Alpes Italia: Andhalas, trazère, strosi
Nature culturali. Attaccamento e sviluppo socioculturale, emozionale, cerebrale del bambino
Graham Music
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2021
pagine: 422
Questa nuova edizione di "Nature Culturali", un libro ampliamente apprezzato, fornisce una sintesi imprescindibile delle ultime scoperte scientifiche sullo sviluppo emozionale del bambino. Cuce insieme le numerose ricerche afferenti a discipline quali teoria dell'attaccamento, neuroscienze, psicologia evolutiva e studi interculturali in un testo di facile e piacevole lettura che ricorda ad accademici, medici e genitori che il bambino rimane l'oggetto principale del loro interesse. Vengono esaminati i principali fattori che segnano lo sviluppo del bambino ed in particolare le principali tappe evolutive, dalla vita in utero all'adolescenza, con riferimenti a concetti quali geni ed ambiente, trauma, trascuratezza o resilienza, non tralasciando le aree sviluppo del linguaggio, gioco e memoria e, novità per questa edizione, principi morali e capacità prosociali. 'Nature culturali' si conferma una lettura fondamentale per coloro i quali sono in formazione per lavorare con i bambini, per insegnanti, assistenti sociali, assistenti sanitari domiciliari, assistenti all'infanzia e per chi studia per diventare o già lavora come counselor infantile, o in psichiatria e salute mentale.
Dipendenze. Sviluppo, stress, adattamento
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2019
pagine: 256
Lo sviluppo di un individuo appartenente alla specie umana implica un continuo lavoro di adattamento delle spinte biologiche agli innumerevoli e cangianti contesti socio-culturali di appartenenza. La dinamica delle dipendenze è un significativo osservatorio da cui considerare gli aspetti evolutivi (Psicologia evolutiva), neurobiologici (Neuroscienze affettive) e relazionali-ambientali in quel periodo di particolare stress adattativo quale è l'adolescenza e la giovane età adulta. Da questa molteplicità di fattori in interazione, appare sempre più difficile e improbabile riuscire a circoscrivere il fenomeno dell'addiction in un modello disciplinare, e sempre più evidente e necessario utilizzare un approccio culturale, capace di muoversi tra diverse discipline, ridefinendole come strumenti per la costruzione dei nessi che formano il "groviglio" della realtà. Tra questi contributi, di particolare interesse è quanto attualmente deriva dal lavoro di ricerca delle Neuroscienze affettive, che prendono in considerazione, in una prospettiva evoluzionistica, i sistemi motivazionali/emozionali nella dinamica adattiva, in particolare dei mammiferi e degli appartenenti alla specie umana.
Fare conoscere sapere. Clinica psicoanalitica dell'apprendere
Maria Luisa Mondello
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2021
pagine: 164
"Fare, saper fare, sapere come fare, facendolo. Detto così potrebbe sembrare una semplificazione, persino banale, ma scorrendo il testo ci si trova immersi in un mondo di riflessioni, interrogativi, proposte, ricerche, dalle neuroscienze all'infant research, dalla sociologia all'antropologia, senza tralasciare le riflessioni sul procedere della psicoanalisi in modi rinnovati, aperti ai contributi delle scienze e delle culture limitrofe. Non mancano piccoli gioielli di osservazione della prima infanzia, frutto del suo lavoro di formatrice nei corsi Tavistock della baby observation. Un gioiello raccolto osservando i primi anni di vita: un bambino definisce il Corsivo "Si chiama così perché va di corsa per raggiungere la voce della maestra mentre detta!" Una miniera di riflessioni e informazioni che fondano il configurarsi degli altri due futuri volumi e ne fanno un testo che pone molti interrogativi a noi terapeuti, ai genitori, agli insegnanti curriculari e agli insegnanti di sostegno, ai pedagogisti e ai didatti, sul modo di fare scuola oggi". (Dalla Prefazione di Carla Busato Barbaglio)
