Idea Montagna Edizioni: Rock & Ice
Valli di Lanzo. Le più belle ascensioni classiche e moderne
Marco Blatto
Libro
editore: Idea Montagna Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 320
Le Valli di Lanzo sono sempre state considerate dai torinesi quasi come una propaggine allungata tra i monti della capitale subalpina. La storia dell'alpinismo è passata di qui, tra queste rocce e questi ghiacci. Dopo il periodo esplorativo, seguito dalle grandi realizzazioni della prima metà del '900, le Valli di Lanzo sono legate indissolubilmente alle figure di Gian Carlo Grassi, Gian Piero Miotti e Ugo Manera che, insieme a tanti altri arrampicatori, tracciarono le vie più significative della zona. A questi negli anni a venire son seguiti altri fortissimi apritori tra cui Marco Blatto, l'autore di questo libro, grande appassionato e vero esperto delle tre valli torinesi.
3000 Ortles-Cevedale. Volume Vol. 1
Alberto Fangareggi
Libro: Libro in brossura
editore: Idea Montagna Edizioni
anno edizione: 2020
Lo scopo di questo volume dedicato all’Ortles-Cevedale è quello di illustrare, con relazioni e immagini, le salite per le vie normali alle vette che superano i 3000 metri di quota. Questo primo volume è dedicato ai settori meridionale e orientale del gruppo e in particolare ai quattro sottogruppi di Cevedale-San Matteo, Venezia, Gioveretto-Sternai e Orecchia di Lepre dove si contano ben 58 cime superiori ai 3000 metri.
Flussi ghiacciati. Guida alle cascate di ghiaccio nelle valli Lanzo, Orco, Soana, Chiusella
Elio Bonfanti, Marino Cuccotti, Giorgio Montrucchio
Libro: Libro in brossura
editore: Idea Montagna Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 448
La guida descrive, con foto, cartine e precise descrizioni, 234 cascate di ghiaccio nelle più importanti valle piemontesi: Valle di Viù, Valle d’Ala di Stura, Val Grande, Valle dell’Orco, Val Soana e la Val Chiusella. Arricchiscono il volume note storiche e racconti di un’attività nata ormai qualche decennio fa e dove il nome di Gian Carlo Grassi ricorre molto di frequente. Proprio al grande mito dell’alpinismo piemontese è dedicata quest’opera.
Il grande libro dei 4000. Vie normali e classiche
Marco Romelli, Valentino Cividini
Libro: Copertina morbida
editore: Idea Montagna Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 416
All'origine del desiderio di scalare le montagne c'è sempre una certa sensibilità estetica: l'attrazione per la bellezza di queste strutture grandiose, per un ambiente naturale ancora intatto e potenzialmente ostile, per l'armonia del gesto sportivo. Ciascun alpinista, in fatto di montagne, ha le sue preferenze, identificate in funzione di elementi semplici (forma, colore, struttura e geologia) e complessi (situazione geografica, vicende umane). Anche la quota è un fattore rilevante nella determinazione di un obiettivo alpinistico. L'altezza di una montagna, oltre a rappresentare un dato geografico, fornisce informazioni sulle dimensioni della montagna stessa rispetto alle vicine, sulle caratteristiche del paesaggio, sull'impegno fisico che sarà necessario per l'ascensione. Nel contesto di un massiccio o di una catena montuosa, il picco più elevato possiederà probabilmente anche molti di quei primati che attraggono immediatamente lo sguardo: la parete più grande, la cresta più alta, il ghiacciaio più esteso. La natura estrema dell'ambiente d'alta quota, incantevole in una bella giornata di sole e infernale sotto la tempesta, esercita un fascino a cui è difficile sottrarsi dopo averne fatto esperienza. Nella catena alpina l'ambiente d'alta quota si manifesta in genere già verso i 3000 metri. Un numero limitato di cime raggiunge i 4000 metri, tra le quali solo alcune superano i 4500 metri e una singola, il Monte Bianco, sfiora i 5000. Paragonate alla maggior parte delle altre sommità della catena, le cime alpine di 4000 metri assumono quindi proporzioni rilevanti. Malgrado la loro altezza sia, in valore assoluto, la metà di quella dei massimi picchi himalayani, i Quattromila sono i veri e propri "Giganti delle Alpi": montagne maestose, celebri e, soprattutto, ricche di storia.
