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in riga edizioni: Cucina

La cuciniera piemontese. Che insegna con facil metodo le migliori maniere di acconciare le vivande sì in grasso che in magro secondo il nuovo gusto

La cuciniera piemontese. Che insegna con facil metodo le migliori maniere di acconciare le vivande sì in grasso che in magro secondo il nuovo gusto

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 136

Cinque anni dopo il Cuoco piemontese perfezionato a Parigi, capostipite della moderna letteratura gastronomica italiana, Antonio Beltramo Re diede alle stampe, nel 1771, un nuovo trattato di cucina, il primo attribuito ad una donna: La cuciniera piemontese. A lungo sottovalutata dagli studiosi come mera traduzione dal francese di un'opera stravagante, La cuciniera piemontese fu parte integrante, in realtà, di un progetto culturale d'indubbio interesse e pari originalità, sia per le fonti che per il pubblico dei destinatari, giungendo così a proporsi come una tappa di rilievo non solo nella diffusione della nuova cucina borghese al di qua delle Alpi, ma anche nella determinazione di quella piemontese e, quindi, in prospettiva, nella costruzione della cucina nazionale italiana, che ha preso per l'appunto forma dalla combinazione tra le diverse cucine regionali della penisola.
12,00

Apriscatole. Storia di un attrezzo da cucina. Dalla collezione «Carlo Grandi» del Museo del Pomodoro di Parma

Apriscatole. Storia di un attrezzo da cucina. Dalla collezione «Carlo Grandi» del Museo del Pomodoro di Parma

Beatrice Dallasta

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 224

L’apriscatole: apparentemente un utensile snobbato, trascurato, di cui forse vergognarsi, ma presente in tutte le cucine da decenni che ormai si contano in secoli, ma mai adeguatamente apprezzato: in tutti i cassetti ne giace almeno un esemplare assieme a tutta l’altra ferraglia da cuochi domestici o professionisti (anche se negli armamentari degli chef più onorati vengono con atavica prudenza occultati). A partire dalla preziosa collezione donata alla rete dei Musei del Cibo di Parma da Carlo Grandi, consistente in 365 esemplari, Beatrice Dallasta inserisce le vicende di questo strumento nel più ampio scenario storico della conservazione degli alimenti, che hanno portato agli studi scientifici e alle sperimentazioni sull’impiego dell’inscatolamento in latta, riflettendo sulla codificazione di uno strumento che agevolasse l’apertura di questi contenitori. Con uno sguardo antropologico rivolto alla tecnica sottesa a ogni oggetto da lavoro e alla sua progressiva affermazione ed evoluzione, il testo documenta e approfondisce per la prima volta in Italia e in Europa le diverse tipologie di apriscatole che dalla loro comparsa ad oggi contano oltre 300 brevetti.
29,90

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