Mimesis: Il caffè dei filosofi
Pensare Lost. L'enigma della vita e i segreti dell'isola
Roberto Manzocco
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 180
Twin Peaks. David Lynch e la filosofia. La loggia nera, la garmonbozia e altri enigmi metafisici
Roberto Manzocco
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: 144
La filosofia del Signore degli Anelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: 282
L'opera di Tolkien è, per ampiezza e profondità, uno dei più rilevanti fenomeni culturali e sociali dell'età moderna. Al pari di Siddharta di Herman Hesse, Il Signore degli Anelli è riuscito ad interpretare le esigenze e i problemi di una società esausta e massificata che affidava e affida al regno della parola ciò che, nella realtà, non era e non è più in grado di esprimere. Scorrere le pagine scritte da Tolkien equivale perciò a entrare in un altro mondo, in una dimensione "altra". Per questo, Il Signore degli Anelli non è un semplice divertissement letterario, ma qualcosa di più profondo e importante. È l'impegno in una ricerca al cui termine non c'è un "Monte Fato" da raggiungere e neppure un "anello" da gettare nel magma infuocato del destino. C'è però una meta cui pervenire, che coincide con quella maturazione interiore e con quella ricerca di se stessi che rifiuta ogni vincolo, ogni anello del potere con tutte le sue seduzioni e con tutti i suoi pericoli.
L'infante demiurgo. Manifesto estetico dell'arteficiale biologico
Maurizio Elettrico
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 91
"L'Infante demiurgo" raccoglie quattro immaginarie conferenze dell'eccellentissimo cardinal Cesare Monatti sul tema "Il destino biodemiurgico dell'uomo e i suoi miracolosi effetti", tenutesi al giardino aereo di Elpheia nell'estate del 2098. Questa cornice futuristica che ci riporta in un mondo dominato da un'organizzazione religiosa con immensi poteri tecnologici, la Nuova Chiesa Universale, si costruisce con verosimiglianza filologica attorno a una rigorosa ricerca scientifica a carattere sia storico sia filosofico. Il tema trattato è appunto la biodemiurgia, cioè la capacità dell'uomo di modificare non solo il mondo inorganico, ma anche quello vivente, fino a creare nuove forme di vita. Su questa possibilità della specie umana, e sulla sua legittimità sia filosofica sia teologica, vertono le quattro impossibili conferenze, che traggono importanti spunti da antiche concezioni magico-filosofiche rinascimentali e postrinascimentali e dalla Càbala. Ne viene così fuori l'immagine di una nuova umanità in grado di superare i propri limiti biologici e di rendersi artefice del suo percorso evolutivo, come quello dell'intero pianeta.
Pensami stupido! La filosofia come terapia dell'idiozia
Eleonora De Conciliis
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 172
Pensare è comparare: nella cultura occidentale, l'intelligenza filosofica ha potuto esercitare il suo fascino e affermarsi come lussuosa forma di superiorità individuale solo attraverso un continuo ma inconfessabile confronto con il suo più debole termine di paragone: la stupidità. Di fronte a tale inquietante contaminazione postmoderna, che sembra indicare una regressione involutiva di homo sapiens, soltanto la filosofia, pur trovandosi anch'essa assediata dalla stupidità, può forse giocare il ruolo, tutto femminile, di critica del potere e della cultura, diventando così un'ironica terapia dell'idiozia.
I viaggi dei filosofi. Percorsi iniziatici del sapere tra spazio e tempo
Claudio Bonvecchio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 154
Viaggiare è connaturato alla condizione umana. Gli uomini - di ogni epoca, età, generazione, cultura e religione - si sono sempre messi in viaggio per scoprire il mondo, per incontrare gli altri, per costruire prossimità, per intrecciare amori, per nutrire odi, per definire conflitti e così via. L'esperienza del viaggio si può considerare allora come l'esperienza stessa della vita degli uomini. In questo senso, il viaggio ha sempre un contenuto filosofico: indipendentemente dalle mete cui guarda. Ciò lo fa la metafora di un itinerario di cui - come per la propria vita - ben poco si sa e si può sapere, non può che essere, comprensibilmente, misteriosa. Si potrebbe, di conseguenza, azzardare che per viaggiare veramente bisogna essere filosofi o che la filosofia è la vera molla che spinge a viaggiare: a esplorare i cammini più disagiati, i percorsi più tortuosi, le vie più ardue.
I mondi di Miyazaki. Percorsi filosofici negli universi dell'artista giapponese
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 117
Questa non è la storia del più grande regista d'animazione vivente e neanche il racconto cronologico dei suoi successi cinematografici, che hanno battuto ogni record di incassi nelle sale giapponesi. Matteo Boscarol, studioso della cultura giapponese e critico cinematografico, cura un volume dove viene scelta un'altra via. I saggi presenti nel libro intrecciano e sviluppano infatti varie problematiche, discorsi e pratiche filosofiche presenti nelle opere del regista. Dal concetto di ucronia e quello pacifista alla presenza divina in "La principessa Mononoke"; dal significato della tecnica fino al rapporto fra natura e scienza lungo tutta la sua carriera, con particolare attenzione a quello che rimane l'ultimo lungometraggio del maestro: "Si alza il vento".
