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66thand2nd: Bazar

Un oceano, due mari, tre continenti

Wilfried N'Sondé

Libro: Libro in brossura

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2020

pagine: 272

Il viaggio di Nsaku Ne Vunda ha inizio nel 1583 in una notte di tempesta, nel piccolo villaggio di Boko, «una contrada di misteri e magia, dove i morti a volte si aggiravano tra i vivi in una promiscuità mistica che sfidava le leggi della ragione». Cresciuto nel rispetto degli antenati e delle tradizioni del suo popolo, studia alla scuola dei missionari nella capitale del regno del Congo, dove viene ordinato prete con il nome di don Antonio Manuel. Tornato nel villaggio natale, si dedica alla costruzione di una cappella e percorre la provincia allo scopo di convincere donne e uomini a unirsi alla comunità dei cristiani. Un destino inaspettato però lo attende. Convocato da re Alvaro II, viene nominato ambasciatore presso la Santa Sede con una missione segreta: informare il papa della tratta degli schiavi che riduce i suoi connazionali in catene. Comincia così una grande avventura attraverso un oceano, due mari e tre continenti, che lo condurrà prima in Brasile, poi in Portogallo, in Spagna e infine a Roma, tra assalti di pirati, naufragi e persecuzioni della Santa Inquisizione. Scoprirà il valore dell’amicizia e anche quello dell’amore, senza mai arrendersi anche quando la sua fede vacillerà di fronte agli orrori di cui sarà testimone. In questo romanzo intriso di compassione e umanità, N’Sondé fa rivivere un personaggio misconosciuto della Storia, un Candido africano portatore, nonostante le prove affrontate, di un messaggio intramontabile di uguaglianza, fraternità e speranza.
16,00 15,20

I più grandi

Sylvain Prudhomme

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2020

pagine: 176

È morta, lei è morta. Sdraiato sul letto accanto alla sua donna, Couto rimane in attesa che il dolore gli esploda dentro, ma a invaderlo è piuttosto un torpore, uno scollamento di tutto l'essere. Fuori il pomeriggio è assolato, la luce morbida. Couto prende a girovagare per le strade, il suo sguardo corre sulle case, i vicoli, i bar di Bissau: nulla sembra cambiato eppure oggi è un giorno diverso, oggi è morta Dulce, l'ex cantante dei Super Mama Djombo, il suo amore di gioventù. Couto il gran maestro di chitarra sarà per sempre il Dun di Dulce, l'uomo della Kantadura, anche se sono passati trent'anni, anche se lei ha sposato un altro. Mentre cammina la sua mente ripercorre momenti del passato: il successo mondiale del gruppo negli anni Settanta, le tournée in Africa, Europa, Sudamerica, la gloriosa epoca della lotta per l'indipendenza del paese. E intanto cala la notte, carica di umidità, e trapela la notizia del colpo di stato in programma di lì a poche ore. Ma oggi è un giorno diverso, sta per iniziare il concerto che riunirà vecchi e nuovi componenti del gruppo, e sarà un evento memorabile, l'occasione per celebrare Dulce e insieme il tempo che fu. "I più grandi" è un libro sensuale, voluttuoso - corpi che si intrecciano nel caldo soffocante, alberi che trasudano acqua dopo un violento temporale, odore di carne alla brace che si spande nella quiete notturna -, un libro che incarna la musica evocandola attraverso l'atmosfera, i dialoghi indolenti, il sesso, i profumi, il ricordo, in un ritmo coinvolgente che permea ogni frase.
16,00 15,20

Scusate il disturbo

Patty Yumi Cottrell

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2020

pagine: 208

Helen Sorella Affidabilità, Helen paladina dei più deboli, Helen salvatrice del mondo. Helen che condivide un monolocale a New York e si occupa di ragazzi problematici dopo una breve, brevissima stagione di popolarità come artista emergente a Milwaukee. Helen che riconduce sempre tutto a sé stessa, una delle sue molteplici doti. Eppure quando il fratello adottivo si suicida, e lei torna nella casa d'infanzia in cerca di indizi che possano spiegare il suo gesto, si ritrova alle prese con due genitori che preferirebbero non averla tra i piedi e uno zelante consulente del dolore che la tratta con troppa condiscendenza. La sua indagine si complica: su un sito Internet legge che le ragioni dietro un suicidio sono sei, come illustra a un amico del fratello che la ascolta basito, ma poi si rende conto che in realtà sono migliaia, che sei è «solo un altro modo di dire abisso». Presto tra le intenzioni di Helen e le azioni delle persone che la circondano si crea un cortocircuito che dà vita a una narrazione brillante - in cui riecheggiano le opere di Bernhard, Beckett e Bowles -, impregnata di tetro umorismo, sempre in bilico tra realtà e nonsenso.
16,00 15,20

