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Giovane Holden Edizioni: Battitore libero

Le armi dei vinti

Le armi dei vinti

Stefano Motta

Libro: Copertina rigida

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 136

Dalla cattedrale di Santiago di Compostela è misteriosamente scomparso un tesoro, il Codex Calixtinus, pregiato libro quasi millenario. Molto strano questo furto, quasi incomprensibile, dal momento che un simile volume è talmente prezioso da non poter avere alcun mercato. A meno che esso non contenga, magari, un segreto. C'è qualcosa infatti che lega Hector, il principe troiano che solo si oppose per dieci anni alle schiere degli eroi Achei, e Hruodlandus, il paladino cantato dai grandi poeti del Rinascimento, il prediletto di quel Karolus che fu capace di mettere ai propri piedi tutta l'Europa. Qualcosa che in un passato ormai lontano ha significato grande potere, e che può significarlo di nuovo. Per risolvere il caso, l'ispettore Juan Riveiro ha una carta da giocarsi: la competenza e l'intuizione di suo fratello, appassionato e irriverente professore universitario di Salamanca. Jorge Riveiro, affidandosi alla sua curiosità meticolosa e un po' scanzonata, si mette sulle tracce del libro. Affrontando anche pagine amare del proprio passato personale, presto si addentrerà in un enigma nascosto in quella piega un po' oscura dove la storia va a fondersi con il mito.
13,00

Una casa per cinque

Una casa per cinque

Marisa Cecchetti

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2019

pagine: 88

Appennino Tosco Emiliano, anni Settanta. Vicino a una centrale elettrica, a fondo valle, ci sono due case solitarie: in una di queste si è da poco trasferito il nuovo capo centrale, Matteo, con moglie e due bambini. Il paese vero e proprio si è sviluppato più in alto, lungo la strada che, in mancanza dell’Autosole, si percorreva per andare da Prato a Bologna attraversando il passo di Montepiano. Vivace e ciarliero, abitato da poco più di seicento persone, tra cui personaggi assai originali tipici di una piccola comunità: il medico solitario che si mormora essere un dongiovanni e la sorella nubile, Anna la giovane sposa tiranneggiata da marito e suocera che però non si arrende, il parroco poco ispirato dalla sua missione, Giulia la bidella sempre col suo fazzolettone nero in testa, il piccolo Marco e la sua mamma a detta di tutti pazza. Il luogo più animato è senz’altro il pozzo col lavatoio, dove le donne si raccolgono la mattina scambiandosi le ultime notizie. Una sera, Matteo rientrando a casa porta con sé un cucciolo simpatico e birichino, Catone, che ben presto diviene uno di famiglia e soprattutto compagno di avventure per i ragazzi. Qualche tempo dopo però, è di nuovo trasferito e si pone il problema di trovare una soluzione abitativa consona anche per Catone. Se la realtà spesso ci costringe a venire a patti con i nostri sentimenti, mai deve impedirci di prenderci cura dei nostri cari siano essi persone o animali.
12,00

Il gioco dei giorni futuri

Il gioco dei giorni futuri

Carla Carloni Mocavero

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2019

pagine: 184

Valentina è seduta al bar dell’aeroporto di Milano in attesa di proseguire per New York. Da sempre impegnata per la difesa dei diritti dei bambini, è stata convocata dall’Onu per far parte di una commissione che dovrà mettere a punto un piano di aiuti internazionale. Per lei si tratta di un grande riconoscimento, e fino al momento in cui trova in borsa un biglietto affettuoso del marito è convinta non solo di godersi appieno ma anche e soprattutto di meritarsi quei tre mesi lontana da casa, dalla sua città, Trieste, e dal momento difficile che la sua famiglia sta attraversando. Invece poche parole rimettono tutto in discussione e allora Valentina, come fa di solito quando qualcosa la preoccupa, rievoca i fantasmi dei suoi familiari: la nonna Emma che fantasticava immersa nei romanzi, il severo nonno Umberto, mamma Matilde devota e sempre pronta al sacrificio, l’amato papà Pietro, gli zii Giuseppe, poeta angosciato ed errabondo, e Gigino, amante delle belle cose e un po’ narciso, la zia Laura, sempre allegra e disponibile. Tutti loro ritornano con i loro ricordi in quel bar dell’aeroporto. Ma cosa vogliono dirle, Valentina non lo sa. Sa solo che il desiderio di proseguire è perlomeno pari a quello di tornare indietro. Un romanzo al contempo intimo e corale, sulle contraddizioni, più spesso di sapore dolceamaro, di un mondo che cambia senza sosta, trascinando con sé chiunque ne faccia parte.
13,00

