Skira: Le mostre
Federico Fellini. Verso il centenario 1920-2020
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2019
pagine: 176
Dagli esordi neorealisti ai sogni liberi, scintillanti dei suoi ultimi film Federico Fellini ha creato con il suo cinema un mondo di straordinaria invenzione, attribuendo alla ricostruzione scenografica e in generale alla finzione cinematografica il compito meraviglioso e impegnativo di creare storie, personaggi e luoghi indimenticabili: la Roma antica e quella contemporanea, la Venezia di Casanova, la Rimini della sua infanzia e molto altro ancora. Fanno parte della nostra identità così come del patrimonio della cultura mondiale le grandi icone di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi, di Giulietta Masina nelle Notti di Cabiria e di Marcello Mastroianni in 8½, che è anche uno dei più grandi film che il cinema ha realizzato su se stesso, sul proprio linguaggio e sulla propria arte. A un anno dal centenario della nascita di Federico Fellini, il volume accompagna l'esposizione padovana curata da Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia con Francesca Fabbri Fellini e la partecipazione di Simonetta Tavanti, nipote di Giulietta Masina. Disegni originali, dall'inconfondibile tratto, costumi di scena, fotografie, installazioni filmiche, documenti, manifesti e molto altro raccontano una vita spesa per il cinema, un impegno nella creazione di un mondo fatto di storie che resteranno per sempre. Preceduto dai saggi di Rosita Copioli (Federico Fellini oggi), Lorenzo Codelli ("Hei! Sveglia!!!") e dalla biografia di Federico Fellini, il volume è suddiviso in sette in sezioni che ne illustrano la filmografia, i disegni, le fotografie, il libro dei sogni, i film fumetto, i ricordi e i costumi. Catalogo della mostra (Padova, 14 aprile-1 settembre 2019).
Hokusai. Sulle orme del maestro
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 352
Realizzata in oltre sessant'anni di intensa e prolifica attività, la produzione artistica di Katsushika Hokusai (1760-1849) è vastissima e versatile e costituisce una fonte inestimabile di conoscenza di quel "Mondo Fluttuante" di epoca Edo (1603-1868) reso nelle immagini dell'ukiyoe, stampe artistiche su carta da matrici di legno che, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, conquistarono il pubblico europeo. Hokusai ha esplorato soggetti di ogni tipo: dal paesaggio alla natura, animali e fiori, dal ritratto di attori kabuki a quello di beltà femminili e di guerrieri, fino alle immagini di fantasmi e spiriti e di esseri e animali semileggendari. Era uno sperimentatore che variava formati e tecniche: dai dipinti a inchiostro e colore su rotolo verticale e orizzontale, alle silografie policrome di ogni misura per il grande mercato, fino ai più raffinati surimono, usati come biglietti augurali, inviti, calendari per eventi e incontri letterari, cerimonie del tè, inviti a teatro. I volumi dei Manga, che raggruppano centinaia di schizzi e disegni tracciati dal maestro e stampati in solo inchiostro nero con qualche tocco di vermiglio leggero, rappresentano il compendio di tanta eccentricità e genialità messa a disposizione di giovani artisti e pittori quali modelli per ogni genere di soggetto. Attraverso oltre 200 opere provenienti dal Chiba City Museum of Art e da altre importanti collezioni giapponesi e internazionali, «Hokusai. Sulle orme del Maestro» racconta e confronta la produzione del Maestro con quella di alcuni tra gli artisti che hanno seguito le sue orme dando vita a nuove linee, forme ed equilibri di colore all'interno dei classici filoni dell'ukiyoe.