Alpi di ghiaccio. Vie classiche con picche e ramponi
Marco Romelli
Libro: Libro in brossura
editore: Idea Montagna Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 512
Il ghiaccio ha sempre attratto gli alpinisti. I grandi scivoli, i profondi canaloni, le seraccate e le esili goulottes catturano lo sguardo con le loro forme eleganti e sembrano suggerire percorsi, linee di salita perfette tracciate dalla natura stessa. Questa guida illustra 105 vie di ghiaccio, dal Monviso al Grossglockner, passando naturalmente per il Monte Bianco, il Monte Rosa e tanti altri gruppi alpini.
Il grande libro delle creste
Marco Romelli
Libro: Libro in brossura
editore: Idea Montagna Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 672
L’orografia del mondo, a pensarci bene, ha sempre influenzato l’uomo sulla divisione di stati, popoli, religioni. L’uomo ha preso a pretesto la roccia e l’acqua quali migliori mezzi per affermare la propria sovranità su un territorio. I crinali, le dorsali, così come i fiumi, hanno da sempre creato divisioni. Io da una parte, tu dall’altra. Ma ci sono uomini che quel segno di divisione lo percorrono, chi lo naviga e chi lo scala, unendo due punti e potendo guardare da vicino o dall’alto quei due mondi diversi, riconoscendone le differenze e interpretandone le affinità. Mentre il navigatore scende verso il mare, l’alpinista, andando in senso contrario, punta alla vetta di una montagna partendo dal basso, conquistando quel mondo sospeso tra due mondi. Sia navigatore che alpinista, forse inconsapevolmente, sono portatori di pace, uniscono, anche solo con il loro sguardo, quei due versanti, dando a entrambi la stessa dignità, pur nella diversità. La cresta di alta montagna è la massima espressione di divisione, ma chi la percorre ha l’occasione di essere l’ideale simbolo di unione. Raggiunta la cima, punto di confluenza orografica di due versanti, l’alpinista si incontra con l’uomo dell’altro mondo, diverso ma uguale a lui, che per un’attrazione arcana ha percorso la cresta opposta. La cresta si contende con la parete la bellezza della montagna. In parete si è protetti ma esposti alla caduta di roccia e ghiaccio, in cresta si è esposti sul baratro ma protetti dai voleri della montagna. Due mondi allo specchio, dove finisce uno inizia l’altro. Parete: difficoltà, chiusura, senso di protezione. Cresta: esposizione, visione, vertigine. È condensato in queste ultime tre parole il senso di questo libro. Per Marco il lavoro di una vita, il simbolo del suo alpinismo, un percorso fatto sì di pareti ma soprattutto di creste, di questi fili di divisione che si condensano in un punto di unione. Un lavoro immane, meticoloso, importante, per dare un senso a una vita passata tra quelle rocce e quei ghiacci.
Great ridge routes of the Alps
Marco Romelli
Libro: Libro in brossura
editore: Idea Montagna Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 672
Ghiaccio verticale. Volume Vol. 2
Francesco Cappellari
Libro: Libro in brossura
editore: Idea Montagna Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 352
Dopo 30 anni dalla prima pubblicazione, presentiamo la quarta edizione di una guida che viene definita dagli appassionati la Bibbia per quanto riguarda l'arrampicata sulle cascate di ghiaccio delle Alpi Orientali. Il mondo delle cascate negli ultimi decenni ha ricevuto una vera rivoluzione. Malgrado si tratti di ambienti severi, dove spesso regna il freddo più intenso, proprio nei momenti in cui ci sarebbe più bisogno di sole e calore, un numero sempre più nutrito di appassionati arrampicatori si dedica a scalare le cascate di ghiaccio. Negli ultimi decenni, anche a causa dei cambiamenti climatici che naturalmente incidono in modo importante sulla formazione del ghiaccio, gli alpinisti, soprattutto quelli di punta, sono passati dalla pura scalata su ghiaccio a quella sulle pareti di roccia, andando a collegare sempre più esigue colate gelate. Un'attività in grande evoluzione, quindi, che ogni anno vede nuove aperture di linee fino a pochi anni fa impensabili. Questa guida vuole così fermare per un attimo il tempo e fare il punto della situazione attuale. Lo fa partendo dal cuore delle Dolomiti, in un progetto che riguarda l'intera area italiana di Nord-Est.