Piccola filosofia dello zombie. O come riflettere attraverso l'orrore
Maxime Coulombe
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 124
Gli zombie non piacciono soltanto. Affascinano, fanno sognare, inquietano mente e corpi. Cosa c'è in questo stranamore sempre più diffuso tra i giovani? Una passione evidente nei prodotti culturali a loro destinati, confezionati secondo il loro gusto. Questo libro parte dagli studi statunitensi, ormai molto approfonditi, sulla cultura pop, dal cinema ai fumetti, per mettere in luce tutte le conseguenze dell'innegabile successo dei morti viventi nell'immaginario mondiale. Tra false paure di istigazione alla violenza e alla mancanza di rispetto, ma anche evitando il facile alibi della catarsi, questo libro profondo e divertente ci mette a tu per tu con paure e allucinazioni del nostro e del tempo che verrà.
Da Kenshiro a Sasuke. Gli anime guerrieri e il codice d'onore degli antichi samurai
Enrico Cantino
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 70
I guerrieri che popolano gli anime giapponesi parlano e agiscono ispirandosi in tutto e per tutto all'antico codice d'onore non scritto dei samurai, vale a dire il Bushido, la Via (do) del Guerriero (bushi). Il libro analizza sinteticamente i protagonisti delle serie guerriere più famose: dal combattente post-atomico Kenshiro al piccolo ninja Sasuke. Passando attraverso Sailor Moon, la combattente che veste alla marinara. In un tripudio di tecniche stupefacenti e avversari sempre più potenti.
Febbrili transiti. Frammenti di etica
Arnaldo Colasanti
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 322
L'unica cosa che conti del pensiero è la sua altezza: la sua ambizione di riflettere sul bene e sul male. Per questo, il pensiero è insieme un metodo e un esercizio di vita. Questo libro viaggia fra le statue greche antiche e la riflessione stoica; affronta con perizia ermeneutica la figura biblica di Isacco e di Rebecca: entra nei labirinti della morte di Carlo Michelstaedter e in quelli della filologia di Curtius, come nello sguardo definitivo di Saramago e Fellini. È un viaggio famelico e innamorato dentro la pittura antica e moderna (Leonardo, Orazio Gentileschi, la fotografia americana di inizio Novecento); è la tenacia verifica della forza contemporanea e anticonformista di autori diversi come Manzoni, Leopardi, Rebora, Tommaseo ma anche Auden, Kafka, Moravia, Wittgenstein. "Febbrili transiti", in definitiva, è un diario bellico rivolto ai giovani. Con l'obiettivo tutto spirituale di riconquistare il senso di ciò che sempre più appare perduto: l'unità della vita al pensiero.
Sesso e carattere
Otto Weininger
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 475
Sesso e carattere è uno dei libri più inquietanti del primo Novecento, uno dei più radicali nel suo estremo tentativo di sanare il "disagio della civiltà" attraverso la ricomposizione di una visione unitaria della ragione classica e la condanna di ogni alterità, a partire dalle innumerevoli differenze e contraddizioni che il filosofo austriaco identificava nelle figure dei "diversi": la donna e l'ebreo. Infatti, la crisi corrosiva dei gradi valori che attanagliava i soggetti e le coscienze si incarnava per Weininger nel "male" della donna, nella sua "materialità", nella sua "assenza di senso" che è come l'abisso irresistibile del nulla. Oppure nell'ebreo, colui che distrugge i "limiti" con la sua passione analitica. Se queste tendenze sessiste e antisemite - benché Weininger fosse ebreo! - non possono non creare un perturbante disagio, anche i più feroci oppositori (ivi compreso Freud), hanno rilevato nel suo lavoro un talento straordinario, che ha influenzato profondamente Robert Musil, Hermann Broch e James Joyce, e di cui si possono rintracciare riferimenti nelle opere di Heidegger, Wittgenstein e Lacan. Introduzione di Franco Rella.
Da Icaro a Iron man. Il corpo nell'era del post-umano
Emma Palese
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 112
Mutevole e precaria apparenza, autocorrezione ed autogenerazione, ma anche, demitizzazione sono diventati, oramai, termini che esprimono, al meglio, il nostro tempo presente. Tempo in cui la trasformazione del corpo costituisce non solo una realizzazione pratica di un desiderio ma, anche, una fonte dalla quale trarre sicurezza, capacità di possesso e di dominio su ciò che rappresenta il dispiegamento più autentico del naturale. E per recuperare una qualche forma di protezione della nostra corporeità, risulta, oramai, estremamente riduttivo parlare di "ritorno alla natura umana" dato che la sacralità del corpo passa attraverso la presa di coscienza di ciò che ci circonda, dell'"ecotecnia" in cui ci troviamo a vivere. Dove due forze distinte - naturale e artificiale - si uniscono non come compensazione ma come incorporazione e incarnazione. "Da Icaro a Iron Man", dunque, per cogliere e percepire tracce di un tempo presente, il quale si dilata dall'umano al post-umano, dal destino all'antidestino: fino a giungere a quell'oltre, a quella metamorfosi che, per ora, ha dato solo flebili accenni dei suoi effetti.