LiberAria Editrice: Metronomi
L'esile penna: Fabrizia Ramondino. Itinerari di vita e letteratura ai confini tra realtà e immaginazione
Silvia Scognamiglio, Mis(S)conosciute
Libro: Libro in brossura
editore: LiberAria Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 218
Il progetto di un libro dedicato alla figura di Fabrizia Ramondino si inserisce nel percorso di avvicinamento all'opera di autrici troppo poco note del '900 iniziato nel 2019 con il podcast letterario Mis(S)conosciute - Scrittrici tra parentesi. Nella sua lunga carriera, Fabrizia Ramondino ha prodotto un'opera multiforme e variegata, composta da romanzi, racconti, diari, memoir, testi teatrali, saggi e articoli in cui ha esplorato i più disparati ambiti letterari ed espressivi. La sua scrittura è nomadica ed esprime un modo di essere cittadini del mondo restando, nel contempo, ben radicati nelle proprie origini: leggere i suoi testi ci permette di compiere un viaggio nei tanti luoghi in cui ha vissuto, a partire da Napoli, Sorrento e i paesi vesuviani, per arrivare in Francia, in Germania, in Spagna, nel deserto. Ramondino è una cantastorie, narra ciò che vede a partire da uno specifico punto di vista umano, sociale e politico: il suo. Grazie al mestiere di scrittrice riesce a mettere ordine nel caos informe della vita trasformandolo in letteratura, abbracciando con il suo sguardo storie universali che fotografano un'epoca. Raccontare Fabrizia Ramondino è un'azione necessaria da intraprendere per darle il posto che merita nel canone letterario contemporaneo, quel costrutto culturale che dovrebbe raffigurarci e rappresentarci, seguendo l'evoluzione della società nel corso del tempo.
Un'esigenza di realtà. Anna Maria Ortese e la dipendenza dal fantastico
Matteo Moca
Libro: Copertina morbida
editore: LiberAria Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 180
In Corpo celeste, Anna Maria Ortese ha insistito sulla necessità di restituire al reale «il significato di appartenenza a un'altra realtà, con la quale sembrerebbe necessario, per rinnovarsi, confrontarsi ogni tanto». Eppure nelle sue opere la realtà viene spesso filtrata dal fantastico, aprendo squarci di possibilità improvvise su mondi nuovi. Matteo Moca indaga la natura di questa zona intermedia tra reale e fantastico, nella convinzione che nell'opera di Ortese questa non sia una mera scelta di campo letterario, ma un tentativo di impugnare la carica politica del fantastico, unica possibile via per illuminare il buio in cui l'uomo brancola. Un'esigenza di realtà ci restituisce nella sua interezza lo sguardo di Ortese, che non è mai sognante ma ben spalancato a farsi testimonianza delle brutture e delle violenze dell'epoca ferale in cui si immerge, un presente in cui gli angeli e le bestie che popolano le sue storie ci restituiscono il ritratto di «Uno scrittore-donna, una bestia che parla», tra le più grandi della nostra letteratura.
Addicted. Serie tv e dipendenze
Michele Casella, Jacopo Cirillo, Marika Di Maro, Leonardo Gregorio, Carlotta Susca
Libro: Libro in brossura
editore: LiberAria Editrice
anno edizione: 2017
pagine: 129
Le serie TV spesso rappresentano personaggi in preda alle dipendenze, ma sono a loro volta dipendenti: dal cinema, dalla musica, dal budget. Allo stesso tempo, costringono lo spettatore a una visione compulsiva grazie alla forza delle loro trame e dei protagonisti a cui danno vita, e l'"addiction" del pubblico si manifesta anche sui social media e sui forum online. "Addicted" esplora varie forme di dipendenza nelle serie TV; i saggi di questo volume spaziano da "Twin Peaks" a "The Big Bang Theory", da "Gomorra" a "Stranger Things", passando per "Fargo", "Love", "How I Met Your Mother", "The Knick", "Better Call Saul" e numerose altre, per analizzare diversi livelli e tipologie di "addiction" seriale. Una generazione cresciuta con la TV e le narrazioni audiovisive le utilizza per rintracciare dei percorsi di senso e farne storie da raccontare.