Il ritorno. Confort woman

Il ritorno. Confort woman

Giuseppe Cafiero

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 72

Su un palcoscenico scarno, aspro non-luogo rappresentazione del limite estremo della capacità di comprensione umana, avviene l’incontro di due personaggi dai connotati titanici. Un misterioso Custode vigila sulla soglia della dimensione insondabile in cui il passato storico si va a perdere, divenendo oblio: segreti paurosi sono celati appena al di là di un drappo. Su di lui, abbandonato in un compito inestinguibile e intollerabilmente impossibile da razionalizzare, aleggiano i tremendi fantasmi di verità troppo grandi per essere vedute. Egli trova la nota fondante dell’uomo lì dove crudeltà e libidine si fondono: suo vate è il Marchese de Sade. Il Custode si trova ad affrontare una Donna, che ha prestato la propria fibra di persona umana alla ricerca della verità sulla violenza che ha deturpato la storia del suo genere. La Donna esibisce su di sé e in sé la storicità di esso, le tracce dello strazio subito da tutte le donne di ogni epoca e luogo. Ciò che cerca non è vendicarsi, ma prestare soccorso a ciò che di più grave la violenza ha inferto, che non sono ferite psichiche o corporali, ma la perdita del primo segno fondamentale dell’umano: l’identità. La dimenticanza di essa è il perfetto suggello che il passato pone sul male. È un contatto di alienazioni, un dialogo di assoluti megalitici e drammatici quello che l’autore dispiega nelle pagine di "Il ritorno. Confort woma"n, opera complessa e spietata, che utilizza con proprietà l'impostazione teatrale che proietta il lettore lì, appena un passo fuori dal palco, ad appena un passo dalle proprie responsabilità.
13,00

E se fosse normale così

E se fosse normale così

Giovanni Tonellato, Nicola Tonelli

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2012

pagine: 176

"Una raccolta di racconti multiforme e autentica, due diverse penne che si uniscono per dar vita al variegato quadro della "sorprendente normalità" di oggi, di quella realtà con cui ci troviamo a fare i conti ogni giorno, spesso nostro malgrado. Giovanni Tonellato e Nicola Tonelli, da esperti narratori, creano uno stile proprio e unico, come fossero un tutt'uno, un solo scrittore. Il tema è vasto quanto la vita e altrettanto fugace: solo attraverso l'ironia, la sagace riflessione e la parola leggera si può affrontare ogni nodo insoluto, ogni oscuro anfratto dei rapporti umani contemporanei - l'amicizia, l'amore, il contesto imprevedibile delle vacanze e quello estraniante del lavoro - senza mai cadere nel banale. Anche ciò che appare più solido, come un tranquillo ormeggio raggiunto da tempo, in realtà nasconde falle e insicurezze, anche la più piccola difficoltà quotidiana può trasformarsi in bomba inesplosa e minare l'intero nostro universo più intimo e familiare. La domanda sorge spontanea, ma è già quasi certezza: e se fosse normale così..."
12,00

