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Aliberti: Yahoopolis. Guide postmoderne

Protezione civile Spa. Quando la gestione dell'emergenza si fa business

Protezione civile Spa. Quando la gestione dell'emergenza si fa business

Alberto Puliafito

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2010

pagine: 365

308 morti. 1600 feriti. 70.000 sfollati. È l'agghiacciante bilancio del terremoto dell'Aquila. Eppure, proprio in quel tragico 6 aprile, c'è chi guarda all'Abruzzo come un'opportunità di mercato. L'intercettazione di una telefonata tra De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell'impresa Opere Pubbliche e Ambiente Spa, e il cognato Gagliardi suscita sdegno e preoccupazione. Agli italiani la vicenda dell'Aquila è stata presentata come il miracolo del governo Berlusconi, di Guido Bertolaso, della Protezione civile. Ma L'Aquila è un esperimento, non un miracolo. Il territorio viene militarizzato. Si insedia l'ambigua Direzione di comando e controllo. Si applicano tecniche di controllo sociale e, sui media, il modello embedded delle aree di conflitto. Si costruisce in deroga alle normative vigenti: si può fare, in emergenza. Quello che si impone è un modello di gestione del potere che rimane quasi invisibile al grande pubblico, finché lo scandalo dell'inchiesta sui lavori del G8 fantasma alla Maddalena si abbatte su Bertolaso e sui suoi uomini. L'indagine di Alberto Puliafito, che parte dall'Aquila e arriva ad altre realtà italiane e internazionali, apre nuovi e preoccupanti scenari sul sistema Protezione civile e sulle sue possibili future applicazioni.
17,00

Gianfranco Fini. Il fascista immaginario. Una biografia politica
18,00

Il libro nero della sicurezza

Il libro nero della sicurezza

Fabrizio Cassinelli

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2010

pagine: 333

Nonostante nella società dell'informazione tutto sia costantemente sotto i riflettori, la questione sicurezza e la sua gestione da parte delle forze dell'ordine presentano ancora molte zone d'ombra. Questo libro non è destinato agli esperti, agli opinionisti o ai politici che - mentre la crisi economica dilaga e le aziende lasciano a casa i lavoratori, mentre la sanità, la scuola e la giustizia sono allo sfascio - sembrano più interessati a ronde, trans e intrighi di palazzo. Il libro nero della sicurezza parla invece alla gente comune. E ai poliziotti, dall'ultimo vigile di paese all'alto ufficiale dell'Arma, costretti ogni giorno a sacrifici ingiusti per far quadrare la sicurezza di cittadini sempre meno protetti. Questo dossier, infatti, è stato reso possibile proprio grazie all'intermediazione dei sindacati della polizia di Stato, della polizia locale e delle rappresentanze dei carabinieri, che si sono resi disponibili a far emergere centinaia di documenti e casi, e a far parlare, finalmente a ruota libera, chi vive sulla propria pelle le difficoltà di un mestiere paradossalmente sempre meno apprezzato da chi lo svolge ma sempre più amato dalla gente. Un documento fondamentale per far fronte alla psicosi indotta che sta trasformando la società civile in una società dell'insicurezza.
17,00

Foibe. L'ultimo testimone

Foibe. L'ultimo testimone

Graziano Udovisi

Libro: Libro rilegato

editore: Aliberti

anno edizione: 2010

pagine: 139

Nella frazione di un secondo si è visto costretto a decidere della sua vita. Se stare fermo e finire ammazzato sotto i colpi della mitragliatrice, oppure saltare giù e morire all'istante nel baratro. Era il 14 maggio 1945 quando l'ufficiale comandante istriano Graziano Udovisi venne trascinato dai partigiani titini sull'orlo della foiba di Fianona per essere trucidato. Scampò alla morte per miracolo, liberandosi i polsi dal fil di ferro e risalendo in superficie da una cavità di circa trenta metri. Prodigiosamente riuscì a salvare un altro commilitone compagno di sventura, afferrandolo per i capelli. Furono i soldati nemici a costringerlo a marciare scalzo sul bordo di quel crepaccio: una punizione per aver tratto in salvo a Capodistria, su una motobarca, i suoi soldati ricercati dalle truppe slave. Questo libro è la testimonianza del calvario di un italiano sopravvissuto alle foibe. La sua odissea, terminata dopo due anni di prigionia con l'accusa di collaborazionismo con i tedeschi, s'intreccia con digressioni sui risvolti sociopolitici della guerra. Attraverso il ricordo, Udovisi ripercorre i giorni del carcere, le torture subite, i crimini consumati sotto i suoi occhi, la fuga. I flashback degli orrori bellici si dipanano in un lucido excursus che copre quattro anni di storia: dall'8 settembre 1943 al settembre 1947, quando Udovisi viene liberato a Civitavecchia senza neppure la carta di rilascio.
12,00

