Marsilio: Saggi. Nuovocinema
Quei bravi ragazzi. Il cinema italoamericano contemporaneo
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2007
pagine: 256
Registi come Michael Cimino, Francis e Sofia Coppola, Abel Ferrara, Brian De Palma, Martin Scorsese, Quentin Tarantino; attori o Dir-Actors come Robert De Niro, Al Pacino, Leonardo DiCaprio, Nicolas Cage, Steve Buscemi, John Travolta, Sylvester Stallone, Stanley e Michael Tucci, Susan Sarandon, John Turturro, Christina Ricci, Vincent Gallo, Marisa Tornei, Annabella Sciorra, Joe Pesci, Ben Gazzara, Vincent Spano, Danny Aiello, Paul e Mira Sorvino, Gary Sinise, Danny DeVito, Chazz Palminteri e tanti altri, affollano da trent'anni e più gli schermi dentro (e fuori) Hollywood. Senza di loro lo show business Usa sarebbe quasi inimmaginabile. Questo libro vuole documentare soprattutto l'ultima generazione di una straordinaria fioritura di talenti. Il cinema italoamericano di oggi, in cui emergono anche figure di cineaste come Nancy Savoca o Marylou Tibaldo-Bongiorno, mostra pochissimi padrini, ma molte famiglie e coppie alle prese con ruoli e valori entrati in crisi ovunque. Nel giro di un secolo la comunità italoamericana è passata dal gradino più basso della scala sociale alla stanza dei bottoni. E avendo raggiunto un ottimo grado di legittimazione sociale, non ha più bisogno di confermare un'assodata americanità, ma può rivendicare anche le proprie origini, non più motivo di vergogna, al contrario, vanto e glamour identitario.
Carlo Lizzani. Un lungo viaggio nel cinema
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2010
pagine: 368
Affrontare l'opera di Carlo Lizzani vuol dire fare i conti con la storia del cinema e la storia d'Italia degli ultimi settant'anni. La sua longevità artistica e la sua poliedricità fanno del suo cinema un serbatoio enorme di temi possibili, tanti fili rossi attraverso cui analizzare le tipologie, le fonti, i modelli produttivi, le dinamiche industriali e culturali del film. Il suo è un eclettismo intellettuale atipico nel cinema italiano. La sua versatilità gli permette di affrontare tutti i gangli della macchina-cinema: i festival, la critica, la teoria, la politica militante e quella culturale. Il rapporto tra cinema e storia, quello tra cinema e letteratura, quello con la televisione, il metalinguaggio, i generi, il gender, il lavoro di mise en scene e quello con gli attori, sono alcuni dei molti approcci con cui lo si può analizzare. Il suo lungo percorso "attraverso il novecento" (com'è intitolata una sua raccolta di scritti) permette di fotografare uno spaccato d'Italia dal ventennio fascista all'era del postmoderno, dalla pellicola al digitale. Ma quel che preme di più a questo libro è sdoganare il cinema di Lizzani da certi pregiudizi critici: quelli che lo hanno spesso confinato al ruolo di bravo professionista e operatore culturale di talento, ma alla fin fine non di autore. E invece l'intento del volume è quello di una vasta rilettura analitica del suo cinema, non basata soltanto sull'ideologia e sulla storia, ma anche sul suo stile personale e sul suo universo narrativo.
Bernardo Bertolucci. Il cinema e i film
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2011
pagine: 344
Da La commare secca (1962) a The Dreamers (2003), il cinema di Bernardo Bertolucci non ha cessato di confrontarsi con la propria epoca sia storica sia cinematografica e in pari tempo di sfidare il presente con uno sguardo inquisitore e appassionato sul passato (da Strategia del ragno e II conformista a Novecento e L'ultimo imperatore). Dalla "malattia infantile" della nouvelle vague, esemplarmente incarnata da film estremi come Prima della rivoluzione e Partner, al graduale e faticoso confronto con la propria maturità in film come La luna e L'ultimo imperatore, il cinema di Bertolucci può essere letto anche come una forma di terapia psicoanalitica. L'evidenza del cinema - la sua "accecante" mimesi del reale - viene superata dall'immaginazione, che porta Bertolucci a inventarsi mondi paralleli a quello che abitiamo, dove le forze che nella realtà rischiano di travolgerci trovano un loro ordine, una loro energia, una loro sublimazione, che ci consentono di andare al di là di quella evidenza. Da Il conformista in poi, Bertolucci ha deciso di uscire da un confortevole ma ristretto ambito produttivo indipendente per accettare la sfida del confronto con la "grande" industria, riuscendo nella difficilissima impresa di conservare la propria marca autoriale e trasferendo le proprie ossessioni da un dialogo fra intimi a una esposizione impudica col grande pubblico.
Il cinema russo oggi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2010
pagine: 272
Nel 1980 la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro organizzava la maggiore retrospettiva italiana del cinema sovietico: era l'epoca in cui si andava conoscendo l'opera di Andrej Tarkovskij o il talento di registi emergenti come Nikita Michalkov. Oggi, dopo i turbolenti anni novanta quando si è consumata la storica transizione alla Federazione russa e la morte del socialismo reale, in una situazione politica del tutto mutata, si assiste a una piena rinascita del cinema russo che si è affermato nei maggiori festival internazionali con opere come "Il ritorno" (2003) di Andrej Zvjagincev, "Kak ja provel etim letom" (t.l.: "Come ho trascorso l'estate", 2010) di Aleksej Popogrebskij, "Playing the Victim" (2006) di Kirill Serebrennikov, "Bumaznyj soldat" (t.l.: "Il soldato di carta", 2008) di Aleksej German jr. Il presente volume analizza il passaggio dal cinema sovietico a quello russo che, a partire da una grande tradizione, ha finalmente superato un momento di appannamento produttivo e artistico. In questo cinema del terzo millennio dove forte e trainante è il ruolo delle donne registe, pochi sono i segni distintivi: molti film sono ambientati in provincia, lontani da Mosca o Pietroburgo, da nuovi ricchi, mafiosi o poliziotti corrotti; in essi alberga un sentimento quasi bucolico, colto talvolta con sguardo ironico o documentario nei confronti di una realtà difficile e complessa, ma anche, in filigrana, l'incubo della guerra e, sullo sfondo, una Russia ancora rurale.
