Ledizioni: Tarchna
Indagini territoriali e potenzialità archeologiche nella necropoli dei Monterozzi a Tarquinia. I terreni Quattro grani
Matilde Marzullo
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2022
pagine: 110
Il volume, ospitato nella nuova serie dei Quaderni di Tardino, è dedicato alle tematiche che coinvolgono la più grande necropoli della città di Tarquinia, quella dei Monterozzi, patrimonio dell'Unesco dal 2004. Il rapporto fra abitato e territorio è da sempre uno degli obiettivi primari del "Progetto Tarquinia" sin dai primi indirizzi di ricerca impostati da M. Bonghi Jovino nel lontano 1982. Oggi, i dati e le esperienze raccolte in quarant'anni di indagini hanno porta conoscenza estremamente specifica e approfondita del comparto territoriale e grazie alla collaborazione tra Università, Soprintendenza e i proprietari dei terreni Quattro Grani , ci si è potuti concentrare su un settore strategico per gli aspetti insediamentali e della frequentazione antica. Il caso in esame risulta di particolare rilevanza perché costituisce in assoluto la prima occasione in cui un'area dei Monterozzi viene sottoposta ad un a ampia e sistematica indagine territoriale. Il volume illustra le tappe di questa ricerca: l'area dei Quattro Grani viene analizzata attraverso le fonti cartografiche antiche e moderne e approfondita attraverso le fonti storiche , archeologiche e documentarie. L'insieme dei dati porta inediti risultati che permettono di illuminare tratti sino ad ora sconosciuti dell'articolazione della più importante necropoli tarquiniese, nelle sue caratteristi he e nel suo divenire.
Il tumulo e la «domina». Contesto e ritualità a Tarquinia (700-600 a.C.)
Maria Bonghi Jovino
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2021
pagine: 152
Dopo l'indagine su l'Uomo di Mare' (Tarchna – Suppl. 5, 2017) si propone un altro problematico personaggio di spicco della storia sociale e culturale di Tarquinia di epoca orientalizzante, una 'domina' che venne sepolta in un grande tumulo non lontano dall'abitato. Dall'insieme dei dati archeologici si delinea, oltre alla figura femminile che dovette godere di acclarato prestigio nella società del tempo, anche un rituale di alto profilo. La donna venne condotta alla tomba adagiata su un carro a due ruote simile al carpentum romano riservato alle matrone. Sia gli oggetti di corredo sia quelli di ossequi posteriori in massima parte sono di pregio: vasi in ceramica dipinti e soprattutto buccheri tra i quali spiccano due scuri. Altri reperti sembrano indicatori significanti. Alcune figurine muliebri 'buccheroidi' con le braccia ripiegate sotto i seni hanno indotto a supporre che la defunta sia stata onorata con danze funerarie. Un gruppo di plettri di avorio potrebbe supportare l'ipotesi interpretativa. Sulla camera sepolcrale vigilavano due leoni ruggenti.
Tarquinia. L'abitato e le sue mura. Indagini di topografia storica
Matilde Marzullo
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2018
pagine: 186
Nei primi del Novecento il grande archeologo romano P. Romanelli apriva la grande stagione di ricerche che avrebbero portato in via definitiva a riconoscere nella collina della Civita l'eccezionale sede dell'antica metropoli di Tarquinia. A distanza di più di settant'anni, le indagini dell'Università degli Studi di Milano mettevano in luce il fulcro attorno al quale si era aggregata la primigenia comunità tarquiniese al 'complesso monumentale' e iniziavano le operazioni di scavo che avrebbero permesso di rileggere le fasi arcaiche del maestoso tempio poliadico dell'Ara della Regina. I risultati di questi trentennali scavi, raccolti all'interno dei volumi di questa Collana, permettono oggi di seguire i cambiamenti della cultura tarquiniese in rapporto a due contesti chiave che si sviluppano dal Bronzo Finale alla piena età Imperiale. Tuttavia, dal punto di vista urbanistico risultava oramai indispensabile programmare un'indagine che permettesse di studiare il pianoro in diacronia, tenendo conto di tutte le emergenze archeologiche che lo caratterizzano.
L'uomo di mare di Tarquinia. Un sacrificio umano nel contesto abitativo tra riflessione teorica e documentazione archeologica
Maria Bonghi Jovino
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2018
pagine: 210
Tempo addietro, gli scavi di Tarquinia hanno portato a luce una intricata realtà archeologica che ha indotto da tempo a ipotizzare l'esistenza di un sacrificio umano la cui configurazione si deve principalmente alla collocazione del defunto sepolto nell'abitato di Tarquinia e, più precisamente, in un'area sacra. È stato definito 'uomo di mare' l'individuo di cui si discute, rinvenuto a nord del "complesso monumentale" di epoca orientalizzante in una zona indicata inizialmente come Settore F2. Confluiscono in questa sede i dati e le ipotesi di lavoro che hanno visto man mano la luce in maniera dialettica. È parso utile pertanto tracciare la storia interpretativa vivificata dalle opinioni degli studiosi, dai primi tempi della scoperta alle più recenti considerazioni. Il volume, articolato attraverso i problemi che ha sollevato tale rinvenimento, raccoglie tutti gli elementi che consentono l'aggiornamento della ricerca. Si divide sostanzialmente in tre parti. La prima parte del volume è articolata in due parti dedicate l'una al contesto nella riflessione teorica e l'altra agli aspetti del processo interpretativo.