Morti e silenzi all'università. Il laboratorio dei veleni

Morti e silenzi all'università. Il laboratorio dei veleni

Francesco Viviano, Alessandra Ziniti

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2010

pagine: 105

Erano docenti, ricercatori, studenti, dipendenti, che per motivi di studio o di lavoro frequentavano il laboratorio di Farmacia dell'Università di Catania. Respiravano veleno e lo sapevano. L'avevano denunciato con lettere, con appelli e perfino denunce. Ma nessuno, per anni, li ha voluti mai ascoltare. Anzi, minimizzavano. Loro, intanto, si ammalavano e morivano lentamente, uccisi dall'aria killer della Facoltà. Una strage silenziosa che doveva però rimanere riservata: perché non si poteva "sporcare" il buon nome dell'Università. E molti, tra i vertici dell'Ateneo, hanno fatto di tutto per nascondere quanto accadeva. C'erano relazioni tecniche che denunciavano livelli di inquinamento più alti addirittura di quelli industriali. Tutto scritto, nero su bianco. Ma non si poteva rivelare che c'era un laboratorio di morte dove decine di studenti, docenti e dipendenti perdevano la vita, azzannati dal cancro e da malattie inguaribili ai polmoni e alla gola. Tutti ne parlavano, tutti sapevano che le vittime avevano studiato e lavorato per anni proprio lì, nel laboratorio dell'Università. Ma, incredibilmente, il silenzio ha accompagnato una storia dannata e orribile per tanto, infinito tempo. Come se nessuno se ne fosse mai accorto. In questo libro, per la prima volta, alcuni documenti inediti confermano le gravi responsabilità di chi sarebbe dovuto intervenire e non lo ha fatto.
11,90

Il caso Genchi. Storia di un uomo in balìa dello Stato

Il caso Genchi. Storia di un uomo in balìa dello Stato

Edoardo Montolli

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2009

pagine: 983

Luglio 1992, la Sicilia è dilaniata dalle stragi. In città c'è un poliziotto che ha lavorato con Falcone e sono tre anni che si occupa dei misteri di Palermo. Si chiama Gioacchino Genchi. È a lui che chiedono di scoprire qualcosa sulle agende elettroniche del giudice. E di capire dai telefoni se qualcuno spiasse Paolo Borsellino. E lui qualcosa scopre. Scova file cancellati e li ritrova. Poi ipotizza una pista per via D'Amelio: date, nomi, luoghi. Diventa vice del gruppo Falcone-Borsellino. Ma quell'indagine non la finirà mai. Una mattina all'improvviso sbatte la porta. E se ne va. Da allora non ne ha mai parlato. Finché approda a Catanzaro, per la Why Not di Luigi de Magistris. Una mattina accende il pc, guarda i tabulati telefonici. E all'improvviso sbianca. Ma non fa in tempo a stendere una relazione: revocato l'incarico, indagato e perquisito, sequestrato l'«archivio» con tutti i dati fin dal 1992. Attaccato da ogni parte politica. Sospeso dalla polizia. E altrove quattro magistrati perdono il posto. E allora cosa c'era in Why Not, cosa c'era in quei tabulati? C'erano giudici a contatto con boss, magistrati amici degli indagati e dei loro avvocati. Ma c'era soprattutto un intreccio telefonico economico-politico-giudiziario che da Catanzaro saliva a Roma. E ora che per difendersi ha depositato in tribunale le sue scoperte, può finalmente raccontarlo: perché lasciò allora, perché è stato fermato adesso. Con nomi, date e luoghi.
19,90

