Milieu: Il cattivo esempio
Sociologia della delinquenza
Laurent Mucchielli
Libro: Libro in brossura
editore: Milieu
anno edizione: 2017
pagine: 144
Il fallimento delle teorie scientifiche del crimine elaborate da un secolo e mezzo a questa parte ha messo in evidenza la questione fondamentale della diversità e della complessità delle forme di delinquenza. In ugual misura, la maggior parte delle teorie sulla trasgressione si sono arenate a causa delle loro incapacità di includere nel ragionamento la criminalità dei "colletti bianchi" così come quella delle élite politiche. In "Sociologia della delinquenza", Laurent Mucchielli propone un'interessante genealogia della disciplina, conosciuta in Italia come "Sociologia della devianza". Il testo si divide idealmente in due sezioni: la prima ricostruisce l'evoluzione storica della disciplina, che lungi dal limitarsi all'analisi dei fenomeni più visibili di violenza, indaga anche il più sottile abuso finanziario ed economico, cosi come le molteplici forme della violenza politica e della criminalità organizzata. Nella seconda, attraverso un'analisi delle reazioni sociali rispetto alla definizione storicizzata del crimine e alle condizioni di disuguaglianza, Mucchielli ci porta alle ragioni delle richieste di interventi repressivi e preventivi fino all'indifferenza sociale e istituzionale, approfondendo criticamente alcuni aspetti della formulazione delle norme penali, dei comportamenti illeciti, e della reazione sociale contro questi ultimi. La prefazione di Alessandro Dal Lago cerca di creare un ponte tra gli studi accademici francesi e quelli italiani, in un excursus dove troveranno diversi spunti di interesse anche i non addetti ai lavori.
Muffa dalle città. Criminalità e polizia a Marsiglia e Milano (1900-1967)
Luigi Vergallo
Libro: Libro in brossura
editore: Milieu
anno edizione: 2016
pagine: 216
"Muffa della città" richiama un vecchio articolo del "Corriere d'informazione" di Milano, ed è con questa metafora che Luigi Vergallo definisce e descrive quell'impasto vischioso rappresentato dai piccoli criminali, dagli accattoni, da tutte quelle figure devianti che per molti decenni hanno popolato le città europee e i loro bassifondi. Nel contesto di una puntuale ricostruzione storica basata su numerose fonti d'archivio reperite in diverse città italiane, francesi, inglesi e americane, l'autore ripercorre i casi di Milano e Marsiglia - e dei loro quartieri di "malavita" - senza soffocare la carica narrativa naturalmente presente nei documenti che ha utilizzato (relazioni di polizia, verbali d'interrogatorio, esposti redatti dalla cittadinanza, articoli di giornale e così via...). A partire dall'inizio del secolo e fino alla Contestazione, Vergallo ricostruisce le relazioni fra le forze dell'ordine, la popolazione e la piccola criminalità; analizza tre tipologie di reato - ritenute trasformative e periodizzanti dal punto di vista della criminalità - come la tratta delle bianche, le rapine a mano armata e il traffico degli stupefacenti; spiega il ruolo determinante svolto dai confidenti e dai delatori, alla cui presenza si deve l'esito positivo di buona parte delle inchieste di polizia di successo. Una ricostruzione rigorosa e al contempo avvincente che si spinge fino al momento in cui le organizzazioni criminali vere e proprie riuscirono a imporre, non senza conflitti, un monopolio di fatto su tutta una serie di traffici, relegando la "muffa della città" negli interstizi delle attività criminali.