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Il cardinale e il labirinto di Dedalo

Il cardinale e il labirinto di Dedalo
Titolo Il cardinale e il labirinto di Dedalo
Autore
Argomento Narrativa Narrativa di ambientazione storica
Collana Kimera
Editore Kimerik
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 616
Pubblicazione 09/2020
ISBN 9788855164986
 
20,00

Era seduto su uno scranno di velluto purpureo, stringeva una cetra col braccio sinistro e la Divina Commedia col braccio destro. Era veramente un Dante Alighieri corrucciato e superbo, con lo sguardo sdegnoso e coi paludamenti solenni, così il "Padre della Patria" passare volle alla posterità. Marsioni era Dante, novello aèdo malinconico in un tempo di follia. Era l'altero Dante e da quello scranno purpureo declamava versi immortali, mentre i vari maghi e stregoni tentavano ancora disperatamente di rintracciare lo spirito di suo padre. Era un Dante molto attendibile, per via di quell'accento tosco con cui pronunciava le parole e per quel tono austero e orgoglioso con cui recitava anche versi prosaici come: "Ed elli avea del cul fatto trombetta". Era un Dante che annunciava la fine della storia, certamente credibile in un pianeta disperato. Quando parlava tremavano i muri e le orecchie della perduta umanità del suo piccolo mondo, quando cantò Ugolino della Gherardesca che rodeva il cervello dell'arcivescovo Ruggieri, nel suo volto e nella sua voce parve materializzarsi tutto il dolore dei millenni: dovettero fermarlo, i vicini del quartiere volevano dar fuoco al palazzo.
 
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