Viella: Deputazione di Storia Patria per le Venezie. Testi
Andar per mare, custodire il mare. Le commissioni ducali per i capitani veneziani di galea (sec. XV)
Libro: Libro rilegato
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 160
Questo volume propone per la prima volta l’edizione dei modelli ‘formulari’ utilizzati dalla cancelleria veneziana, per redigere le commissioni nominative consegnate ai neoleletti capitani delle galee veneziane. Si tratta, nello specifico, di testi deliberati dagli organi consiliari veneziani fra XIV e XV secolo (e raccolti in registro a inizio Quattrocento) e contengono istruzioni per il capitano e sopracomito del Golfo – addetti alla sorveglianza e alla protezione del commercio in Adriatico – e i capitani dei convogli veneziani – responsabili dei viaggi commerciali nel Mediterraneo e oltre. I documenti editi costituiscono il registro 4 del fondo, conservato presso l’Archivio di Stato di Venezia, Collegio, Formulari di commissioni, che raccoglie, oltre a questi, i formulari superstiti per le commissioni destinate ai rettori veneziani dei territori marittimi e di terraferma.
Il liber maximus a del capitolo cattedrale di Treviso
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2023
pagine: 652
Saldamente radicati nell’élite cittadina medievale, i capitoli delle cattedrali affiancano sempre ai compiti di servizio liturgico un ruolo culturale importante e il controllo di un patrimonio fondiario cospicuo. È quello che si riscontra anche nel caso del capitolo di Treviso. Negli anni ’30 del Trecento – quando la città veneta è governata dagli Scaligeri, altrove protagonisti di una politica ecclesiastica aggressiva e spregiudicata – esso mostra una insospettata capacità di autonomia e di resilienza, impostando e realizzando, grazie alla collaborazione di esperti notai cittadini, una massiccia campagna di censimento e di descrizione dei propri beni e diritti. Il risultato è il liber qui pubblicato, importante per le sue caratteristiche di ‘documento/monumento’, e nel contempo miniera inesauribile di dati per la storia economica, sociale e ambientale, nonché per la toponomastica, del territorio trevigiano.
Le commissioni ducali ai rettori della Dalmazia (1409-1514)
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 184
"Le commissioni ducali ai rettori della Dalmazia (1409-1514)" propone, per la prima volta in edizione rispondente a criteri attuali, i formulari anonimi di commissione per redigere le istruzioni che, in forma di ‘libello’, erano consegnate ai funzionari neoeletti in partenza per i distretti adriatici. Si tratta, in particolare, del secondo corpus tradito: esso andò a sostituire i testi rilasciati ai primi conti veneziani, testi che funsero da formulari per i loro successori alla carica e pubblicati nel volume "Le commissioni ducali ai rettori d’Istria e Dalmazia (1287-1361)", della medesima collana. I documenti presentati in questa edizione furono redatti, invece, col rientro della Dalmazia nell’orbita veneziana a partire dalla dedizione di Zara nell’estate del 1409, e sono tutti tratti dal registro 6 del fondo Collegio, Formulari di commissioni, conservato presso l’Archivio di Stato di Venezia. In quanto scritture d’uso, i formulari furono soggetti, nel tempo, a modifiche e aggiornamenti normativi. I saggi introduttivi illustrano caratteri e contenuti della fonte, degli interventi successivi di correzione e del registro 6 in cui i testi sono traditi.
Le commissioni ducali ai rettori d'Istria (1382-1547)
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 312
"Le commissioni ducali ai rettori d’Istria (1382-1547)" offre per la prima volta l’edizione di un corpus di ‘formulari’, in uso presso la cancelleria veneziana, per redigere le istruzioni assegnate ai rettori veneziani nei domini istriani. I ‘formulari’ qui raccolti sono tratti principalmente dal registro 3 e, per il resto, dai registri 6 e 7 del fondo Collegio, Formulari di commissioni, presso l’Archivio di Stato di Venezia. I documenti editi furono stilati dopo il 1382 per aggiornare, con tutta probabilità, precedenti ‘formulari’, non pervenuti, riforme dei più antichi superstiti nel registro 1, presentati in una precedente edizione (Le commissioni ducali ai rettori d’Istria e Dalmazia. 1289-1361). I saggi introduttivi presentano caratteri e contenuti della raccolta istriana qui edita, sia dei testi principali sia delle successive modifiche e integrazioni che si aggiunsero fino a Cinquecento inoltrato.
Le commissioni ducali ai rettori d'Istria e Dalmazia (1289-1361)
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 260
"Le commissioni ducali ai rettori d'Istria e Dalmazia (1289-1361)" propone, per la prima volta, l'edizione dei 'formulari' più antichi superstiti per la stesura delle 'commissioni' ai rettori veneziani inviati nei domini in Istria e in Dalmazia, contenenti le linee guida e le istruzioni imposte dalla dominante per adempiere al mandato commesso: documenti ufficiali affidati a tutti i rettori veneziani che ricoprirono tale incarico, dall'inizio del XIII secolo, almeno, e fino alla fine della Repubblica. I 'Formulari' editi sono pervenuti sia nella forma più antica del capitolare giurato (in prima persona) che della commissione (promulgata a nome del doge in carica): si tratta, peraltro, di testi d'uso, che subirono nel corso del tempo continue modifiche e adattamenti normativi. I 'formulari' qui raccolti sono tratti dal registro I del fondo Collegio, Formulari di commissioni, conservato presso l'Archivio di Stato di Venezia. I saggi introduttivi presentano caratteri e contenuti della fonte, con particolare riguardo a quelli dei primi testi istriano-dalmati nonché del registro I in cui sono traditi -, e il sistema delle aggiunte con cui s'intervenne su di essi nel corso del tempo.
«Ego quirina». Testamenti di veneziane e forestiere (1200-1261)
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 240
A Venezia e nel suo Ducato l'uso di far testamento ebbe un lungo e rilevante sviluppo, dai primi, rari documenti del secolo IX alla vastissima produzione tardomedievale. Le vicende di questo tipo di fonte sono infatti molto legate a quelle di una popolazione alacre e movimentata e di uno Stato sempre più vigile ed accuratamente strutturato. Ma riguardano anche la storia della cultura, della lingua e dell'alfabetizzazione, del diritto e delle relazioni familiari, delle istituzioni e credenze religiose, della realtà materiale. I testamenti femminili di questa edizione, quasi un centinaio (quelli sinora trovati per gli anni 1200-1261, periodo molto intenso della vita comunale e del dominio mediterraneo) indicano facoltà e prerogative delle donne libere, di ogni appartenenza sociale, mettendo in luce la loro notevole autonomia. Una condizione determinata sia dalla forte espansione economica e dall'attività mercantile, che impegnava in diversi luoghi, anche lontani, buona parte della popolazione maschile, sia dall'influsso dell'antica tradizione giuridica romana e bizantina.

