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Milieu: Parterre

Un calcio alla guerra, Milan-Juve del '44 e altre storie

Un calcio alla guerra, Milan-Juve del '44 e altre storie

Davide Grassi, Mauro Raimondi

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2021

pagine: 240

A settantasei anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, Davide Grassi e Mauro Raimondi, da sempre interessati agli intrecci tra storia e sport, hanno unito le loro passioni per creare un libro di impegno civile. "Un calcio alla guerra" narra di storie individuali e collettive che esaltano il coraggio e l'abnegazione dei molti sportivi coinvolti nell'assurdità della guerra. Vicende di persone che sono passate dal campo di calcio alla lotta per la Liberazione, in qualche caso pagando con la vita. Storie vissute in bilico tra pallone e Resistenza al nazifascismo come quelle di Bruno Neri, Giacomo Losi, Raf Vallone, Carlo Castellani, Michele Moretti, Antonio Bacchetti, Dino Ballacci, Cestmir Vycpalek, "Cartavelina" Sindelar, Erno Erbstein, Arpad Weisz, Géza Kertész, Gino Callegari, Vittorio Staccione, Edoardo Mandich, Guido Tieghi, e Alceo Lipizer, solo per citare i più celebri. Le incredibili partite giocate tra partigiani e nazisti, come quella che si disputò a Sarnano nel maceratese nel 1944, o quelle fra reclusi nei lager e i loro aguzzini, vere e proprie partite della morte, a cui si ispirò il film di John Houston, "Fuga per la vittoria", passando per un episodio che pochi conoscono: il rastrellamento avvenuto dopo la partita fra Milan e Juventus del 2 luglio 1944, correlata da una accurata ricerca d'archivio. Senza trascurare i protagonisti di altri sport. Tra i tanti Alfredo Martini, partigiano che diventò commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo, il pallanuotista e rugbista, Ivo Bitetti, fra coloro che catturarono Benito Mussolini in fuga, il ciclista tedesco Albert Richter, che aiutò gli ebrei a scappare e venne impiccato, i tanti pugili costretti a combattere per la vita sul ring di Auschwitz per il divertimento dei loro kapò o che si ribellarono lottando alla guerra nazifascista, come Leone Jacovacci, Lazzaro Anticoli, Pacifico di Consiglio e Settimio Terracina. Questo libro è dedicato a tutte le persone che hanno sognato un pallone, dei guantoni, una sciabola, un paio di sci, un'auto da corsa, una piscina o una pista d'atletica insieme alla libertà. Con l'obiettivo di ricordare, per dare un calcio alla guerra.
17,90

Il Dottor Socrates. Calciatore, filosofo, leggenda

Il Dottor Socrates. Calciatore, filosofo, leggenda

Andrew Downie

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2018

pagine: 319

Sócrates è stato uno dei calciatori più radicali della sua generazione: calciatore di grande talento, leader naturale, laureato in medicina, ma anche uomo di eccessi e autodistruzione, con quattro matrimoni, sei figli e una passione per sostanze poco in linea con la vita dello sportivo come l'alcol e il fumo, che lo hanno portato a una morte prematura a 57 anni. Un'icona del calcio che ha segnato gli anni settanta e ottanta in Brasile e nella sua breve parentesi in Italia, alla Fiorentina, quando il nostro era il campionato più bello del mondo. Fuori dal campo, ha condotto una vita altrettanto originale, con una dedizione alla politica e alle cause sociali che nessun giocatore è mai riuscito a eguagliare. Dalla teoria, con le citazioni di Gramsci e dei grandi filosofi, alla pratica, con l'ideazione del progetto della Democrazia Corinthiana, un esperimento di autogestione dello spogliatoio e della vita del club, lanciato negli anni in cui il Brasile era governato da una dittatura militare. Divertente ed erudito, Sócrates era tanto contraddittorio quanto complesso, e solo attraverso una biografia ricca di voci si è in grado di cogliere tutte le sfumature della sua personalità. Avvalendosi di un libro di memorie mai pubblicato dal Dottore e di interviste inedite, Andrew Downie ha messo insieme un resoconto completo della vita di un uomo che ha sempre difeso ciò in cui credeva, a qualsiasi costo, diventando una delle più importanti figure di ribelli in ambito sportivo. Introduzione di Darwin Pastorin. Prefazione di Johan Cruyff.
19,90