Le figlie di Galileo

Giancarlo Melosi

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 392

Padova, 1606. Galileo Galilei stringe tra le mani una cartella rossa. Non è solo un oggetto: è l’ossessione che lo divora, il tarlo del dubbio sulla paternità della sua secondogenita, Livia. Così si apre il racconto di una vicenda intima e lacerante che attraversa le stanze segrete del più celebre scienziato del Seicento. Accanto alla grande Storia – quella delle scoperte astronomiche, delle corti medicee, dei cannocchiali puntati al cielo – si dispiega una narrazione intensa e commovente fatta di madri severe, figlie silenziose, amori contrastati e decisioni irreversibili. In un’epoca in cui le donne erano costrette a vivere ai margini, destinate al matrimonio o al chiostro, due bambine, Virginia e Livia, crescono all’ombra di un padre geniale e tormentato, segnate dall’abbandono della madre e dalla pressione di un destino già scritto. Mentre una accetta docilmente il proprio ruolo, l’altra lotta, fugge, si ribella al silenzio imposto dalle regole monastiche, in cerca di una voce, di un’identità, di verità. Un romanzo corale e potente, dove la luce della scienza non riesce a rischiarare le ombre della coscienza. Il tempo scorre lento, scandito da lettere, preghiere e osservazioni celesti, ma sono i moti dell’animo umano a dettare il ritmo di questa storia: il bisogno d’amore, il peso della colpa, la ricerca di senso in un mondo che punisce chi osa pensare – o amare – troppo. Tra documenti storici e finzione, un racconto avvincente che svela l’altra faccia di un’icona del pensiero moderno: non quella dello scienziato in lotta con l’Inquisizione, ma quella dell’uomo davanti al mistero irrisolto della paternità e dell’amore.
20,00 19,00

Cicatrici invisibili. Il coraggio di spezzare il silenzio

Valentina Giacalone

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 64

Cicatrici invisibili. Il coraggio di spezzare il silenzio è il racconto autobiografico potente e toccante di Valentina Giacalone, che apre con coraggio le porte del proprio passato per dare voce a tutte le vittime di bullismo. Un viaggio emotivo e autentico nel cuore di ferite invisibili, quelle che segnano l’anima più del corpo, ma che troppo spesso restano celate dietro un sorriso forzato o un silenzio imposto dalla paura. Con una scrittura diretta, intima e senza filtri, l’Autrice ci accompagna tra i banchi di scuola, dove dovrebbe nascere il futuro ma dove, per lei, ha preso forma l’incubo. Umiliazioni, derisioni, isolamento: ogni giorno un attacco alla propria identità, ogni parola una scheggia nella costruzione fragile dell’autostima. Ma questo non è solo un libro di dolore: è un inno alla rinascita. Attraverso un percorso di consapevolezza e resilienza, l’Autrice riesce a trasformare il proprio vissuto in una testimonianza forte, che squarcia il velo dell’omertà e dell’indifferenza. La sua voce diventa uno strumento di liberazione per sé e per gli altri, un faro acceso su un fenomeno ancora troppo taciuto. Una lettura che scuote, fa riflettere e invita all’azione; che affronta con coraggio il tema del bullismo e ci ricorda che spezzare il silenzio è il primo passo per guarire. Un atto d’amore verso se stessi e verso chi ha bisogno di sapere che non è solo.
13,00 12,35

Il caffé del lunedì

Alfredo Nepi

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 160

Ogni quarto lunedì del mese, Flavio si concede un rituale: un caffè con una donna conosciuta online. È il suo modo di sentirsi vivo, di ritrovare un contatto autentico in un’esistenza levigata dal dovere e dalle apparenze. Dopo una vita spesa a recitare il ruolo del marito perfetto, del padre presente, del professionista affidabile, ora Flavio è un uomo divorziato che cerca nelle donne un riflesso perduto di sé. Corteggia con eleganza, ascolta con profondità, seduce senza forzature. Ma dietro il suo stile impeccabile si nasconde un vuoto che nessun incontro riesce a colmare davvero. Poi arriva Elena. Un messaggio. Una conversazione. Una scintilla. Diversa da tutte le altre, Elena ha un’intelligenza sottile e una vulnerabilità che tocca corde mai sfiorate prima. Anche lei ha un matrimonio che la svuota, una vita familiare che non la rispecchia più. Il loro dialogo diventa un rifugio, un gioco di specchi dove ciascuno si riflette nel desiderio dell’altro. Ma cosa accade quando il virtuale si fa reale, quando le parole si tramutano in gesti, in sguardi, in un incontro che scuote ogni certezza? Tra malinconia e sensualità, seduzione e disincanto, Il caffè del lunedì è la storia di due anime sospese: un uomo che cerca redenzione nell’intimità effimera e una donna che riscopre se stessa attraverso l’azzardo di un’emozione inattesa. Una narrazione intensa e misurata, che indaga le crepe dell’identità, il bisogno di riconoscimento e l’irrinunciabile desiderio di sentirsi ancora desiderati.
14,00

