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Quodlibet: Campi della psiche. Lacaniana

Il difetto. Ovvero dell’adolescenza e della pubertà in psicoanalisi

Il difetto. Ovvero dell’adolescenza e della pubertà in psicoanalisi

Pasquale Mormile

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 160

Questo libro nasce da una concreta pratica psicoanalitica con i giovani, che spinge l’autore a valorizzare la differenza tra l’adolescenza come aspetto sociale e le risultanze di una clinica illuminata dall’opera di Freud e di Lacan. Ne "Il disagio della civiltà" Freud sottolinea uno dei temi chiave oggetto della riflessione del presente lavoro: la funzione dei «riti di pubertà e di iniziazione» con i quali la società veniva incontro al complesso processo di distacco dalla famiglia da parte degli adolescenti. Per Lacan, invece, l’adolescenza può essere definita come «il tempo necessario [...] in funzione del legame da stabilire tra la maturazione dell’oggetto a [...] e l’età della pubertà». L’intreccio fra queste due coordinate viene illustrato da brevi flash clinici tratti dall’esperienza professionale di Mormile, ma anche da un’analisi di testi cinematografici e letterari, utilizzati come introduzione al velo che circonda l’enigma della sessualità nella contingenza dell’iniziazione sessuale e della perdita dell’oggetto materno nella pubertà. L’annullamento della differenza tra mondo reale e mondo virtuale, la ricerca del resto di godimento nei gadget di consumo e nel proprio corpo (narcisismo, autoerotismo, automutilazione), permettono di introdurre la questione nel soggetto della disarticolazione del tempo, oggi vissuto come qualcosa che non è né ciclico né lineare, ma «puntinato», scandito dall’immediatezza – un tempo rock, diverso dal più mediato tempo hip-hop e da quello, lento e basato sulla parola, proprio delle istituzioni. Compito della pratica lacaniana sarà dunque la messa in tensione del tempo «puntinista» con la funzione risincronizzante della psicoanalisi, quasi a ricostruire meccanismi sociali scomparsi.
18,00

Logica della vita quotidiana. Il soggetto tra ripetizione, identificazione e sintomo

Logica della vita quotidiana. Il soggetto tra ripetizione, identificazione e sintomo

Leonarda Razzanelli

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2017

Possiamo dire che la psicoanalisi è una logica della soggettività? Ma quale soggettività? Non certo quella della filosofia, di cartesiana memoria, rispetto a cui tuttavia si colloca. In psicoanalisi si tratta di un soggetto «sovvertito» da un desiderio che implica il corpo nel pensiero e il pensiero nel corpo. E il termine «logica» non è da intendere in senso classico, come la scienza che studia le leggi del pensiero, bensì come la definisce Lacan: «scienza del reale». L'intento è quello di tornare alle origini della sovversione freudiana, che introducendo nel mondo l'idea che l'io non è padrone in casa propria, ha scoperchiato il vaso di Pandora della psiche umana.il testo verte su tre concetti: il soggetto, la ripetizione e il sintomo. Il concetto di soggetto ha le sue radici nel discorso filosofico e scientifico che ha preceduto la stessa nascita della psicoanalisi e ne ha permesso il concepimento. La ripetizione è il presentarsi del soggetto dell'inconscio tout court, che, nel mancare l'incontro con il reale, ha l'esigenza di identificarsi ad un significante o ad un'immagine che viene dall'Altro. In ultimo, la nozione di sintomo, che alla fine del suo insegnamento Lacan denominerà "sinthomo", implica non solo la presenza di un soggetto che «sceglie» ma anche l'insistere di qualcosa che «torna sempre allo stesso posto». Prefazione di Antonio Di Ciaccia.
20,00