Letteratitudine. Volume Vol. 3
Massimo Maugeri
Libro: Libro in brossura
editore: LiberAria Editrice
anno edizione: 2017
pagine: 391
Un manuale sulla lettura, uno scrigno zeppo di consigli di scrittura, l'ingresso nel laboratorio creativo di tante scrittrici e tanti scrittori di fama nazionale e internazionale, un insieme di percorsi che, tra autoracconti d'autore, interviste e saggi, conducono nel dietro le quinte di libri, scrittori e personaggi letterari che conosciamo e amiamo. In questi e in tanti altri modi può essere definito Letteratitudine 3 - letture, scritture e metanarrazioni, il nuovo libro curato da Massimo Maugeri, che celebra le attività culturali e letterarie del noto blog Letteratitudine, a dieci anni dalla sua nascita. Un manuale che si legge come un romanzo, e che costituisce una vera e propria miniera di consigli e ispirazioni per chiunque, addetto ai lavori o semplice appassionato di letteratura, desideri conoscere da vicino i meccanismi che regolano l'universo che ruota intorno alla scrittura e ai suoi protagonisti, siano essi reali o immaginari.
Degenerati. Il metodo Cyrano per salvarsi la vita in un mondo di idioti
Amleto De Silva
Libro: Libro in brossura
editore: LiberAria Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 166
Charles Darwin ci ha abituati a pensare che la specie umana debba necessariamente evolversi. Invece. Ogni giorno apriamo un social network e ci ritroviamo a pensare che gli esseri umani stiano involvendo, che siamo sempre più circondati da scimmie: scimmie mainstream, scimmie slowfood o scimmie epistolari anzi, da "neoscimmie, uomini degenerati, con i difetti dell'una e dell'altra specie". Dopo "Stronzology", Amleto De Silva torna con un ironico e utilissimo pamphlet in cui, con acuta leggerezza, ci regala il suo antidoto alla degenerazione: leggere il Cyrano de Bergerac e applicare il suo metodo. Essere guasconi, alzare la testa, ritornare alla guapparia, all'aretè greca, è pratica antica ma ancora possibile, perché "la guasconeria non è preclusa a nessuno: basta soltanto volerlo", altri uomini l'hanno fatto. Da Cyrano fino a Mario Giobbe, Roberto Bracco e Ferdinando Russo passando per Bianciardi e Kurt Vonnegut, ci viene presentata una carrellata di guappi eccellenti, uomini e intellettuali dalla scrittura forte, modelli di resistenza etica alla mediocrità, rivoluzionari. "D'altra parte, era stato proprio Bianciardi a dire che per portare la rivoluzione a Milano gli sarebbero bastati mille uomini che parlavano a voce alta, che arrivavano in ritardo agli appuntamenti: mille uomini soli, ma con la testa alta e nessuna voglia di obbedire a un mucchio di cretinaggini degenerate. Un manipolo di guasconi chiassosi, insomma".
Stronzology. Gnoseologia della dipendenza dagli stronzi
Amleto De Silva
Libro: Libro in brossura
editore: LiberAria Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 175
"Cos'è che abbiamo noi e che manca agli animali? La parola, giusto? E cos'abbiamo noi che gli animali non hanno? Ve lo dico io: gli stronzi". Ti sei chiesto qual è la malattia per cui abbocchi sempre all'amo dello stronzo. Ti sei chiesto se è un problema tuo oppure la cosiddetta sfortuna. Ma ti sei mai chiesto chi sono davvero gli stronzi? Gli stronzi sono tanti milioni di milioni. In famiglia, al lavoro, in treno, al supermercato, a teatro. Ci sono stronzi che ci governano. Sin dai tempi dell'Antica Grecia... "Lo stronzo non è un alieno che arriva e usa violenza all'improvviso. Non è una persona intraprendente come, ad esempio, un rapinatore. Procurarsi un'arma necessita di una certa dose di ingegno e risolutezza. Doti che uno stronzo non possiede. Il rapinatore, poi, è una persona più fedele dello stronzo. È ben difficile che punti l'arma contro suo cugino o un suo amico, cosa che invece lo stronzo fa". "Stronzology" non insegna a sopravvivere agli stronzi. Non ha la pretesa di essere una guida o un manuale per giovani vittime degli stronzi. Perché ad essi, agli stronzi, non si sfugge. Ma si possono riconoscere. Si possono evitare. Si possono smascherare. Amleto de Silva traccia, con umorismo carsico, una mappa filosofica del nostro tragicomico presente.
Mia figlia spiegata a mia figlia. La mia dipendenza da... mia figlia!