Neuropsicoanalisi dell'inconscio
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2018
pagine: 333
Nella fondazione della Psicoanalisi Freud abdicò presto all'ideale di studiare il funzionamento mentale su una base neuro-biologica, per i limiti che lo sviluppo delle scienze di allora imponevano. Come conseguenza Freud si diresse a studiare l'organo mentale attraverso strumenti e categorie eminentemente psicologiche. Conservò un elemento derivato dalle scienze biologiche, facendone il fulcro della sua costruzione: l'Istinto. Freud aveva fatto propria la lezione del padre dei biologi, Darwin che aveva individuato negli istinti e nella psicologia comparata due osservatori privilegiati per lo studio della mente umana. L'attuale sviluppo delle Neuroscienze e in particolare delle Neuroscienze Affettive, termine coniato dal neurobiologo Panksepp, riprendono questo dialogo di cui significativa espressione è la Neuropsicoanalisi, paradigma di ricerca che riunisce psicoanalisti e studiosi che si riallacciano idealmente al Freud di "Un progetto per una psicologia scientifica". Da qui la rilettura neuropsicoanalitica di alcuni fenomeni psicologici (la sessualità, il piacere, il sogno), sociali (la pornografia), psicopatologici (i disturbi dell'apprendimento e dell'attenzione, l'anedonia). Prefazione di Mark Solms.
Winnicott e la psicoanalisi del futuro
Carla Busato Barbaglio, Angelo Macchia, Anna M. Nicolò
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2017
pagine: 170
"Solo da poco tempo il mondo psicoanalitico sta comprendendo la portata rivoluzionaria del pensiero di Winnicott; le sue teorie sull'importanza dell'ambiente nella costruzione del sé, sullo spazio e gli oggetti transizionali, sul ruolo dell'illusione, sull'aggressività, la sua teoria sul processo maturativo, la scoperta dei processi di integrazione, non integrazione e disintegrazione, sull'holding, sulla preoccupazione materna primaria, sul rapporto tra la psiche e soma, per citarne solo alcune, hanno determinato una vera rivoluzione silenziosa nel mondo psicoanalitico. Winnicott non era un uomo delle istituzioni e non ha mai favorito il crearsi di una scuola winnicotriana. Cresciuto all'interno delle "controversial discussions" che vedevano l'acerba lotta tra i seguaci della Klein e quelli di Anna Freud, egli prese una posizione indipendente e praticò una apertura alle altre discipline, posizione rara e avversa nell'ambiente in quanto si riteneva che la psicoanalisi potesse essere indebolita da tutte le esperienze alternative ad essa o da una modificazione del setting. Winnicot non era seguace di nessuno, e non voleva essere il capo di una scuola. L'indipendenza era una sua caratteristica interna. Anche la sua concezione intorno alla salute mentale e alla malattia sono molto influenzate da questa posizione. Anzitutto per lui non esiste "una demarcazione netta tra la salute mentale e gli stati schizoidi" (1971 a), al contrario "esiste un certo tipo di salute mentale che ha la qualità di un sintomo perché è carica della paura e della negazione della follia, paura o negazione della capacità innata di un essere umano di essere non integrato, depersonalizzato e di sentire che il mondo esterno non è reale" (Winnicott, 1945). "Saremmo davvero infelici, se fossimo solo sani di mente", questa frase di Winnicott (1945) è divenuta un aforisma e come tale e come tutte le frasi celebri ha perso l'impatto rivoluzionario che meriterebbe anzitutto dentro la mente del clinico che è giornalmente confrontato con la sofferenza mentale. Winnicott è lo psicoanalista del futuro anche perché la sua fiducia nelle capacità integrative spontanee della personalità, la sua capacità silenziosa di ribaltare i dogmi a partire da quelli istituzionali, il suo obiettivo terapeutico di essere vivo e libero rendono il suo pensiero uno strumento importante e utile nel lavoro con i pazienti." (dalla Prefazione di Anna Nicolò)