Bipolare? La melanconia, la mania, il suicidio e Lacan

Bipolare? La melanconia, la mania, il suicidio e Lacan

Roberto Cavasola

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 224

Cos’hanno in comune l’Apollo e Dafne del Bernini, i film di Antonioni – ma anche di Fellini, Hitchcock e Scorsese –, le arie di Monteverdi e di Dvorák, gli scritti di Baudelaire – ma anche di Marguerite Duras, Flaubert, Dante... – e la vita dell’attrice Vivien Leigh? Li lega, con raffinata inventiva, il percorso di riflessione e analisi che Roberto Cavasola compie attorno al disturbo bipolare, con l’intento di dimostrare la necessità di una clinica differenziale e l’esigenza di recuperare la categoria diagnostica della psicosi maniaco depressiva. Con il sussidio di una ricchissima letteratura – che ha il suo centro in Jacques Lacan, ma spazia tra Freud, Jacques-Alain Miller, Serge Cottet, Colette Soler, Geneviève Morel e parecchi altri studiosi –, l’autore guida il lettore in un appassionante viaggio nella psicoanalisi e nella psichiatria contemporanea. Nonostante la tecnicità delle tematiche affrontate, il testo può essere una piacevole lettura anche per i non addetti ai lavori, poiché illustra le sue tesi con moltissimi casi clinici esemplari, si affida a un ampio ventaglio di registri narrativi e – come dimostra il suo esame della «strana storia dell’Imipramina e di quella ancora più rocambolesca del Litio» – si incardina, con grande realismo pratico, in un argomentato atteggiamento critico nei confronti delle case farmaceutiche, accusate di aver esercitato delle pressioni «per cercare di far corrispondere ad ogni diagnosi l’uso di un farmaco».
20,00

Delucidazioni su Lacan

Delucidazioni su Lacan

Jacques-Alain Miller

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 752

Tra gli allievi di Lacan, Jacques-Alain Miller spicca come un lettore diverso da tutti gli altri: i suoi seminari e le conferenze raccolti in questa pubblicazione mettono in luce uno straordinario lavoro di esplorazione, decifrazione e appropriazione del complesso testo lacaniano. Illustrano tutti i passi, tutti i gradini – da salire uno alla volta – necessari per cogliere lo straordinario tesoro clinico contenuto nel lavoro di Lacan e di cui Miller ha fornito chiavi di lettura fondamentali, senza le quali il pensiero dello psicoanalista francese, che ha segnato una nuova epoca della psicoanalisi, sarebbe forse rimasto indecifrato e relegato al repertorio culturale delle stranezze e delle curiosità del Novecento. Un’indicazione fondamentale di metodo emerge quando Miller, ironizzando su quella che chiama la «guerra delle citazioni» («Lacan ha detto...», «Lacan ha affermato...»), suggerisce che la sola cosa per cui ha senso lottare non è il domandarsi: «Cosa Lacan ha detto», ma: «Cosa intendeva dire in quel momento».
35,00

Attualità dell'odio. Una prospettiva psicoanalitica

Attualità dell'odio. Una prospettiva psicoanalitica

Anaëlle Lebovits-Quenehen

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 112

L’odio, una passione antica come il mondo, sta tornando in auge e la retorica che lo suscita potrebbe presto spazzare via la democrazia, se non ci stiamo attenti. La posta in gioco di questo libro è quindi politica e, con Freud e Lacan, la sua prospettiva sull’attualità dell’odio è ancora nuova. Questo libro esplora le vie dell’odio ed esamina i suoi bersagli, per mostrarne la logica. L’autrice mette in tensione l’Altro come oggetto dell’odio con l’Alterità intima che ci abita, di cui ognuno di noi deve assumersi la responsabilità. La figura di Lacan qui tratteggiata ne è testimone. Se ne estrae un antidoto. Si afferma una scelta, si elabora un sapere, si enuncia un orientamento in un unico movimento, perché l’odio ritorna, certo, ma non senza la posizione responsabile che richiede in cambio.
16,00

I disturbi dell'apprendimento: prospettive psicoanalitiche e dispositivi pedagogici

I disturbi dell'apprendimento: prospettive psicoanalitiche e dispositivi pedagogici

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 192

Il problema degli alunni con difficoltà scolastiche è tra quelli che la psicoanalisi si trova ad affrontare oggi. Nel primo e nell’ultimo capitolo del libro viene ricostruita la storia dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e vengono evidenziate le debolezze della matrice teorica che funge abitualmente da chiave di lettura del disturbo. Nel secondo e nel quinto capitolo vengono descritti alcuni interventi scolastici condotti da operatori formati alla scuola di Lacan. Si tratta di resoconti preziosi, che seguono lo sviluppo dei singoli casi per un arco di tempo assai lungo (dalla scuola dell’infanzia al liceo). Il lettore ha così modo di toccare con mano le sostanziali differenze tra un intervento che mira al mero adattamento e uno che mira all’inclusione. Nel terzo e quarto capitolo sono presi in esame ulteriori aspetti dell’istituzione scolastica e del suo funzionamento in un’ottica psicoanalitica. In una prospettiva lacaniana, gli strumenti compensativi e dispensativi, così come le altre misure che la nuova pedagogia speciale mette a disposizione, lungi dall’essere adempimenti burocratici, sono invece strumenti importanti se impiegati al servizio del desiderio di apprendere del bambino. Al contrario, essi diventano deleteri se usati per estorcere in maniera coercitiva un certo comportamento agli alunni, concepiti come macchine che devono solo implementare un programma cognitivo.
20,00

