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Marsilio Arte: Cataloghi

Casorati

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2025

pagine: 240

Dedicato a uno dei protagonisti più influenti e riconosciuti dell’arte italiana del Novecento, il catalogo ricostruisce l’intero arco di attività di Felice Casorati, ripercorrendo le diverse stagioni della sua pittura. Accompagna la mostra (Palazzo Reale, 15 febbraio – 29 giugno 2025) l’omonimo catalogo, edito da Marsilio Arte e curato da Giorgina Bertolino, Fernando Mazzocca e Francesco Poli. Interprete originale di una pittura improntata a una “moderna classicità”, Felice Casorati ha costruito il proprio linguaggio a partire dallo studio degli antichi, giungendo pressoché autodidatta all’ammissione alla Biennale di Venezia del 1907. Il volume comprende i saggi dei tre curatori: 1907-1922. Verona, Venezia, Torino. Gli esordi e l’affermazione di Fernando Mazzocca, che affronta il periodo della sua attività artistica dagli esordi agli anni Venti; Storie di mostre e di quadri, di figure e dipinti perduti. 1921-1931 di Giorgina Bertolino, che approfondisce il decennio dagli anni Venti agli anni Trenta; L’evoluzione della pittura negli anni Trenta e Quaranta di Francesco Poli, che affronta il periodo dagli anni Trenta agli anni Quaranta. Il volume ripercorre il percorso espositivo attraverso quattordici capitoli, che riprendono le sezioni tematiche dedicate ai momenti salienti della carriera di Casorati, sottolineando le maggiori influenze che hanno contraddistinto la sua arte: dal verismo al simbolismo, dal neoclassicismo al realismo magico, dal ritorno al sintetismo alle stesure à plat, tipiche della produzione di fine carriera. Il saggio di Davide Alaimo, Felice Casorati architetto e la nascita del design italiano, documenta l’esposizione Felice Casorati designer, allestita nello Studio museo Felice Casorati a Pavarolo, promossa dall’Archivio Casorati, e visitabile dal 6 aprile al 29 giugno 2025. Nel saggio Alaimo ricostruisce alcuni degli episodi significativi dell’attività di Casorati nell’ambito della progettazione di arredi e allestimenti: a cominciare dal 1928, quando l’artista firma lo stand della Snia Viscosa all’Expo di Torino, per giungere al 1946, quando cura, con il ruolo di soprintendente artistico, l’esposizione Il mobile standard, nella sede della società Pro Cultura Femminile. Il catalogo Casorati si chiude con la biografia, l’elenco delle principali esposizioni, la bibliografia selezionata su Casorati, e le immagini delle oltre cento opere esposte a Palazzo Reale.
40,00 38,00

Tinguely. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2025

pagine: 264

Jean Tinguely (Friburgo, 1925 – Berna 1991) è considerato uno dei grandi artisti pionieri del XX secolo, nonché uno dei maggiori esponenti dell’arte cinetica. Al centro del suo lavoro vi è la ricerca attorno alla macchina con il suo funzionamento e movimento, i suoi rumori e suoni, la sua poesia intrinseca. Tinguely è tra i primi artisti a utilizzare oggetti di scarto, ingranaggi e altri materiali che poi salda, creando macchine rumorose e cacofoniche funzionanti, dotate di veri e propri motori. Pubblicata in occasione della retrospettiva, la monografia approfondisce la pratica di Tinguely mettendo in luce le opere esposte in mostra, attraverso schede dettagliate, accompagnate da un’ampia selezione di immagini storiche. Il volume comprende inoltre un saggio di Béatrice Joyeux-Prunel, che contestualizza l’opera di Tinguely nell’avanguardia europea e americana, un testo di Melissa Warak sul ruolo del suono e della performance nell’opera di Tinguely nel contesto degli anni sessanta, un’intervista a Renzo Piano di Lucia Pesapane e una cronologia illustrata dell’artista realizzata da Annalisa Rimmaudo. La pubblicazione è arricchita da due testi storici di Jean Tinguely e dai contributi dei curatori di mostra, fra cui un’introduzione sul progetto espositivo di Vicente Todolí, un testo di Camille Morineau sull’idea di “anti-museo” tanto auspicato da Tinguely, e un saggio di Lucia Pesapane per ricordare il forte rapporto dell’artista con la città di Milano, sede di alcuni dei suoi progetti più ambiziosi come La Vittoria (1971).
60,00 57,00

