Instar Libri: Le frecce
Lo stordimento
Joël Egloff
Libro: Libro in brossura
editore: Instar Libri
anno edizione: 2006
pagine: 121
Ecco il genere di posto dove nessuno vorrebbe abitare, una "terra di nessuno" stretta tra un aeroporto, dei binari abbandonati e una discarica a cielo aperto, circondata da un ruscello iridescente. Nel cielo fluttuano le emanazioni tossiche delle fabbriche, e di mattina tutto è avvolto dalla nebbia, qui vive il protagonista di questo romanzo. Di giorno lavora al mattatoio per un misero salario, da sempre vuole lasciare questa banlieue contaminata, ma qualcosa lo trattiene. Forse la vecchia nonna oppure l'amicizia dei compagni di lavoro e di sventura. Fin da bambino ha imparato infatti a trasformare la realtà deprimente che lo circonda in qualcosa di meraviglioso, a vedere in un corso d'acqua inquinato una limpida sorgente.
Edmond Ganglion & figlio
Joël Egloff
Libro: Libro in brossura
editore: Instar Libri
anno edizione: 2005
pagine: 101
Saint-Jean è un paesino sperduto in qualche angolo della Francia. Da Saint-Jean nessuno se ne va, e a Saint-Jean nessuno arriva. Soprattutto, a Saint-Jean, nessuno muore. Chi c'è, c'è. Sulla via centrale, Rue Principale, le pompe funebri Edmond Ganglion & Figlio agonizzano lentamente. Ormai contano soltanto due dipendenti: Georges, uno della vecchia guardia, alle soglie della pensione, e Molo, un giovane servizievole, ma senza esperienza. Ganglion si angoscia, si rode e prega perché il caldo canicolare finisca con il "freddare" qualcuno. George attende paziente, Molo si perde nelle sue fantasticherie. Poi, un attimo prima della fine, qualcuno muore, e tutto comincia...
Cosa ci faccio seduto qui per terra
Joël Egloff
Libro: Libro in brossura
editore: Instar Libri
anno edizione: 2004
pagine: 144
Non si sa quanti anni abbia il protagonista di questo romanzo. Né quale sia il suo nome. Si sa invece che è affetto da una "convalescenza che non finisce mai", e che per passione coltiva un ravanello in un orto di dimensioni assai modeste, tra un marciapiede e un canaletto di scolo, innaffiandolo con lo sputo. Joël Egloff lo fa muovere con leggerezza e ironia in una Parigi anacronistica, colta nell'istante in cui i suoi palazzi e le sue fondamenta incominciano, in maniera tanto inspiegabile quanto inesorabile, a creparsi, sgretolarsi e crollare. Con lui c'è Jeff, figura molto più terrena, anzi terrigna, barbone dal passato fantasioso che infine dividerà il sacco a pelo e la bottiglia con l'amico rimasto senza casa.