Le cicogne sono immortali

Alain Mabanckou

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2020

pagine: 203

Continuazione ideale di "Domani avrò vent'anni", "Le cicogne sono immortali" ci riporta nella Pointe-Noire di fine anni Settanta, in tre giorni cruciali nella storia del Congo-Brazzaville. Ritroviamo Michel, il piccolo sognatore, oggi un ragazzino con la testa sempre tra le nuvole; Papà Roger, attaccato ventiquattro ore su ventiquattro alla radio per ascoltare le ultime notizie dal mondo; Mamma Pauline, la venditrice di caschi di banane, forte, impavida; insieme a una spassosa carrellata di personaggi. Non mancano i cinema Rex e Duo, che trasmettono sempre i soliti film, il quartiere Trois-Cents, quello delle prostitute, e tutti i luoghi cari alla memoria di Mabanckou e dei suoi lettori. Ma sono appunto giornate cruciali: il presidente Marien Ngouabi, capo della Rivoluzione socialista congolese, è appena stato assassinato e la gente segue con apprensione l'evolversi degli eventi. Tre giorni che cambieranno la vita del protagonista. Ed è proprio attraverso le parole piene di ingenuità di Michel che Mabanckou torna a raccontare, con il consueto umorismo e il gusto per il grottesco, il proprio paese, con tutte le sue contraddizioni ma anche la sua bellezza nostalgica.
16,00 15,20

Kintu

Jennifer Nansubuga Makumbi

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2019

pagine: 457

All'alba del 2004, tra le baracche e gli acquitrini di Kampala, capitale ugandese, Kamu Kintu è prelevato da due funzionari pubblici per un interrogatorio. Ma una volta in strada, ammanettato come un ladro, verrà linciato dalla folla, pronta a trattarlo come «una cosa» priva di ogni umanità. Forse è solo un tragico scherzo del destino, oppure l'esito inevitabile presagito dal nome della vittima: in luganda Kintu significa cosa, ma designa anche il primo uomo della mitologia Ganda. All'origine di quel destino c'è un episodio accaduto nel regno del Buganda nel lontano 1750, quando il governatore della provincia di Buddu, Kintu Kidda, intraprese una pericolosa traversata per rendere omaggio al nuovo sovrano, l'usurpatore Kyabaggu. Nel viaggio però trovò la morte il figlio adottivo di Kintu, e da quella tragedia scaturì una maledizione che si ripercuoterà per secoli sulla sua stirpe. Sparpagliati nel paese, tutti i suoi eredi - l'inquieta Suubi, il vedovo Isaac Newton, il predicatore Kanani, la donna-generale Kusi, sorella di Kamu -, saranno uniti da un unico obiettivo: liberarsi dal fardello che si annida nel cuore di questa famiglia. Mescolando con sapienza leggende orali e credenze magiche a vivide scene di erotismo e violenza, Jennifer Nansubuga Makumbi ha costruito una saga che è anche la storia di una nazione, l'Uganda - sorta di «Africanstein» creata in laboratorio dagli europei -, e una ricerca di senso nell'agire degli esseri umani, perennemente divisi tra intelletto e materialità.
20,00 19,00

Rue de Berne, numero 39

Max Lobe

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2019

pagine: 171

Dipita è cresciuto in Rue de Berne, nel cuore del quartiere a luci rosse di Ginevra, accudito da una combriccola wolowoss, lucciole affettuose e pettegole che gli insegnano come stare al mondo e difendersi da spacciatori, «mariti di professione» e venditori di kebab. Ora che è rinchiuso nel carcere di Champ-Dollon, e ha tempo per riflettere sulla propria vita, il ragazzo decide di ricostruire le tappe del viaggio che ha condotto la sua famiglia da un piccolo villaggio del Camerun alla ricca metropoli elvetica: a partire dalle disavventure di sua madre Mbila, introdotta a sedici anni nel giro della prostituzione dopo essere sbarcata in Europa in compagnia di trafficanti e ballerine di bikutsi. Un destino, quello di Mbila, propiziato dal fratello Démoney, ex funzionario pubblico che ha investito tutto quello che aveva per far partire la sorella, da lui cresciuta come fosse una figlia, e salvare la famiglia dalla miseria. Ma, soprattutto, Dipita ci racconta la sua storia personale, quella di un giovane immigrato di seconda generazione che a poco a poco prende coscienza della propria omosessualità ed è costretto a fare i conti, in un tumulto di incontri stupefacenti, con una doppia diversità.
15,00 14,25