Saodat Ismailova. A seed under our tongue. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 240

Saodat Ismailova (Tashkent, Uzbekistan, 1981; vive e lavora fra Parigi e Tashkent) è una filmmaker della prima generazione di artisti dell’Asia centrale appartenenti all’era post-sovietica. Con i suoi film e installazioni, esplora memorie collettive, pratiche spirituali, rituali e conoscenze ancestrali che appartengono alla sua regione d’origine, affrontando temi quali l’eredità culturale, la rappresentazione della donna e la resistenza all’impatto dell’azione umana sull’ambiente. In occasione dell’omonima retrospettiva ospitata in Pirelli HangarBicocca, aperta al pubblico dal 12 settembre 2024 al 12 gennaio 2025, Marsilio Arte pubblica un’estesa monografia sull’artista, con un progetto grafico firmato Metodo Studio. Il volume raccoglie e presenta i lavori esposti in mostra, ripercorrendo la pratica di Ismailova attraverso una pluralità di voci, tra studiosi e critici internazionali specializzati in diversi ambiti di conoscenza. Tra questi, il testo della critica Erika Balsom, docente in Film Studies al King’s College di Londra, approfondisce il distintivo uso dell’immagine in movimento di Ismailova; mentre il saggio della ricercatrice Dilda Ramazan contestualizza l’opera nel panorama storico-artistico della regione dell’Asia centrale. Arricchito da una nota introduttiva di Marco Tronchetti Provera e dal saggio della curatrice Roberta Tenconi che riflette sulla retrospettiva, il volume contiene inoltre un’estesa documentazione fotografica di tutte le opere presenti in mostra e approfondimenti tematici, tra cui un contributo di Marcella Lista, curatrice al Centre Pompidou di Parigi, che mette in luce i riferimenti filosofici e spirituali nella pratica dell’artista, e un testo di Rolando Vasquez, professore di teoria post-decoloniale all’Università di Amsterdam.
35,00 33,25

DRIFT. Shy society. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 48

Il duo olandese DRIFT, Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, ha assunto fama internazionale alla testa di un team multidisciplinare di 64 creativi che crea opere capaci di trasformare e coreografare lo spazio. Lo spirito di collaborazione, la sperimentazione tecnologica e la commistione tra discipline sono elementi chiave nel lavoro di DRIFT. Il collettivo lavora infatti in stretta sinergia con scienziati, programmatori e ingegneri, ma anche musicisti, danzatori e altri artisti visivi per la creazione delle proprie opere. Il loro lavoro intende creare un dialogo tra opposti: natura e tecnologia, conoscenza e intuizione, scienza e poesia. Nella cornice del fiorentino Palazzo Strozzi DRIFT propone Shy Society, installazione che fonde scultura e musica, trasformando il cortile rinascimentale in un palcoscenico avvolgente, sospeso tra natura e artificio, controllo e meraviglia. L’opera diviene un invito a ripensare il contesto storico del palazzo come un nuovo e suggestivo luogo di fruizione, dove ogni visitatore diviene protagonista di un’esperienza multisensoriale che permette di ripensare il suo rapporto con la natura e lo spazio che gli sta intorno. Dopo gli interventi al Burning Man nel deserto del Nevada, alla Nasa, al Victoria&Albert Museum di Londra, al Museum für Kunst und Gewerbe di Amburgo, DRIFT trasforma il cortile di Palazzo Strozzi, dal 23 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025, nel palcoscenico di una performance mozzafiato tra arte e tecnologia.
29,00 27,55

