Aras Edizioni: Gobettiana
La nostra fede
Piero Gobetti
Libro: Copertina morbida
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 64
La nostra fede originariamente compare nella prima rivista gobettiana, «Energie Nove», nel 1919, e mai prima d'ora era stato pubblicato in volumetto autonomo. La fede di cui parla Gobetti è condizione basilare dell'azione politica, sempre connessa all'incertezza, e preda del cinismo se non sorretta da ideali. È una passione sorgiva che si affianca alla razionalità, ma senza nulla di retorico: una fede laica, calata nel mondo, perché "il nostro idealismo non può limitarsi a uno sforzo teorico, deve pervadere noi e il tutto di un so o solo di vita intima, intensa". Da qui il "rigido senso di responsabilità"a essa legato, che rifiuta ogni soluzione sbrigativa. E se c'è una cosa che oggi manca è proprio la lungimiranza, l'elogio della lentezza - concetti che invece ricorrono più volte in questo piccolo capolavoro.
Antifascismo, resistenza, costituzione. Piero Gobetti «costituente»
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 332
Il richiamo a Gobetti ha un valore per l’oggi e può essere una chiave utile per interrogarsi sull’attualità dei valori dell’antifascismo, della Resistenza e della Costituzione. Scopo del volume, ottavo della collana Gobettiana, è rivisitare la stagione Costituente dal punto di vista di una minoranza critica ma costruttiva quale è quella impersonata da Piero Gobetti con i suoi scritti, le sue riviste e i suoi libri. Si concentra così l’attenzione su temi e protagonisti di quella stagione, ampliando lo sguardo verso i rapporti tra Stato e Chiesa, il quadro europeo e internazionale, nonché interrogandosi sulla persistenza del messaggio gobettiano.
L'utopia della rivoluzione. La rivoluzione liberale di Pietro Gobetti
Pietro Polito
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 190
Può avvenire oggi una rivoluzione, così come le abbiamo conosciute nel Novecento? Ed è auspicabile? A partire dall’idea gobettiana che il Risorgimento è stata la grande rivoluzione mancata del nostro Paese, si procede per interrogativi. Il fascismo è una rivoluzione? La Rivoluzione russa è stata una rivoluzione liberale? Qual è la forma della rivoluzione liberale alla maniera di Piero Gobetti? Ne emerge un Gobetti ricostruito in modo filologicamente rigoroso e interpretato in modo coerente come una figura del XXI secolo. In appendice il libro propone un profilo di Gobetti e due studi sui suoi rapporti con Palmiro Togliatti insieme a due lettere inedite del dirigente comunista al giovane intellettuale torinese. Postfazione di Paolo Di Paolo.
L'autobiografia della nazione
Piero Gobetti
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 200
Fra i più risoluti oppositori di Mussolini, Gobetti compendiò la sua lettura del fascismo nella famosa formula dell'"autobiografia della nazione". Nei suoi scritti, sullo sfondo di una riflessione storica e politica che sottolineava l'arretratezza culturale del paese e l'inadeguatezza delle sue classi dirigenti, il successo del fascismo era letto a riprova dell'immaturità politica degli italiani. Si trattava di una tendenza alla "servitù volontaria" sedimentatasi nelle fibre della nazione in assenza di quei processi di modernizzazione della società e della politica avviatisi in Occidente con la riforma protestante e la nascita del capitalismo. Paradossalmente, però, proprio per il suo carattere di "rivelazione", la lotta contro il fascismo poteva offrire l'occasione per una rigenerazione della nazione. La dittatura aperta che rappresentava l'aspirazione di Mussolini e del fascismo avrebbe infatti permesso la selezione di nuove élites politiche destinate a rigenerare il costume politico degli italiani in senso liberale e democratico.