Barracoon. L'ultimo schiavo

Zora Neale Hurston

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2019

pagine: 187

Nel 1927 Zora Neale Hurston si recò a Plateau, in Alabama, per intervistare Cudjo Lewis, un sopravvissuto della "Clotilda", l'ultima nave negriera sbarcata in America. Cudjo era l'unico testimone ancora in vita della «tratta atlantica» degli schiavi africani, una pagina fondamentale ma spesso rimossa della storia americana. Nel 1931, determinata a conoscere meglio le peripezie della «sua gente», la Hurston tornò a Plateau per raccogliere la storia completa di Lewis che, tra scorpacciate di pesche e cocomeri, le raccontò le circostanze della sua cattura per mano dei guerrieri del Dahomey, la prigionia nel «barracoon», la traversata dell'oceano, il lavoro nei campi fino allo scoppio della Guerra Civile, e la fondazione di Africatown.
15,00 14,25

Ciò che stringi nella mano destra ti appartiene

Pascal Manoukian

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2018

pagine: 232

Karim e Charlotte vivono a Parigi e sono in attesa del loro primo bambino. Lui è figlio di algerini musulmani, lei di armeni cristiani, ma l'unica religione che riconoscono è «la loro felicità». Una sera, mentre è fuori con le amiche, Charlotte rimane vittima di un attentato terroristico al bistrot Zebù Blanc, dove due uomini armati di kalashnikov aprono il fuoco sui tavolini all'aperto. A rendere ancora più insopportabile la duplice perdita di Karim è una scoperta atroce : uno dei due jihadisti che ha ucciso Charlotte è Aurélien, suo compagno di classe alle elementari. Spinto dalla sete di vendetta e dal desiderio di capire cosa si nasconda dietro le scelte dell'attentatore, Karim entra in contatto con una cellula dell'Isis e decide di imbarcarsi in una lunga odissea che, attraverso Belgio e Turchia, lo porterà fino in Siria. Lì sarà testimone dei bombardamenti di Aleppo, città in macerie dove «le vittime non valgono meno delle altre». E se il viaggio nel cuore dello Stato Islamico non gli restituirà chi se n'è andato per sempre, servirà a mostrargli tutte le contraddizioni di un conflitto dove i combattenti si «convertono via Skype», i bambini si addestrano a sgozzare gli infedeli e le donne militano in feroci brigate integraliste. In "Ciò che stringi nella mano destra ti appartiene" Pascal Manoukian non si limita a raccontare il terrorismo islamico contemporaneo, ma mette in primo piano i singoli esseri umani coinvolti loro malgrado in una guerra spietata, costruendo un romanzo duro, realistico e profondamente emozionante.
16,00 15,20

La signora della porta accanto

La signora della porta accanto

Yewande Omotoso

Libro: Libro in brossura

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2018

pagine: 249

Marion e Hortensia sono come il diavolo e l'acqua santa: bianca e snob l'una, nera e scontrosa l'altra. Da quasi vent'anni sono vicine di casa a Katterijn, una zona residenziale di Città del Capo. A unirle è il successo ottenuto sul lavoro, in un'epoca in cui le donne in carriera erano rare: se Marion è riuscita ad aprire uno studio di architettura con più di trenta impiegati, Hortensia è diventata una «guru del design». A separarle due decenni di disprezzo reciproco e futili litigi. Fresche di vedovanza e con un piede nella tomba, le due vecchiette - l'Avvoltoio e la Terribile, come si chiamano tra loro - continuano a detestarsi apertamente, finché un evento inaspettato non le costringe a una convivenza forzata. Tra battibecchi quotidiani, sfoghi velenosi e i timidi tentativi di Marion di creare una complicità «alla Thelma & Louise», l'ostilità si addolcisce e i rancori si trasformano lentamente nel terreno comune tra due donne forti capaci di farsi strada negli anni difficili della segregazione razziale. Con sguardo lieve e umorismo caustico, Yewande Omotoso dà vita a un racconto sull'emancipazione femminile, sull'impatto del colonialismo nella società sudafricana e, soprattutto, su una materia spesso elusiva: l'amicizia.
16,00