Il ritorno all'isola di Ogigia

Gianluca Morvillo

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 192

Un viaggio in treno attraverso l’Italia – dalla Costiera sorrentina fino a Genova e poi a Bologna – diventa il punto di partenza per una navigazione ben più profonda: quella nella memoria, nei rimpianti, nelle scelte mancate e nei momenti che hanno plasmato un’intera esistenza. Saverio ha poco più di sessant’anni e una vita che sembra essersi lentamente svuotata di significato. Ma quel lungo tragitto, apparentemente banale, si trasforma in un’occasione per interrogarsi, per ricucire frammenti dispersi del passato, per rimettere a fuoco chi si è e dove si sta andando. L’incontro con la figlia, studentessa fuori sede, è un delicato confronto generazionale, e insieme una dolorosa constatazione del distacco, della distanza tra ciò che si è stati e ciò che si è diventati. Tornato a casa, Saverio si lascia risucchiare dal consueto grigiore quotidiano, in una spirale fatta di abitudini e domande senza risposta. Il presente sembra immobile, svuotato, mentre il passato irrompe con forza: episodi dell’infanzia, della giovinezza, l’eco di legami familiari spezzati, l’assenza del padre, il peso della madre, i sogni non realizzati. Ma qualcosa, lentamente, cambia. Un piccolo colpo di scena. Un vecchio amico d’infanzia. E una barca. Elementi che, come simboli, riportano Saverio verso se stesso, gli ricordano chi era, chi è ancora. Il suo è un ritorno senza clamore, ma profondo e necessario: la conquista di una nuova consapevolezza, la riscoperta della bellezza nei dettagli trascurati, la scelta – finalmente – di rimettersi al timone della propria esistenza. Con uno stile intimo e riflessivo, il romanzo ci accompagna nel cuore della fragilità umana, nell’urgenza di trovare senso anche quando tutto sembra perduto. Una voce narrante che si rivolge direttamente al lettore, rendendolo complice di un percorso di risveglio che ci riguarda tutti.
14,00 13,30

Il seme dei primi papaveri rossi

Iacopo Maccioni

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 200

Un incarico di routine porta un dirigente scolastico in una cittadina toscana: un incontro casuale riaccende una memoria sopita, risvegliando eventi troppo facilmente scivolati via dalla storia ufficiale. Una chiacchierata e la curiosità ricompone le tessere disperse di una memoria collettiva, trasformando la cronaca in racconto, la ricerca in narrazione. Attraverso testimonianze e fili familiari ricostruiti con cura emerge un pezzo di storia della Valdichiana, terra lacerata dalle profonde fratture sociali degli anni più bui del primo Novecento. È la feroce primavera del 1921, il fascismo cerca la sua affermazione e svela il suo volto più brutale, dilagando nella campagna con violenze che colpiscono comunità intere. La frazione di Renzino, vicino a Foiano, vive la tensione crescente ed esplode in una rivolta contro quelle violenze: rivolta popolare, resistenza prima della Resistenza. Una voce limpida e toccante ricostruisce con sapienza e con intensità un mosaico di emozioni, ideali, coraggio. Valori scolpiti in personaggi indimenticabili. Amedeo, giovane idealista, figlio di Deciso, uomo ambiguo e spietato legato alle squadre fasciste; Berardo, ragazzino sordo che lotta contro un mondo che non lo sa ascoltare; Santa, capace di disobbedire per amore restando fedele a ciò che sente giusto; e poi Oreste, Filomena, Virgilio, tante anime sospese tra affetto, timore, rabbia e sopravvivenza. Con prosa vivida e delicata, Iacopo Maccioni ci consegna un romanzo civile e insieme intimo, una ricomposizione della verità dove il passato è un nodo da sciogliere con pazienza e lucidità.
15,00 14,25

