Besa muci: Settima arte
Francesco Maselli. Uno sguardo non indifferente
Gianluca Colitta
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2013
pagine: 164
Francesco Maselli lo si conosce soprattutto per il suo cinema politico (Lettera aperta a un giornale della sera e Il sospetto), per privilegiare il quale si è trascurata un'altra linea. Una linea sotterranea, inquieta, di ricerca, emersa fin da subito, fin da Gli indifferenti, ed esplosa poi in maniera dirompente nei film degli anni '80 e '90 (Codice segreto e L'alba). Questo libro è un tentativo di tracciare un bilancio sul cinema maselliano. E del Maselli meno politico e più filosofo, peraltro. Una lettura nuova e inedita dei suoi film, sondati attraverso le lenti di Sartre, di Shakespeare e di Derrida. Ma è anche "una briosa, spiritosa e intensa conversazione tra un regista ormai affermato e uno giovane, che non ha ancora realizzato dei lungometraggi, ma dei cortometraggi molto interessanti." (dalla prefazione di Domenico Monetti).
David Lynch e il grande fratello
Alessandro Agostinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2010
pagine: 56
Cosa c'entra David Lynch con il Grande Fratello? È possibile che alcuni dispositivi narrativi leghino insieme un grande regista e alcuni real tv di successo? Con questo libro, lo storico del cinema e massmediologo Alessandro Agostinelli entra nel profondo dell'opera di David Lynch, attraverso l'analisi di alcuni suoi film più controversi: Strade Perdute, Una storia vera, Mulholland Drive. Il lavoro dei regista americano viene analizzato alla luce delle turbative dello spettatore di fronte a certe narrazioni incongrue e all'uso destabilizzante delle immagini. Insieme alla originale presentazione del cinema di Lynch l'autore affronta anche uno degli argomenti più scottanti del mondo delle immagini: che cosa è vero e che cosa è falso quando guardiamo attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Vivere, morire, amare, guardare, socializzare. Ogni nostra azione è spesso il risultato di modelli sociali preimposti dai media.
Yilmaz Güney. Liberare il cinema
Libro
editore: Besa muci
anno edizione: 2010
pagine: 160
Quando, il 9 settembre del 1984, la parabola di Yilmaz Güney si esaurì nel tragico destino di un male incurabile che lo sorprese a Parigi, dove finalmente aveva ritrovato la libertà di vivere, pensare e fare cinema sia pur in esilio, a morire non era solo un grande regista che il mondo intero aveva imparato ad ammirare per la sua "resistenza cinematografica", ma anche una delle figure più carismatiche del panorama sociale, artistico e politico turco. Star popolarissima del cinema turco, protagonista di più di cento film e poi autore pieno e consapevole di opere tanto popolari quanto impegnate socialmente e politicamente, Yilmaz Güney ha vissuto un tormento civile che lo ha visto più volte imprigionato per le sue idee, per i suoi scritti, per ciò che rappresentava (anche, ma non solo, rispetto alla questione curda). Fu capace di fare cinema nel buio delle prigioni turche, plasmando i suoi film nel rigore di sceneggiature dettagliatissime, che sottoponeva ai suoi assistenti, impegnati sul set a riprodurre la sua visione. I festival diedero risonanza alla sua opera, sino a consegnargli la Palma d'Oro a Cannes nel 1982 per Yol, riconoscimento che lo trovò in fuga dalle prigioni turche, esule a Parigi, intervistato dai giornali di tutto il mondo, impegnato in azioni di solidarietà con il cosiddetto "terzo cinema" mondiale... Saggi di: Orsola Casagrande, Massimo Causo, Giuseppe Gariazzo, Emanuela Martini, Roberto Silvestri e Silvana Silvestri.
Giancarlo Giannini. Il fascino sottile dell'interprete
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2010
pagine: 199
Giancarlo Giannini ha saputo restare al di qua del rischioso confine che l'avrebbe spinto tra le braccia di una confusa, volgare e spietata cultura di massa. Si è lasciato andare in ogni direzione, ha abbracciato qualsiasi formula produttiva o coproduttiva e ha interpretato ogni sorta di personaggio, proprio per preservare se stesso dal mondo esterno che avrebbe invaso la sua personalità, sconvolto le sue passioni, stravolto la sua concentrazione. Giocando sapientemente con la propria timidezza di fondo, si è esposto talmente tanto da non lasciare infine traccia di sé, ha oltrepassato di volta in volta il limite, sia quello minimo che quello massimo, rendendosi quindi irrintracciabile, inclassificabile, misterioso.