Mr. Truffa conquista l'America

Mr. Truffa conquista l'America

Tommi Guerrieri

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2009

pagine: 187

La formidabile vicenda del faccendiere trentenne che partendo da Foggia ha conquistato l'America. Una favola senza lieto fine, dalla storia d'amore con la bellissima star di Hollywood Anne Hathaway, protagonista di II diavolo veste Prada, fino alla galera con l'accusa di frode e riciclaggio, passando per i legami con il Vaticano e la compravendita del patrimonio immobiliare delle diocesi statunitensi, in difficoltà finanziarie a causa dei risarcimenti alle vittime di abusi sessuali. E ancora l'immancabile connessione massonica, l'amicizia con i Clinton e soprattutto l'incredibile vita extralusso a Manhattan. Partendo dai racconti dei suoi amici riguardo a serate pazzesche, cene, feste, jet e spese folli, la memoria torna alla vita precedente di Raffaello Follieri, alla nascita del personaggio, con numerose testimonianze di chi lo ha conosciuto durante l'infanzia in Italia e lo ha seguito e frequentato dopo, durante gli anni della sua ascesa. Non mancano aneddoti gustosi, come quando tornò a casa sua, a Foggia, per far contenti gli amici e ritirare un premio, insieme all'attrice del momento, Anne Hathaway. Lasciando tutti senza fiato.
14,90

Tumulti in aula. Il presidente sospende la seduta

Tumulti in aula. Il presidente sospende la seduta

Sabino Labia

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2009

pagine: 215

Una lunghissima serie di scene tragicomiche si è verificata nel corso di sessant'anni di storia repubblicana nel Parlamento italiano, protagonisti i rappresentanti del popolo che, una volta abbandonato ¡1 loro ruolo istituzionale, hanno assunto i panni di lanciatori di oggetti, di pugili e di saltatori senz'asta, di arrampicatori di scranni e di strateghi d'aula. Dall'epoca della Costituzione, quando i parlamentari erano quasi tutti reduci dalla lotta partigiana, come il colonnello Audisio che giustiziò Mussolini, i fratelli Pajetta che avevano trascorso numerosi anni di carcere o Giorgio Amendola, passando per la prima legislatura e lo scontro tra De Gasperi e Togliatti, sino allo scandalo della loggia massonica P2 negli anni Ottanta, con il duo radicale Cicciomessere-Aglietta, attraverso gli anni Novanta con Tangentopoli e la Seconda Repubblica, quando, con i governi Berlusconi e Prodi, una nuova classe dirigente venne alla ribalta e i rappresentanti del Carroccio, comandante Cè in testa, dive tarono sempre più agguerriti e guerrafondai. Attraverso gli atti parlamentari e le trascrizioni stenografiche, il volume ricostruisce i momenti più tesi, e in molti casi anche i più grotteschi, della storia repubblicana italiana. Un ritratto lucido e spietato della politica del nostro Paese. Un libro sulle virtù (poche) e sui vizi (tanti) della classe dirigente italiana.
15,00

L'invasione. Come gli stranieri ci stanno conquistando e noi ci arrendiamo

L'invasione. Come gli stranieri ci stanno conquistando e noi ci arrendiamo

Francesco Borgonovo, Gianluigi Paragone

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2009

pagine: 205

In Italia è in corso un'invasione in piena regola. Lo dicono le cifre dei rapporti Istat: i cittadini stranieri residenti nella Penisola sono circa tre milioni e mezzo e nel 2008 sono aumentati di circa il diciassette per cento. A questi vanno aggiunti gli immigrati irregolari. Il flusso incontrollato di arrivi ha cambiato il volto delle nostre città, e porta con sé conseguenze devastanti sia sul piano sociale sia dal punto di vista culturale. Da un lato assistiamo a un'impennata della criminalità: stupri, violenze, rapine, omicidi. Dall'altro ci troviamo di fronte a una vera e propria rivoluzione culturale, che mette in discussione i nostri valori, i nostri diritti, il modo in cui viviamo quotidianamente. E l'Italia come risponde a questa invasione? Niente. Migliaia di fedeli islamici manifestano davanti alla basilica di San Petronio a Bologna, sul sagrato del Duomo di Milano e di fronte al Colosseo a Roma. Centinaia di cinesi si rivoltano contro la polizia in via Paolo Sarpi a Milano. Aumentano in maniera esponenziale le violenze commesse dai romeni. Eppure l'invasione continua a essere sottovalutata, letta attraverso le lenti sporche del politicamente corretto, che addormenta le coscienze. Intanto il Paese - come ha scritto il sociologo Luca Ricolfi - si trasforma nella Mecca del crimine.
15,00

