Bertoni Editore: Narrativa

"Cantiere Mediterraneo” è un periodico quadrimestrale promosso dalla FUIS e diretto da Nicola Bottiglieri, nato come spazio di dialogo tra le culture dei popoli affacciati sul Mare Nostrum. La rivista indaga le radici comuni e le tensioni contemporanee del Mediterraneo attraverso saggi, narrativa, poesia e arte. Dalla riflessione storica e geopolitica alle espressioni artistiche e letterarie, il progetto mira a “rammendare” le fratture culturali e umane che dividono le sue sponde. Un laboratorio di idee e visioni per ricostruire un’identità condivisa nel cuore dell’umanità mediterranea.

Gli episodi sono articolati attraverso racconti tragicomici del Nóstos (Nόστος), il dolce amaro ritorno in patria del personaggio principale, come nell’Odissea. Il desiderio del ritorno è anche nostalgia. Qui invece tutto sembra cambiato per rimanere uguale o quasi. Ma la vera protagonista del romanzo è la periferia di una grande città, simile a tante altre periferie del mondo. Con una differenza, la presenza sullo sfondo della bellezza classica, che toglie il fiato: il Partenone. Le realtà del tempo passato e presente, spazio, mito e storia contemporanea creano un intreccio ironico, dissacrante, divertente.

Il ritorno di Mauro Lusini. L’autore di "C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones", una delle canzoni contro la guerra ancora oggi più cantate nel mondo, torna a far parlare di sé con un diario in cui racconta la sua vita avventurosa, piena di colpi di scena, tracciando anche uno splendido affresco dei leggendari anni ‘60; le canzoni di protesta e Bob Dylan, la Beat Generation e i reading di poesia, i Beatles e il leggendario Piper con Patty Pravo e le altre dive in pista, Il Cantagiro e i suoi grandi protagonisti: Celentano, Gianni Morandi, Massimo Ranieri ecc. Il libro è un viaggio sorprendente in quei mitici anni, tra aneddoti divertenti, incredibili incontri. Una fotografia della vita di Lusini e di un’epoca, il racconto in prima persona di questo eterno ragazzo partito da Siena (molto intense le pagine in cui riporta alla luce infanzia e giovinezza vissute nella città del Palio) appena maggiorenne per inseguire il suo sogno: diventare un cantautore e cambiare il mondo con le canzoni.

È una tempestosa notte di settembre quando il tranquillo borgo di Fiordisole viene scosso da un evento inquietante: il cadavere di un giovane uomo riaffiora nel fiume. Ma mentre la scientifica si prepara a portarlo via, il medico legale percepisce una debole pulsazione: l’uomo è ancora vivo. Marianna Curzio, il P.M. incaricato del caso, si getta nell’indagine con una sete di giustizia che rischia di trasformarsi in ossessione. Alcuni mesi prima, Marco, licenziato dalla casa editrice per cui lavorava, torna al paese natale e diventa assistente di Elsa Milite, una scrittrice dal volto sfigurato che vive nel sinistro Castelluccio, sulla collina. Dura e imprevedibile, Elsa suscita nel giovane un misto di irritazione e curiosità, fino a spingerlo a leggere di nascosto un suo manoscritto — in cerca di ispirazione per il proprio sogno di scrivere — senza immaginare che in quelle pagine troverà molto più di un semplice manuale per aspiranti autori.

Un apparente incidente avvenuto all’interno della Cappella Sistina, durante un tour turistico, si rivela essere solo l’inizio di vicende molto più intricate che potrebbero perfino cambiare la storia. L’ambientazione è Roma, con le sue grandezze millenarie e con le sue piccole storie di tutti i giorni. Dramma e commedia vivono a braccetto nella città che ha visto tutti e di tutto. I personaggi vanno dalla semplice guida turistica di una certa età, amante della fotografia, alla vittima misteriosa, alla simpatica coppia di turisti americani, al figlio della guida e ai suoi amici poliziotti e anche all’eterna affamata gatta della guida stessa, di nome Papera. Per passare poi attraverso Guardie Svizzere, uomini d’affari americani, prelati, vescovi, cardinali e perfino… un Papa. I Giardini Vaticani assisteranno a un efferato delitto e anche la mala romana porterà il suo contributo a eventi che vengono tuttavia raccontati sempre con un filo di ironia. Un finale spettacolare ed eclatante concluderà la vicenda. Ma la concluderà veramente?...

