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Pellegrini: Incontri mediterranei

I giorni dell'ira. La rivolta dei casali di Tropea nel 1722

Libro: Libro in brossura

editore: Pellegrini

anno edizione: 2024

pagine: 472

Questo numero monografico raccoglie gli atti del Convegno di studi svoltosi a Parghelia nell’agosto 2022 in occasione del trecentesimo anniversario della rivolta dei casali contro la città di Tropea. I contadini dei casali per motivi fiscali (a causa della ingiusta ripartizione di un donativo di 300.000 ducati imposto allora al Regno di Napoli dal governo austriaco di Carlo VI d'Asburgo) posero l'assedio alla città, circondandone le mura con bande armate e chiudendone le vie d'accesso, tagliando le condutture degli acquedotti che portavano l'acqua in città, sequestrando la farina ai mulini e privandoli della forza motrice dell’acqua. Il regio governatore, i nobili e gli altri cittadini assediati chiesero soccorso militare al preside della provincia di Calabria Ultra e al governo vicereale, sperimentandosi nel frattempo, grazie alla mediazione del vescovo di Tropea, lo spagnolo agostiniano Lorenzo Ybañez, che si trovava per le ferie estive nel casale di Drapia, la stipula di un capitolato di pace. Arrivati infine i soccorsi militari su una squadra navale napoletana al comando del generale Valles, intorno al 20 agosto 1722, i contadini si sbandarono e alcuni dei capi...
25,00 23,75

La spada e il forcone

Saverio Di Bella, Carlo Simonelli

Libro: Libro in brossura

editore: Pellegrini

anno edizione: 2022

pagine: 176

Il declino dei ceti proprietari tropeani è durato secoli, ma è stato inarrestabile. Il tramonto di questo gruppo dominante si è consumato invece, sorprendentemente, in pochi decenni. Si è realizzata e rivelata la fine di un ciclo storico che aveva espresso capacità egemoniche, imprenditoriali, voglia di libertà, orgoglio di casta, interesse per la cultura. Perché il tramonto avviene con la perdita totale di ogni riguardo morale e di ogni capacità di conservare e creare bellezza. Tutto sembra destinato a perire, diventano nemici o pesi inutili le bellezze naturali e l'orgoglio del nome. Perché la fine è caratterizzata dalla cementificazione selvaggia degli spazi e dall'abbraccio con la 'ndrangheta. Questo è lo specchio amaro della storia dei ceti proprietari di Tropea dall'inizio del Settecento fino agli inizi del duemila. Trecento anni di storia non a caso iniziati con la rivolta dei casali di Tropea contro la città e chiusi con la devastazione ambientale dell'una e degli altri. Uno scempio figlio del connubio osceno dei ceti proprietari degeneri e degli ndranghetisti. Vicende raccontate dagli autori - con la passione civile che viene loro riconosciuta da tutti - col metodo della pubblic history. Un metodo che aiuta a cogliere e sottolineare i legami tra presente e passato. Una scrittura e un racconto di parte? Si può restare indifferenti di fronte a ciò che si vede a Tropea e dintorni?
18,00 17,10

Aspetti internazionali della rivolta di Messina contro La Spagna (1674-1678)

Aspetti internazionali della rivolta di Messina contro La Spagna (1674-1678)

Libro: Copertina morbida

editore: Pellegrini

anno edizione: 2021

pagine: 376

20,00

Schiavitù religione e libertà nel Mediterraneo tra Medioevo ed età moderna
20,00

L'Islam in Europa tra passato e futuro

L'Islam in Europa tra passato e futuro

Libro: Copertina morbida

editore: Pellegrini

anno edizione: 2003

pagine: 400

31,00

Oro e sangue nelle battaglie. Lepanto 7 ottobre 1571 (con documenti inediti)

Libro: Libro in brossura

editore: Pellegrini

anno edizione: 2023

pagine: 276

Tropea (VV) 7 Ottobre 2021: la città commemora il 450° anniversario della battaglia di Lepanto, combattutasi il 7 Ottobre 1571. Si scontrano l’Armata navale della Lega Santa, fortemente voluta da Papa Pio V e che vede unite le flotte di Spagna, Venezia, Genova, Stato Pontificio e i Cavalieri di Malta guidate da don Giovanni d’Austria (figlio di Carlo V) e quella dell’Impero Ottomano, guidata da Alì Pascià. Lo scontro è terribile e feroce: le due armate nemiche hanno comandanti coraggiosi ed esperti, equipaggi e truppe ben addestrati e motivati sia sul piano politico e militare che sul piano religioso. Vinse l’Armata navale cristiana. Il mare di Lepanto si colorò di rosso per il sangue sparso da vinti e vincitori e decine di galee vennero affondate e bruciate in combattimento dall’una e dall’altra parte. La lotta fu spietata e l’Armata cristiana uccise i naufraghi anche a vittoria acquisita, massacrandoli senza pietà. La vittoria bloccò l’avanzata ottomana nel Mediterraneo occidentale e garantì agli Stati Cristiani l’agognata sicurezza militare.
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