LIM: Chorégraphie. Ricerche sulla danza
Louis Henry e il balletto a Napoli in età napoleonica
Annamaria Corea
Libro
editore: LIM
anno edizione: 2021
pagine: 237
L'arrivo dei francesi a Napoli nel 1806 avviò un intenso processo di francesizzazione dei teatri reali, il Teatro di San Carlo e il Teatro del Fondo. Per il balletto, così come per altri ambiti artistici, si trattò di un ulteriore, sostanziale, avvicinamento della cultura italiana al gusto francese, che coinvolse tutti gli aspetti della danza, dalla didattica alla coreografia. In tale contesto, si distingue la figura di Louis Henry (Versailles 1784 - Napoli 1836) che giunse a Napoli nel 1808 portando con sé una significativa esperienza di danseur noble all'Opéra di Parigi e di coreografo al teatro parigino della Porte-Saint-Martin. Persona colta e intraprendente, Henry tentò in questo primo periodo napoletano varie formule di balletto, mostrando versatilità e lungimiranza nella scelta dei soggetti e nell'esplorazione di nuovi ambiti tematici e stilistici. Nel presente volume, l'Autrice traccia un percorso dell'attività dell'artista dagli esordi parigini alle creazioni del Decennio francese, avvalendosi di una molteplicità di fonti in larga parte inedite e di rimandi alla produzione ballettistica coeva e al contesto storico-culturale.
Lettres sur la danse, sur les ballets et les arts (1803)
JeanGeorges Noverre
Libro
editore: LIM
anno edizione: 2012
pagine: 576
Tra pulcinellate e favole. Il ballo pantomimo a Roma al tramonto dello Stato Pontificio
Nika Tomasevic
Libro
editore: LIM
anno edizione: 2023
pagine: 310
Negli spettacoli di danza della Roma di fine Settecento si riflette la vivacità culturale di una città che era al tempo stesso centro del Neoclassicismo e dell'antiquaria e meta imprescindibile del Grand Tour. I coreografi Onorato Viganò, Francesco Clerico e Domenico Ricciardi, protagonisti delle stagioni dell'Argentina e dell'Alibert (i due principali teatri della città), si giovarono dell'ambiente stimolante della capitale pontificia, riversandone la ricchezza in balletti capaci di coniugare le antiche tradizioni spettacolari romane con le nuove istanze estetiche neoclassiche e le sperimentazioni interne al nuovo genere del balletto riformato.
Chorégraphie. Rivista di ricerca sulla danza. Nuova serie. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 5
Carlo Blasis
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2007
pagine: 226
"L’uomo fisico, intellettuale e morale" rappresenta l’apice dell’attività intellettuale di Carlo Blasis, consacrandolo come uomo di lettere e filosofo, autore di una «nouvelle Anthropologie». Mai più edita dopo il 1868, le curatrici propongono una ristampa di questa opera fondamentale, in cui l’autore, con carattere didascalico e divulgativo, si impegna nel recupero dei valori intellettuali e dei saperi che avevano ispirato la rifondazione della danza accademica tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento. Il testo è introdotto da due esaurienti saggi delle curatrici sulla formazione di Blasis nel clima culturale d’età napoleonica e sull’importanza delle passioni e della loro espressione fisica nel gesto.
La sténochorégraphie. Ediz. italiana e inglese
Arthur Saint-Léon
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2006
pagine: 219
Arthur Saint-Léon, creatore del balletto Coppelia, fu la figura dominante del balletto europeo degli anni Sessanta dell’Ottocento; apprezzato violinista e compositore, fu danzatore dalla tecnica sorprendente, coreografo e teorico di solida base accademica. "La Sténochorégraphie", pubblicata a Parigi nel 1852, fu un’operazione culturalmente lungimirante e rivoluzionaria sul piano metodologico-didattico che provocò vivaci reazioni da parte di molte personalità in vista nel mondo culturale e artistico dell’epoca. Nei saggi introduttivi Flavia Pappacena analizza l’innovativo sistema di analisi e notazione del movimento e ricostruisce i 23 esercizi di Adagio, Allegro e punte, con i quali il maestro consegnò la tradizione accademica tardo-settecentesca alle nuove generazioni e ispirò Enrico Cecchetti e Agrippina Vaganova, fondatori della didattica coreutica del Novecento.