che il suo desiderio fosse esaudito; il grande Charlie Chaplin, indimenticabile "padre" nel film Il vagabondo, ammise di detestare i bambini, mentre una delle sue figlie ricorda che il tempo massimo che il genitore le dedicò nel corso della vita fu di... 17 minuti. Evidentemente, genio e famiglia non vanno sempre d'accordo. Sembra, anzi, che le vette dell'arte, della scienza, insomma del pensiero, portino inevitabilmente a trascurare i rapporti familiari. Questo libro mette alcuni grandi della storia dell'umanità, lontana e recente, sotto una lente particolare: quella della paternità. Un esame che riserva molte sorprese e ridimensiona alcuni geni, senza nulla togliere alla grandezza della loro mente e delle loro opere, riportandoli a una statura umana, molto umana, fatta di assenze e debolezze.
Come salvare il capitalismo
Robert B. Reich
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2015
pagine: 332
Dimenticate quello che credete di sapere sul capitalismo come lo conosciamo oggi. Dimenticate la diffusa convinzione che si tratti di un sistema meritocratico in cui chiunque, se lavora davvero sodo, può farcela; che quelli che non ce la fanno, i poveri, siano responsabili della loro condizione. Dimenticate, soprattutto, l'idea che il mercato sia così com'è perché la sua razionalità intrinseca l'ha plasmato nel migliore dei modi possibili. Il mercato, come ogni cosa creata dall'uomo, può essere ordinato e regolato in molti modi alternativi, e chi ne decide le regole è la politica. In quest'ispirato saggio, che porta alla luce, anche per chi di economia non sa nulla, i meccanismi reali che muovono il mercato, Robert B. Reich - economista di fama internazionale ed ex ministro del Lavoro statunitense - mostra come in questi anni i centri di potere economico abbiano organizzato il gioco per vincerlo. Utilizzando la loro ricchezza per intervenire sulla politica attraverso spregiudicate donazioni elettorali e una feroce attività di lobbying, le grandi multinazionali e le banche di Wall Street si sono assicurate il potere per far sì che le regole economiche continuino a essere in loro favore. È questo il motivo della crescente disuguaglianza dei redditi che sta indebolendo la società americana. Per modificare le regole affinché soddisfino anche i loro bisogni, i cittadini devono allora riguadagnare un potere che faccia da contrappeso a quello dei super ricchi...
La rivoluzione incompiuta. 25 anni di antitrust in Italia
Alberto Pera, Marco Cecchini
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2015
pagine: 287
Quando venticinque anni fa è stata istituita la legge antitrust ci si proponeva due obiettivi: stabilire una disciplina del mercato attraverso una serie di norme atte a evitare cartelli e monopolizzazioni e stimolare la politica ad ampliare lo spazio della concorrenza per facilitare alle nuove imprese l'ingresso nel mercato. Partendo dall'assunto che la tutela e la promozione della concorrenza favoriscano la crescita dell'economia e debbano fare da traino all'uscita della crisi, "La rivoluzione incompiuta" racconta con spirito critico la storia dell'Autorità Antitrust, con l'intenzione di offrire spunti che aiutino a comprendere la realtà attuale, che non sempre si è evoluta al passo con le aspettative. Dal punto di vista di due addetti ai lavori, gli autori analizzano com'è stato interpretato il ruolo dell'Antitrust dai cinque presidenti che si sono succeduti dal 1990 a oggi - Saja, Amato, Tesauro, Catricalà e Pitruzzella - con riguardo ai due obiettivi principali della legge e con la convinzione che l'efficace applicazione della legge è figlia del funzionamento delle istituzioni, ma che quest'ultimo, in definitiva, dipende dalla condotta degli uomini.
Palestina e Israele: che fare?
Noam Chomsky, Ilan Pappé
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2015
pagine: 223
Ha ancora senso oggi parlare di Palestina e Israele usando espressioni come "processo di pace", "soluzione a due Stati", "partizione"? Ha senso continuare con un vuoto dibattito politico, facendo il gioco dei sionisti e mantenendo lo status quo? Le tesi di Noam Chomsky e Ilan Pappé raccolte in questo volume ruotano attorno all'idea che i tempi siano maturi per un cambio di rotta. Indugiare sulla questione israelo-palestinese significa condannare all'oblio un'intera popolazione, perciò, secondo i due autori, bisogna denunciare la natura di paese colonizzatore di Israele, spingere la comunità internazionale a prendere una posizione ferma contro le sue politiche d'occupazione e, soprattutto, ragionare in funzione di un unico Stato multietnico, dove palestinesi e israeliani possano convivere nel rispetto reciproco dei diritti umani. Si tratta di un nuovo approccio, i cui cardini scaturiscono innanzitutto dalla necessità di superare l'ipocrisia del lessico israeliano; non più "processo di pace", dunque, ma "decolonizzazione" e "cambio di regime". Come scrive Pappe, c'è bisogno di "un nuovo discorso che analizzi la realtà invece di ignorarla", perciò "se si vuole superare la paralisi concettuale impostaci dalla soluzione a due Stati, chiunque sia nelle condizioni di farlo - a qualsiasi livello - dovrebbe proporre una struttura politica, ideologica, costituzionale e socioeconomica che valga per tutti gli abitanti della Palestina, non solo dello Stato di Israele".
Spread arrosto con patate. Dal mutuo casa ai BOT, dalle obbligazioni alle assicurazioni, per non rovinarvi con le vostre mani
Fabrizio Ghisellini
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2014
pagine: 126
Alla stragrande maggioranza delle famiglie italiane capita di guardare insieme il telegiornale, all'ora di cena, e di ascoltare le notizie economiche senza capire bene di cosa si sta parlando. Come reagiranno i mercati a questo o a quel taglio dei tassi da parte della BCE? A che livelli è salito lo spread, da che dipende quest'impennata? Ma soprattutto: perché la gente comune dovrebbe interessarsi a queste questioni, spiegate dai giornalisti con tecnicismo e, in apparenza, così lontane dalla vita di tutti i giorni? È presto detto: perché lontane dalla vita di tutti i giorni, queste cose, non lo sono affatto. Certo, ci sono aspetti dell'economia e della finanza che riguardano specificamente chi lavora nell'ambito, ma non possiamo ignorare che da questo mondo - sempre più spesso visto come alieno - dipendono numerosi elementi che riguardano da vicino le famiglie, i pensionati, i lavoratori. I mutui casa, ad esempio, o il modo in cui s'investono i risparmi. Quali fattori dobbiamo valutare prima di decidere se accendere un mutuo a tasso fisso o variabile? E cosa dobbiamo sapere prima di scegliere in cosa investire i risparmi di una vita, se in azioni o obbligazioni? È proprio per rispondere a queste domande e pervenire incontro a quest'esigenza di "alfabetizzazione" che è nato il libro che avete tra le mani. In "Spread arrosto con patate", Fabrizio Ghisellini ci aiuta a colmare queste lacune e a imparare le nozioni base dell'economia domestica con una guida semplice e di facile consultazione.

