Rubbettino: CESPES. Fonti e studi
Ricezioni e traduzioni di Blaise Pascal nella cultura italiana fra XVII e XVIII secolo. Nuove testimonianze e documenti inediti
Marco Montano
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 244
Le opere di Blaise Pascal non tardarono a conquistare il gran pubblico degli intellettuali europei e ben presto ne apparvero le traduzioni in altre lingue. La ricerca, offerta nel presente volume, si concentra sulla ricezione del pensatore francese nella cultura italiana fra il XVII e il XVIII secolo: si osservano i «testi» pascaliani – stampati o manoscritti, in lingua originale o in traduzione italiana – che circolarono in diversi «contesti» intellettuali, filosofici e religiosi della Penisola. Su questo sfondo, si esamina e si rende pubblica per la prima volta una traduzione parziale in italiano delle Lettres provinciales, custodita nell'Archivio storico della Pontificia Università Gregoriana di Roma (manoscritto APUG, 1434). Si presta attenzione anche a «nuove testimonianze», rinvenute nell'Archivio del Dicastero per la Dottrina della Fede, riguardanti la prima diffusione – e addirittura la prima traduzione italiana – delle Pensées. I capitoli e i paragrafi in cui si sviluppa lo studio storico-filosofico si alternano alla trascrizione dei testi inediti.
De motu animalium. Volume Vol. 1-2
Giovanni A. Borelli
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 1136
Il De motu animalium (1680-1681) è tra le opere più significative della scuola galileiana e rappresenta una perfetta sintesi tra il pensiero scientifico degli antichi, Archimede ed Euclide, e quello dei moderni, Harvey, Malpighi e Galilei. Questi volumi offrono al lettore italiano, per la prima volta, la traduzione integrale dell'opera, unitamente alla riproduzione delle diciotto tavole che 'raccontano' l'affascinante viaggio di Borelli nella complessa macchina animale. L'autore, grazie ai numerosissimi esperimenti realizzati nel corso di trent'anni, descrive i movimenti esterni (corsa, salto, nuoto, volo, ecc.) e quelli interni (circolazione del sangue, della bile, degli spiriti, ecc.), utilizzando le leggi della meccanica e della fluidodinamica. Alla fine di questo viaggio, lo sforzo di Borelli sembra volto ad affermare che i principi geometrico-matematici che governano il moto degli astri sono gli stessi che sovrintendono all'esistenza degli animali: la vita è una, come uniche sono le leggi che la governano.
La filosofia di Gassendi in compendio. Volume 1
François Bernier
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 125
Pierre Gassendi (1592-1655) fu considerato dai propri contemporanei uno degli autori più importanti fra coloro che, preso atto della crisi della scolastica aristotelica, si adoperarono per spianare nuove strade alla scienza e alla filosofia. La sua influenza sullo sviluppo del pensiero moderno fu profonda e duratura, sebbene il carattere complesso ed erudito dei suoi scritti gli avesse impedito di raggiungere una popolarità pari a quella di Descartes, autore del modello epistemologico con cui si trovava in più diretta concorrenza. Per questa ragione il suo allievo François Bernier (1620-1688) pubblicò una riduzione francese del Syntagma philosophicum di Gassendi, grazie al quale contribuì in modo significativo alla diffusione del pensiero del maestro negli ultimi due decenni del Seicento. Il primo volume del compendio di Bernier - di cui si offre qui la prima traduzione italiana - contiene l'idea generale della filosofia e la logica, vale a dire i capisaldi dell'empirismo gassendiano.
La tragedia
Emanuele Tesauro
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 96
È passato molto tempo da quando Maria Luisa Doglio ha pubblicato, nel 1969, il dramma inedito di Emanuele Tesauro, 77 libero arbitrio. Allora la bibliografia sull'autore del Cannocchiale aristotelico occupava lo spazio di una pagina. Nel corso degli anni i saggi sono vertiginosamente aumentati, a livello europeo. E ora sul Tesauro converge, sempre più diffusa, l'attenzione di studiosi di varie discipline: letteratura, retorica, estetica, teatro, storia, storia dell'arte, iconologia, antiquaria, simbologia, architettura, semiologia. Oggi il Tesauro è conosciuto a un pubblico più vasto, come personaggio di romanzo, grazie a Umberto Eco, a cui si deve anche la voce Metafora nell'Enciclopedia Einaudi. Tra le opere del massimo teorico dello stile nell'età barocca, i panegirici sono ancora poco studiati. Scritta e pubblicata nel 1664 per la morte di Madama Reale, Cristina di Francia, figlia di Enrico IV e sorella di Luigi XIII e, poco dopo, della giovane nuora Francesca di Borbone Orléans, La Tragedia fu poi compresa dal Tesauro stesso a chiusa della raccolta complessiva dei Panegirici. Della silloge risulta la tessera di maggior rilievo e quasi il manifesto, sia per il racconto della vita e della morte di Cristina, sia per le importanti dichiarazioni di poetica relative all'orazione funebre, sia come sorprendente preludio alle più note di Bossuet. L'Introduzione ripercorre l'intera serie di panegirici per Cristina. La Tragedia diviene il testo chiave non solo per celebrare ma per raccontare e «far vedere», attraverso il potere creativo della parola che «dà vita» e «fa durare», l'agire 'eroico' della Duchessa, madre «perfetta», maestra nell'insegnamento dell'arte di governo, reggente decisa ad assicurare la successione al figlio, donna giunta all'apice del potere e del successo, sottoposta, come tutti, all'improvviso mutare della sorte, alla sofferenza e al dolore.
