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Cinici. L'uomo rasato

Cinici. L'uomo rasato
Titolo Cinici. L'uomo rasato
Autore
Curatore
Argomento Narrativa Narrativa classica (prima del 1945)
Collana Biblioteca del vascello
Editore Robin Edizioni
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 276
Pubblicazione 09/2025
ISBN 9791257142018
 
20,00

 
I Cinici sono i discendenti dei lisnie ljudi, degli “uomini superflui”, intellettuali borghesi, ritiratisi in una sorta di “emigrazione interna”, che vivono “un’esistenza riflessa”, che non sono riusciti ad adattarsi ai nuovi tempi, e che la Rivoluzione inevitabilmente stritolerà – per usare una metafora cara a Marienhof – col suo “tritacarne”. Ma “cinici” sono altresì gli altri, dal nepman che sfrutta la miseria della popolazione per fare affari al funzionario governativo che si gode i suoi privilegi. Josif Brodskij ha fatto notare come Marienhof sia il primo ad applicare la tecnica del Kinoglaz, del montaggio cinematografico, a quell’epoca assai in auge, grazie agli esperimenti di Dziga Vertvov, l’“uomo con la cinecamera”, ai fotomontaggi di Aleksandr Rodcenko e al “montaggio delle attrazioni” di Ejzenstein. Ne "L’uomo rasato" Marienhof ha messo insieme temi a lui cari, creando un quadro più complesso, più articolato che in Cinici. Sulla trama grottescamente realistica, aneddotica, della relazione ambigua – non esente da masochismo – tra il protagonista e un suo amico, che si conclude con l’impiccagione di quest’ultimo, l’autore sforna di continuo metafore, immagini bizzarre e dissacratorie che ricordano Gogol’ e l’espressionismo.
 
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