Elogio dell'evasore fiscale. Se le tasse sono un furto non pagarle è legittima difesa

Elogio dell'evasore fiscale. Se le tasse sono un furto non pagarle è legittima difesa

Leonardo Facco

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2009

pagine: 165

"Le tasse sono un furto e non pagarle è legittima difesa". Non si tratta di uno slogan da qualunquisti o dell'affermazione di qualche evasore. Le imposte, come spiega l'etimologia stessa della parola, sono un atto di coercizione bella e buona, un esproprio ai danni di chi onestamente lavora e produce, una rapina legalizzata. Lo Stato adopera come scusa i beni e i servizi che fornisce, anche se nella realtà essi sono pessimi e costosissimi. Servendosi delle parole dei grandi pensatori e di fatti concreti, Leonardo Pacco confuta le tesi dei gabellatori, cominciando la sua opera di smascheramento proprio dal re dei tassatori, quel Tommaso Padoa Schioppa che, nel 2007, durante un programma televisivo ebbe l'ardire di sostenere che "le tasse sono bellissime". "Elogio dell'evasore fiscale" non è una mera provocazione culturale né un'operazione populistica, bensì l'espressione di una coscienza di classe che va maturando in Italia. Che non si limita alla semplice reazione "antipolitica" alla corruzione e alle inefficienze della classe governante, ma va in profondità, arrivando a interrogarsi sull'intera organizzazione dello Stato e degli enti pubblici con dati, numeri, rapporti istituzionali, dalle clamorose truffe nascoste nelle accise al prelievo occulto da parte dello Stato nelle nostre tasche, passando per tutta una serie di trucchi, tra i quali la clamorosa "tassa sulla tassa".
14,00

La primula nera. Paolo Bellini, il protagonista occulto di trent'anni di misteri italiani

La primula nera. Paolo Bellini, il protagonista occulto di trent'anni di misteri italiani

Giovanni Vignali

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2009

pagine: 267

Può un uomo solo entrare da protagonista in trent'anni di vicende criminali di un Paese, modificando il proprio ruolo e i propri referenti in modo da trovarsi sempre al posto giusto nel momento giusto? Paolo Bellini è stato questo: una varietà di maschere usate per inserirsi e uscire da molti fra i capitoli più ambigui della vita italiana. Conosciuto come la primula nera, il killer reggiano è riuscito a eludere a lungo l'attenzione del grande pubblico. È sfuggito alla cattura innumerevoli volte, e le cronache nazionali non sono mai riuscite a inquadrarlo sino in fondo. Fra il 1970 e il 1999, Bellini è stato esponente di Avanguardia nazionale e latitante sotto falso nome in Brasile, pilota di aerei e ladro di mobili d'arte, indagato per la strage alla stazione di Bologna e amico di giudici. Ha trattato con la mafia per conto dello Stato con un ruolo controverso, nei mesi in cui a Palermo morivano Falcone e Borsellino. Nel 1999 è stato arrestato, ammettendo più di dieci omicidi compiuti a sangue freddo, nel momento di massima violenza di una guerra di 'ndrangheta, in corso fra l'Emilia Romagna e la Calabria. Scegliendo di pentirsi, Bellini ha confessato anche un delitto politico di oltre trent'anni fa: l'uccisione del militante di Lotta continua Alceste Campanile. Il libro racconta come un estremista di destra sia riuscito ad agire in libertà per un trentennio, sino a diventare un protagonista di quattro diversi cruciali momenti di crisi democratica del nostro Paese.
17,00

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