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Iperborea: Gli Iperborei

Tutto quello che non ricordo

Jonas Hassen Khemiri

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2017

pagine: 329

Questa è la storia di Samuel, un ragazzo che ha perso tragicamente la vita: è stato un incidente o un suicidio? Un giovane scrittore incontra tutti quelli che lo conoscevano per ricostruire attraverso le loro parole chi era veramente Samuel: l'amico speciale Vandad, ora in carcere; la Pantera, artista underground a Berlino; il grande amore Laide, attivista per le donne migranti; l'arzilla nonnina a cui la malattia sta strappando la memoria. Un appassionante puzzle di voci si compone con la suspense, i colpi di scena e le contraddizioni di un'indagine a presa diretta in cui ciascuno racconta la sua verità. E mentre capiamo di non poterci fidare fino in fondo di nessuno veniamo risucchiati nel ritratto commovente, esilarante e irresistibilmente umano di un ragazzo che abbraccia il mondo con la spontaneità di un bambino. Uno smemorato cronico alla continua ricerca di esperienze indimenticabili che annota su miriadi di quaderni per combattere la sua paura dell'oblio. Un outsider tenero ed enigmatico, forse un poseur, forse un sognatore sfruttato dalle persone che più amava, a cui ci affezioniamo come a un amico che ci fa osservare con uno sguardo nuovo il nostro rapporto con gli altri e con la vita. "Tutto quello che non ricordo" è una storia d'amore e di amicizia, di tradimento e autoinganno, ma è anche un romanzo sulla perdita, sul tempo che abbiamo, sul nostro bisogno di ricordare ed essere ricordati, e sulle parole a cui ci aggrappiamo nella speranza o nell'illusione di cambiare tutto quello che è stato.
17,50 16,63

Il giardino dei cosacchi

Jan Brokken

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2016

pagine: 420

San Pietroburgo 1849, Fédor Dostoevskij è davanti al plotone d'esecuzione, accusato di un complotto contro lo zar. Solo all'ultimo secondo viene risparmiato dalla morte e deportato in Siberia. Il ventenne Alexander von Wrangel, barone russo di origini baltiche, ricorda bene la scena quando qualche anno dopo è nominato procuratore della città kazaca dove Fèdor sta ancora scontando la pena, nella logorante attesa della grazia. Due spiriti affini, uniti dal fervore etico e intellettuale e innamorati perdutamente di due donne sposate: il giovane baltico della femme fatale Katja, e Dostoevskij della fragile ed eternamente infelice Marija. Confidenti, complici e compagni di sventura, Fédor e Alexander si aggrappano uno all'altro come a un'ancora di salvezza nella desolazione siberiana, riuscendo a ritagliarsi un rifugio nel «Giardino dei cosacchi», vecchia dacia in mezzo alla steppa che diventa un'oasi di pensiero e poesia nella corruzione dell'Impero. In un appassionante romanzo «russo» basato su documenti, memorie e lettere giunte fino a noi, Brokken racconta un'amicizia che si intreccia alla storia politica e letteraria di un paese e attraverso la voce del barone Von Wrangel ricompone un ritratto intimo del grande autore ottocentesco. Un uomo «esiliato, tormentato, umiliato e risorto con le sue ultime forze», che vive la scrittura come una necessità febbrile e un'ossessiva indagine sul lato oscuro dell'animo umano, in perenne lotta con i debiti, la malattia e una vita estrema in cui riecheggiano tanti motivi dei suoi capolavori letterari.
18,50 17,58