3000 Ortles-Cevedale. Volume 2
Alberto Fangareggi, Paolo Bedogni, Antonio Bosisio
Libro: Copertina morbida
editore: Idea Montagna Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 256
Il secondo volume dedicato al gruppo Ortles-Cevedale si concentra sulle cime principali di questa magnifica area montuosa. Dopo aver passato in rassegna, con il volume 1, il Monte Cevedale e tutte le numerose vette attorno a esso, questo volume va a prendere in considerazione l'Ortles, la cima più alta, e il Gran Zebrù, probabilmente la più bella e impervia. L'intera zona è famosa per un alpinismo di ampio respiro, dove i ghiacciai, seppur ridotti a causa del cambiamento climatico, rimangono i protagonisti per le lunghe e magnifiche ascensioni. Completa il volume l'intera area di Cima Vertana, altra perla del gruppo. In totale il libro illustra, con precise descrizioni e splendide fotografie, la salita a 53 cime superiori ai 3000 metri.
Monte Bianco classico & plaisir
Marco Romelli
Libro: Libro in brossura
editore: Idea Montagna Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 512
Questo testo propone una scelta di itinerari di livello tecnico "medio", cioè raggiungibile da chiunque attraverso una preparazione adeguata. Lungo queste vie, la performance sportiva fine a se stessa passa in secondo piano a favore della completezza dell'esperienza, senza trascurare l'eleganza delle linee e l'armonia dei movimenti che generano. In questo modo, lungo gli itinerari di arrampicata "plaisir" come sulle vie storiche tracciate dai pionieri, possiamo immergerci completamente nell'ambiente unico del Monte Bianco senza che l'ansia per la prestazione o per il rischio prenda il sopravvento sul sentimento della bellezza del mondo incantato a cui abbiamo accesso.
Das grosse Buch der 4000er. Normalrouten und Klassiker
Marco Romelli, Valentino Cividini
Libro: Libro in brossura
editore: Idea Montagna Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 416
Le grand livre des 4000. Routes normales et classiques
Marco Romelli, Valentino Cividini
Libro: Copertina morbida
editore: Idea Montagna Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 416
All'origine del desiderio di scalare le montagne c'è sempre una certa sensibilità estetica: l'attrazione per la bellezza di queste strutture grandiose, per un ambiente naturale ancora intatto e potenzialmente ostile, per l'armonia del gesto sportivo. Ciascun alpinista, in fatto di montagne, ha le sue preferenze, identificate in funzione di elementi semplici (forma, colore, struttura e geologia) e complessi (situazione geografica, vicende umane). Anche la quota è un fattore rilevante nella determinazione di un obiettivo alpinistico. L'altezza di una montagna, oltre a rappresentare un dato geografico, fornisce informazioni sulle dimensioni della montagna stessa rispetto alle vicine, sulle caratteristiche del paesaggio, sull'impegno fisico che sarà necessario per l'ascensione. Nel contesto di un massiccio o di una catena montuosa, il picco più elevato possiederà probabilmente anche molti di quei primati che attraggono immediatamente lo sguardo: la parete più grande, la cresta più alta, il ghiacciaio più esteso. La natura estrema dell'ambiente d'alta quota, incantevole in una bella giornata di sole e infernale sotto la tempesta, esercita un fascino a cui è difficile sottrarsi dopo averne fatto esperienza. Nella catena alpina l'ambiente d'alta quota si manifesta in genere già verso i 3000 metri. Un numero limitato di cime raggiunge i 4000 metri, tra le quali solo alcune superano i 4500 metri e una singola, il Monte Bianco, sfiora i 5000. Paragonate alla maggior parte delle altre sommità della catena, le cime alpine di 4000 metri assumono quindi proporzioni rilevanti. Malgrado la loro altezza sia, in valore assoluto, la metà di quella dei massimi picchi himalayani, i Quattromila sono i veri e propri "Giganti delle Alpi": montagne maestose, celebri e, soprattutto, ricche di storia.