La nascita del Campo freudiano

La nascita del Campo freudiano

Jacques-Alain Miller

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 320

Avevo vent’anni. Era il giugno del 1964. Lacan aveva una pila di opuscoli sotto il braccio. Me ne diede uno. Era l’Atto di fondazione. “Quanti ne vuole – mi disse – per i suoi compagni?”. I miei compagni: intendeva i miei compagni, i miei amici dell’École, dell’École Normale. “Me ne dia una decina”, devo avergli detto. E da allora, o quasi, non ho mai smesso di distribuire quell’opuscolo ai miei compagni di tutto il mondo.
24,00

L'altra pratica clinica. Psicoanalisi e istituzione terapeutica

L'altra pratica clinica. Psicoanalisi e istituzione terapeutica

Alfredo Zenoni

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 336

Alfredo Zenoni, studioso e psicoanalista, ha lavorato nelle istituzioni psichiatriche per oltre trent’anni e, a differenza di molti teorici della «psicoterapia istituzionale», è veramente esistito all’interno dell’istituzione: ha fatto turni durante i fine settimana, ha assistito alle riunioni dello staff, giocato con i residenti ed è partito con loro per le vacanze estive. La sua non è mai stata una voce che pontifica dall’alto, ma quella di un clinico che si applica, che non è mai assente in ciò che ipotizza o raccomanda. Al contempo, questa dimensione pragmatica non ha mai escluso la ricerca teorica, al contrario, l’ha resa più rigorosa. I testi qui presentati, frutto di anni di studio e di pratica, testimoniano questo percorso. Nella loro varietà e nella loro ampia portata, mostrano che la clinica in istituzione non è il sottoprodotto modesto o la generosa ma sommaria applicazione della vasta teoria. Partendo soprattutto da Freud e Lacan, Zenoni affronta soggetti diversi in registri differenti (teorici e tecnici), e scompagina ogni idea di gerarchia nella riflessione analitica. In fondo, l’autore ha applicato alla psicoanalisi lo stesso trattamento che Dashiell Hammet, uno dei padri del romanzo noir americano, aveva applicato al crimine nel romanzo classico: togliendolo dal suo «vaso di vetro veneziano» per gettarlo in strada. Prefazione di Félix Samoilovich. Introduzioni di Fabienne Hody, Rachel Silsky, Jean-Louis Aucremanne, Patrick Lejuste. Postfazione di Alexandre Stevens.
24,00

Figlie del silenzio. Le tortuose vie del desiderio femminile tra guerra e tempo di pace

Figlie del silenzio. Le tortuose vie del desiderio femminile tra guerra e tempo di pace

Emilia Cece

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 168

Una guerra irrompe con fragore improvviso sulla scena della storia, ma sbuca dal silenzio. Allo stesso modo, l'indicibile, provoca l'irruzione del passaggio all'atto sulla scena analitica. Una forza misteriosa che affonda le sue radici nel silenzio muove la storia. Nel corso del suo insegnamento Jacques Lacan, tra il 1976 ed il 1977, indicò una stretta correlazione tra Isteria, Storia ed Inconscio. In questo testo l'autrice si propone di esplorare l'intreccio tra psicoanalisi e storia, tra fluire diacronico e discontinuità di eventi che, se producono effetti di cambiamento del legame sociale, non risparmiano all'umanità una misteriosa quanto dolorosa insistenza ripetitiva del reale in gioco. Temi cari alla psicoanalisi, dal disagio della civiltà al complesso di Edipo, dalla funzione paterna al suo declino, dall'etica del desiderio agli imperativi di godimento delle società post-moderne, vengono così rivisitati come tappe successive alla scoperta freudiana dell'inconscio in una insolita convergenza sul tema della differenza di genere. "Figlie del silenzio" intende collocarsi nel filo rosso dell'insegnamento freudiano, riletto da Lacan e da Jacques-Alain Miller, per seguirlo in una prospettiva nuova verso il superamento del patriarcato. Tre figure di donne vengono messe in luce: Gudrun Himmler, Monika Ertl ed Hilde Speer. Hanno in comune l'essere figlie di personalità di spicco dell'epoca nazista e l'essere donne che, per vie tortuose e singolari, furono orientate da un desiderio di riscatto del quale si servirono per sciogliere il legame oscuro tra crimine e silenzio ed accompagnare il passaggio della storia oltre l'epoca buia. Prefazione di Antonio Di Caccia.
18,00