La prima moglie e altre cianfrusaglie

Arto Paasilinna

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2016

pagine: 215

L'assicuratore Volomari Volotinen è un collezionista compulsivo di antiche rarità. Non c'è limite agli oggetti che desidera, né alle follie che è pronto a fare per metterci le mani, dal colbacco di Lenin agli slip di Tarzan, dalla dentiera del maresciallo Mannerheim alla ghigliottina che giustiziò Danton, da una clavicola di Cristo a un refrigeratore da latte scremato di inizio secolo, convertito con successo in distillatore di acquavite. Non è certo un caso che Volomari si sia perdutamente innamorato di Laura Loponen, di vent’anni più vecchia di lui, ex ausiliaria di prima linea della Seconda guerra mondiale e ora maestra pasticcerà e inossidabile compagna di vita, come il resto dei suoi cimeli. Per fortuna il mondo è pieno di polizze da firmare, doli da smascherare e controversie risolvibili con un generoso indennizzo, che portano l'assicuratore collezionista a girare per tutta Europa, dalla Lapponia a Londra, dal Mar Glaciale Artico a Budapest, raccogliendo sulla via cianfrusaglie di ogni secolo, ciascuna con una storia tanto strampalata quanto inestimabile. Ben lungi dal dubitare della loro autenticità, con la fede di un credente per le sue reliquie, Volomari appaga così la sua sete di pezzi unici, o forse di immaginazione. Di avventura in avventura, tutte le epoche sono rivisitate da Paasilinna, che punta il mirino del suo humour sulla nostra religiosa dipendenza dagli oggetti, su quell'ansia di possedere, catalogare, accumulare, nell'illusione di tappare i fori da cui la vita ci sfugge ogni giorno.
17,00 16,15

Il pastore d'Islanda

Gunnar Gunnarsson

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2016

pagine: 135

Il Natale può essere festeggiato in tanti modi, ma Benedikt ne ha uno tutto suo: ogni anno la prima domenica d’Avvento si mette in cammino per portare in salvo le pecore smarrite tra i monti, sfuggite ai raduni autunnali delle greggi. Nessuno osa sfidare il buio e il gelo dell’inverno islandese per accompagnarlo nella rischiosa missione, o meglio nessun uomo, perché Benedikt può sempre contare sull’aiuto dei suoi due amici più fedeli: il cane Leó e il montone Roccia. Comincia così il viaggio dell’inseparabile terzetto, la «santa trinità», come li chiamano in paese, attraverso l’immenso deserto bianco, contro la furia della tormenta che morde le membra e inghiotte i contorni del mondo, cancellando ogni certezza e ogni confine tra la terra e il cielo. È qui che Benedikt si sente al suo posto, tra i monti dove col tempo ha sepolto i suoi sogni insieme alla paura della morte e della vita, nella solitudine che è in realtà «la condizione stessa dell’esistenza», con il compito cui non può sottrarsi e che porta avanti fiducioso, costi quel costi, in un continuo confronto con gli elementi e con se stesso, per riconquistare un senso alla dimensione umana. Nella sua semplicità evocativa, Il pastore d’Islanda è il racconto di un’avventura che diventa parabola universale, un gioiello poetico che si interroga sui valori essenziali dell’uomo, un inno alla comunione tra tutti gli esseri viventi. Esce per la prima volta in Italia un classico della letteratura nordica che ha fatto il giro del mondo e sembra aver ispirato Hemingway per "Il vecchio e il mare", considerato in Islanda il vero canto di Natale.
15,00 14,25

Fiabe islandesi

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2016

pagine: 209

Terra di miti e leggende che sembrano riecheggiare ancora nei suoi paesaggi lunari, l'Islanda ha dato voce alla sua creatività anche in un originale patrimonio di fiabe, qui raccolte in un'antologia inedita. Un mondo di castelli stregati, lotte in sella ai draghi e viaggi per mare con le barche di pietra dei troll, popolato da bellissime regine che si rivelano orchesse, elfi dispettosi che è bene farsi amici, giganti a tre teste che escono dalle grotte di lava, e una natura "vivente" piena di misteri, dove ogni roccia, animale o corso d'acqua può nascondere un'insidia o una presenza fatata. Storie che raccontano l'eterna lotta tra il bene e il male a colpi di magie, metamorfosi e prove di astuzia e di coraggio, ma a oche l'origine di un proverbio o di un'antica credenza che fonde il sacro e il pagano, come quella degli elfi, i "figli sporchi" che Eva non è riuscita a lavare prima di una visita di Dio e che da allora dimorano negli anfratti rifuggendo ogni sguardo umano. Storie in cui i motivi di Biancaneve o delia Bella addormentata hanno risvolti per noi inaspettati, e se la giustizia trionfa sempre come vuole la tradizione, punendo i malvagi e dando felicità e ricchezza ai probi, ogni fiaba ci sorprende con uno humour irriverente, un'inedita sensualità o una crudezza che ricorda le saghe. Pagina dopo pagina ci avviciniamo all'anima di un popolo che nelle solitudini boreali ha sempre viaggiato con la parola, l'immaginazione, la poesia.
17,00 16,15