Dario De Marco
Libro: Libro in brossura
editore: LiberAria Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 201
Tutto inizia la notte in cui Dario De Marco sente 'quella' vocina che, per la prima volta, invoca il papà invece della mamma; poi continua 'quel pomeriggio', in cui nelle poche ore di libertà, senza di lei, non sa come occupare l'agognato tempo per sé; l'affare peggiora quando il proverbiale "ogni scarrafone è bello a mamma sua" diventa "e figuriamoci a papà suo". La questione va avanti quando, finalmente, è lo stesso De Marco a svelare la sua agnizione: si, lo ammetto. Sono dipendente da mia figlia! Dal coming out all'autodiagnosi il passo è breve, e il passo è proprio questo libro che tenete tra le mani. Anche se non avete una figlia ma un figlio; anche se non avete figli ma ci state pensando (o anche no): questo libro è per voi. Anche se non l'avete scritto voi. Ma è come se. Questo saggio racconta ironicamente una dipendenza fortuita che si basa su profonde convinzioni etiche: la parità dei diritti e doveri uomo-donna, e quindi papà-mamma e, non da meno, la considerazione dei bambini non come sguardi sul mondo con qualcosa in meno degli adulti. Anzi.
Non fate troppi pettegolezzi. La mia dipendenza dalla scrittura
Demetrio Paolin
Libro: Copertina morbida
editore: LiberAria Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 119
"Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi". È l'ultima storia scritta da Cesare Pavese su un pezzo di carta, prima di lasciare i suoi lettori, la sua vita, i suoi libri. Il saggio di Paolin parte da questo finale per raccontare un inizio. Anzi, quattro inizi. Seguendo l'auspicio di Pavese l'autore mette in cortocircuito le esistenze di quattro scrittori torinesi: Emilio Salgari, Franco Lucentini, Primo Levi e lo stesso Pavese che hanno vissuto al servizio della scrittura. Demetrio Paolin incrocia le opere e i luoghi dove hanno vissuto, meditato, amato; restituisce le loro parole fino a doversene liberare per regalarle agli altri, a noi. Non fate troppi pettegolezzi è una passeggiata narrativa che riflette sull'arte, sulla ricerca della propria voce e sullo scrivere senza mettere nessuno in cattedra ma mescolando gli sguardi agli squarci biografici, dove il racconto dell'Io si amalgama con quello di tutti noi che amiamo leggere e, forse per questo, dipendiamo dalle parole, dalla scrittura.
Tutto è monnezza. La mia dipendenza dai rifiuti
Antonio Castagna
Libro: Copertina morbida
editore: LiberAria Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 141
"Da un po' di tempo mi chiedo, tutto è monnezza o sono io che non vedo altro che monnezza intorno a me?" Sapete che esistono 839 nomi per catalogare i rifiuti? Siete convinti di conoscere tutti i possibili accorgimenti per una vita realmente ecosostenibile? A queste e ad altre domande risponde il brillante saggio di Antonio Castagna, che per i rifiuti nutre una vera e propria dipendenza. "Tutto è monnezza" ci conduce, sorridendo, in giro per l'Italia alla scoperta dei venti modi diversi di calcolare la quantità di raccolta differenziata. Una guida, alternativa e divertente, ma soprattutto utile a chi voglia ricostruire il proprio catalogo affettivo di azioni ecocompatibili con la ricerca del vero sé.
Cosa intendi per domenica?
Silvia Bencivelli
Libro: Copertina morbida
editore: LiberAria Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 126
"Cosa intendi per domenica?" racconta il mondo del lavoro dal punto di vista di una precaria "orgogliosa": free lance, indipendente e a partita Iva. Laureata in Medicina all'Università di Pisa, Silvia Bencivelli decide di intraprendere un percorso diverso da quello prefissato diventando giornalista scientifica, occupandosi di progetti che paiono arrivare con il contagocce, alle prese con contratti sempre a termine. Nonostante ciò il suo atteggiamento nei confronti di una scelta rivelatasi tanto complicata si discosta dalla solita rassegnazione, proponendo uno sguardo insolito: quello di chi è felice perché esercita il mestiere cercato e voluto. Le ingiustizie, gli squilibri e le difficoltà quotidiane vengono così affrontate grazie ad uno spirito del tutto nuovo: rimane il dubbio, quindi, che il nostro problema sia quello di una narrazione del lavoro che non ci appartiene, e che sia dunque necessario un cambiamento per capire come vivere serenamente queste nuove modalità contrattuali. In un libro agile e provocatorio, Silvia Bencivelli porta il lettore a riflettere su una questione attualissima e intessuta di pregiudizi e luoghi comuni, tramite l'utilizzo di una prosa tagliente e un senso dell'umorismo secco e sarcastico. Per invitarci a riflettere sul fatto che, in fondo, potrebbe essere persino bello non avere un posto fisso.