Marina Apollonio. Oltre il cerchio

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 184

Ricerca visiva, sperimentazione tecnica e di materiali sono i tratti distintivi della prolifica attività artistica di Marina Apollonio (Trieste, 1940), attualmente considerata un’esponente di prim’ordine dell’Arte Optical e Cinetica, la cui produzione è emblema della sua rigorosa e costante sperimentazione artistica, tra pittura, scultura e disegno; opere statiche, in movimento e ambientali; bianco e nero, ricerca cromatica. Il catalogo, pubblicato da Marsilio Arte in occasione dell’omonima retrospettiva, la più ampia mai realizzata in ambito museale in Italia, “Marina Apollonio. Oltre il cerchio” (Peggy Guggenheim Collection, Venezia, 12 ottobre 2024 - 3 marzo 2025) è curato, come la mostra, dalla storica dell’arte Marianna Gelussi. Il volume raccoglie i saggi della curatrice, dello storico dell’arte Arnauld Pierre, del direttore del Metropolitan Museum of Art di New York Max Hollein, seguiti da un’intervista all’artista di Cecilia Alemani, curatrice e storica dell’arte. Il percorso espositivo ripercorre la produzione artistica di Apollonio dal 1963 ad oggi, attraverso un centinaio di opere provenienti da diverse istituzioni museali, nazionali ed internazionali, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il MART di Rovereto, la Neue Galerie di Graz, la Kunsthalle Recklinghausen e il Ritter Museum di Waldenbuch, in Germania, il Museum Haus Konstruktiv di Zurigo e la Fondation Villa Datris de l’Isle-sur-la-Sorgue, in Francia. Il catalogo ripercorre la carriera dell’artista, evidenziando lo stretto legame della triestina con la Serenissima, a partire dagli esordi, compiuti proprio a Venezia, sino all’incontro del 1968 con Peggy Guggenheim alla Galleria Barozzi. In quell’occasione, la mecenate commissionò ad Apollonio Rilievo n. 505, tutt’oggi parte della collezione e testimonianza del grande interesse della Guggenheim nei confronti delle giovani avanguardie. Di fatti, la mostra si inserisce nella tradizione espositiva del museo che, oltre a promuovere esposizioni di stampo internazionale, ospita rassegne volte a celebrare i protagonisti della scena artistica nazionale del secondo dopoguerra promossi da Peggy Guggenheim, quali Edmondo Bacci, a cui è stata dedicata la recente monografica, Tancredi Parmeggiani, e ora, Marina Apollonio.
40,00 38,00

Marina Apollonio. Beyond the circle

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 184

Ricerca visiva, sperimentazione tecnica e di materiali sono i tratti distintivi della prolifica attività artistica di Marina Apollonio (Trieste, 1940), attualmente considerata un’esponente di prim’ordine dell’Arte Optical e Cinetica, la cui produzione è emblema della sua rigorosa e costante sperimentazione artistica, tra pittura, scultura e disegno; opere statiche, in movimento e ambientali; bianco e nero, ricerca cromatica. Il catalogo, pubblicato da Marsilio Arte in occasione dell’omonima retrospettiva, la più ampia mai realizzata in ambito museale in Italia, “Marina Apollonio. Oltre il cerchio” (Peggy Guggenheim Collection, Venezia, 12 ottobre 2024 - 3 marzo 2025) è curato, come la mostra, dalla storica dell’arte Marianna Gelussi. Il volume raccoglie i saggi della curatrice, dello storico dell’arte Arnauld Pierre, del direttore del Metropolitan Museum of Art di New York Max Hollein, seguiti da un’intervista all’artista di Cecilia Alemani, curatrice e storica dell’arte. Il percorso espositivo ripercorre la produzione artistica di Apollonio dal 1963 ad oggi, attraverso un centinaio di opere provenienti da diverse istituzioni museali, nazionali ed internazionali, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il MART di Rovereto, la Neue Galerie di Graz, la Kunsthalle Recklinghausen e il Ritter Museum di Waldenbuch, in Germania, il Museum Haus Konstruktiv di Zurigo e la Fondation Villa Datris de l’Isle-sur-la-Sorgue, in Francia. Il catalogo ripercorre la carriera dell’artista, evidenziando lo stretto legame della triestina con la Serenissima, a partire dagli esordi, compiuti proprio a Venezia, sino all’incontro del 1968 con Peggy Guggenheim alla Galleria Barozzi. In quell’occasione, la mecenate commissionò ad Apollonio Rilievo n. 505, tutt’oggi parte della collezione e testimonianza del grande interesse della Guggenheim nei confronti delle giovani avanguardie. Di fatti, la mostra si inserisce nella tradizione espositiva del museo che, oltre a promuovere esposizioni di stampo internazionale, ospita rassegne volte a celebrare i protagonisti della scena artistica nazionale del secondo dopoguerra promossi da Peggy Guggenheim, quali Edmondo Bacci, a cui è stata dedicata la recente monografica, Tancredi Parmeggiani, e ora, Marina Apollonio.
40,00 38,00