Io non mi chiamo Miriam

Majgull Axelsson

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2016

pagine: 562

"Io non mi chiamo Miriam", dice di colpo un'elegante signora svedese il giorno del suo ottantacinquesimo compleanno, di fronte al bracciale con il nome inciso che le regala la famiglia. Quella che le sfugge è una verità tenuta nascosta per settant'anni, ma che ora sente il bisogno e il dovere di confessare alla sua giovane nipote: la storia di una ragazzina rom di nome Malika che sopravvisse ai campi di concentramento fingendosi ebrea, infilando i vestiti di una coetanea morta durante il viaggio da Auschwitz a Ravensbrück. Così Malika diventò Miriam, e per paura di essere esclusa, abbandonata a se stessa, o per un disperato desiderio di appartenenza continuò sempre a mentire, anche quando fu accolta calorosamente nella Svezia del dopoguerra, dove i rom, malgrado tutto, erano ancora perseguitati. Dando voce e corpo a una donna non ebrea che ha vissuto sulla propria pelle l'Olocausto, Majgull Axelsson affronta con rara delicatezza e profonda empatia uno dei capitoli più dolorosi della storia d'Europa e il destino poco noto del fiero popolo rom, che osò ribellarsi con ogni mezzo alle SS di Auschwitz. Io non mi chiamo Miriam parla ai nostri giorni di crescente sospetto verso l'"altro" interrogandosi sull'identità - etnica, culturale, ma soprattutto personale - e riuscendo a trasmettere la paura e la forza di una persona sola al mondo, costretta nel lager come per il resto della vita a tacere, fingere e stare all'erta, a soppesare ogni sguardo senza mai potersi fidare di nessuno.
19,50 18,53

Un pappagallo volò sull'Ijssel

Kader Abdolah

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2016

pagine: 530

Lungo le placide sponde del fiume IJssel, quattro paesini dell'Olanda profonda si ritrovano ad accogliere un gruppo di rifugiati. Provenienti da diversi angoli del Medioriente ma uniti dalla comune cultura islamica, sono i primi stranieri ad arrivare negli anni '80 in questi centri di rigorosa tradizione protestante, incontrando la spontanea solidarietà dei locali e un nuovo mondo che li obbliga a interrogarsi sulla propria identità. Dall'affascinante Memed, che allaccia una difficile relazione con un'olandese, all'interprete Lina, che si adopera per l'integrazione fino a essere eletta in Parlamento, a Khalid, discendente da una famiglia di miniatori del Corano, che si fa strada come restauratore museale e "pittore di gay". Dai fieri "dodici anziani" che tengono vive le antiche radici, alla ribelle Pari, che lascia il marito, studia l'olandese e comincia a scrivere per un giornale, pagando a caro prezzo la propria emancipazione. Ma le nuove ondate di profughi e populismi, l'11 settembre e l'omicidio di Theo van Gogh rompono i loro precari equilibri. In un imponente romanzo corale Kader Abdolah racconta dall'interno, con gli occhi degli immigrati, l'Olanda della proverbiale tolleranza che degenera in contrapposti radicalismi. E trasportando nell'Europa di oggi la poesia delle fiabe persiane, affida al pappagallo di una vecchia guaritrice olandese il ruolo di testimone delle umane vicende e mediatore, attraverso la letteratura, tra Oriente e Occidente.
19,50 18,53