In trans

In trans

Jacques-Alain Miller

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 110

Nella primavera del 2021 Jacques-Alain Miller, custode dell'eredità intellettuale di Jacques Lacan, è intervenuto in Francia con alcuni articoli e interviste nell'acceso dibattito sull'identità di genere. Miller ha espresso una posizione critica e inedita rispetto ai temi del maschile e del femminile, dell'emancipazione e della transessualità; incrociando il pensiero di Freud, Lacan, Foucault e Deleuze con le posizioni di Valerie Solanas o di Judith Butler, l'autore fa deflagrare gli elementi di continuità e di rottura che attraversano il pensiero contemporaneo, mostrando contraddizioni e sollecitando inattesi punti di vista. Le parole di Miller, che hanno avuto una forte eco in Francia, vengono qui raccolte per la prima volta in lingua italiana e rappresentano un punto di interesse focale non solo nell'ambito della clinica psicoanalitica, ma anche nel più ampio dibattito contemporaneo attorno al concetto di genere.
16,00

Il deserto della verità. Una posizione lacaniana

Il deserto della verità. Una posizione lacaniana

Maurizio Mazzotti

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 71

"Il deserto della verità" è un titolo che indica una posizione della psicoanalisi che Lacan ha isolato per la prima volta. Per Freud la verità psicoanalitica è la verità del desiderio inconscio, imprigionata nei sintomi, mascherata nel fantasma. Non è mai una verità dei fatti, né una verità celestiale. Lacan inizialmente ha non solo fatto propria la posizione freudiana ma l'ha amplificata. In una conferenza è giunto a dire, in una Vienna tanto sbalordita quanto era stata distratta, che la verità nella psicoanalisi si annuncia con "Io, la verità, parlo", è lei che parla, in prima persona, nessuno se ne può fare il rappresentante. Era la radicalizzazione del legame tra la verità e la parola, la verità che dice all'insaputa del soggetto, che, rivelandosi in un lampo, sorprende ed in tal modo ha degli effetti. In attesa di venir riconosciuta dal buon intenditore psicoanalista. Poi in Lacan si è avviata una deflazione libidica della parola di verità, compiutasi nel 'non tutta' di un impossibile a dirla se non a metà. È una verità in un deserto in cui resiste a farsi recuperare 'tutta' dal senso. Ciò conduce, nell'esperienza analitica, alla verità che varia attorno a ciò che non cambia, il sintomo sottratto radicalmente all'Aufhebung del simbolico. E questo è ciò che ha portato Lacan, in fine, a siglare il suo destino definendola 'verità mendace'.
15,00

Conversazione clinica

Conversazione clinica

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 288

In questo libro sono presentati otto casi di pazienti, commentati e poi discussi da psicoanalisti della Scuola di Lacan riuniti in Conversazione clinica nel 2018. Fa seguito la trascrizione del colloquio clinico che Jacques-Alain Miller ha tenuto con un malato all'Ospedale militare di Val-de-Grâce di Parigi. La Conversazione clinica è la modalità di lavoro adottata dal Campo freudiano fin dal 1997. Annualmente le Sezioni cliniche francofone, le quali afferiscono all'Università Popolare Jacques Lacan, si riuniscono per un simile evento in cui docenti e allievi elaborano insieme la teoria psicoanalitica a partire dall'esposizione di casi clinici. In tal modo, la conversazione si anima e si dispiega ed enuclea aspetti che possono mettere a fuoco o chiarire il sapere sulla struttura dell'inconscio. Si tratta quindi del frutto di una reciproca attesa in cui il sapere è in fieri e non è trasmissione di un sapere preesistente o preconfezionato. È quindi il luogo della sorpresa e della valorizzazione della singolarità del caso. Per i partecipanti non si tratta di prendere posizione, né di consentire né di dissentire, ma di cercare di ben-dire la logica del caso per fare emergere ciò che esso ha di unico. Per questo motivo la Conversazione è esigente ed è insegnante.
22,00

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