Nebula. Ediz. inglese

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 320

In occasione di Nebula, seconda mostra della Fondazione In Between Art Film esposta presso il Complesso dell’Ospedaletto di Venezia, dal 17 aprile al 24 novembre 2024, Marsilio Arte pubblica l’omonimo catalogo a cura di Bianca Stoppani, con Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi. Caratterizzato da testi inediti, immagini d’archivio e materiali di ricerca, il volume, che segue l’ordine del percorso espositivo articolato in otto “stazioni”, riflette sui processi di creazione e realizzazione delle video installazioni site-specific di Basir Mahmood (1985, Pakistan/Paesi Bassi), Ari Benjamin Meyers (1972, USA), Christian Nyampeta, Giorgio Andreotta Calò (1979, Italia), Basel Abbas e Ruanne Abou-Rahme (1983, Cipro/1983, USA), Cinthia Marcelle e Tiago Mata Machado (1974, Brasile/1973, Brasile), Saodat Ismailova (1981, Uzbekistan) e Diego Marcon (1985, Italia). Tutte le opere sono state commissionate e prodotte dalla Fondazione In Between Art Film, l’istituzione concepita da Beatrice Bulgari per promuovere la cultura delle immagini in movimento e sostenere gli artisti, i musei e i teorici internazionali che esplorano il dialogo tra discipline e time-based media. L’idea della mostra s’ispira al fenomeno della nebbia come condizione fisica e metafisica in cui, ridotte le possibilità di orientamento visivo, è richiesto lo sviluppo di strumenti sensoriali necessari a comprendere ciò che ci circonda. Come sottolinea Beatrice Bulgari, Nebula è «un'orchestrazione di immagini e suoni nello spazio, una testimonianza dell'indeterminatezza che rende il nostro tempo così opaco e difficile da navigare», guidati dal «desiderio di avviare scambi che, speriamo, saranno al tempo stesso artistici, culturali e umani». Il catalogo si presenta come un invito a indagare il pensiero politico, sociale e filosofico che ha ispirato l’espressione artistica di ciascun autore, il cui sguardo illumina un dialogo continuo tra passato e presente, tra determinato e indeterminato. Le immagini di Giacomo Bianco aprono e chiudono il volume, mostrandoci il cielo di Venezia nelle sue innumerevoli gradazioni di colore. In apertura, la premessa della presidente della Fondazione In Between Art Film, Beatrice Bulgari, a seguire la nota curatoriale di Bianca Stoppani e i saggi di Alessandro Rabottini e Leonardo Bigazzi. La sezione centrale è arricchita dagli scatti delle installazioni presenti in mostra, che ripercorrono il percorso espositivo.
40,00 38,00