Oltre il muro. Il cinema tedesco contemporaneo
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2008
pagine: 224
Sospesi tra l'elaborazione di un passato doloroso e un futuro ancora tutto da scrivere (e girare), i nuovi cineasti tedeschi del terzo millennio hanno saputo conquistarsi l'attenzione del pubblico e della critica internazionale come non succedeva dai tempi di Wenders, Herzog o Fassbinder. Lo dimostrano il Premio Oscar a "Le vite degli altri "(Das Leben der Anderen) e il crescente numero di titoli selezionati dai grandi festival internazionali. A partire dalla storica caduta del Muro, il presente volume vuole ricostruire a tutto campo (fiction, non fiction e cortometraggio) l'attività di un laboratorio creativo che ha pochi eguali nel panorama del cinema contemporaneo. Il volume è stato pubblicato in occasione della 44a Mostra internazionale del nuovo cinema (Pesaro, 21-29 giugno 2008).
Argento vivo. Il cinema di Dario Argento tra genere e autorialità
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2008
pagine: 376
L'"autorialità" di Dario Argento non ha bisogno di essere legittimata. Lo dimostrano la sua fama internazionale, i tanti modi in cui è stato omaggiato o imitato, le schiere di fan che gli hanno dedicato l'attenzione dovuta a un cult director. Semmai c'è da dire che il suo ancoraggio al genere (horror e "giallo") lo ha relegato per anni al ruolo di regista di talento e di "mestiere", senza mai davvero sdoganarlo in quanto auteur, aprendolo così alla possibilità di una seria analisi filmica. Snobbato dalla critica ufficiale italiana ai tempi dei suoi folgoranti esordi, è stato riconosciuto come autore geniale, come spesso accade, solo dopo i giudizi della critica straniera, soprattutto francese e oggi anche americana. Questo libro vuole offrire una re-visione complessiva del cinema del regista, sospeso tra autore e genere, dando spazio sia agli interventi dei cinefili, sia a indagini testuali che applicano varie metodologie di analisi filmica. Indagini che offrono letture, forse prima impensabili, di un cinema che ha influenzato cineasti di varie generazioni e formazioni, da De Palma a Tarantino, da Kubrick a Carpenter. Il volume è stato pubblicato in occasione della 44a Mostra internaziomale del nuovo cinema (Pesaro, 21-29 giugno 2008).
Luigi Comencini. Il cinema e i film
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2007
pagine: 376
Questo volume intende risarcire Luigi Comencini di un debito che la critica ha nei suoi confronti: quello di aver esitato a individuarne la personalità autoriale, di averlo confuso con colleghi coevi - in debito di riconoscimento anch'essi - sotto etichette genetiche (quella dell'"eclettismo" per esempio) quando non fuorvianti. A Comencini è capitato in particolare con i generici accostamenti alla commedia all'italiana e alla "specializzazione" dei film con bambini. Ma il suo cinema è ben altrimenti ricco. Se è vero che il suo essere autore comporta anche un confrontarsi col cinema popolare, più che specificamente con i suoi generi, se è vero che non sempre è all'altezza di se stesso (da artigiano, quale si rappresenta, è disposto ad accettare commissioni che non gli si addicono), è più spesso vero che la sua personalità si esprime nella maggior parte dei suoi film al di là dei generi, al di là dei condizionamenti produttivi: e a volte in maniera segreta, altre in maniera sorprendente (come nel suo documentarismo televisivo). Questo libro, affidato a fresche riletture di aspetti della sua opera o di singoli film, intende dare a Comencini il posto che merita nella storia del cinema italiano del dopoguerra.
Il cinema argentino contemporaneo e l'opera di Leonardo Favio
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2006
pagine: 224
Da sempre il cinema argentino ha espresso la sua originalità rispetto alle altre cinematografie sudamericane o europee. Nell'ultimo decennio, in particolare, si è imposto all'attenzione internazionale come uno dei laboratori più ricchi e articolati sulla produzione audiovisiva, con una serie di autori come: Lisandro Alonso, Daniel Burman, Israel Adrián Gaetano, Lucrecia Martel, Martin Rejtman, Bruno Stagnaro e Pablo Trapero. Senza dimenticare la storia passata, una nuova legislazione e un radicale cambio generazionale hanno contribuito a rifondare ex novo un panorama produttivo e realizzativo, ossessionato, in una sperimentazione a tutto campo, dalla necessità di trovare uno sguardo "altro" su una realtà politico-sociale mutevole e cangiante, solcata da momenti di grave crisi e di ripresa. Recentemente, un'inchiesta realizzata tra cento personalità del cinema argentino ha indicato Leonardo Favio come il miglior regista della storia del Paese. Conosciuto nel continente latinoamericano anche per la sua attività di cantante melodico, Favio è diventato per molti giovani un esempio di coerenza, di coraggio nell'osare e nell'ibridare forme e linguaggi. Esiste un filo rosso che lega il regista di "Crónica de un niño solo" alla nuova generazione cinematografica argentina. Ed è questa la linea che si è voluto ripercorrere in questo volume, tracciando le coordinate di un cinema che ancora può e vuole essere, con orgoglio e coerenza, moralmente ed economicamente indipendente.