Arpeggio Libero: Necatrix

Una borsa da viaggio blu viene abbandonata in un ristorante. Sembra una partenza banale per un racconto, ma la vicenda che si dirama da questo insignificante fatto condurrà il lettore a vivere in prima persona le avventure del diciottenne Giancarlo Merini che si troverà suo malgrado coinvolto in un orrendo traffico internazionale di organi. Il protagonista, un ragazzo molto sensibile e altruista che ama, oltre alla fidanzata Cristina, le escursioni in alta montagna, vedrà la sua vita sconvolta. Grazie all'affetto di amici inconsapevoli e al suo fisico allenato, Giancarlo riuscirà ad affrontare e districarsi in una serie di terribili situazioni, dove la sua ingenuità lo ha trascinato.

Angelo Della Morte è un giovane avvocato bresciano in crisi sotto tutti i punti di vista. Abbandonato dalla fidanzata trascorre il tempo ubriacandosi nella casa che aveva comprato per lei e che, ora, ha trasformato nel suo studio legale. Senza lavoro, senza soldi ma, soprattutto, senza speranze Angelo rimane in attesa che il proprio destino cambi. Il destino pare cambiare con un caso di omicidio, all'apparenza semplice, che vedrà Angelo assumere la difesa di un pensionato mite e tranquillo che una mattina ha massacrato la propria moglie con ventitré coltellate. L'omicida confessa subito e il suo destino pare inevitabilmente l'ergastolo, anche perché del caso se ne occupa il sostituto procuratore Flaminio Capovilla, conosciuto negli ambienti giudiziari come "il cacciatore di ergastoli". Angelo, con l'aiuto di Francesca, giovane psichiatra, riesce ad intravedere uno spiraglio di speranza intuendo che la realtà è ben diversa e molto più inquietante di ciò che appare. Inizierà così la sua personalissima discesa agli inferi, attraverso duelli in Tribunale, colpi bassi da parte dei colleghi, giornalisti a caccia di scoop, indagini complicate e la disperazione del suo cliente. Un viaggio pericoloso, attraverso le zone oscure dell'animo umano, che lo condurrà a fare i conti non solo con la giustizia ma anche con la propria esistenza, fino alla sua personale rinascita interiore e fino al clamoroso colpo di scena finale.

Un cadavere scoperto in una stanza segreta di una villa a Chiari (BS). Segundo, un trafficante di droga ecuadoriano. Manuela, una mamma disposta a tutto per aiutare il figlioletto ammalato. Nico Marengo, il contatto italiano dei traffici di Segundo. Tony, uno scrittore di gialli. Rolando Pelizza, un personaggio realmente esistito. Su tutti loro aleggia la figura del grande fisico Ettore Majorana misteriosamente scomparso nel 1939. Sono questi gli ingradienti dell'ultimo irresistibile giallo di Antonio Borghesi.

Un giorno cominciato come tutti gli altri, in pochi minuti precipita Stella, una ragazzina di quindici anni, nella disperazione più profonda quando in camera da letto dei suoi genitori scopre il corpo inanimato della madre in un lago di sangue con una ferita al cuore. Il mistero si complica ancora di più quando anche il padre sembra sparito nel nulla. Questa volta il commissario Vittani e il suo aiutante Torresi dovranno affrontare una nuova e intricata vicenda.

L’avvocato Biasini decide di difendere e di assistere un patrocinatore legale che ha conosciuto in un precedente processo. Al collega è stata contestata dalla Procura di Milano l’ipotesi accusatoria di corruzione in atti giudiziari. Avrebbe consegnato una cospicua somma di denaro a un giudice della Corte d’Appello con il proposito di modificare una decisione emessa da un collegio arbitrale. I passaggi monetari sarebbero avvenuti su conti correnti aperti in Svizzera, intendendo in questo modo renderne difficile l’individuazione e si sarebbero conclusi con un prelievo finale in contanti. Dopo aver visionato il materiale investigativo raccolto dal pubblico ministero, l’avvocato Biasini chiederà ripetutamente spiegazioni al proprio cliente, perché la documentazione bancaria sembrerebbe essere inoppugnabile e incontestabile. Riceverà risposte evasive e inconcludenti. Nasceranno, a questo punto, dubbi etici e scrupoli morali sulla condotta professionale da adottare. Preferirà, comunque, proseguire, dal momento che ogni imputato ha il diritto di ottenere dal suo difensore fiducia, lealtà e collaborazione. In tale occasione, esprimerà anche il massimo impegno lavorativo.

Un ultimo esame universitario diviene il proscenio di un viaggio avvolto nel mistero e dalle trame più torbide. Un laureando parte alla volta di un'isola greca per concedersi una meritata vacanza, lasciandosi alle spalle un paese devastato da scontri tra manifestanti e forze di polizia. L'efferato assassinio di una studentessa, apparentemente scollegato da tutto, diverrà ben presto catalizzatore di una sequenza di morti sospette, improbabili coincidenze e ricordi al limite del cosciente, che trasformeranno i momenti di svago e spensieratezza in una sorta di incubo allucinogeno.