Picasso lo straniero

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 240

Espatriato, ma anche comunista, anarchico e avanguardista. È il Pablo Picasso protagonista della mostra Picasso lo straniero, a cura di Annie Cohen-Solal, storica e saggista, e Cècile Debray, presidente del Museè national Picasso-Paris, visitabile a Palazzo Reale – Milano dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025 e accompagnata dal catalogo illustrato edito da Marsilio Arte. Attraverso più di novanta opere, oltre a documenti, fotografie, lettere e video, il progetto espositivo segue la traiettoria artistica e politica di Picasso, e approfondisce in quale modo la condizione di straniero abbia contribuito a formare l’identità del grande artista spagnolo, conducendo il visitatore a una doverosa riflessione sulla contemporaneità. L’idea della mostra nasce dal libro Picasso. Una vita da straniero scritto dalla stessa curatrice della mostra, Annie Cohen-Solal, un’appassionante indagine che ricostruisce una vicenda poco nota ma fortemente rappresentativa dell’Europa del Novecento. L’analisi approfondita degli archivi della polizia francese ci restituisce, infatti, una visione diffidente dell’artista spagnolo, considerato come «un alieno e un reietto», una potenziale minaccia da tenere costantemente sotto controllo. Il catalogo si apre con una sezione introduttiva, che raccoglie interventi istituzionali e curatoriali, oltre a un testo a firma dello scrittore Niccolò Ammaniti; segue un percorso cronologico diviso in quattro macro-sezioni, in cui viene presentata la parabola artistica di Picasso, strettamente interconnessa ai diversi periodi della sua vita. La prima è intitolata Il paradosso Picasso, e ripercorre i viaggi a Parigi compiuti dall’artista tra il 1900 e il 1906. Le tre stigmate racconta poi l’evoluzione dell’arte di Picasso dal 1906 al 1944 attraverso le avanguardie, le amicizie nel mondo culturale e i due conflitti mondiali. La sezione Uno stratega dalle molteplici risorse analizza poi il periodo che va dal 1944 al 1973, le nuove sperimentazioni artistiche e il rapporto di Picasso con la realtà politica francese dell’epoca. Infine, chiude il racconto cronologico la sezione Picasso, nostro contemporaneo, che propone una riflessione sulla contemporaneità dell’opera di Picasso da un punto di vista artistico, culturale e politico. I saggi raccolti nel catalogo, che completano ciascuna macro-sezione, forniscono dettagli più specifici sulle personalità che hanno avuto un ruolo chiave nello sviluppo di questa eccezionale produzione, nonostante i rischi storici e politici incontrati: due guerre mondiali, una guerra civile, le tensioni tra le identità degli Stati nazionali europei e la xenofobia francese che persistette fino al 1945. Il volume, completato da apparati dedicati alle opere in mostra, ai documenti e alle illustrazioni dei saggi, rivela la situazione del Picasso “straniero” in Francia e la ricezione del suo lavoro da parte delle istituzioni francesi, che sembra essere intessuta di anomalie, discrepanze, a volte persino da scandali. Senza mai esporre pubblicamente i suoi problemi con le autorità francesi, Picasso riuscì, a seconda delle circostanze, a navigare mirabilmente in questi travagliati periodi storici, lasciando che il suo lavoro parlasse da solo.
40,00 38,00

Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 200

Andare oltre i canoni stabiliti, alla costante ricerca di una nuova libertà espressiva. È il mondo creativo di Helen Frankenthaler (1928-2011), una delle figure più influenti del movimento artistico americano del XX secolo, celebre per il suo innovativo approccio all’arte e per il ruolo fondamentale nella transizione dall’Espressionismo astratto alla pittura Color Field. In occasione della mostra Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole, organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dalla Helen Frankenthaler Foundation, aperta al pubblico dal 27 settembre 2024 al 25 gennaio 2025, Marsilio Arte pubblica il catalogo a cura di Douglas Dreishpoon, direttore dell’Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné. Celebre tra la seconda generazione di pittori astratti americani del dopoguerra, Frankenthaler è emersa sulla scena artistica americana, con un approccio alla pittura senza regole e una capacità di improvvisazione che hanno ridisegnato la narrazione del genere pittorico stesso. Con la sua innovativa tecnica a macchie, Frankenthaler ha esplorato un nuovo rapporto tra colore e forma, ampliando il potenziale della pittura astratta in modi che, ancora oggi, continuano a ispirare gli artisti. Lavorando con il colore e lo spazio, l’astrazione e la poesia, l’artista si è distinta per la sua capacità unica di combinare tecnica e immaginazione, ricerca e improvvisazione, espandendo la sua pratica al di là dei canoni stabiliti, perseguendo una nuova libertà nella pittura. L’esposizione offre un’ampia panoramica della produzione artistica di Frankenthaler, indagando a fondo l’evoluzione del suo percorso personale e stilistico attraverso i diversi periodi della sua carriera. Una selezione di dipinti e di sculture, prodotti tra il 1953 e il 2002, dialoga con le creazioni di artisti coevi, tra cui Anthony Caro, Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Jackson Pollock, Mark Rothko, David Smith, Anne Truitt. Il catalogo Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole, che accompagna la grande retrospettiva, esamina le affinità artistiche, le influenze e le amicizie della pittrice. Il cuore del volume sono i contributi di Douglas Dreishpoon con interessanti accostamenti tra opere di Frankenthaler e di altri artisti con cui aveva rapporti, in particolare David Smith, Anne Truitt e Anthony Caro.
40,00 38,00