Grande come l'universo

Jón Kalman Stefánsson

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2016

pagine: 426

"Le persone possono trasformarsi in una lacrima o in un pugno - a volte la differenza tra le due cose è molto sottile" e racchiude la storia di un'intera famiglia. Dopo aver mandato all'aria il suo matrimonio, la scrittura ed essere fuggito lontano, Ari torna in Islanda per incontrare il padre malato e vicino alla fine. Ma il muro di silenzi che li divide lo obbliga a un viaggio indietro nel tempo che intreccia i destini di tre generazioni e le diverse anime di un paese. Un paese di pescatori stretto tra un mare che dà e prende la vita, e un cielo infinito che nutre i sogni e il bisogno di poesia, dove il nonno Oddur, l'eroe dei fiordi, crede solo nella sua lotta per la sopravvivenza, mentre nonna Margrét incontra un uomo che le insegna a leggere le stelle. È lo spirito ribelle di Margrét che Ari sembra ereditare attraverso le donne della famiglia, dalla zia Veiga che durante la guerra si abbandona all'amore e diventa la "puttana dei tedeschi", alla zia Lilla che compone i suoi unici versi alla morte della figlia perché non sia mai dimenticata. E sono le voci immortali della letteratura e della musica a risuonare in questo romanzo, da Dante a Hemingway, da Elvis a Mozart, alle band islandesi, ai Dire Straits. Una saga famigliare cominciata con I pesci non hanno gambe che racconta un secolo di storia attraverso i due angoli opposti del paese, e tutta l'ironia, la poesia e la sensualità dell'esistenza. Il viaggio di un uomo che si guarda indietro alla ricerca delle parole da tramandare.
19,00 18,05

L'uomo dell'istante. Un romanzo su Søren Kierkegaard

Stig Dalager

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2016

pagine: 406

Copenaghen 1855, un uomo entra nell'ospedale cittadino e dice di essere pronto per morire, ha solo 42 anni e il volto noto di Søren Kierkegaard. Filosofo e scrittore tra i più controversi della sua epoca, seduttore e martire, esistenzialista ante litteram e teologo ribelle alla Chiesa istituita, Kierkegaard è giunto al termine di un'esistenza estrema e paradossale, messa in gioco fino in fondo alla ricerca di un'unità più alta di corpo e spirito, e ora che sta per concludersi la "battaglia", la ripercorre dall'inizio alla luce dei propri dissidi e delle due figure che l'hanno segnata: il padre, con la sua religiosità severa, chiusa in un tormentato senso della colpa e del dovere, e Regine Olsen, il suo grande amore, che conquista e poi abbandona perché rimanga un ideale da inseguire per il resto della vita, un sacrificio in nome della sua missione, fino a dire: "Tutto quello che ho scritto, l'ho scritto per lei." Attraverso i diari, le lettere e l'impetuosa produzione letteraria, Dalager racconta l'uomo dietro un filosofo che ha tratto il suo pensiero da un personale percorso di vita: dai limiti dell'edonismo alla vertigine della scelta etica, dall'impossibilità della conoscenza al "salto" nella fede in cui può appagare il suo bisogno di infinito. È a partire da questo intreccio di filosofia e vita ritrae un precursore della sensibilità contemporanea, che ha opposto a ogni sistema l'urgenza di sondare l'individuo, definendosi "soldato di frontiera" e un poeta-pensatore, il poeta dell'amore.
18,50 17,58

