Aletti editore: Cinta. Poesia

"Queste poesie sono state scritte in un arco di tempo abbastanza breve, tra la metà dell'estate e la fine dell'autunno 2012, e non seguono un vero e proprio filo conduttore. Sono nate in modo occasionale, un po' come sfogo delle mie emozioni e sensazioni. Erano anni che non scrivevo. Una calda sera d'estate, a cena, dopo una giornata stressante dal punto di vista dei rapporti umani, mi sono versato da bere, ho preso un vecchio taccuino e ho cominciato a buttare giù alcune parole e pensieri, le prime cose che mi passavano per la testa, assolutamente senza sforzo e con vero piacere. Sera dopo sera, mi venne sempre più facile scrivere poesie; tutte molto contemporanee, lontanissime dagli "effetti speciali" della retorica del passato, dai classici, e tutte senza la rima (che non rientra nel mio concetto personale di poesia). Spero di coinvolgere e sedurre il lettore immergendolo in un mondo molto particolare, che è poi il mio mondo." (Pietro Calise)

"Tentare di descrivere i sentimenti attraverso sferzate sorprendenti e repentine, che non ti aspetti. Guardare alla realtà contingente da un'angolatura poco esplorata. Una narrazione che si presenta scarna, cinica e disadorna da prolissi panegirici letterari, senza per questo apparire loffia. Anzi proprio questa sua peculiarità conferisce alla lirica una prorompente potenza affettiva, mettendo in luce la realtà percepita dal poeta. Una dimensione che diventa, attraverso le sue parole, palpabile, viva e che si arricchisce, verso dopo verso, di maggior laconica veridicità. Il lettore rimane come travolto da un'onda che rileva una caleidoscopica passione."