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Cortina 1956. Un'Olimpiade tra Guerra fredda e Dolce vita

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Cortina 1956. Un'Olimpiade tra Guerra fredda e Dolce vita
Titolo Cortina 1956. Un'Olimpiade tra Guerra fredda e Dolce vita
Autore
Prefazione
Argomento Casa, hobby, cucina e tempo libero Sport e vita all'aperto
Collana Storie
Editore Rubbettino
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 224
Pubblicazione 11/2025
ISBN 9788849886597
 
19,00 18,05

 
risparmi: € 0,95
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Impossibile ripercorrere la storia delle Olimpiadi di Cortina senza soffermarsi sul versante mondano. Come scrisse la «Libertad» di Valladolid, «mentre i delegati ufficiali brindano gentilmente con frequenti cocktail eleganti tra il fumo spesso del tabacco, fiumi di vermut e belle e sofisticate turiste di tutto il mondo, gli atleti sudano sulla neve delle gare». «La memoria è il nostro futuro, così abbiamo intitolato i progetti per il Bicentenario del Museo Egizio; altrettanto vale per la pubblicazione in cui Andrea Goldstein rievoca le vicende lontane dei Giochi Invernali di Cortina del 1956. Passando per Torino 2006, fino a Milano Cortina 2026, un bel viaggio per ricordare e rilanciare la storia olimpica italiana». Evelina Christillin. Tanley Albright – che aveva iniziato a pattinare da bambina per rimettersi dalla poliomielite e vinse l’oro malgrado un grave infortunio – e il principe di Svezia – che invitò al suo ricevimento di gala i salatori delle piste e i conduttori delle slitte. Toni Sailer – che entrò con prepotenza nella storia vincendo tutte le gare di sci alpino con margini mostruosi – e Sophia Loren – che arrivò con le poche cose necessarie per un paio di giorni stipate in sette bauli rosso fuoco. Eugenio Monti – che sulla pista di casa raccolse i primi allori di una carriera conclusa 12 anni dopo, a 40 anni, con due ori olimpici – e Lester Rodney – che per il quotidiano del Partito comunista americano descrisse i trionfi sovietici in piena Guerra fredda. Sono solo alcuni dei protagonisti delle prime Olimpiadi organizzate in Italia, agli albori del boom economico, ad appena 11 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale. Ma che furono anche le prime trasmesse in diretta dalla televisione, le prime in cui una donna lesse il giuramento degli atleti, le prime in cui le due Germanie concorsero sotto la stessa bandiera. Il racconto di Cortina 1956 spazia dallo sport all’economia, dalla politica alla mondanità, in un tragitto ideale che da quei Giochi indimenticabili conduce fino a Milano Cortina 2026. Prefazione di Francesco Giavazzi.
 
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