La politica dell'impossibile

La politica dell'impossibile

Stig Dagerman

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2016

pagine: 135

Ogni libro di Dagerman ci costringe a mettere in dubbio le verità ricevute e a guardarci allo specchio, come individui, come società, ma soprattutto come esseri umani. Ribelle all'ingiustizia in ogni aspetto del vivere e a qualsiasi forma di oppressione, la sua opera conserva una pungente attualità, e così la sua riflessione politica e culturale, cui è dedicata questa raccolta di interventi su quotidiani e riviste letterarie e anarchiche. Con una sorprendente capacità di leggere il proprio tempo e prevedere il nostro, con la sua coerenza estrema e irriducibile, Dagerman denuncia le "gabbie" della moderna democrazia, dove un manipolo di poteri decide migliaia di destini, gli interessi dello Stato prevaricano i diritti inalienabili della persona, e la cultura è declassata a "gioco di società", slogan ideologico o anestetizzante di massa. Ma soprattutto rivendica il compito della letteratura di "mostrare il significato della libertà", di scuotere le coscienze per riscattare l'uomo e i suoi valori fondamentali: l'uguaglianza, la difesa dei deboli, la solidarietà. E confessa il suo conflitto di scrittore diviso tra l'impegno sociale e l'inviolabile autonomia dell'immaginazione, che deve seguire liberamente le proprie vie per "toccare il cuore del mondo". Se la politica è definita l'arte del possibile, ovvero dei limiti, del compromesso, della rinuncia alla speranza, Dagerman non può che difendere a gran voce la necessità di una "politica dell'impossibile".
15,00

Sette maghi

Halldór Laxness

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2016

pagine: 176

Epico, ironico, poetico, provocatore, è l'inclassificabile mondo di Laxness a rivivere in questa raccolta di novelle, che brillano del fascino e della potenza narrativa dei suoi grandi romanzi. Il lungo viaggio di Zhang Qian per scoprire le terre incantate dell'India; il garzone d'albergo di Reykjavik che in una nazione senza esercito sconfigge i fascisti e l 'aviazione italiana; il sogno di gloria di un giovane contadino che diventa il nuovo Napoleone chiudendosi in un ovile; il dottor Anakananda, profeta di Bruxelles, guida spirituale per corrispondenza e procuratore di Nobel su commissione, che campa sulla superstizione innata nell'uomo diffondendo felicità. Otto storie che danno voce all'Islanda - con i suoi miti e le sue solitudini foriere di sogni, misteri e ingenue saggezze - ma spaziano in terre lontane, dalla Cina imperiale alla Sicilia degli anni Venti, alla Mongolia di Gengis Khan, intessendo la Storia con il quotidiano, la leggenda con esperienze autobiografiche, uno sguardo acuto sulla società e una comprensione profonda dell'animo umano. E che hanno come sotterraneo filo conduttore la "magia" di cui è capace ogni protagonista, intesa come quelle piccole straordinarie imprese che l'uomo sa compiere, nel mondo o dentro se stesso, quando ha la vocazione di andare oltre i confini ammessi, le regole imposte, i facili conformismi, o la sensibilità di accettare i propri limiti. Con lo stesso genio Laxness crea questi otto prodigi letterari.
16,00 15,20

Tumbas. Tombe di poeti e pensatori

Cees Nooteboom

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2015

pagine: 375

"La maggior parte dei morti tace. Per i poeti non è così. I poeti continuano a parlare." Perché comunicano a ognuno qualcosa di personale e accompagnano diversi momenti della nostra vita, innescando con noi un dialogo intimo al di sopra dello spazio e del tempo. Per questo Cees Nooteboom, nel corso di trent'anni di viaggi per il mondo e attraverso i cieli della letteratura, ha visitato le tombe dei grandi scrittori e filosofi che lo hanno segnato, raccogliendo quello che, dietro una lapide di marmo, un monumento bizzarro, un'epigrafe toccante o l'incanto di un'atmosfera, hanno ancora da raccontare. Dal famoso Père-Lachaise di Proust e Oscar Wilde alla pittoresca collina sopra Napoli che ospita Leopardi, dalla cima del monte Vaea, nelle isole Samoa, dove è sepolto R.L. Stevenson, a Joyce e Nabokov in Svizzera. Calvino a Castiglione della Pescaia, Melville in un angolo sperduto del Bronx, e Kawabata nel suo Giappone; Keats e Shelley accanto a Gregory Corso nel romantico Cimitero Acattolico di Roma; Brecht a due passi da Hegel a Berlino est; Brodskij insieme a Pound nell'isola veneziana di San Michele, e il Montparnasse di Baudelaire, Beckett e Sartre, a cui ha scelto di unirsi anche Susan Sontag.
20,00 19,00

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