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Papi e giubilei da Leone XIII a Francesco in oltre un secolo di cooperazione

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Papi e giubilei da Leone XIII a Francesco in oltre un secolo di cooperazione
Titolo Papi e giubilei da Leone XIII a Francesco in oltre un secolo di cooperazione
Introduzione
Argomento Scienze umane Religione e fede
Collana Italia della nostra gente, 1
Editore Ecra
Formato
Formato Libro Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
Pagine 240
Pubblicazione 01/2016
ISBN 9788865582046
 
42,00 39,90

 
risparmi: € 2,10
Ordinabile
Un formidabile ed originale viaggio per immagini – anche inedite – alla scoperta delle radici più autentiche della cooperazione, lette attraverso il Magistero e il profilo pastorale e umano dei Pontefici che si sono susseguiti dalla fine dell’800. Primo di tutti è Leone XIII (che attraverso l’enciclica Rerum Novarum diede impulso alla cooperazione di credito nel nostro Paese), proseguendo con i suoi successori, alcuni già assurti agli onori degli altari, come Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, fino a Papa Francesco, al quale è dedicato un capitolo molto ampio e ricco di immagini, a volte già entrate nella Storia. Una società che voglia rispettare la dignità umana non può essere edificata dal gioco di forze lasciate a se stesse, siano esse la lotta di classe o il mercato. Solo il costante impegno per la giustizia, guidato e completato dall’amore vicendevole, può costruire una società fraterna e solidale. In tale contesto, come hanno riaffermato Papa Benedetto XVI (10 dicembre 2011) e Papa Francesco (28 febbraio 2015), l’azione cooperativa rimane un esempio paradigmatico di un’economia impostata sulla logica della comunione e della fraternità. […] Il movimento cooperativo può svolgere un ruolo esemplare e paradigmatico: «L’economia cooperativa può svolgere una funzione sociale forte … essere protagonista del futuro di una nazione e di ciascuna comunità locale … Può promuovere l’economia dell’onestà! Un’economia risanatrice nel mare insidioso dell’economia globale. Una vera economia promossa da persone che hanno nel cuore e nella mente soltanto il bene comune». […] Nel ringraziare quanto il movimento cooperativo ha saputo fare, è da augurarsi che possa continuare a svolgere la sua missione, con la forza e l’ampiezza di orizzonti che gli assegna il Santo Padre e continuare ad essere un «segno della misericordia di Dio con gli uomini» (dal testo introduttivo del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano).
 
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