Aeropittura. La seduzione del volo
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 96
Nel 1926 il pittore e aviatore futurista Fedele Azari espone nella sala della "XV Biennale Internazionale d'Arte della Città di Venezia" il dipinto "Prospettiva di volo", la prima opera di aeropittura mai concepita. Solo nel 1929 - vent'anni dopo il primo "Manifesto futurista" - Marinetti firma con Balla, Benedetto, Depero, Dottori, Fillia, Prampolini, Somenzi e Tato il "Manifesto dell'aeropittura". In un periodo in cui l'aviazione italiana tocca vertici tecnologici assoluti, i futuristi affrontano una nuova seducente sfida: non si possono rappresentare più solo oggetti in movimento, l'artista non può "osservare e dipingere che partecipando alla loro stessa velocità [...] per superare le frontiere della realtà terrestre [...] e vivere le forze occulte dell'idealismo cosmico" (Prampolini, 1932). L'aeropittura si realizza così nella ricerca di una simultaneità plastica e nella frantumazione dei piani, nello scardinare la dimensione abitudinaria del vedere anche con l'uso "forzato" della prospettiva. Le gamme cromatiche sono accese per evidenziare al meglio le linee di forza e i vettori del movimento nella continua volontà di elevare l'esperienza pittorica a una dimensione cosmica. Il punto di vista dell'aeropittore viene spesso a coincidere con quello dell'osservatore per ottenerne il completo coinvolgimento/identificazione nell'azione aerodinamica. Il catalogo presenta le diverse declinazioni dell'aeropittura, come le aveva definite Marinetti nel 1943, attraverso una settantina di opere da importanti collezioni private, tra dipinti e disegni dei maggiori esponenti del secondo futurismo: Tullio Crali, Giulio D'Anna, Tato, Corrado Forlin, Fasullo, Leandra Angelucci Cominazzini, Virgì, Novo, Marisa Mori, Bruno Munari, Wladimiro Tulli, Andrea Caviglioni, Alfredo Gauro Ambrosi, Enzo Benedetto, Domenico Belli e Thayaht.
Marcello Mascherini e Padova
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 111
Un rapporto duraturo, solido, una relazione profonda fu quella tra Marcello Mascherini - uno dei più noti scultori italiani del novecento - e la città del santo. Fondamentali le opere realizzate dall'artista a partire dal 1940 per l'università patavina, cantiere presso il quale era stato chiamato su segnalazione di Gio Ponti insieme, tra gli altri, ad Arturo Martini, Massimo Campigli, Filippo de Pisis, Gino Severini. Sono questi gli anni della piena consacrazione artistica di Mascherini, dopo la sala personale dedicatagli alla Biennale di Venezia del 1938 e il Premio unico dell'Accademia d'Italia destinato alla scultura. Una trattazione specifica in catalogo è riservata alla presenza di Mascherini alle rassegne artistiche padovane, a partire dalla giovanile partecipazione alla "V Esposizione d'Arte delle Venezie" in Palazzo della Ragione, per approfondire poi con particolare attenzione le opere esposte nel secondo dopoguerra alle "Biennali d'Arte Triveneta" e alla "Biennale del Bronzetto". Alle rassegne padovane Mascherini si presenta con un linguaggio più intimo, esibendo anche la propria identità regionale: ribadire e definire il legame tra Trieste a Padova e, in questo contesto, il ruolo dei giuliani nel quadro più ampio dei "popoli veneti", era proprio l'obiettivo delle mostre del sindacato. Un ulteriore spazio è dedicato a un aspetto meno noto della produzione dello scultore e al suo sodalizio con l'artista dello smalto Paolo De Poli: insieme pensano alla creazione delle opere per la decorazione delle sale interne di alcune delle più importanti navi italiane dell'epoca.
