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Un bel dì vedremo. Il settennio che creò il Festival Pucciniano a Torre del Lago. Politica, cultura, cronaca e spettacolo tra Roma, Firenze e i luoghi di Giacomo Puccini

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Un bel dì vedremo. Il settennio che creò il Festival Pucciniano a Torre del Lago. Politica, cultura, cronaca e spettacolo tra Roma, Firenze e i luoghi di Giacomo Puccini
Titolo Un bel dì vedremo. Il settennio che creò il Festival Pucciniano a Torre del Lago. Politica, cultura, cronaca e spettacolo tra Roma, Firenze e i luoghi di Giacomo Puccini
Autore
Editore Firenze Leonardo
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 360
Pubblicazione 01/2016
ISBN 9788868000400
 
18,00 17,10

 
risparmi: € 0,90
Ordinabile
Introdotto da un prezioso scritto di Franco Camarlinghi, questo libro trasuda prima di tutto dell'amore per la lirica. E come un'opera lirica è diviso in Atti e contiene due prologhi. Il racconto prende in esame la situazione del settore musicale e della lirica e poi la storia del festival pucciniano di Torre del Lago negli anni di Bussotti, Ferrero, Alberti e Giacchieri. Entrando nel dunque della storia, Vitelli parte da un presupposto: il Festival non c'è sempre stato, c'erano alcune rappresentazioni estive di opere di Puccini, ma la gestione era in mano a un gruppo di appassionati locali. Il Festival di Torre del Lago inizia veramente solo nel periodo di Bussotti e prosegue per circa dodici anni. E allora ecco, in sequenza, la nascita del Festival, nel 1979, e la trasformazione della vecchia stagione lirica, lo sviluppo dell'idea e il contesto politico istituzionale in cui prese avvio lo sviluppo nei sette anni di Bussotti e subito dopo, tra conservatorismo, contraddizioni e tentativi d'innovazione, il forse inevitabile declino.
 
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