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Il fascino discreto del disegno. La donazione Alessandro Zacchi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna

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Il fascino discreto del disegno. La donazione Alessandro Zacchi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna
Titolo Il fascino discreto del disegno. La donazione Alessandro Zacchi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna
Curatori , ,
Argomento Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici
Editore White Book
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 200
Pubblicazione 09/2025
ISBN 9791298510333
 
42,00 39,90

 
risparmi: € 2,10
Ordinabile
La Pinacoteca Nazionale di Bologna presenta al pubblico una significativa raccolta di grafica acquisita in donazione nel 2024 dallo studioso e collezionista bolognese Alessandro Zacchi. La collezione, composta da 179 disegni e 21 stampe, è il risultato di anni di ricerche da parte dello stesso Zacchi che ha potuto riunire opere riferibili in gran parte ad importanti autori del panorama soprattutto italiano dal XV al XX secolo. La mostra, curata da Marzia Faietti, Elena Rossoni, e Mirella Cavalli, intende presentare al pubblico una prima fase di studio dedicata a una selezione di circa 60 disegni, rappresentativa dello spirito della collezione. L’ampio repertorio che emerge da questo primo nucleo contiene importanti novità, compreso un caso di notevole interesse che apre nuove direzioni di ricerca in relazione alla bottega di Raffaello e alla fortuna della sua produzione. Questo dimostra quanto la raccolta sia espressione tangibile della passione e dell’intuito del collezionista, unito al sapere dello storico dell’arte. Tra gli artisti in mostra compaiono, ad esempio, Bartolomeo Passerotti, Ludovico Carracci, Domenichino, Guercino, Gian Gioseffo dal Sole, Donato Creti, per arrivare all’Ottocento con Tommaso Minardi, Alessandro Guardassoni e al Novecento con Alessandro Cervellati. Gli acquisti del collezionista hanno avuto sin dall’inizio come obiettivo la donazione alla Pinacoteca Nazionale e sono stati conseguentemente indirizzati a risarcire, per quanto possibile, autori mancanti o poco rappresentati. Un numero piuttosto consistente di fogli, circa 60, proviene dalla collezione del celebre incisore Francesco Rosaspina, docente della Classe di Incisione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e figura di spicco negli anni della formazione e allestimento della quadreria della Pinacoteca.
 
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