Aracne: Testimoni e testimonianze
Istituto Morano e «La Maddalena». Nuova ricerca su ieri e oggi
Luciano Orabona
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 60
Il volume, molteplice per le tematiche trattate, riguarda principalmente le vicende del morotrofio Maddalena, importante più di ogni altro nella storia del Mezzogiorno d'Italia, e il complesso dell'Istituto del cardinale scienziato Francesco Morano. Rilevante quanto alla Maddalena la figura del frate aversano Angelo Orabona (1525-1575), diventato vicario generale dell'ordine francescano e arcivescovo in Catanzaro e Trani. Dell'Istituto Morano è nota la ricchezza delle opere d'arte ivi raccolte. Si conosce in modo particolare l'allestimento della Sala delle Testimonianze per tutto quanto ivi contenuto, tra cui un "pastorale" vescovile, un attestato del cardinale Corrado Ursi, nella qualità di arcivescovo di Napoli e presidente della C.E.C. (Conferenza Episcopale Campana), con altri cimeli concernenti il Cardinale scienziato creato da Giovanni XXIII, e i rapporti con Guglielmo Marconi. E poiché le date racchiudono tanta parte di storia vissuta, mi è caro ricordare altresì mons. Ciriaco Scanzillo per l'imminente centenario della sua nascita (20 maggio 1920). Già vicario generale dell'Arcidiocesi di Napoli, dotto teologo quanto umile forgiatore di coscienze in sacerdoti e nel laicato cattolico della vasta regione ecclesiastica campana, è stato Testimone autentico della fede cattolica da Assistente regionale, me Delegato, dell'Azione Cattolica Italiana, e Vescovo titolare di Bonazzo.
New eternal covenant. Jesus Christ the redeemer and the supreme high priest
Benito Picascia
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 184
Lo sguardo al futuro. Beato Paolo Manna: testimone e maestro di missionaria spiritualità
Benito Picascia
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 124
Il volume narra la vita di padre Paolo Manna, soffermandosi sul suo "fallimento" da missionario, causato da una tubercolosi, e sulla ripresa dell'attività evangelica attraverso la produzione di opere letterarie rivolte al clero. Padre Manna fu sacerdote missionario, apostolo delle genti come san Paolo e si adoperò con tutte le sue capacità per essere conforme all'immagine di Gesù Cristo, onde continuare la sua missione per l'avvento del regno di Dio. Nel 1916 diede vita all'Unione Missionaria del Clero e nel 1924 ottenne la nomina a superiore generale presso il Pontificio Istituto Missioni Estere (P.I.M.E.). Il 4 novembre 2001 fu proclamato beato da papa Giovanni Paolo II.
San Severo e il suo patronato. Questioni agiografiche e culturali
Lidya Colangelo
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2015
pagine: 224
Vescovo mirabile in parole e opere, uomo stimato unanimemente da cristiani e pagani, Severo di Napoli guidò la Chiesa partenopea durante il difficile periodo della crisi ariana. All'Antistite si deve il primo battistero d'Occidente e i mirabili mosaici della basilica di San Giorgio Maggiore. Il suo culto fiorì attorno al IX secolo, grazie alla traslazione delle reliquie nella basilica intra-moenia. Il vescovo è patrono di San Severo in Capitanata. Nella città, però, accanto a Severo di Napoli è venerato, ab origine, un santo dal nome molto simile, Severino del Norico. L'intricata vicenda del patronato sanseverese trova una soluzione solo grazie alla sinergia tra storia, agiografia e iconografia.
Aversa i suoi vescovi e la politica dalle origini e inizio Trecento
Luciano Orabona
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 204
Numerosi atti notarili, redatti dai canonici del capitolo cattedrale nella Congregatio fratrum Sancti Pauli, documentano un'assidua frequentazione di rapporti nella protocapitale normanna di Aversa tra la classe dirigente laica e gli ambienti ecclesiastici. Il collegio sacerdotale aversano poggiava su autonome vincolanti strutture gerarchiche e svolse, analogamente ai canonici regolari e la Regula canonicorum di Anselmo da Lucca, un'intensa attività pastorale sul piano della cultura e della socialità, con intenti caritativi e di formazione spirituale di vescovi diocesani. Nei primi duecento cinquant'anni di storia della Diocesi si contano diciotto vescovi tra metà di secolo XI e fine del XIII. Se ne riporta qui l'ordine di successione, sinora apparso un problema di non facile soluzione. I primi vescovi del sec. XI furono nominati, e più di una volta consacrati, dal papa, dopo che per un certo tempo furono i canonici della Congregatio a provvedere alla loro nomina, misurandosi con i detentori del potere politico.
Luciano di Antiochia, tra storia e agiografia nel XVII centenario del martirio. Atti del primo Convegno nazionale di studio (Lusciano, 13-15 semttembre 2012)
Luciano Orabona
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 196
Riproporre la figura di san Luciano è poter rileggere insieme, nella fraternità della Chiesa, e riascoltare il messaggio della sua testimonianza di fede, riscoprire la persona del Santo, la sua fedeltà fino al martirio. Il convegno, però, permette di rileggere e comprendere anche il valore della vita della comunità che, nei secoli, ha guardato con fiducia alla presenza di san Luciano, ha riconosciuto in lui, nella sua vita, nel suo martirio, la fede che vince il peccato, che vince il male, che supera le fatiche, le difficoltà, i peccati propri dell'umanità e rende l'uomo credente pienamente partecipe della vita del Cristo.
Il sacerdote martire Luciano di Antiochia patrono di Lusciano
Luciano Orabona
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 128
Scrittori ecclesiastici della prima età cristiana, esegeti e Padri della Chiesa, da Eusebio di Cesarea a Giovanni di Antiochia, a Cirillo e Girolamo, successivamente le testimonianze degli agiografi medievali, tutti hanno tessuto le lodi di Luciano. Tra gli inizi del culto del glorioso martire si incontra la Casa imperiale, con Costantino il Grande, il quale prima di farsi battezzare dal vescovo Eusebio di Nicomedia in villa Acirona, nei dintorni della città imperiale, ove morì il 22 maggio 337, confessò i suoi gravi peccati presso la tomba di Luciano nella casa di preghiera dei martiri, in Drepano, rinominata Elenopoli in onore della regina madre, che nutrì per il santo presbitero di Antiochia una speciale devozione. Lo straordinario privilegio goduto dal popolo di Lusciano di custodire da secoli le reliquie di san Luciano e il culto incessantemente professato con fede viva e venerazione popolare sono stati nel primo decennio del secolo scorso gratificati dal riconoscimento pontificio del suo patrocinio, unico nell'orbe cattolico.