I polittici dell'Angelo

Doron Velt

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 240

Nel mondo che crediamo di conoscere, tra pareti familiari e abitudini sedimentate, si aprono fenditure sottili, invisibili, da cui filtra un’altra luce: più profonda, più antica, più vera. Le storie si muovono lungo quelle linee di frattura, esplorando ciò che sta al di là della soglia, dove la realtà effettuale si dissolve per lasciare spazio a quella misterica, simbolica, a volte soprannaturale. Strutturata come un insieme di polittici, ogni sezione è un affresco narrativo autonomo e insieme parte di un mosaico più grande. I personaggi, vivi di epoche e contesti diversi, si aggirano tra il visibile e l’invisibile, tra il concreto della carne e il segreto delle visioni. Un figlio ritrova il padre morto in un caffè milanese che diventa varco tra due secoli; un uomo, rinchiuso nelle profondità della terra, scopre una camera bianca di origine ignota, forse divina; un altro ascolta la voce dei Deva che governano il mondo vegetale in un giardino miracoloso alla fine del mondo. E ancora: il silenzioso cammino di un uomo disceso sulla spiaggia dal nulla; la vera storia del Golem di Praga, rivelata quando l’umanità si avvicina a replicare l’umano. I racconti non si limitano a narrare l’evento straordinario: scavano nel suo significato, lo contemplano nella sua vertigine. In questo affiorare del sacro, dell’oltre, i corpi, le parole, i gesti si caricano di un senso inatteso. Opera profondamente visionaria ma al tempo stesso ancorata a dettagli minuti e a un linguaggio rigoroso, la silloge invita a interrogare l’essere e il destino, suggerendo che ogni evento, anche il più oscuro, è parte di una geometria invisibile. Chi legge si trova accompagnato, senza clamore, in un viaggio che non è solo letterario: è esperienza di rivelazione.
14,00 13,30

Bagliori

Maddalena Frangioni

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 152

C’è una luce improvvisa che attraversa il quotidiano e lo rivela nella sua verità più nuda. Ogni storia è un bagliore: intenso, rapido, talvolta struggente. Donne anziane alle prese con i ricordi e con la dignità dell’ultimo tratto di vita, ragazzine che affrontano il pregiudizio e lo spaesamento del nuovo, padri e madri migranti che si muovono tra dolore e speranza, animali che osservano il mondo umano con lucidità e ironia. Voci diverse, ma tutte accomunate da un realismo partecipe e da una scrittura limpida e diretta. I personaggi vivono dentro scenari credibili, concreti, tangibili: una casa di riposo, una stazione affollata, la sala d’attesa di una scuola, un cortile polveroso di periferia, la stanza in penombra di una donna sola, un canile dove anche gli affetti sembrano finiti in gabbia. Ma è proprio in questi spazi apparentemente marginali che emergono con forza la complessità e la bellezza della condizione umana. Il tono è sobrio, a tratti lirico, sempre empatico. La narrazione procede per tocchi rapidi, con una sensibilità particolare nel cogliere il non detto, l’incrinatura, la resistenza nascosta dietro i gesti più semplici. Senza mai indulgere nel sentimentalismo, Maddalena Frangioni riesce a toccare corde profonde con grazia e misura, raccontando l’ordinario con lo sguardo di chi sa che, a ben vedere, nulla è davvero comune. Una silloge che si fa specchio delle nostre fragilità e delle nostre speranze, invitando a osservare il mondo con maggiore attenzione, rispetto e compassione.
13,00 12,35

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