Helen Frankenthaler. Painting without rules

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 200

Andare oltre i canoni stabiliti, alla costante ricerca di una nuova libertà espressiva. È il mondo creativo di Helen Frankenthaler (1928-2011), una delle figure più influenti del movimento artistico americano del XX secolo, celebre per il suo innovativo approccio all’arte e per il ruolo fondamentale nella transizione dall’Espressionismo astratto alla pittura Color Field. In occasione della mostra Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole, organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dalla Helen Frankenthaler Foundation, aperta al pubblico dal 27 settembre 2024 al 25 gennaio 2025, Marsilio Arte pubblica il catalogo a cura di Douglas Dreishpoon, direttore dell’Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné. Celebre tra la seconda generazione di pittori astratti americani del dopoguerra, Frankenthaler è emersa sulla scena artistica americana, con un approccio alla pittura senza regole e una capacità di improvvisazione che hanno ridisegnato la narrazione del genere pittorico stesso. Con la sua innovativa tecnica a macchie, Frankenthaler ha esplorato un nuovo rapporto tra colore e forma, ampliando il potenziale della pittura astratta in modi che, ancora oggi, continuano a ispirare gli artisti. Lavorando con il colore e lo spazio, l’astrazione e la poesia, l’artista si è distinta per la sua capacità unica di combinare tecnica e immaginazione, ricerca e improvvisazione, espandendo la sua pratica al di là dei canoni stabiliti, perseguendo una nuova libertà nella pittura. L’esposizione offre un’ampia panoramica della produzione artistica di Frankenthaler, indagando a fondo l’evoluzione del suo percorso personale e stilistico attraverso i diversi periodi della sua carriera. Una selezione di dipinti e di sculture, prodotti tra il 1953 e il 2002, dialoga con le creazioni di artisti coevi, tra cui Anthony Caro, Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Jackson Pollock, Mark Rothko, David Smith, Anne Truitt. Il catalogo Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole, che accompagna la grande retrospettiva, esamina le affinità artistiche, le influenze e le amicizie della pittrice. Il cuore del volume sono i contributi di Douglas Dreishpoon con interessanti accostamenti tra opere di Frankenthaler e di altri artisti con cui aveva rapporti, in particolare David Smith, Anne Truitt e Anthony Caro.
40,00 38,00

