I procedimenti di poetica numerologica e di strategia testuale descritti in questo libro sono stati scoperti solo di recente e sono ancora da studiare. A un'attenta lettura, però, si può rilevare che i numeri e le proporzioni indicano inconfondibilmente i punti che per Dante sono di "centrale" interesse. La struttura della "Commedia", fondata sui numeri, favorisce, anzi pretende una lettura sintetica, un modo di leggere in cui l'occhio coglie e interpreta brani o singoli versi molto lontani come se stessero l'uno accanto all'altro. Per gli interpreti moderni i numeri della "Commedia" diventano quindi delle tracce che guidano a punti importanti dell'opera e, nel vero senso della parola, li decodificano. Senza dubbio la dimensione numerica che permea tutta l'opera ne intensifica la densità semantica e la profondità concettuale. Inoltre, i numeri e le proporzioni sono i mezzi con cui il poeta certifica e inquadra la sua opera come parte della creazione del Sommo Artefice: solo i numeri sono garanzia di veridicità e di stabile perfezione delle forme.
I numeri nella «Divina Commedia»
sconto
5%
| Titolo | I numeri nella «Divina Commedia» |
| Autore | Manfred Hardt |
| Traduttore | B. Lazzarin |
| Collana | La navicella dell'ingegno, 3 |
| Editore | Salerno Editrice |
| Formato |
|
| Pagine | 326 |
| Pubblicazione | 09/2014 |
| ISBN | 9788884029003 |