Un viaggio nel mondo del giornalismo e della cultura raccontato attraverso cinquant’anni di interviste, incontri e memorie. Dalla carta stampata al TG1, l’autore ripercorre con lucidità e passione la sua carriera, intrecciando aneddoti, riflessioni e ritratti di grandi protagonisti della letteratura, del cinema e della società. Rossellini, Camilleri, Follett, Allen, Fonda e molti altri rivivono nelle sue parole. Un mosaico di esperienze e confidenze che restituisce l’anima curiosa e instancabile di un cronista autentico. Un libro-testimonianza sulla forza del racconto e sull’etica del mestiere giornalistico.

Andrea e Matilde vivono una relazione fuori dagli schemi, regolata da incontri limitati alle sole colazioni del mattino. Le loro esistenze, molto diverse per vissuto e visione dell’amore, si intrecciano in un legame profondo ma carico di rinunce e ambiguità. Attorno a questa relazione si sviluppano eventi che mettono in discussione i confini tra passione, dolore e destino. La narrazione si muove tra ricordi, riflessioni e indagini psicologiche, in un’atmosfera sospesa, dove tutto appare segnato da una misteriosa ineluttabilità.

Nel bosco dei Balcani Franco Leonetti vive un episodio che lo segnerà per sempre: una baracca, due spari, le fiamme. Tornato in Italia come reduce di guerra, sceglie il silenzio: riprende il giornalismo e il matrimonio con Matilde, ma le crepe interiori e familiari si allargano. È in quell’assenza di equilibrio che incontra Maddalena Fabretti, e nasce una complicità fatta di desiderio e illusioni. Poi l’ombra dei Servizi segreti: dossier falsi, verità riscritte, storie manipolate. Franco diventa parte di un meccanismo che piega i fatti e cancella le tracce. E più si lascia trascinare, più la sua stessa vita si confonde con le ombre che ha contribuito a creare. Chi è davvero Franco Leonetti? E cosa si nasconde in quel bosco? Un romanzo sull’identità e la memoria, dove la verità resta sempre un passo oltre.

Cataclisma è una raccolta intensa e viscerale di frammenti narrativi, riflessioni intime e confessioni poetiche che attraversano il cuore e il corpo di una giovane donna, raccolti con cura nell’arco temporale di un paio di anni. Maria Tini mette a nudo la sua storia attraverso la scrittura, scavando nelle pieghe della memoria e delle emozioni più crude: il dolore dell’ansia, i disturbi alimentari, la complessità dell’amore, il legame affettivo con i genitori, il senso di perdita, l’amicizia che salva.

Una terribile maledizione aleggia sul Piccolo Teatro dell’Artemisia. Il Direttore Beppe De Santis, uomo estroso e bizzarro, non sa come fermare l’emorragia degli spettacoli, che vengono annullati a causa di gravi questioni che colpiscono gli artisti. Neanche il giovane drammaturgo Carlo Goldoni, omonimo del famoso veneziano, e lo scenografo Michele il Barbaro sanno come reagire. Nel momento più buio per il teatro, De Santis e i suoi capiranno come scacciare la maledizione; saranno protagonisti di una grottesca avventura che li vedrà finire all’Inferno alla ricerca del poeta Aristofane: dovranno riportarlo in vita, dopo aver messo in scena uno spettacolo nel regno dei morti, se vorranno tornare a casa, nel loro amato teatro. Ma le prove da superare sono molte, e uno scaltro e antico nemico del vecchio poeta farà di tutto per impedire ai nostri di tornare in vita…