Louise Bourgeois. L'inconscio della memoria

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 220

Un dialogo tra l’arte classica, barocca e contemporanea è ciò che scaturisce dall’accostamento delle opere di Louise Bourgeois ai capolavori conservati nella collezione della Galleria Borghese di Roma, le cui sale ospitano la mostra storica Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria, aperta al pubblico dal 21 giugno al 15 settembre 2024. In occasione dell’esposizione, Marsilio Arte pubblica il catalogo a cura di Cloé Perrone, Geraldine Leardi e Philip Larratt-Smith. Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria pone l’accento sul profondo contributo dell’artista alla scultura, in dialogo con la storica collezione e l’architettura della Galleria Borghese. Louise Bourgeois, scomparsa nel 2010 a New York all’età di 98 anni, è tra le artiste più influenti degli ultimi decenni. Iniziò a lavorare in Italia nel 1967, soggiorno, questo, che segnò una svolta significativa nella sua carriera, ispirandola a plasmare nuove forme e a sperimentare nuovi materiali come mezzi creativi, realizzando alcune delle sue opere più innovative e iconiche. La mostra esplora i temi della memoria, della metamorfosi e dell’emotività, creando un ponte tra passato e presente attraverso l’accostamento di opere contemporanee e classiche. Le emblematiche sculture e le installazioni Cells, le sue iconiche strutture-involucro, metafore dello spazio e della nostra stessa esistenza, in bilico tra il “dentro” e il “fuori”, visibili alla Galleria Borghese e parte dell’ultima produzione di Bourgeois – riflettono la continua esplorazione di complesse questioni personali e collettive. Il catalogo è dedicato ad alcune tra le sue Cells più emblematiche: elementi architettonici che Bourgeois realizza a partire dal 1991, capaci di coniugare le dimensioni monumentali con il microcosmo individuale. L’artista crea grandi gabbie metalliche che custodiscono sculture e oggetti tratti dalla vita quotidiana e manufatti realizzati appositamente: le Cells divengono in tal modo dispositivi di una memoria individuale e collettiva, dove sfera privata e dimensione sociale s’intrecciano. Le sculture di Bourgeois entrano in relazione con i capolavori della Galleria Borghese, instaurando un legame profondo e suscitando una possibilità per un confronto tra arte antica e contemporanea. Il catalogo, arricchito da un corposo inserto di installation view scattate da Agostino Osio, include i saggi delle curatrici Leardi e Perrone, insieme a quelli di Ester Coen e di Emilie Bouvard, un’intervista di Carolina Sprovieri a Jerry Gorovoy e la cronologia dell’artista curata da Anastasia Diaz della Vittoria Pallavicini.
55,00 52,25

Louise Bourgeois. Unconscious memories

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 220

Un dialogo tra l’arte classica, barocca e contemporanea è ciò che scaturisce dall’accostamento delle opere di Louise Bourgeois ai capolavori conservati nella collezione della Galleria Borghese di Roma, le cui sale ospitano la mostra storica Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria, aperta al pubblico dal 21 giugno al 15 settembre 2024. In occasione dell’esposizione, Marsilio Arte pubblica il catalogo a cura di Cloé Perrone, Geraldine Leardi e Philip Larratt-Smith. Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria pone l’accento sul profondo contributo dell’artista alla scultura, in dialogo con la storica collezione e l’architettura della Galleria Borghese. Louise Bourgeois, scomparsa nel 2010 a New York all’età di 98 anni, è tra le artiste più influenti degli ultimi decenni. Iniziò a lavorare in Italia nel 1967, soggiorno, questo, che segnò una svolta significativa nella sua carriera, ispirandola a plasmare nuove forme e a sperimentare nuovi materiali come mezzi creativi, realizzando alcune delle sue opere più innovative e iconiche. La mostra esplora i temi della memoria, della metamorfosi e dell’emotività, creando un ponte tra passato e presente attraverso l’accostamento di opere contemporanee e classiche. Le emblematiche sculture e le installazioni Cells, le sue iconiche strutture-involucro, metafore dello spazio e della nostra stessa esistenza, in bilico tra il “dentro” e il “fuori”, visibili alla Galleria Borghese e parte dell’ultima produzione di Bourgeois – riflettono la continua esplorazione di complesse questioni personali e collettive. Il catalogo è dedicato ad alcune tra le sue Cells più emblematiche: elementi architettonici che Bourgeois realizza a partire dal 1991, capaci di coniugare le dimensioni monumentali con il microcosmo individuale. L’artista crea grandi gabbie metalliche che custodiscono sculture e oggetti tratti dalla vita quotidiana e manufatti realizzati appositamente: le Cells divengono in tal modo dispositivi di una memoria individuale e collettiva, dove sfera privata e dimensione sociale s’intrecciano. Le sculture di Bourgeois entrano in relazione con i capolavori della Galleria Borghese, instaurando un legame profondo e suscitando una possibilità per un confronto tra arte antica e contemporanea. Il catalogo, arricchito da un corposo inserto di installation view scattate da Agostino Osio, include i saggi delle curatrici Leardi e Perrone, insieme a quelli di Ester Coen e di Emilie Bouvard, un’intervista di Carolina Sprovieri a Jerry Gorovoy e la cronologia dell’artista curata da Anastasia Diaz della Vittoria Pallavicini.
55,00 52,25

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