Giuffrè: Responsabilità civile e previdenza
La tutela della persona nella nuova responsabilità sanitaria
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2019
pagine: XVI-434
La legge Gelli-Bianco è stata a lungo attesa da tutte le categorie operanti nel settore della salute. Ed è stato un bene che, finalmente, il Parlamento sia riuscito a vararla. I tasselli del mosaico dei diritti e dei doveri dei pazienti e degli operatori, infatti, con il trascorrere del tempo, si erano mossi dal posto che era stato a loro assegnato, alterando la fisionomia del dettaglio e dell'insieme. La legge alla quale è dedicata questa raccolta di saggi scientifici non solo ha cercato di ricostituire un sistema che era andato evolvendo lungo direzioni sbagliate, ma ha anche fornito nuovi strumenti giuridici in grado di assicurare un quadro più chiaro dei rapporti tra medici e pazienti, e tra questi ultimi e le strutture ospedaliere in cui si svolge l'attività di cura degli ammalati. Autorevoli scrittori ed eminenti studiosi della responsabilità civile hanno commentato i diversi aspetti e i molteplici versanti(civili, penali, processuali, assicurativi) di questa legge che provvede a raddrizzare un settore fondamentale della vita sociale che, nel tempo, aveva perduto la sua stabilità.
Studio sul danno non patrimoniale
Carlo Bona
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: VIII-200
Cosa decreta il successo di un criterio di liquidazione del danno non patrimoniale? L'oggettività dei parametri su cui si fonda? La razionalità? Così potrebbe sembrare, ma la storia offre risposte più complesse. Non conta tanto l'oggettività in sé dei parametri su cui si fonda il criterio, quanto piuttosto la loro capacità di oggettivarsi, di divenire condivisi. Il criterio tabellare ha avuto successo non perché il valore del punto sia oggettivamente il valore della salute, ma perché abbiamo iniziato a credere che lo sia. Né si deve attribuire un ruolo eccessivo alla razionalità di un criterio. Un criterio di successo viene sovente elaborato ricorrendo ad una logica consequenziale, ma "vince" la gara con gli altri solo quando inizia ad essere applicato perché percepito come appropriato, senza interrogarsi sulla sua maggiore o minore "razionalità", Cosa trame sul piano applicativo? In chiusura del libro si invita a guardare con disincanto alla distinzione tra danno patrimoniale/non patrimoniale (in sé non oggettiva) e ad evitare, nell'elaborazione dei criteri di liquidazione, fraintendimenti linguistici sui concetti di "oggettività" e "razionalità".