La morale di Port-Royal secondo Antoine Arnauld
Jean Laporte
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 229
Chi conosce il carattere delle categorie storiografiche di Jean Laporte non si stupisce che il grande storico francese abbia costantemente mirato a fare più luce sulla dottrina di Port-Royal, la cui influenza sulla cultura del Seicento fu notevole, anche se è rimasta poco studiata e molto deformata da pregiudizi e luoghi comuni. Nell'ampio orizzonte dell'agostinismo secentesco, Laporte privilegia lo studio della morale «giansenista» di Port-Royal, e in modo particolare di Antoine Arnauld. D'altronde, nel gruppo degli intellettuali di Port-Royal, quello che s'impone in sommo grado è proprio Arnauld, il cui pensiero è sempre stato riconosciuto come il centro sia dagli avversari sia dagli amici. E il lettore di questo volume si accorgerà immediatamente dell'immensa mole di testi arnauldiani analizzati criticamente da Laporte. E non poteva essere altrimenti; visto che le Grand Arnauld giganteggia su tutto il gruppo di Port-Royal e dialoga alla pari con Descartes e con Pascal.
Trattato sulla conoscenza di Dio e di se stessi
Jacques-Bénigne Bossuet
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 246
Dagli studi filosofici applicati all’educazione del Delfino di Francia nasce il Trattato sulla conoscenza di Dio e di se stessi (postumo, 1741). In questo libro la scoperta dell’uomo diventa per Bossuet la principale via d’accesso a Dio. Infatti, solo attraverso lo studio di sé, l’uomo può riconoscere l’estrema sua differenza rispetto agli animali, mostrandosi come specchio visibile e imperfetto della divinità. La definizione delle diverse funzioni dell’anima e del corpo costituisce uno dei punti più controversi di questo Trattato, che sembra catapultarci in un universo eminentemente cartesiano. In ogni caso, qui Bossuet si rivela un pensatore attento alla poliedrica conformazione dell’indole umana; un pensatore per nulla rispondente al tradizionale stereotipo che ci ha riduttivamente presentato un vescovo ingabbiato nelle strettoie di un cattolicesimo ormai superato.
Divertimenti seri e buffi
Charles Dufresny
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 127
Per la prima volta in Italia appare la traduzione dell'opera completa di Dufresny, "Amusements sérieux etcomiques" (1699), che occupa un posto di rilievo nel panorama della letteratura morale fra Sei e Settecento. L'autore dei "Divertimenti seri e buffi" mescola il serio e il buffo sotto il segno della saggezza scettica, invitando il lettore alla libertà di pensare, di ridere e di divertirsi. Lungi dal nutrire le pretese del moralista che detta ricette di comportamenti e prescrive pillole di verità, Dufresny cerca la divertita complicità del lettore per meglio associarlo alle sue riflessioni. Così l'accostamento caleidoscopico del serio e del buffo suggerisce la sostanziale ambiguità del reale e l'assurdità dell'esistenza.
Allocuzioni di immortali. Discorsi all'Accademia francese fra Sei e Settecento
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 100
L'Accademia francese, voluta e istituita dal cardinal Richelieu nel 1635 con lo specifico compito di fare della lingua francese - seriamente insidiata nel secolo precedente da un pur creativo disordine - un efficace strumento di unità, stabilità e prestigio, svolge una funzione di particolare rilievo per l'affermazione della monarchia assoluta in contesto europeo. Il genere letterario esemplarmente rappresentato dagli undici «discorsi di accoglienza» fra Sei e Settecento qui raccolti (fino a Voltaire) e per la prima volta riproposti in lingua italiana offre un illuminante spaccato di vita culturale, politica e religiosa durante gli anni più gloriosi dell'Ancien Regime.