Cantona. Il ribelle che volle diventare re

Philippe Auclair

Libro: Copertina morbida

editore: Milieu

anno edizione: 2017

pagine: 366

Eric Cantona, the King, basta il nome per evocare negli appassionati di sport le immagini dei suoi gol impossibili e delle esuberanze che lo hanno consacrato come l'ultimo grande ribelle della storia del calcio. Uno scontroso artista del pallone sempre in cerca di guai. Insofferente a qualsiasi tipo di autorità, in campo e fuori, sempre imprevedibile ed estroso, Cantona ha scritto alcune delle pagine più belle nell'epoca in cui il calcio si stava trasformando da sport popolare a spettacolo interplanetario. Una carriera breve e folgorante, caratterizzata dall'attitudine al nomadismo, da Auxerre a Leeds, passando per il sentimento di odio e amore per la sua Marsiglia, e arrivando fino alla consacrazione al Manchester United, dove ancora oggi i tifosi sugli spalti inneggiano a "King Eric". Tra aneddoti divertenti e ricordi sorprendenti, Philippe Auclair, una delle più importanti firme del giornalismo sportivo francese, ha scritto una biografia che, oltre a ripercorrere le gesta di un grande calciatore, mescola sapientemente cronaca giornalistica, riflessione filosofica, storia dell'arte e sociologia dello sport. Auclair ha intervistato oltre duecento protagonisti chiave della carriera di Cantona, dai primi allenatori agli ultimi compagni di squadra, lavorando per oltre cinque anni alla ricerca e alla comprensione del lato più oscuro del suo temperamento. Oltre il mito e oltre il calciatore: il ritratto di uno degli ultimi grandi ribelli del nostro tempo.
19,90 18,91

L'ultimo hombre vertical starring Gigi Riva

L'ultimo hombre vertical starring Gigi Riva

Luca Pisapia

Libro: Libro in brossura

editore: Milieu

anno edizione: 2020

pagine: 216

A cinquant'anni dallo storico scudetto del Cagliari (maggio 1970), un libro che ricostruisce la storia e la leggenda del calciatore più rappresentativo di quella squadra epica: Gigi Riva, campione sornione e taciturno che rifiutò le lusinghe dei grandi club del Nord Italia per restare in Sardegna e compiere una delle imprese sportive più importanti della storia. Luca Pisapia narra Gigi Riva l'eroe dell'immaginario collettivo italiano protagonista dell'unico Europeo vinto dagli azzurri (nell'anno di grazia delle utopie, il 1968), demiurgo che plasma la realtà di un Paese che, nel volgere di un decennio, conosce il benessere e assapora il riscatto, si abbandona all'illusione del sogno e in ne precipita nell'incubo. Figura ieratica, enigmatica e silenziosa, il cui volto imperturbabile e imperscrutabile racchiude in sé tutta la gamma di espressioni necessarie e ogni sfumatura delle emozioni possibili, Riva non è solo il calciatore che guida il Cagliari a un incredibile scudetto, è anche il condottiero rivoluzionario che attraverso il calcio guida la riscossa di quell'alchemico athanor incandescente chiamato Sardegna. Come lo Straniero Senza Nome, Django, Silenzio, Cuchillo, Armonica o El Chuncho, suoi contemporanei e protagonisti della gloriosa epoca degli Spaghetti Western, Gigi Riva, pistolero solitario e silenzioso dagli occhi di ghiaccio e dal sinistro esplosivo, è l'ultimo hombre vertical: eroe tragico la cui determinazione a portare a compimento il proprio incarico è pari solo alla perseveranza nel combattere inutilmente contro i mulini a vento di un destino che non si è scelto.
15,90

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