Molti pensano che la storia sia un passatempo innocuo e un po' noioso. Invece una storia vecchia di settant'anni può essere molto pericolosa: può uscire da un museo ed innescare una catena di omicidi. Tra i monti dell'Alto Garda e le rive del lago cominciano ad accadere eventi delittuosi e ad aggirarsi personaggi inquietanti. Presente e passato, aerei e dischi volanti, omicidi e agenti segreti, partigiani e giapponesi, tecnologie misteriose e greggi di pecore, omicidi vecchi e nuovi, tutto... in un tunnel. E nei tunnel è difficile vedere chiaro. All'ispettore Cortinovis ed ai suoi colleghi l'arduo compito di trovarne l'uscita.

Napoli, 1956. Armando Santoro, ex commissario di pubblica sicurezza, lascia il carcere di Poggioreale dopo otto anni di detenzione. Accusato dell'omicidio di sua moglie, Armando non ha più nessuno che possa aiutarlo a ricostruirsi una vita; decide allora di credere nell'unica persona che era andato a cercarlo nell'inferno del carcere: il monaco francescano Gianbattista Salcedo. Troppi sono gli incubi che si porta dentro, a cominciare dal "Tatuatore", l'assassino seriale a cui aveva dato la caccia tra il '47 e il '48. Il killer delle matrone: donne che governavano interi reggimenti malavitosi, ritrovate nei loro eleganti soggiorni completamente nude, inginocchiate nel loro sangue, davanti ad un piccolo specchio, coi polsi legati con del filo di ferro, ed una carta da gioco dipinta sulla schiena. Coppe. Bastoni. Denari. Un enigma che non era stato semplice risolvere. A distanza di otto anni il Tatuatore continua a tormentare Armando, invece adesso c'è da risolvere un altro mistero, più antico ed inafferrabile. Così Armando si ritroverà impelagato in un nuovo enigma, che correrà in parallelo con quello del Tatuatore, in un continuo battibecco fra presente e passato.

Il commissario Boschi sta trascorrendo le ferie estive nella sua villetta di Cesio, sul Lago di Garda. All'improvviso la quiete del piccolo borgo è turbata da un evento criminoso: Nadia, una giovane operaia, viene assassinata. Tutti gli indizi convergono nell'indicare come colpevole il nipote di Angela, la colf di Boschi. Il commissario, coadiuvato dal dottor Magris suo vicino di casa, cerca - in veste del tutto ufficiosa - di trovare elementi utili a discolpare il ragazzo, ma l'impresa appare subito molto difficile. I fatti non sembrano lasciare molto spazio ad interpretazioni diverse da quella degli inquirenti. Certo, a meno che non si voglia pensare ad una macchinazione ordita dal diabolico Ginulfo...

Una mattina, in una stazione per il controllo delle piene fluviali, una ragazza trova il cadavere di un uomo, ucciso con un marchingegno che riporta agli anni bui del medioevo. Saranno il commissario Pandolfi e la sua squadra a cimentarsi in un'indagine che non ha precedenti nella storia della criminologia moderna. Si inizia a scavare in un passato costellato di azioni turpi, di colpevole omissioni, di connivenze di miserie ed anche se l'indagine segna i suoi punti a favore, l'assassino sembra avere sugli inquirenti un vantaggio incolmabile. Quando Pandolfi riuscirà finalmente ad individuare il colpevole non farà in tempo a rallegrarsene che tutta l'indagine crollerà come un castello di carte. Tutto sbagliato? Pandolfi è convinto di no ma c'è un assassino in libertà e la caccia ricomincia.

In un piccolo paese del Monferrato, alla fine del 1627, viene consegnato alla guarnigione spagnola un piccolo baule sigillato. Quali sono i segreti che nasconde, e perché un esuberante ufficiale cerca in ogni modo di aprirlo? La scoperta del segreto metterà l'uomo e le persone che lo circondano in grossa difficoltà, al punto da voler dimenticare ciò che contiene e nasconderlo per sempre. Nulla, però, scompare del tutto, e quasi quattrocento anni dopo, a Roma, un piccolo indizio getterà un raggio di luce sul passato. In breve, un gruppo di ricercatori universitari e personaggi senza scrupoli, si troveranno coinvolti in una lotta senza esclusione di colpi per impossessarsi del prezioso contenuto.

A volte, per ricominciare da zero, occorre un evento traumatico e in quanto a sofferenze Kat non conosce rivali. Dopo la perdita della amata madre in seguito a una lunga malattia, decide di fare quel viaggio in Italia che tanto aveva sognato. Tre settimana, una piccola parentesi prima di tornare alla vita di tutti i giorni. Niente più dispiaceri, niente lacrime, soltanto il caldo di Luglio, la compagnia delle nuove coinquiline e quella città fortezza che aveva potuto vedere soltanto su internet: Palmanova. C'è qualcuno però che si muove indisturbato fuori da quelle mura a forma di stella, qualcuno che sembra aver messo gli occhi proprio su Kat e sulle altre ragazze.