Shemuel Romanelli ebbe la particolare avventura di vivere per quattro anni, tra il 1786 e il 1790, in Marocco, in quello che al tempo era il sultanato del Marocco. All'epoca, il Marocco era completamente sconosciuto all'occidente e Romanelli, vivendo in mezzo alla popolazione comune, svolgendo diversi lavori, ha la possibilità di tracciare un quadro vivo e partecipato degli usi e dei costumi della popolazione. La descrizione di Romanelli coglie, con uno sguardo illuministico e antropologicamente attento, la grande differenza che separa il mondo islamico del Maghreb dalla moderna Europa. Proprio per la modernità della descrizione, il libro ebbe grande fortuna e ben cinque edizioni nel corso dell'Ottocento. L'opera si caratterizza per la grande ironia e per la capacità di cogliere i dettagli e le peculiarità della società araba. Romanelli, ebreo italiano, vissuto nelle seconda metà del Settecento e morto nel 1814, è personaggio molto rappresentativo del suo tempo: scrittore, traduttore, viaggiatore, e anche illuminista. La sua scrittura è ironica e raffinata.
Peripezie e profezie d'Arabia. Le avventure di un ebreo illuminista
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| Titolo | Peripezie e profezie d'Arabia. Le avventure di un ebreo illuminista |
| Autore | Shemuel Romanelli |
| Curatore | E. Baricci (cur.) |
| Collana | L'IPPOGRIFO |
| Editore | Ibis |
| Formato |
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| Pagine | 202 |
| Pubblicazione | 05/2016 |
| ISBN | 9788871645056 |