Il gobettiano Carlo Levi
Cesare Pianciola
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 260
Nipote del deputato socialista Claudio Treves, Carlo Levi (1902-1975) si legò a Piero Gobetti dal 1919 e collaborò poi a «La Rivoluzione Liberale». Ambiente familiare e ascendente gobettiano lo spinsero ad essere politico «quasi a malincuore per il dovere dei tempi». Aderente a Giustizia e Libertà, collaborò con Leone Ginzburg nel definire il programma federalistico e autonomistico del movimento. Nel confino lucano del 1935-36 scoprì la realtà contadina raccontata nel Cristo si è fermato a Eboli. Direttore del periodico del CLN toscano a Firenze e del quotidiano del Partito d’Azione a Roma, fu attivo dopo il 1947 nell’area socialista della diaspora azionista. Si occupò dei problemi del Mezzogiorno, dei beni culturali e dei lavoratori emigrati come senatore eletto nel 1963 e nel 1968 da indipendente nelle liste del Partito comunista. Troviamo come filo rosso della sua opera, ripercorsa a cinquant’anni dalla scomparsa, l’idea conflittuale della libertà come autonomia e autogoverno «in lotta contro le istituzioni paterne e padrone, e, nella loro pretesa di realtà esclusiva, passate e morte», che Levi svolse con eccezionale immaginazione sociologica, politica, letteraria, artistica. Postfazione di David Bidussa.
Difesa della proporzionale. Il dibattito ne «La Rivoluzione Liberale» 1922-1925
Piero Gobetti
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 316
Il libro raccoglie ventisei articoli sul sistema elettorale pubblicati su «La Rivoluzione liberale» di Piero Gobetti tra il 1922 e il 1925. Gobetti e i suoi collaboratori offrono un mosaico di opinioni che disegnano un «elogio della proporzionale» a tutt'oggi ancora attuale. A partire dalla visione gobettiana, Francesco Pallante illustra con chiarezza e precisione le ragioni per cui ancora oggi la proporzionale sia la migliore formula capace di rappresentare la democrazia parlamentare e la complessità della società in cui viviamo.
L'editore ideale. Frammenti autobiografici con iconografia
Piero Gobetti
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 186
I «pochi fogli frammentari», raccolti e proposti nel 1966 da Franco Antonicelli con il titolo "L’editore ideale", sono il diario postumo, intimo ed intellettuale, di Piero Gobetti e rappresentano un tentativo di narrazione di sé, accompagnato da quel «tormento dell’autocritica» che è la peculiarità del suo spirito concreto. Questa nuova edizione è arricchita di saggi storici sulla genesi de L’editore ideale e sul rapporto tra storia e scrittura autobiografica in Gobetti, nonché di un profilo di Antonicelli gobettiano. Essa nasce con lo scopo di tramandare sia l’esperienza tragica e «prodigiosa» di un originale pensatore politico e di un inesauribile organizzatore di cultura, sia il «modello di una editoria per l’Europa che avrebbe potuto essere e che non fu perché – come appunto l’Europa intera – travolta dalla catastrofe dei fascismi». Le pagine sull’editore come un creatore sono tra le più celebri perché diedero il titolo all’intero libro e perché sono un manifesto ancora oggi valido per l’editoria indipendente e di cultura. Un vademecum mai invecchiato per chi fa il mestiere dell’editore.
Gobetti a sinistra. Spriano, De Caro, Calosso e Basso editori e interpreti di Gobetti
Marino Tamagnone
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 290
Attraverso un approfondito lavoro di ricerca, condotto in parte su fonti archivistiche inedite o poco note, l’autore ricostruisce le figure e le elaborazioni attorno all’opera di Piero Gobetti di quattro studiosi e uomini politici, appartenenti a generazioni diverse: Paolo Spriano (1925-1988), Gaspare De Caro (1930-2015), Umberto Calosso (1895-1959) e Lelio Basso (1903-1978), mettendo in luce la complessità delle interpretazioni di Gobetti da parte delle sinistre italiane. Sono studiosi che hanno anche riedito Gobetti. Spriano curò nel 1960 e nel 1969 da Einaudi i volumi delle Opere complete con gli scritti politici e quelli storici, letterari e filosofici; De Caro ripubblicò nel 1964 La rivoluzione liberale con una introduzione “operaista” che fece molto discutere; Calosso nel 1945 intitolò Scritti attuali la sua scelta; Basso pubblicò nel 1961 da Feltrinelli, insieme a Luigi Anderlini, i principali contributi a Le riviste di Piero Gobetti. Sono lavori che qui vengono collocati e valutati con ampio respiro storico. Prefazione di Marco Scavino.