Margherita Buy. Immagine di donna
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2009
pagine: 111
Tra le attrici italiane più premiate e di maggior successo, Margherita Buy ha interpretato in 25 anni di carriera una cinquantina di ruoli che l'hanno subito imposta nel cinema italiano come interprete di una femminilità forte e definita, dando vita, tra commedie e drammi, a personaggi capaci di nutrire le proprie certezze esistenziali e il proprio ruolo di donna, passando attraverso un lavoro di ricerca spesso doloroso e problematico. Formatasi all'Accademia Silvio D'Amico, dopo la gavetta teatrale Margherita Buy ha portato al cinema personaggi che cercano una via d'uscita dagli schemi sociali e dai drammi personali, figure apparentemente fragili ma anche imprevedibilmente forti, che si confrontano con rivelazioni dolorose, fanno scelte coraggiose e scoprono una insospettata vitalità interiore. Capace di sostenere con straordinaria tensione emotiva ruoli drammatici, Margherita Buy non ha mancato di rivelare spesso una notevole propensione alla commedia, affidandosi anche a ruoli imprevedibili e sorprendenti. La sua carriera l'ha portata a recitare con i più importanti autori del cinema italiano contemporaneo, da Ferzan Ozpetek a Cristina Comencini, da Giuseppe Piccioni a Carlo Verdone, da Silvio Soldini a Sergio Rubini, da Roberto Faenza a Nanni Moretti. Nel corso di tutti questi anni ha vinto più volte sia il David di Donatello che il Nastro d'Argento e il Ciak d'Oro: tutti riconoscimenti che la confermano tra le attrici italiane più amate non solo dal pubblico, ma anche dalla critica e dal mondo del cinema.
Toni Servillo. L'attore in più
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2011
pagine: 183
Se si dovesse eleggere un volto simbolo, in grado di condensare attraverso i suoi lineamenti il mood della cinematografia italiana attuale, il candidato ideale sarebbe certamente Toni Servillo. Nessuno, meglio di lui, ha saputo mettere la propria statura attoriale a disposizione di film, autori e registri tanto diversi, delineando con altrettanta abilità e precisione una galleria di personaggi emblematici, tipici dei nostri anni, scolpiti con perizia ostinata e rigorosa osservanza del dettaglio. E con risultati interpretativi sempre suggestivi, quando non indimenticabili.
Tognazzi. L'alter... Ugo del cinema italiano
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2010
pagine: 283
"Uomo e personaggio prima, e solo poi veniva l'attore": così Marco Ferreri raccontò l'amico Ugo Tognazzì, sottolineando il più autentico tratto distintivo di questo interprete formidabile del versante "normale" e medioborghese della commedia all'italiana: l'umanità. Una caratteristica dissimulata nel personaggio e manipolata dall'attore, ma mai disabitata dalla persona. A poco più di vent'anni dalla scomparsa di Ugo Tognazzi, questo libro ripercorre l'esperienza di un attore che ha offerto alla nostra società l'immagine spesso complessa, a volte acida, a tratti surreale, ma sempre ironica e profondamente umana, dei propri vizi e delle proprie virtù, delle debolezze e delle grandezze, delle illusioni e delle irrimediabili sconfitte. Il tutto per offrire il ritratto di quello che non è certo diffiìcile immaginare come l'alter ego del cinema italiano. Anzi, l'alter... Ugo.
Carlo Verdone. L'insostenibile leggerezza della malinconia
Libro
editore: Besa muci
anno edizione: 2010
pagine: 214
Carlo Verdone da trent'anni è un detective arguto e garbato della nostra società. Esplora il linguaggio quotidiano, plasma tipologie, costruisce personaggi memorabili, formatta tic e fragilità, sfrontatezza e timidezze, ingorghi lessicali e bradisismi emotivi. È un autore. Un virtuoso della comicità. Un architetto della messa in scena e della battuta. Lo spettatore davanti ai suoi film si vede riflesso come in uno specchio: riconosce, nei personaggi di Verdone e in se stesso, l'iperbole e la malinconia, la dolcezza degli affetti e la tenerezza della commedia umana.