Paolo Scheggi. The humanistic measurement of space-La misura umanistica dello spazio
Francesca Pola
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2015
pagine: 224
Realizzato in collaborazione con l'Associazione Paolo Scheggi e pubblicato in occasione della prima personale londinese dell'artista, la monografia è dedicata alla produzione degli anni sessanta, il decennio creativo più fecondo e cruciale di Scheggi che precede la morte avvenuta nel 1971 a soli 31 anni. Il lavoro di Scheggi si è sviluppato nel dopoguerra a Milano, un contesto artistico effervescente e internazionale, arricchito dalla presenza cruciale di Lucio Fontana e di artisti sperimentali della nuova generazione italiana: quelli che gravitavano intorno alla galleria Azimut e alla rivista Azimuth (come Piero Manzoni, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Dadamaino) e quelli vicini all'Arte Programmata (come Gianni Colombo). Con loro, l'opera di Scheggi condivide il desiderio di andare oltre la pittura tradizionale in una nuova dimensione creativa e percettiva: oggettiva, fisica e spaziale. Nel 1962, dopo varie sperimentazioni tridimensionali, Scheggi ha sviluppato le Intersuperfici o Zone riflesse: tele con ritagli, sovrapposti, per creare fisicamente e otticamente spazi complessi, volti a indagare le dinamiche della percezione e il coinvolgimento. In questa visione spaziale, il suo lavoro è inoltre caratterizzato da un ampio approccio interdisciplinare che intreccia la sua indagine pittorica con l'architettura, la moda, la poesia, le prestazioni, e la filosofia.
Ezio Gribaudo e il Concilio Vaticano II. Tra l'imperatore santo e papa Wojtyla
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 96
Un omaggio all'artista Ezio Gribaudo. Vicino alle esperienze di Tapies, Burri, Fontana, Gribaudo esalta l'importanza della materia; per le sue tavole (rilievi, rilievi e serigrafie, bassorilievi) e per le sue sculture, realizzate in polistirolo (Logogrifi), usa prevalentemente il bianco su bianco. Come grafico ha ricevuto numerosi premi (Quadriennale di Roma, 1965; Biennale di Venezia, 1966; Biennale di San Paolo del Brasile, 1967)". Le opere presentate in questo catalogo richiamano i grandi eventi del 2013, in particolare l'Anno della Fede, il cinquantenario del Concilio Vaticano II e l'Anno costantiniano oltre alla futura canonizzazione di papa Wojtyla, che con Giovanni XXIII, sarà proclamato santo il prossimo 27 aprile 2014. Le opere del maestro Gribaudo sono state esposte per la prima volta a Torino nel 1964 da Gian Enzo Sperone alla Galleria "il Punto", nel 1965 a Roma alla Galleria Pogliani e nel 1963 da Cardazzo a Venezia alla Galleria del Cavallino e sono documentate nell'Enciclopedia del Concilio Vaticano II. Ora, dopo cinquant'anni, sono raccolte in questo volume, pubblicato in occasione dell'esposizione a San Mauro Torinese, introdotto da una lettera del cardinale Francesco Coccopalmerio a Ezio Gribaudo e corredato da testi inediti di Andrea Pacini (Il Concilio Vaticano II: porta di ingresso al dialogo tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa) e Ivan Fassio (Allusione, gioco e rinascita: per una lettura dei Simboli del Concilio).
Impressionisti. Capolavori della collezione Clark
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 224
Questo volume è dedicato alla collezione di dipinti europei, tra cui uno straordinario gruppo di opere di impressionisti francesi, proveniente dallo Sterling and Francine Clark Art Institute di Williamstown nel Massachusetts. Pubblicato in occasione di una grande mostra itinerante che offrirà al pubblico l'occasione di ammirare il nucleo principale della sezione impressionisti dell'Istituto, il catalogo presenta oltre settanta tra i dipinti più importanti dell'Ottocento europeo raccolti nella collezione, tra cui alcuni capolavori di Monet, Pissarro, Sisley, Morisot, Manet, Degas, Renoir e Gauguin, come pure opere chiave della prima produzione di Corot e Millet e dipinti accademici di artisti quali Gérôme e Bouguereau. I saggi di due tra i principali studiosi dell'arte europea dell'Ottocento sono accompagnati da immagini d'archivio e dalle illustrazioni di opere appartenenti ad altre sezioni della collezione Clark, come quelle di Dürer, Piero della Francesca, Rodin e Sargent.
Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 392
Mario Sironi 1885-1961
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2014
pagine: 304
Figura estremamente moderna nel suo intendere la creazione artistica come forma di comunicazione e come esperienza estetica totalizzante, Mario Sironi è stato uno dei principali protagonisti dell'arte italiana del Novecento. Pubblicata in occasione dei centotrenta anni dalla nascita dell'artista, la monografia offre un quadro completo della sua versatile produzione e, parallelamente, della storia dell'arte italiana, dato che il percorso di Sironi è altamente rappresentativo dei primi sessant'anni di cultura europea del secolo scorso, avendo egli interpretato con originalità le contraddizioni di un secolo complesso. Attraverso dipinti a olio, tempere, bozzetti e disegni, cartoni preparatori viene ripercorso l'intero iter artistico di Sironi, dal simbolismo alla crisi dell'espressionismo, passando per il periodo neometafisico fino alle opere decostruttive del dopoguerra. Un percorso in novanta opere, alle quali si aggiungono lettere, bozzetti e riviste che raccontano anche la vicenda umana dell'artista Sironi, grazie alla collaborazione con i maggiori musei pubblici e le più prestigiose collezioni private italiane.
Man Ray
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 328
Man Ray (1890-1976) è fra gli artisti più influenti dell'ultimo secolo e autore di opere divenute vere e proprie icone del Novecento come Le Violon d'Ingres e Cadeau. Pubblicato in occasione della grande retrospettiva al Museo d'Arte di Lugano, il volume illustra la straordinaria inventiva di questo fotografo, pittore, creatore di oggetti e film sperimentali è attraverso quasi quattrocento immagini che, oltre a documentare cronologicamente il percorso creativo dell'artista, mettono in luce i temi guida della sua opera: la figura femminile, la passione per gli scacchi, il rapporto fra realtà e finzione, la maschera e la personalità velata, la sperimentazione in ambito fotografico e altri ancora. Curata e introdotta dai saggi di Marco Franciolli, Guido Comis e Janus, la monografia è suddivisa in quattro sezioni principali: Anatomia di una vita. Filadelfia-New York-Ridgefield, 1890-1921 dedicata agli anni della formazione che Man Ray trascorse fra New York e Ridgefield nel New Jersey, sede di una vivace colonia di artisti; Anatomia di un amore. Parigi, 1921-1940 sul periodo parigino vissuto con i più grandi artisti del Novecento; Anatomia di una guerra. Da Parigi a Los Angeles, 1940-1951 e Anatomia di una filosofia. Parigi, 1951-1976 incentrate rispettivamente sugli anni della guerra e sul successivo ritorno in Francia, patria d'adozione di Man Ray.
I leonardeschi. Da Foppa a Giampietrino: dipinti dall'Ermitage di San Pietroburgo e dai Musei Civici di Pavia
AA.VV.
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 128
Ventidue opere di pittori cosiddetti "leonardeschi" appartenenti alle collezioni dell'Ermitage affiancate dai dipinti delle raccolte civiche pavesi prodotti nella medesima temperie culturale documentano in maniera esaustiva quella stagione artistica che nacque e si sviluppò in Lombardia nel decennio a cavallo tra Quattro e Cinquecento e che precedette, accompagnò e seguì l'esperienza milanese di Leonardo, dal 1482 al 1499 e poi ancora dal 1507 al 1512-13.
John McCracken
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 246
Tra i maggiori esponenti storici del Minimalismo, insieme a Donald Judd, Carl Andre e Dan Flavin, John McCracken (Berkeley, California, 1934) vede l'arte come mezzo per una esperienza contemplativa, spirituale, alta e misteriosa, e i suoi lavori come prototipi di un mondo a venire, in cui regnerà una forma di bellezza assoluta. Convinto che l'arte, risvegliando la nostra coscienza, possa dare forma ai misteri della vita e alle leggi insondabili dell'universo, McCracken rivela - contro il suo preteso empirismo radicale - la vera complessità del movimento americano. Pubblicato in occasione della retrospettiva al Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, questo catalogo include saggi di Andrea Bellini, Alex Farquharson e Marc-Olivier Wahler; una intervista realizzata da Marianna Vecellio e una conversazione su McCracken tra Daniel Baumann e l'artista John Armleder.

