Belforte Salomone: Studi sul sionismo
Egemonia nazionale. Gramsci, Medem e la questione ebraica nel Novecento
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2019
pagine: 155
Nazionalismo e socialismo sono i due temi cruciali per capire la storia del XX secolo, costellata di innumerevoli tentativi di conciliare appartenenza biologica e appartenenza sociale. Un caso particolare è rappresentato dall'ebraismo che ha visto risorgere un'entità statuale autonoma nella terra atavica, ma che ha anche visto una serie di intellettuali riflettere sulla misura e i limiti dell'appartenenza nazionale ebraica. Il Bund di Medem è forse il caso più sintomatico di tentata unione tra persona, appartenenza etnica e senso della rivoluzione sociale. Il comunismo di Gramsci ha espresso una visione della nazione operaia non molto dissimile dal sionismo marxista di Borochov.
Homeland. Il sionismo e la questione palestinese: il pensiero dei protagonisti nei documenti e nelle cronache
Federico Steinhaus
Libro: Libro in brossura
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2023
pagine: 287
Il volume prende in esame, in maniera semplice eppure completa, la nascita e la storia del movimento sionista tra la fine del XIX secolo e la proclamazione dello Stato di Israele (1948). L’autore, che propone al lettore una documentazione attenta e ben circostan- ziata, ne delinea il ritratto sulla base delle fonti dirette e delle testimonianze dei pro- tagonisti (tra cui Theodor Herzl, Chaim Weizmann e Golda Meir), rendendo così la ricostruzione degli eventi precisa e scevra da quelle doppie letture che sull’argomento vengono proposte da più parti e che alimentano, talvolta in maniera sottile e interessata, un antisemitismo vestito da antisionismo. Steinhaus ricostruisce e racconta le vicende di questo delicato passaggio storico con grande cura e una appassionata capacità narrativa.
Conversazione con un eroe. Simha Rotem racconta
Anna Rolli
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2016
pagine: 140
Sono sionista
Ariel Shimona Edith Besozzi
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2016
pagine: 189
Nel suo libro Edith descrive alia perfezione i sentimenti di chi si scopre sionista dopo essersi allontanato dagli antichi idoli, le organizzazioni della sinistra italiana, partiti e sindacati, strutture che non avevano nulla a che vedere con giustizia, equità, libertà individuale e collettiva ma che portavano all'appiattimento morale e sociale. Edith, durante una visita in Israele nel 2008, scopre il legame profondo e radicato del popolo ebraico con la Terra e capisce che questo amore avrebbe definitivamente distrutto quegli idoli fatti di odio, menzogne e appiattimento della società in cui viveva. In Israele Edith scopre una nazione giovane e antichissima, proiettata verso il futuro ma con profonde radici nel suo passato millenario. Scopre che in Israele si è realizzato, caso unico al mondo, il Socialismo vero e libero, che si mette in discussione, che lavora, dove chi è meritevole viene premiato e gratificato. Israele è il paese che non conosce la frustrazione, la noia e nemmeno la paura, perché vive ogni giorno come fosse l'ultimo, quindi dà il meglio di sé per il bene di tutti.
Vita politica degli ebrei in Russia. Dalla fine del 1800 al 1930
Marella Giovannelli
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2016
pagine: 157
Sull'argomento trattato hanno dibattuto molti autori di vari paesi ma quasi tutti hanno interpretato in chiave politica, spesso parziale, gli avvenimenti e persino i dati statistici che si riferiscono alla vita politica degli Ebrei in Russia dalla fine del 1800 al 1930. D'altra parte, le fonti ufficiali sovietiche al riguardo sono state estremamente reticenti e non hanno aiutato a chiarire gli aspetti controversi legati al ruolo ebraico nella Rivoluzione e nel suo consolidamento. Ha quindi assunto un alone mitico, in un contesto socio-economico troppo semplificato e trascurato, la figura dell'Ebreo russo rivoluzionario, comunista prima entusiasta e benvoluto, poi deluso e perseguitato. L'autrice ha cercato di portare alla luce la storia diversa, più taciuta perché più triste e scomoda di un Ebraismo russo, estremamente tormentato, a volte strumentalizzato, assai raramente rispettato, in un periodo traumatizzante della sua storia, denso di sconvolgimenti e di equivoci non ancora dissolti.
Il passato che è in me. Memorie di un combattente del ghetto di Varsavia
Simha Rotem
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2014
pagine: 244
Nel settembre del 1939 quando la Germania nazista, in accordo con i sovietici, invase la Polonia, gli ebrei rappresentavano il dieci per cento della popolazione del paese. Nella capitale, Varsavia, vivevano in 360.000, pari al 30 per cento degli abitanti. Nel giro di pochi anni furono in larga parte sterminati. All'inizio del 1943, quando nel ghetto sopravvivevano appena 50.000 persone, un gruppo di giovani, privo di armi, nella solitudine estrema, si ribellò contro gli occupanti nazisti. Di quella vicenda, in seguito assurta a simbolo, Simha Rotem è uno degli ultimi testimoni. Uomo schivo che non ha mai cercato per sé visibilità alcuna, Simha Rotem fornisce dall'interno una testimonianza di eccezionale valore e getta luce su una delle pagine più tragiche della storia del Novecento: lo sterminio e la prima rivolta di civili nell'Europa occupata dai nazisti; la distruzione della vita sociale e la perdita di ogni diritto umano; l'isolamento dal mondo, la mancanza di armi per la difesa, la rivolta per una morte diversa, la fuga attraverso le fogne quando ormai tutto sembrava perduto; il disperato impegno per salvare gli ultimi ebrei ancora nascosti nella città e la partecipazione alla sollevazione di Varsavia nel 1944; i pogrom del dopoguerra contro i pochi sopravvissuti, e l'emigrazione verso il nascente stato di Israele per ricostruire l'esistenza ebraica.
Un'edizione tascabile di alcuni racconti per lo più reazionari
Vladimir Jabotinsky
Libro: Copertina morbida
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2013
pagine: 156
Il tempo che verrà. Ebrei tra Galut e Palestina
Ber D. Borochov
Libro: Libro in brossura
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2013
pagine: 134
La famosa teoria della "piramide rovesciata", enunciata da Borochov, sembra raffigurare il problema dell'ebraismo diasporico novecentesco: quello di essere troppo "aleatorio" e poco "radicato" a terra, di essere, in altre parole, "irredento". Il problema del radicamento, e quindi della "redenzione" ebraica, può essere risolto, secondo l'autore, unicamente creando uno stato ebraico in Palestina, dove capovolgere la piramide e normalizzare la vita del popolo ebraico, cioè ampliando lo spettro sociale attraverso una classe di contadini e operai. La teoria della questione nazionale, basata sul correttivo delle "condizioni di produzione", enuncia un importante distinguo tra appartenenza di classe (orizzontale) e concezione della nazione (verticale), ancora oggi adeguata a capire le differenti problematiche della globalizzazione. Per la prima volta è disponibile in lingua italiana il lavoro di un grande intellettuale ebreo del secolo passato, dove il problema della lingua (fondamento di ogni movimento autonomista) viene sintetizzato al meglio con quello della cultura e della "pancia".