Gobetti e Amendola. Due figure del «nuovo Risorgimento italiano»
Raffaele Lippi
Libro: Copertina morbida
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 356
Membro del Partito Popolare e poi fra i primi aderenti alla Democrazia Cristiana, Raffaele Lippi (1904-1974) studia ed esplora, dalla sua Pagani (Salerno), le figure di Piero Gobetti e Giovanni Amendola. In due saggi - l'uno del 1955 e l'altro del 1972, qui pubblicati insieme - l'autore ripercorre le vicende dei due intellettuali antifascisti dalla formazione giovanile sino alla morte che coglie entrambi nel 1926 a seguito di agguati fascisti. Il pensiero e l'azione dell'editore torinese e del politico napoletano sono analizzati attraverso un costante riferimento agli scritti dell'uno e ai discorsi pubblici dell'altro. Oltre a fornire precisa contezza del contesto storico italiano del tempo, l'autore presenta efficacemente quelli che per lui sono fra gli iniziatori del cosiddetto nuovo Risorgimento italiano.
Gobetti, il teatro e la modernità
Silvio Paolini Merlo
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 194
Lo studio indaga la genesi e i percorsi, espliciti e impliciti, dell'indagine di Gobetti sul teatro di prosa, musicale e di danza, e si prefigge di rintracciare nel momento estetico una chiave di lettura imprescindibile per la comprensione della sua concezione della storia e della società.
Vita meridionale
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 262
Cos’è la questione meridionale? Intorno a questa domanda si concentrarono gli studi di illustri meridionalisti come Guido Dorso, Tommaso Fiore, Giovanni Carano-Donvito, che sulle pagine di «La Rivoluzione Liberale» diedero vita a una rubrica, «Vita meridionale», i cui articoli sono raccolti in questo libro. La risposta che essi proposero fu ben altro che una semplice ricognizione del problema, a cui rimediare con l’elemosina dello Stato; la questione meridionale è l’eredità stessa dei popoli del Sud, e appartiene a loro non solo come fardello, ma anche e soprattutto come occasione per maturare «la coscienza delle possibilità di sviluppo che sapremo volere», come scrive Dorso. Questo fu lo scopo fondamentale di «Vita meridionale»: cercare in una conoscenza approfondita e vissuta della questione l’occasione per il riscatto del Sud, che sarà possibile solo se il suo popolo riuscirà a rifiutare i compromessi che l’hanno ridotto in uno stato di minorità, e a dar vita di propria iniziativa a una nuova classe dirigente. Prefazione di Sabino Cassese.
Vita internazionale
Piero Gobetti
Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 280
All’interno di un’attività intellettuale prodigiosa in termini di risultati, contenuti e ampiezza, Piero Gobetti mostra un’attenzione costante nei confronti della politica internazionale, dedicando diversi scritti alla Russia, alla Francia, al Belgio, alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti. Alla considerazione della rivoluzione d’Ottobre ai suoi primordi come una rivoluzione liberale, dopo la svolta fascista segue un sempre più vivo interesse per le democrazie europee. Le decisioni scaturite dal Trattato di Versailles e il concetto di stato nazionale sono i punti di partenza principali delle sue analisi politiche e sociali. Tuttavia la prospettiva della Società delle Nazioni e l’internazionalismo wilsoniano lo affascinano, anche se non lo convincono fino in fondo.