Figli del diavolo

Liliana Lazar

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2018

pagine: 233

Elena Cosma è sgraziata, mascolina, tutt'altro che bella. Vive da sola a Bucarest e lavora come ostetrica in ospedale. Da tempo ha rinunciato all'idea di sposarsi ma non a diventare madre. La sua occasione si presenta sotto le sembianze di una bellissima donna dai capelli rosso fuoco. Zelda P. ha appena perso il marito, ha già due bambini piccoli e non se la sente di allevarne un terzo, ma nella Romania degli anni Ottanta le donne con meno di quarantacinque anni non hanno il diritto di abortire se non hanno dato alla luce almeno quattro figli. L'accordo è presto stretto: Elena fingerà di essere incinta e Zelda le cederà il suo bambino in cambio di denaro. Per i primi anni tutto fila liscio, finché le visite sempre più frequenti di Zelda costringono l'ostetrica a fuggire a Prigor. Proteggere Damian è diventata un'ossessione, ma anche in quel paesino sperduto della Moldavia nascono i sospetti: Damian è bello, delicato e ha i capelli di un rosso acceso. Madre e figlio non si somigliano affatto. Elena scende a compromessi, inizia a lavorare nell'orfanotrofio da poco inaugurato, dove i bambini abbandonati, i «figli del diavolo», vengono vessati senza pietà. La sua coscienza sussulta, ma l'importante è tenere Damian al sicuro, perché lui non è un figlio del diavolo, no, lui è un «figlio di Dio». Figli del diavolo è un libro sugli abusi, sull'orrore perpetrato a danno dei più deboli nell'indifferenza generale, ma anche una riflessione spietata sulla natura umana, sul momento in cui la morale cede di fronte agli interessi personali. E non esiste redenzione.
16,00 15,20

La trinità bantu

Max Lobe

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2017

pagine: 176

«Quando il signor Nkamba mi ha annunciato che non gli servivo più, non ci volevo credere». Inizia così, con il suo licenziamento, la tragicomica epopea di Mwàna Matatizo, venditore porta a porta presso un'azienda di cosmetici di Ginevra. Spiantato e senza un impiego, con una madre che lotta come una belva contro il cancro che la consuma, Mwàna vive in una Svizzera dove la disoccupazione è in calo perpetuo, mentre lui, originario del «Bantuland», non riesce a trovare «nemmeno un lavoretto da cani». Un modo per sbarcare il lunario però ci sarebbe: Ruedi, il giovane bianco con cui è sposato, figlio unico della venerabilissima famiglia Baumgartner, dovrebbe solo mettere da parte l'orgoglio e accettare i soldi dei genitori, così da portare a casa un po' di «gombo bello liscio». Intanto, sullo sfondo, si accende la campagna elettorale, con l'Unione democratica delle pecore nere che propone una politica discriminatoria e razzista, proprio quando Mwàna riesce a trovare uno stage presso una Ong che si occupa di lotta alla xenofobia. Seguendo le sventure di un simpatico antieroe, Max Lobe dà vita a un romanzo surreale e ironico, sulle diversità e la tolleranza, un racconto che mostra una Svizzera inedita e impietosa, dove per sopravvivere non resta che appellarsi all'antica Trinità bantu.
15,00 14,25

Citizen. Una lirica americana

Claudia Rankine

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2017

pagine: 169

""Citizen" di Claudia Rankine travolge come un destino implacabile. È la nota migliore in quella canzone sbagliata che è l'America. Le diverse realtà - l'identità "confusa", il razzismo sociale, l'intero tessuto della vita urbana e suburbana - sono quasi troppo da sopportare, eppure si sopportano, perché questa è la verità. "Citizen" è la Spoon River di Claudia Rankine, un'epica tanto maestosa, terrificante e bella quanto la nazione e le diverse condizioni emotive che l'hanno prodotta." (Hilton Als)
16,00 15,20

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