Il Pozzo di Giacobbe: Liber artis
Across the cross
Libro
editore: Il Pozzo di Giacobbe
anno edizione: 2009
pagine: 96
Attraversando la croce come fosse una strada (across) si cammina insieme e insieme si dialoga sul tema universale della sofferenza e dell'umano dolore. Ma la croce rimane scandalo originario di strumento ignominioso di tortura che ha ucciso un uomo innocente condannato a morte. L'artista anche oggi è costretto a stargli di fronte (across) e misurarsi con il suo significato. Può anche negarlo, ma in questo modo fa il suo gioco. Più nega e offende la croce più essa realizza profondamente il suo significato di strumento di sconfitta e di umiliazione. l'artista allora, anche oggi, può provare a guardarla anche dall'altra parte (across), come in certe croci dipinte siciliane: da una parte il crocifisso dall'altra il risorto. Essa svela in questo modo il suo senso vitale, positivo, e spinge l'artista al di là (across), verso l'oltre dei suoi umani desideri.
Anime. Dove passa meglio il vento
Mauro Lovi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Pozzo di Giacobbe
anno edizione: 2006
pagine: 36
Chi non ha giocato a fare una casa con il cartone? Case di fantasia, in cui tutti abbiamo abitato da bambini con i nostri sogni. Mauro Lovi ci ricorda quei sogni e il calore infantile che ha una casa per l'uomo. 'In fondo cos'è la casa per l'uomo se non il suo modo di imballarsi per il viaggio della vita'? Ecco allora una casa fatta di enormi tubi (chiamati nel gergo industriale anime) per la carta d'imballaggio riciclata, una grande opera che dà il titolo a questo catalogo di Lovi e alla mostra trapanese di cui è documento: Anime dove passa meglio il vento, una casa in cui circola l'aria della vita, metafora delle case che abbiamo perduto, quelle in cui, da bambini, ci sentivamo al centro del mondo.
Omnia parata. Le vesti liturgiche tra passato, presente e futuro
Libro: Copertina morbida
editore: Il Pozzo di Giacobbe
anno edizione: 2006
pagine: 96
Il catalogo Omnia parata non è solo il documento di una mostra voluta dal Progetto Di.ART della Biblioteca "Giovanni Biagio Amico" di Trapani; vuole essere anche uno spunto di riflessione antropologica, teologica e culturale sul tema dell'abito rituale. Nell'Introduzione alcuni testi invitano a un percorso che parte dall'antropologia dell'abito (Liborio Palmeri); va all'origine storica dei paramenti sacri (Maurizio Vitella); porta un esempio di iconologia nella rappresentazione visiva di una casula antica (Vito Lombardo); traccia una storia liturgica dell'uso dei parati sacri fino al Vaticano II (Pietro Sorci); quindi si addentra nella descrizione dei simbolismi della veste liturgica (Angela La Ciura); fino a raccontare (Calogero Piro) l'esperienza didattica che ha coinvolto gli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Palermo nella produzione dei manufatti che, nella mostra documentata, entrano in relazione con i tradizionali, splendidi, parati antichi (tutti corredati da schede di approfondimento) attraverso un suggestivo allestimento di millebolle in plastica d'imballaggio (Maria Pia Adamo). L'accostamento ardito tra parati del passato e quelli del presente evidenzia lo stacco creativo e di impiego di mezzi che si è consumato tra allora ed ora; ma vuole anche riaffermare il gusto di un'originalità del pezzo unico (al di là dei suoi esiti artistici) rispetto alla banale serialità dell'attuale produzione. In questo modo la mostra lancia una provocazione di ricerca per il futuro. Un simpatico backstage a fine libro rende ragione, oltre che della preparazione, anche dell'evento inaugurale dentro gli spazi grandiosi e suggestivi del Quartopiano.